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Mal di mare

non trovo ragione per cui scusarsi...... La che lavoro fai?.... se io dico una cosa sbagliata sulla tua professione ti incavoli?? penso di no...certo se poi insisto magari mi ci mandi anche...hahahah
A me piace rispondere e spiegare le cose fino a dove sono capace..... ma se non fa piacere come qualche post indietro basta dirlo......
Poi sei Genovese..e non potresti starmi antipatica.... :-)
 
non trovo ragione per cui scusarsi...... La che lavoro fai?.... se io dico una cosa sbagliata sulla tua professione ti incavoli?? penso di no...certo se poi insisto magari mi ci mandi anche...hahahah
A me piace rispondere e spiegare le cose fino a dove sono capace..... ma se non fa piacere come qualche post indietro basta dirlo......
Poi sei Genovese..e non potresti starmi antipatica.... :-)

Lavoro nelle auto...comunque sì, se insistessi a "volerne sapere più di me" tranquillo che ti ci manderei...eheheheheh
Chiarito tutto, dai!Basta che non te ne vai, le tue informazioni le leggo sempre con piacere...mi piace imparare da chi ne sa!;)
 
Lavoro nelle auto...comunque sì, se insistessi a "volerne sapere più di me" tranquillo che ti ci manderei...eheheheheh
Chiarito tutto, dai!Basta che non te ne vai, le tue informazioni le leggo sempre con piacere...mi piace imparare da chi ne sa!;)

non ho detto che me ne vado.... ma che mi astengo in alcuni argomenti se sospetto di non essere gradito..eventualmente
 
Infatti non c'è una relazione assoluta tra forza del vento e stato del mare. Il vento comincia soffiare, anche con intensità e di una determinata forza, ma perchè il mare cominci a formarsi passa del tempo. Dipende dalla durata e dalla superficie sulla quale soffia, il cosi detto "fetch".

Poi il vento può cessare o ridursi, ma il mare continua farsi sentire; ci vuole tempo perchè si calmi. Allora ci troviamo di fronte al mare morto o lungo, anche quello con la sua classificazione di stato.

Poi ci sono i "groppi" raffiche improvvise ed intense di vento, che possono far registrare notevoli velocità, ma che influiscono poco o nulla sullo stato del mare.

Quindi la causa/effetto, non è così scontata.

Per le bandiere, c'è una apposita sezione in tecnica dove si parla in generale dell'esposizione della bandiera, anche con relativi e documentati errori.
 
Hai ragione MERAVIGLIOSE !
Come quando fuori nevica e tu sei al calduccio magari davanti a un bel caminetto ;-)
Hai proprio ragione !!!
E mi associo a Rodolfo: tuo papà è davvero un mito :-)
Peccato per Santorini , Chychy: spero tu l'abbia vista in altre occasioni...io ne sono perdutamente innamorata...Vista 20 anni fa e non volevo venir via e rivista giusto 10 gg fa e, di nuovo, nonostante il maritino, sarei rimasta ;-)

Ringrazio Alcia per i complimenti alle foto ed al mio papà.
E’ vero… guardare il mare in tempesta dal bar di poppa della Victoria rimane,e credo che rimarrà per sempre, uno dei miei ricordi più emozionanti di tutta la crociera.
Fortunatamente, Santorini sono riuscita a visitarla l’anno scorso,sempre a novembre, ma con un tempo quasi estivo!!! Faceva davvero caldo ed il mare era calmissimo!! ( Piccolo OT : ricordo però che una signora al bar al ponte nove della Fortuna, consigliava alla nipote di andare a prendere un giubbotto , visto che su, a Thira, c’era la neve !!! Aveva scambiato le tipiche bianche case di Santorini per neve :shock: …. Ahahhahaha!!! :D )

un saluto al papa,"collega" anche da parte mia,io vi ho letto con curiosita' fino ad ora,è bello sentirne di tutti i colori hahahahahah pero' ha colto nel segno potete prenderla dove volete la cabina ma al mare non si comanda mai.

Sandro 09 ricambio affettuosamente i saluti !


Ora sono curiosa...esperti!!!
Un mare come quello delle foto di Chychy, che forza può essere?

per favore NON dite mare F-O-R-Z-A-X!!!!!
a parte questo
è difficile da dire perchè oltre che essere delle foto la percezione viene molto alterata dalla grandezza della nave...
cmq sembrerebbe un 3-4
magari unochenaviga potrebbe capirlo meglio!!!

Il 3 e' facile da riconoscere, quando inizia a vedersi qualche pecorella qua e la, ovvero quando si inizia a vedere qualche frangente. Questo mare e' decisamente più formato, ora da foto non e' semplicissimo ma per me potrebbe essere di grado 5.

Dalle foto credo che sia davvero difficile da capire, e comunque non ho pubblicato le foto per far stimare il grado da esperti !! Per quello esistono le carte meteorologiche … ;)

Posso, però, di sicuro affermare che non si trattasse di un 3-4, come giustamente dice unoche !! (unoche continua con le tue dettagliate e precise spiegazioni, arricchisci il mio personale,se pur piccolo, bagaglio culturale! ;) )
Ricordo che il vento soffiava parecchio, a raffiche più intense, la visibilità era scarsa, e le onde,ai piani più bassi, sbattevano sugli oblò. L’annuncio del direttore di crociera, il cambio di rotta con la sosta, in un luogo più riparato durante la cena, la chiusura di alcune rampe di scale e dei ponti esterni, mi hanno davvero spaventata, era la mia prima crociera e vedere quel mare mi faceva ritornare in mente le raccomandazioni che mi aveva fatto mio padre prima di partire… soprattutto una : del mare non ci si può e deve fidare !!

Non l’ho detto prima, perché volevo essere sicura di quello che la mia mente ricordava, ma proprio in quei due giorni di mare in tempesta, ci sono stati parecchi incidenti a navi mercantili che, attraversando lo stretto di Kerch e nel Mar Nero, sono purtroppo affondate riversando parecchie tonnellate di petrolio, zolfo e gran parte dello loro carico.

http://it.wikinews.org/wiki/Mar_Nero:_affondano_5_navi,_tonnellate_di_petrolio_in_mare

http://www.repubblica.it/2007/11/se...iera/russia-petroliera/russia-petroliera.html

Ho cercato le previsioni meteo per quei due giorni negli archivi del sito meteoam e sono riuscita a trovare un documento dove attesta che:

10 novembre 2007 : storm with gusts up to 120 km/h in Greece (north, est, south) and Turkey. Damage to infrastructure and agricolture. (tempesta con raffiche fino a 120 km / h in Grecia (nord, est, sud) e la Turchia. Danni alle infrastrutture e all'agricoltura.)

11 novembre 2007: Storm with gusts of hurricane force in the Rostov region of southern European Russia, the Ucraine and over Black Sea . Waves up 6 m.Ships sank, oil tanker broke into two, nearly 5 milion litres of oil spilled, gas pipeline damaged, ports closed, roads blocked. (Tempesta con raffiche di uragano nella regione di Rostov del sud della Russia europea, la Ucraine e oltre Mar Nero. Onde fino a 6 m.Ships affondata, petroliera ha rotto in due, quasi 5 milioni di litri di olio versato, gasdotto danneggiato, porti chiusi, strade bloccate.)

Tratto da http://clima.meteoam.it/BollettinoWMO6R/bulletin_2007.pdf (pag. 82)

Fortunatamente,non ho più incontrato cattive condizioni meteo come quella volta !! Ho anche attraversato l’Oceano Atlantico senza particolari problemi, quando invece da “estranea del settore” avevo timore di incontrare chissà quale uragano o roba del genere…
Da poco ho acquistato un libro,( non so se posso menzionare il titolo,autore,etc. ) , per riuscire a capire qualcosa in più sulla meteorologia marina… sarà anche la forte influenza in famiglia, la voglia di capire come fa mio padre, guardando le nuvole, a dire che tempo farà, i suoi modi di dire osservando il mare, ugghitina i mari o cammaria (spero di aver scritto nel modo corretto ;) ), ma sono proprio attratta da questo mondo meraviglioso!!
 
del mare non ci si può e deve fidare !!

Chychy...potresti dire da parte mia a tuo padre che questa è la frase più GIUSTA che si può dire sul mare?

...e poi aggiungo, per chi va in crociera o su barche più piccole: una mano sempre alla barca!

eh!questi sono i detti della gente di mare, semplici ma carichi di saggezza...io non ho nessuno in famiglia che và per mare...ma quante volte li ho sentiti!;)
 
Ma se aumenta la AE quella che tu chiami area espansa, si presume sia cambiata la struttura della nave, con la probabile aggiunta di nuovi elementi, e se sono stati aggiunti elementi, inevitabilmente aumenterà il "peso" della nave, e se aumenta il peso, il baricentro si abbassa, non si alza. Sbaglio?
dipende:
se i pesi li metti sopra il baricentro (esempio alzando la nave) allora il baricentro si alza
 
Dalle foto credo che sia davvero difficile da capire, e comunque non ho pubblicato le foto per far stimare il grado da esperti !! Per quello esistono le carte meteorologiche … ;)

a me e' stato gentilmente domandato e io ho gentilmente risposto, altrimenti non lo avrei fatto :-)

Posso, però, di sicuro affermare che non si trattasse di un 3-4, come giustamente dice unoche !! (unoche continua con le tue dettagliate e precise spiegazioni, arricchisci il mio personale,se pur piccolo, bagaglio culturale! ;) )

con piacere. Comunque io non avevo scritto 3-4 ma avevo scritto 5.

. Onde fino a 6 m.

grado 6 scala Douglas...mare molto agitato.
 
Ultima modifica:
Comunque io non avevo scritto 3-4 ma avevo scritto 5.

Lo so...ecco perchè ho scritto : come giustamente dice unoche !! ;)

Comunque, tornando al mal di mare... un paio di giorni fa, "navigando" su internet, ho trovato questo articolo scritto da M. Manno:

I consigli dell'otorino del Policlinico: contro il mal di mare prudenza farmaci e niente alcol

E se la scoperta dell' America non fosse andata proprio come racconta la storia? L'ipotesi è certamente stravagante, ma potrebbe anche essere accaduto che il marinaio a bordo della Pinta, abbia gridato la famosissima frase:«Terra, terra», avvertendo le altre due Caravelle (Cristoforo Colombo era sulla Santa Maria), perchè in preda ad un un terribile mal di mare e non vedeva l'ora di sbarcare dopo un viaggio così lungo e faticoso. In realtà il mal di mare colpisce tutti. E', per così dire, un fastidio democratico.

Può rendere difficile la vita all'armatore di un megayacht o quella di un pescatore che passa giorni e giorni in mare, o la gita di un navigante della domenica. Molti, però, scambiano l'effetto con la causa. Il mal di mare si manifesta con disturbi grastrici, a volte davvero fastidiosi, al punto da far desiderare a chi, appoggiato penzoloni sulla battagliola della barca, vorrebbe tanto mettersi una pietra al collo e farla finita. L'origine del mal di mare dipende però dall'orecchio e, in particolare, da quelle piccole, piccolissime strutture dell'orecchio interno a cui madre natura ha affidato il nostro equilibrio.

A spiegarlo è il professor Roberto Filipo, ordinario di otorinolaringoiatria all' università La Sapienza e direttore del reparto al Policlinico Umberto Primo: «E' vero il mal di mare dipende dall'orecchio e dalla perdita dell'equilibrio, ricordiamo che in barca, in aereo, in auto viviamo in una dimensione a noi non propria, tuttavia non bisogna neanche pensare che non vi siano rimedi. Se ad una persona piace andar per mare l'abitudine è il primo antidoto, si può cominciare con piccoli tragitti e via via allungare il periodo di navigazione. Il pregio dell'essere umano è che si adatta a tutto».

Già, e se non si addatta? «Se non si adatta vi sono dei rimedi, anche farmacologici, ma ancora più importanti sono alcune regole di comportamento e di buon senso. Ad esempio, intraprendere la navigazione dopo aver mangiato troppo gustando cibi pesanti o comunque irritanti è sbagliato. Un tragico errore è anche abusare dell'alcol. L'alcol significa una condanna definitiva al mal di mare».

Quali sono i rimedi farmacologici? «Sono le pastiglie o i cerotti che abbassano la soglia di percezione, se una persona sa di soffrire di mal di mare può assumerli prima di imbarcarsi, ma deve anche sapere che questi farmarci provocano sonnolenza e quindi una gita di piacere diventa una gita dormiente o quasi. Tuttavia va anche detto che se si è stati affetti da una patologia dell'orecchio, sia essa temporanea o cronica, è meglio rinunciare ed aspettare, a terra, che la cura abbia avuto effetto>.

Poniamo che una persona, pur avendo seguito le regole del buon senso venga colpita dal mal di mare a causa delle cattive condizioni metereologiche, che accade? «Accade che che la prima manifestazione è quella emetica, ovvero il vomito, ma l'aspetto che deve preoccupare di più è che il soggetto diventa pallido, suda freddo anche se fuori ci sono quaranta gradi e soprattutto si disidrata. Chiudere gli occhi per evitare la visione ballerina dell'orizzonte serve a poco La posizione ideale è quella distesa, all'interno dell'imbarcazione».

Professore, ma si rende conto? Lei sa bene che quando uno è colpito dal mal di mare vorrebbe buttarsi in acqua anche se vi fossero degli squali. «Lo so, certo, ma la posizione idelale resta quella distesa, il soggetto deve essere coperto ed in queste condizioni sarà più facile per i farmaci antiemetici o quelli che diminuiscono il disturbo vagale avere effetto. Essi, però, non dovrebbero essere somministrati per via orale, altrimenti verrebbero espulsi al primo conato. Meglio sarebbe, per via intramuscolare o supposte».

Supposte? A tortura si aggiunge tortura. «Capisco, ma è l'unico modo affinché il mal di mare si attenui e ciò rende possibile anche l'idratazione, in altre parole il soggetto deve bere>.

Fin quì i consigli del medico, ma deve essere responsabilità di chi governa una barca di qualsiai tipo assicurarsi che gli ospiti siano in buone condizioni e non avventuransi in mare dopo una scorpacciata. Inoltre è sempre consigliabile prevedere un tragitto breve per poi allungare la rotta soprattutto se a bordo ci sono bambini. Il mal di mare passa, come passano tutte le cose, ma perchè rovinarsi una giornata o una crociera lunga o breve che sia a causa della pardita dell'equilibrio e soprattutto del buon senso. In ogni caso, se si dovessero verificare vere emergenze, basta chiamare il 1530, numero della Guardia Costiera. anche se non è piacevole tornare a casa su una motovedetta.


Farò leggere di sicuro questo articolo a mio marito... ma so già che mi guarderà così :shock: (soprattutto per le supposte :D) !!
I suoi metodi contro il mal di mare sono:
- sdraiarsi
- non mangiare
- non bere
- evitare di fare qualunque attività che lo porti ad applicarsi con operazioni manuali (ecco questo metodo non ho ancora capito se lo utilizza contro il mal di mare o come scusa per stare sdraiato a rilassarsi!! [smilie=in_attesa[1: )
- assunzione "pillolina" fornita dalla compagnia

e poi odia chi:
- gli fa notare che il mare è agitato,mosso o anche leggermente increspato!!
- gli chiede : come stai?! ti senti bene? ti senti male?

Mancano ancora 38 giorni alla nostra prossima crociera ( [smilie=saltare_03[: ), ma già incrocio le dita sperando che il tempo sia clemente con noi!!
 
Lo so...ecco perchè ho scritto : come giustamente dice unoche !! ;)

Comunque, tornando al mal di mare... un paio di giorni fa, "navigando" su internet, ho trovato questo articolo scritto da M. Manno:

I consigli dell'otorino del Policlinico: contro il mal di mare prudenza farmaci e niente alcol

E se la scoperta dell' America non fosse andata proprio come racconta la storia? L'ipotesi è certamente stravagante, ma potrebbe anche essere accaduto che il marinaio a bordo della Pinta, abbia gridato la famosissima frase:«Terra, terra», avvertendo le altre due Caravelle (Cristoforo Colombo era sulla Santa Maria), perchè in preda ad un un terribile mal di mare e non vedeva l'ora di sbarcare dopo un viaggio così lungo e faticoso. In realtà il mal di mare colpisce tutti. E', per così dire, un fastidio democratico.

Può rendere difficile la vita all'armatore di un megayacht o quella di un pescatore che passa giorni e giorni in mare, o la gita di un navigante della domenica. Molti, però, scambiano l'effetto con la causa. Il mal di mare si manifesta con disturbi grastrici, a volte davvero fastidiosi, al punto da far desiderare a chi, appoggiato penzoloni sulla battagliola della barca, vorrebbe tanto mettersi una pietra al collo e farla finita. L'origine del mal di mare dipende però dall'orecchio e, in particolare, da quelle piccole, piccolissime strutture dell'orecchio interno a cui madre natura ha affidato il nostro equilibrio.

A spiegarlo è il professor Roberto Filipo, ordinario di otorinolaringoiatria all' università La Sapienza e direttore del reparto al Policlinico Umberto Primo: «E' vero il mal di mare dipende dall'orecchio e dalla perdita dell'equilibrio, ricordiamo che in barca, in aereo, in auto viviamo in una dimensione a noi non propria, tuttavia non bisogna neanche pensare che non vi siano rimedi. Se ad una persona piace andar per mare l'abitudine è il primo antidoto, si può cominciare con piccoli tragitti e via via allungare il periodo di navigazione. Il pregio dell'essere umano è che si adatta a tutto».

Già, e se non si addatta? «Se non si adatta vi sono dei rimedi, anche farmacologici, ma ancora più importanti sono alcune regole di comportamento e di buon senso. Ad esempio, intraprendere la navigazione dopo aver mangiato troppo gustando cibi pesanti o comunque irritanti è sbagliato. Un tragico errore è anche abusare dell'alcol. L'alcol significa una condanna definitiva al mal di mare».

Quali sono i rimedi farmacologici? «Sono le pastiglie o i cerotti che abbassano la soglia di percezione, se una persona sa di soffrire di mal di mare può assumerli prima di imbarcarsi, ma deve anche sapere che questi farmarci provocano sonnolenza e quindi una gita di piacere diventa una gita dormiente o quasi. Tuttavia va anche detto che se si è stati affetti da una patologia dell'orecchio, sia essa temporanea o cronica, è meglio rinunciare ed aspettare, a terra, che la cura abbia avuto effetto>.

Poniamo che una persona, pur avendo seguito le regole del buon senso venga colpita dal mal di mare a causa delle cattive condizioni metereologiche, che accade? «Accade che che la prima manifestazione è quella emetica, ovvero il vomito, ma l'aspetto che deve preoccupare di più è che il soggetto diventa pallido, suda freddo anche se fuori ci sono quaranta gradi e soprattutto si disidrata. Chiudere gli occhi per evitare la visione ballerina dell'orizzonte serve a poco La posizione ideale è quella distesa, all'interno dell'imbarcazione».

Professore, ma si rende conto? Lei sa bene che quando uno è colpito dal mal di mare vorrebbe buttarsi in acqua anche se vi fossero degli squali. «Lo so, certo, ma la posizione idelale resta quella distesa, il soggetto deve essere coperto ed in queste condizioni sarà più facile per i farmaci antiemetici o quelli che diminuiscono il disturbo vagale avere effetto. Essi, però, non dovrebbero essere somministrati per via orale, altrimenti verrebbero espulsi al primo conato. Meglio sarebbe, per via intramuscolare o supposte».

Supposte? A tortura si aggiunge tortura. «Capisco, ma è l'unico modo affinché il mal di mare si attenui e ciò rende possibile anche l'idratazione, in altre parole il soggetto deve bere>.

Fin quì i consigli del medico, ma deve essere responsabilità di chi governa una barca di qualsiai tipo assicurarsi che gli ospiti siano in buone condizioni e non avventuransi in mare dopo una scorpacciata. Inoltre è sempre consigliabile prevedere un tragitto breve per poi allungare la rotta soprattutto se a bordo ci sono bambini. Il mal di mare passa, come passano tutte le cose, ma perchè rovinarsi una giornata o una crociera lunga o breve che sia a causa della pardita dell'equilibrio e soprattutto del buon senso. In ogni caso, se si dovessero verificare vere emergenze, basta chiamare il 1530, numero della Guardia Costiera. anche se non è piacevole tornare a casa su una motovedetta.


Farò leggere di sicuro questo articolo a mio marito... ma so già che mi guarderà così :shock: (soprattutto per le supposte :D) !!
I suoi metodi contro il mal di mare sono:
- sdraiarsi
- non mangiare
- non bere
- evitare di fare qualunque attività che lo porti ad applicarsi con operazioni manuali (ecco questo metodo non ho ancora capito se lo utilizza contro il mal di mare o come scusa per stare sdraiato a rilassarsi!! [smilie=in_attesa[1: )
- assunzione "pillolina" fornita dalla compagnia

e poi odia chi:
- gli fa notare che il mare è agitato,mosso o anche leggermente increspato!!
- gli chiede : come stai?! ti senti bene? ti senti male?

Mancano ancora 38 giorni alla nostra prossima crociera ( [smilie=saltare_03[: ), ma già incrocio le dita sperando che il tempo sia clemente con noi!![/QUOTE]

Interessante ma manca una cosa fondamentale secondo me...... l'essere riposati.
L'essere affaticati e sonnolenti a mio avviso accentua di molto l'effetto.
e anche qui si torna al fatto che TUTTI soffrono il mal di mare :-) cambiano solo le soglie di sopportazione.
 
Sull'Europa a Pasqua 2009 a Tunisi abbiamo trovato vento oltre i 100 km/h con raffiche di 150. La nave ballava parecchio, tanto da fare cadere un vaso che era in cabina e farlo rompere in mille pezzi. Nel corridoio si sentiva l'aspirapolvere dei cabinisti che rotolava in avanti e indietro. Insomma, una Pasqua che non dimenticherò molto facilmente
 
Prego La76 !!



concordo con te!!! La mia soglia di sopportazione,a volte, viene messe a dura prova dalla soglia di sopportazione di mio marito... ammesso che ne abbia una!! :D

nel senso che sopporti meno tuo marito del mare, oppure che lui non sopporta il mare ? :-) :-) :-)
 
Anche se l'argometo "mal di mare" è informativo ci mette un pò di tensione per noi che partiamo la prossima settimana (07/10 mediterraneo orientale) quando le previsioni prevedono un energico cambio di clima con un mare non tanto tranquillo, anzi ...... Speriamo bene!
 
nel senso che sopporti meno tuo marito del mare, oppure che lui non sopporta il mare ? :-) :-) :-)

ahahah!!! :D nooo poveraccio, lui soffre davvero tanto!!!
Volevo dire che a volte vedendo lui stare così male (anche se ultimamente il suo organismo sta metabolizzando un pò!!), sto male anch'io!!! :(


Aggiungo i commenti di mio marito all'articolo publicato prima:

<< Se si tratta di abitudine contro il mal di mare... vorrà dire che ci vogliono più crociere, taaaantee crociere! >>
Ed io posso solo essere d'accordissimooooooooooooooooooooo !!!! :D
 
Ultima modifica:
Anche se l'argometo "mal di mare" è informativo ci mette un pò di tensione per noi che partiamo la prossima settimana (07/10 mediterraneo orientale) quando le previsioni prevedono un energico cambio di clima con un mare non tanto tranquillo, anzi ...... Speriamo bene!


Dove le hai trovate le previsioni dei mari così a lungo termine?
 
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