Re: Casablanca
Re: Casablanca
Crociera "Oltre le colonne d'Ercole" Costa Europa:
Su caldo suggerimento di un amico che ha lavorato per anni a Marrakech, ho scelto proprio questa escursione (secondo il mio amico le altre non valevano la pena...).
Devo dire che il viaggio non è stato per nulla pesante. All'andata (fatta tutta in autostrada) ci siano fermati in una area di sosta nuovissima e pulitissima per caffè e bagni. Per il resto molti hanno dormito cullati dalla voce suadente della guida...
A Marrakech abbiamo "imbarcato" Jussef, la guida del posto, un vero personaggio da film, tutto vestito di color indaco dalla testa ai piedi, baffi, barbetta, occhiali scuri e colorito abbronzato... incuteva timore e rispetto solo a vederlo! E noi, bravi "turisti pecorelle", ci siamo ben guardati dal contraddirlo o dal disubbedire agli ordini.
La prima è la visita alla casa di un visir, un bel palazzotto elegante anche se spoglio di mobili, ottimo per avere un'idea dell'architettura e delle decorazioni tipiche.
Poi giro "in gregge" per il suk della Medina, fino ad arrivare sulla piazza. Qui 20 minuti di "libera uscita" per cartoline e qualche foto ai personaggi più tipici (l'incantatore di serpenti, il cavadenti, ecc.). C'erano delle belle bancarelle di frutta secca e come resistere a dei succulenti datteri della migliore qualità...? Comprati e sbafati alla faccia delle norme igieniche...
L'esperienza della Medina è davvero "particolare": strade strettissime, coperte dal cannucciato per riparare il caldo, che dà un tono di ombra perenne. Invase dal via vai della gente comune, da biciclette, motorini, e carrozzelle con i cavalli, che si contendono lo spazio con le merci esposte per strada fuori da negozi, aggiungete 50 turisti italiani in gregge e la frittata è fatta... a parte gli scherzi, non ho percepito nessun problema di sicurezza, se non quello del non farsi investire... In compenso si entra in un altro "mondo", non quello dei turisti, ma quello della gente vera!
Poi visita alla scuola coranica e pranzo nel ristorante dove hanno girato il film "L'uomo che sapeva troppo" di Alfred Hitchcock con James Stewart, Doris Day (è quello dove lei canta "che serà serà"). Il ristorante è bellissimo, con mobili originali, discreto anche il pranzo: verdure, cous cous e tagine di pollo. Spettacolo folcloristico un pò chiassoso e con ballerine che hanno decisamente deluso i maschietti... mah!!
Tutto ciò inframmezzato dal negozio dei tappeti (che ha venduto ben poco), la famosa erboristeria, dove, dopo la dimostrazione, la gente ha speso delle fortune in oli essenziali di dubbia qualità ed utilità... e negozio di argenti nella parte nuova della città.
Per finire una breve sosta al palmeto per una foto veloce ai dromedari.
Nel ritorno, devizione dall'autostrada per fermata in un'area di servizio in mezzo alla campagna dove però c'era un bel negozio di souvenir, pieno di belle ceramiche e di una collezione grandiosa di ametiste e rose del deserto, dove qualcuno ha fatto dei begli acquisti davvero a buon prezzo.
Nel ritorno, giro per la moderna Casablanca, (bellissima, nuovissima, pulitissima!) e una fermata lampo alla Grande Moschea per le ultime foto (meritava davvero, è splendida!)
In complesso una bella escursione, magari troppo "commerciale", ma che ci ha dato modo, sebbene in pochissimo tempo, di farci un'idea del Marocco moderno: un paese in fortissima espansione, ben governato e con gente cordiale, seria e sempre molto dignitosa (niente a che vedere con l'Egitto dove si è tormentati dai venditori o da chi chiede l'elemosina).