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Movimenti anti turisti

Continua l'organizzazione dei "No Bezos", anzi si amplia su progetti di interferire con l'evento.
Si parla di dignità di Venezia, che non deve cedere all'arroganza del Magnate.
Cede invece, senza contestazioni, al prolificare di mega costruzioni alberghiere in città, svendendola ad imprenditori che mirano solo a trasformarla in una sorta di Gardaland, dove tutto gira in funzione del turista e non dell'abitante.
Basta confrontare la città in due momenti diversi: a mezzogiorno, quando è impossibile muoversi e dopo le 19, quando il Centro Storico letteralmente si svuota e campi e calli tornano ai tristi periodi del COVID
Una trenina di anni fa sono stato alcuni giorni a Venezia.
Soggiornavamo in un hotel piccolino in centro, mi pare si chiamasse Hotel Aquila, non credo esista più.
Ricordo molto bene lo strano effetto dell'arrivo dei turisti verso le 10 di mattina che cancellavano il silenzio delle prime ore del giorno con un brusio, e non solo, che finiva solo verso le sette di sera quando la città ritornava al silenzio. Rammento che sentivo, forse un fortunato effetto acustico, le zampette dei piccioni sgambettare a diversi metri da me.
Un ricordo ancora vivissimo.
 
Una trenina di anni fa sono stato alcuni giorni a Venezia.
Soggiornavamo in un hotel piccolino in centro, mi pare si chiamasse Hotel Aquila, non credo esista più.
Ricordo molto bene lo strano effetto dell'arrivo dei turisti verso le 10 di mattina che cancellavano il silenzio delle prime ore del giorno con un brusio, e non solo, che finiva solo verso le sette di sera quando la città ritornava al silenzio. Rammento che sentivo, forse un fortunato effetto acustico, le zampette dei piccioni sgambettare a diversi metri da me.
Un ricordo ancora vivissimo.
Ciao Leo. Mi fai ricordare un collega di Roma, Goffredo, che veniva molto spesso in trasferta per lavoro a Venezia. Anni '80, a quel tempo non si poteva fruire dell'aereo, ma solo del treno.
Lui partiva al pomeriggio da Termini per arrivare a sera a Santa Lucia con uno scopo ben preciso.
Percorrere a piedi la strada dalla stazione a San Marco, quasi da solo e sentire, sue parole, "il rumore dei miei passi" riecheggiare nelle calli, una sensazione per lui sconosciuta nella sua città.
 
Provato anch'io questa bellissima esperienza di una Venezia silenziosa. Più volte per lavoro ma anche per svago ( concerto alla Fenice) mi sono ritrovata in una Venezia che mai mi aspettavo di trovare. Venezia l'avevo vissuta tra il caos degli imbarchi e sbarchi delle crociere con una confusione totale e caos di vaporetti strapieni e ondate di persone che si riversano nelle calli. Da quella volta alla Fenice dove dopo il concerto ritrovarsi in una piazza san Marco MAGICA, è il termine più appropriato, mi ha fatto ponderare di arrivare per ogni imbarco, almeno un giorno prima per poter vivere questa atmosfera particolare. Poche persone, i rumori inesistenti, le luci che si riflettono tremule nei canali e il sciabordio leggero dell' onda sulle rive.
 
Continua l'organizzazione dei "No Bezos", anzi si amplia su progetti di interferire con l'evento.
Si parla di dignità di Venezia, che non deve cedere all'arroganza del Magnate.
Cede invece, senza contestazioni, al prolificare di mega costruzioni alberghiere in città, svendendola ad imprenditori che mirano solo a trasformarla in una sorta di Gardaland, dove tutto gira in funzione del turista e non dell'abitante.
Basta confrontare la città in due momenti diversi: a mezzogiorno, quando è impossibile muoversi e dopo le 19, quando il Centro Storico letteralmente si svuota e campi e calli tornano ai tristi periodi del COVID
Riprendo. Perché questi contestatori, con in testa sempre il solito caporione, a prescindere dal loro pensiero contri Bezos, che potrebbe anche trovare qualche elemento di condivisione, no organizzano le stesse manifestazione all'apertura di tre nuovi alberghi al Tronchetto, area pressoché cittadina, o davanti all'apertura di nuovi negozi di chincaglierie pro turisti, compresi vetri made in Taiwan, pizze al taglio di dubbia qualità ecc ecc, in mano ad una sfilza di extracomunitari.
Questi non ledono il tessuto sociale della città, la sviliscono, la impoveriscono?
Bezos si approprierà della città per qualche giorno, gli altri per "sempre".
 
Ciao Leo. Mi fai ricordare un collega di Roma, Goffredo, che veniva molto spesso in trasferta per lavoro a Venezia. Anni '80, a quel tempo non si poteva fruire dell'aereo, ma solo del treno.
Lui partiva al pomeriggio da Termini per arrivare a sera a Santa Lucia con uno scopo ben preciso.
Percorrere a piedi la strada dalla stazione a San Marco, quasi da solo e sentire, sue parole, "il rumore dei miei passi" riecheggiare nelle calli, una sensazione per lui sconosciuta nella sua città.
Esatto. Una sensazione sconosciuta, soprattutto a Roma.
Meraviglioso.
 
Riprendo. Perché questi contestatori, con in testa sempre il solito caporione, a prescindere dal loro pensiero contri Bezos, che potrebbe anche trovare qualche elemento di condivisione, no organizzano le stesse manifestazione all'apertura di tre nuovi alberghi al Tronchetto, area pressoché cittadina, o davanti all'apertura di nuovi negozi di chincaglierie pro turisti, compresi vetri made in Taiwan, pizze al taglio di dubbia qualità ecc ecc, in mano ad una sfilza di extracomunitari.
Questi non ledono il tessuto sociale della città, la sviliscono, la impoveriscono?
Bezos si approprierà della città per qualche giorno, gli altri per "sempre".
E hai ragione!!
Bezos è solo una meteora tra le tante che arrivano e se ne vanno, ma il resto ci pianta le radici.
 
tra di loro vi sono una congrua maggioranza che provengono da frange anarchiche ecc.ecc che " amano" fare disordini, altro è mettere in atto azioni che toccano le persone. Anche se " innocue" le pistole ad acqua contro i turisti sono sempre una violazione alla persona. Quindi perseguibili penalmente.
Due sole parole per esprimere quel che penso: hanno rotto.
Più che hanno rotto i no-tourist, hanno rotto tutti i manifestanti violenti, che sono sempre esistiti.
Vi ricordate negli anni Settanta cosa facevano gli animalisti alle signore impellicciate? Tiravano addosso secchiate di vernice verde.
E gli ambientalisti che verniciavano di arancio monumenti e opere d'arte, causando - per il recupero - un danno ambientale enorme e incongruente (milioni di litri d'acqua, solventi inquinanti, etc)? Per fortuna anche loro spariti di dov'eran venuti.
Ora ci sono i Pro-Pal e i no-tourist, fra sei mesi ne avremo altri fantasiosamente denominati...
Fra frange anarchiche (che si infiltrano dovunque e comunque) e neofiti invasati, son sempre stati tutti uguali (anche se tutti convinti - di epoca in epoca - di essere i veri portatori del verbo).
Se solo si guardassero dal di fuori del loro ombelico, si renderebbero conto di quanto sono ripetitivi, inutili, ridicoli. Solo fastidiosi.

A Firenze è nata un'associazione che con una certa ironia, ma anche con grande organizzazione e serietà statutaria e di intenti, contro l'overtourism e la svendita del patrimonio cittadino sta ottenendo più delle inutili manifestazioni urlanti e spaccanti. Hanno capito che i violenti non se li fila nessuno, se invece si collabora forse si ottiene qualcosa. E intanto Firenze si è data un regolamento, l'associazione sorveglia, e l'amministrazione sta togliendo tutte le keybox e i tastierini dai muri, sta facendo controlli a tappeto sulle locazioni brevi, impone le regole, pone dei limiti. Servirà a poco, lo vedremo, ma da qualche parte bisognava pur cominciare.

Quanto alle proteste contro Jeff Bezos, sono un'emerita idiozia. Strumentale, tanto per protestare.
Quello viene, sta due giorni, e lascia alla città una montagna di soldi.
Crea disagi per due giorni, ok, ma il Comune con tutti quei soldi ci fa il bilancio e fornisce servizi ai cittadini...
Se non li dà lui, il bilancio costa di più ai cittadini in tasse: cosa c'è da protestare?!
A Firenze Matteuzzo nostro (allora sindaco) affittò persino il Ponte Vecchio per una cena della Ferrari. Vero che quella sera noi non disponemmo del ponte, ma per due ore di cena il Comune incassò una mezza milionata d'euro e li ficcò in bilancio (+ arrivò un'altra valanga di soldi ai gioiellieri per l'incomodo, e loro ci hanno restaurato il ponte). Una cosa simile successe anche agli Uffizi, un'altra barca di soldi.
Dov'è il problema? E' solo ideologico? O contro la ricchezza (come spesso si rivela)?
 
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Più che hanno rotto i no-tourist, hanno rotto tutti i manifestanti violenti, che sono sempre esistiti.
Vi ricordate negli anni Settanta cosa facevano gli animalisti alle signore impellicciate? Tiravano addosso secchiate di vernice verde.
E gli ambientalisti che verniciavano di arancio monumenti e opere d'arte, causando - per il recupero - un danno ambientale enorme e incongruente (milioni di litri d'acqua, solventi inquinanti, etc)? Per fortuna anche loro spariti di dov'eran venuti.
Ora ci sono i Pro-Pal e i no-tourist, fra sei mesi ne avremo altri fantasiosamente denominati...
Fra frange anarchiche (che si infiltrano dovunque e comunque) e neofiti invasati, son sempre stati tutti uguali (anche se tutti convinti - di epoca in epoca - di essere i veri portatori del verbo).
Se solo si guardassero dal di fuori del loro ombelico, si renderebbero conto di quanto sono ripetitivi, inutili, ridicoli. Solo fastidiosi.

A Firenze è nata un'associazione che con una certa ironia, ma anche con grande organizzazione e serietà statutaria e di intenti, contro l'overtourism e la svendita del patrimonio cittadino sta ottenendo più delle inutili manifestazioni urlanti e spaccanti. Hanno capito che i violenti non se li fila nessuno, se invece si collabora forse si ottiene qualcosa. E intanto Firenze si è data un regolamento, l'associazione sorveglia, e l'amministrazione sta togliendo tutte le keybox e i tastierini dai muri, sta facendo controlli a tappeto sulle locazioni brevi, impone le regole, pone dei limiti. Servirà a poco, lo vedremo, ma da qualche parte bisognava pur cominciare.

Quanto alle proteste contro Jeff Bezos, sono un'emerita idiozia. Strumentale, tanto per protestare.
Quello viene, sta due giorni, e lascia alla città una montagna di soldi.
Crea disagi per due giorni, ok, ma il Comune con tutti quei soldi ci fa il bilancio e fornisce servizi ai cittadini...
Se non li dà lui, il bilancio costa di più ai cittadini in tasse: cosa c'è da protestare?!
A Firenze Matteuzzo nostro (allora sindaco) affittò persino il Ponte Vecchio per una cena della Ferrari. Vero che quella sera noi non disponemmo del ponte, ma per due ore di cena il Comune incassò una mezza milionata d'euro e li ficcò in bilancio (+ arrivò un'altra valanga di soldi ai gioiellieri per l'incomodo, e loro ci hanno restaurato il ponte). Una cosa simile successe anche agli Uffizi, un'altra barca di soldi.
Dov'è il problema? E' solo ideologico? O contro la ricchezza (come spesso si rivela)?
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Più che hanno rotto i no-tourist, hanno rotto tutti i manifestanti violenti, che sono sempre esistiti.
Vi ricordate negli anni Settanta cosa facevano gli animalisti alle signore impellicciate? Tiravano addosso secchiate di vernice verde.
E gli ambientalisti che verniciavano di arancio monumenti e opere d'arte, causando - per il recupero - un danno ambientale enorme e incongruente (milioni di litri d'acqua, solventi inquinanti, etc)? Per fortuna anche loro spariti di dov'eran venuti.
Ora ci sono i Pro-Pal e i no-tourist, fra sei mesi ne avremo altri fantasiosamente denominati...
Fra frange anarchiche (che si infiltrano dovunque e comunque) e neofiti invasati, son sempre stati tutti uguali (anche se tutti convinti - di epoca in epoca - di essere i veri portatori del verbo).
Se solo si guardassero dal di fuori del loro ombelico, si renderebbero conto di quanto sono ripetitivi, inutili, ridicoli. Solo fastidiosi.

A Firenze è nata un'associazione che con una certa ironia, ma anche con grande organizzazione e serietà statutaria e di intenti, contro l'overtourism e la svendita del patrimonio cittadino sta ottenendo più delle inutili manifestazioni urlanti e spaccanti. Hanno capito che i violenti non se li fila nessuno, se invece si collabora forse si ottiene qualcosa. E intanto Firenze si è data un regolamento, l'associazione sorveglia, e l'amministrazione sta togliendo tutte le keybox e i tastierini dai muri, sta facendo controlli a tappeto sulle locazioni brevi, impone le regole, pone dei limiti. Servirà a poco, lo vedremo, ma da qualche parte bisognava pur cominciare.

Quanto alle proteste contro Jeff Bezos, sono un'emerita idiozia. Strumentale, tanto per protestare.
Quello viene, sta due giorni, e lascia alla città una montagna di soldi.
Crea disagi per due giorni, ok, ma il Comune con tutti quei soldi ci fa il bilancio e fornisce servizi ai cittadini...
Se non li dà lui, il bilancio costa di più ai cittadini in tasse: cosa c'è da protestare?!
A Firenze Matteuzzo nostro (allora sindaco) affittò persino il Ponte Vecchio per una cena della Ferrari. Vero che quella sera noi non disponemmo del ponte, ma per due ore di cena il Comune incassò una mezza milionata d'euro e li ficcò in bilancio (+ arrivò un'altra valanga di soldi ai gioiellieri per l'incomodo, e loro ci hanno restaurato il ponte). Una cosa simile successe anche agli Uffizi, un'altra barca di soldi.
Dov'è il problema? E' solo ideologico? O contro la ricchezza (come spesso si rivela)?
Finche’ ci saranno degli imbecilli di una certa parte politica che sostengono tutti quei parassiti, sara’ difficile venirne fuori.
 
L'ultima volta sono stato a Venezia proprio nel 2020, ad agosto. Mai l'avevo vista così vuota in precedenza, di giorno. Fu un'esperienza strana, ma non spiacevole.
 
Più che hanno rotto i no-tourist, hanno rotto tutti i manifestanti violenti, che sono sempre esistiti.
Vi ricordate negli anni Settanta cosa facevano gli animalisti alle signore impellicciate? Tiravano addosso secchiate di vernice verde.
E gli ambientalisti che verniciavano di arancio monumenti e opere d'arte, causando - per il recupero - un danno ambientale enorme e incongruente (milioni di litri d'acqua, solventi inquinanti, etc)? Per fortuna anche loro spariti di dov'eran venuti.
Ora ci sono i Pro-Pal e i no-tourist, fra sei mesi ne avremo altri fantasiosamente denominati...
Fra frange anarchiche (che si infiltrano dovunque e comunque) e neofiti invasati, son sempre stati tutti uguali (anche se tutti convinti - di epoca in epoca - di essere i veri portatori del verbo).
Se solo si guardassero dal di fuori del loro ombelico, si renderebbero conto di quanto sono ripetitivi, inutili, ridicoli. Solo fastidiosi.

A Firenze è nata un'associazione che con una certa ironia, ma anche con grande organizzazione e serietà statutaria e di intenti, contro l'overtourism e la svendita del patrimonio cittadino sta ottenendo più delle inutili manifestazioni urlanti e spaccanti. Hanno capito che i violenti non se li fila nessuno, se invece si collabora forse si ottiene qualcosa. E intanto Firenze si è data un regolamento, l'associazione sorveglia, e l'amministrazione sta togliendo tutte le keybox e i tastierini dai muri, sta facendo controlli a tappeto sulle locazioni brevi, impone le regole, pone dei limiti. Servirà a poco, lo vedremo, ma da qualche parte bisognava pur cominciare.

Quanto alle proteste contro Jeff Bezos, sono un'emerita idiozia. Strumentale, tanto per protestare.
Quello viene, sta due giorni, e lascia alla città una montagna di soldi.
Crea disagi per due giorni, ok, ma il Comune con tutti quei soldi ci fa il bilancio e fornisce servizi ai cittadini...
Se non li dà lui, il bilancio costa di più ai cittadini in tasse: cosa c'è da protestare?!
A Firenze Matteuzzo nostro (allora sindaco) affittò persino il Ponte Vecchio per una cena della Ferrari. Vero che quella sera noi non disponemmo del ponte, ma per due ore di cena il Comune incassò una mezza milionata d'euro e li ficcò in bilancio (+ arrivò un'altra valanga di soldi ai gioiellieri per l'incomodo, e loro ci hanno restaurato il ponte). Una cosa simile successe anche agli Uffizi, un'altra barca di soldi.
Dov'è il problema? E' solo ideologico? O contro la ricchezza (come spesso si rivela)?
Ci sono facinorosi che percorrono centinaia o migliaia di chilometri per venire a protestare.
Il vantaggio di fare queste porcate da noi in Italia è la quasi certezza di restare impuniti.
I geni che hanno tinto l'acqua della barcaccia di Piazza di Spagna sono stati condannati ad un : non si fa, bricconi e le spese di pulizia e ripristino sono finite sulle spalle dei cittadini.
Ci sono poi i violenti che non si limitano a sporcare ma fanno di peggio.
Non che tutti i turisti siano personcine a modo, tra di loro pascolano diversi zozzoni che dove passano lasciano evidenti tracce di inciviltà.
Se le leggi che ci sono non sono sufficienti, che vengano inasprite ma, soprattutto, che vengano applicate.
 
Questo intenso movimento turistico, oltre alla enorme possibilità offerta dai mezzi di trasporto, ha una connessione con il numero di "umani" che popolano il pianeta.

Prendo a confronto un evento storico dell'umanità, lo sbarco sulla luna: 1969.

In quell'anno eravamo circa 3 miliardi e 600 milioni, oggi siamo oltre 8 miliardi.

Due componenti "esplosivi": mezzi trasporto sempre più alla portata ed esplosione demografica

Sarà sempre più difficile in futuro arginare questi movimenti di massa.
 
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