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MSC elimina Tunisi dalle proprie rotte.

"Poteva capitare ovunque" e' sicuramente vero. Che statisticamente alcuni paesi abbiano piu' probabilita' di essere colpiti da questo genere di attacchi non so perche' e con quale scopo si omette sempre di dirlo. La Tunisia era gia' considerata a rischio prima di questo evento. Ma in generale l'Italiano medio tende a sottovalutare il rischio soprattutto quando si tratta di turismo. Con la filosofia tutta italica del "ma cosa vuoi che succeda...". Due anni fa ero sulla splendida a Tunisi e per precisa scelta nostra non siamo scesi. Non ritenendo il paese abbastanza sicuro. A me piace viaggiare informata e all'epoca, come oggi del resto, non ho ritenuto sicuro scendere. Mi domando invece perche' le compagnie, tutte intendo, continuino ad ignorare il fattire rischio, molto alto, di alcuni paesi. A Roma, checche' se ne dica, fino ad oggi l'unico rischio concreto era quello di essere derubati. Di attentati a scopo terroristico non ne abbiamo mai avuti. Camminare in minigonna nel centro di Roma alle 15 non e' la stessa cosa che farlo a Termini alle 2 di notte. Si chiama valutazione dl rischio. Ed e' sciocco ignorarlo. Paragonare Tunisi a Roma o Barcellona con Gerusalemme senza tenerne conto non mi pare saggio. Un viaggiatore comunque deve sempre sapere di non essere mai al sicuro, oggi. Cio' non ci impedira' di viaggiare ma un minimo di conoscenza del livello di rischio non guasterebbe.
Parer mio gli scali in nord africa sono tutti a rischio. Mi sarebbe tanto piaciuto vedre israele, girare per le strade di gerusalemme, forse rimarra' un sogno. Di certo mi sarei piu' sentita sicura a gerusalemme che non a tunisi. Piu' protetta dalle forze di polizia locali, molto meglio organizzate e pronte che non in egitto od in tunisia, tanto per fare un esempio.
Ma aldila' della percezione personale, diversa immagino per ognuno di noi, meglio non sottovalutare la situazione politica interna di un paese prima di arrivarci a fare i turisti per caso. Anche se la compagnia ci fa scalo, anche se il tour operator vende il pacchetto.
Cii' che mi dispiace e' che di norma, turisticamente parlando, si tende a minimizzare il rischio, sempre. Ed il turista poco informato, magari il pensionato in cerca finalmente di una vacanza alla sua portata, si trova a Tunisi completamente ignaro del livello di rischio, ignaro dei precedenti arresti in ambito terroristico, ignaro di molte cose. Pensava di andarsi a fare una bella vacanza e non torna piu'. Per sua responsabilita' dira' qualcuno. Per colpa della compagnia che ha sottovalutato il rischio per qualcun altro. Per colpa del fato altri ancora. Qualcuno a breve si lagnera' che gli hanno cancellato lo scalo. C'e' da scommeterci...
Ti diro' una cosa: l'unica citta' dove mi sono veramente sentito sicuro e protetto e' stata Gerusalemme dopo la costruzione del muro.
 
comunque dopo quello che è successo a tunisi io prima di partire lascero' ad un familiare il mio itinerario cosi' da sapere esattamente in quel giorno dove saro',non ci avevo pensato nelle mie precedenti crociere perchè mai avrei pensato al pericolo terrorismo,ma credo anche io che non si puo' essere piu' sicuri da nessuna parte
 
Gli itinerari modificati:

MSC Splendida
U1U9.jpg


MSC Preziosa:
U1V2.jpg
 
Si' e' tutto relativo. Va da se' che oltre al fattore attentato, possibile con diverse percentuali di probabilita' in tutti paesi, vi sono da considerare altri elementi. Mi vengono in mente...Tempi di reazione dele forze di polizia. Addestramento delle stesse. Capacita' organizzative in contesti di crisi. Strutture ospedaliere attrezzate. Lo stesso attentato a Londra avrebbe certamente avuto una risposta diversa. E' il "contorno" che mi spaventa di piu' in certi paesi. Includerei anche il nostro. Siamo del tutto impreparati ad eventi simili. Soprattutto le forze di polizia. I francesi, tanto criticati, hanno messo subito in campo uomini addestrati. Hanno reagito bene. Qui da noi c'e' la solita cultura del "ma tanto qui non succede". E di conseguenza nessuno si prepara ad eventi del genere. Ma credo di andare troppo ot :-)
 
Strategie commerciali delle compagnie non possono seguire principi strettamente razionali, quale il tuo, ma devono adeguarsi alla pubblica opinione ed ai comportamenti sociali più diffusi.
Sono convinto come te che le probabilità di un secondo attacco a Tunisi siano molto più remote di quanto non lo siano invece quelle di uno a Barcellona o Roma. Questo è un ragionamento razionale. Ma quanti crocieristi annullerebbero una crociera con scalo a Tunisi e quanti invece una con scalo a Barcellona? Dalla risposta a questa domanda si baseranno le scelte commerciali delle compagnie nei prossimi mesi.

Concordo pienamente...analisi perfetta... dove mi porteranno andrò.
 
............vi sono da considerare altri elementi. Mi vengono in mente...Tempi di reazione dele forze di polizia. Addestramento delle stesse. Capacita' organizzative in contesti di crisi. Strutture ospedaliere attrezzate. Lo stesso attentato a Londra avrebbe certamente avuto una risposta diversa. E' il "contorno" che mi spaventa di piu' in certi paesi. ................

Sei seduto sul tuo pulman per un giro turistico e ti arriva addosso una sventagliata di proiettili, oppure sei in metropolitana e salta in aria la carrozza del treno dove ti trovi. Quale contesto ti può salvare da ciò? Parli di capacità di reazione? Vogliamo parlare di 4 aerei passeggeri che hanno razzolato per i cieli americani per buona mezz'ora senza alcun contatto radio prima di abbattersi due sulle torri gemelle e uno sul pentagono più un quarto precipitato per cause che non dipendono dalla difesa aerea americana, la migliore al mondo messa in scacco?
 
Non sono molto convinto sullo scalo della Fantasia a Palma, soprattutto per l'orario forse era meglio saltare e fare un giorno di navigazione.
 
Per MSC Fantasia ci dovrà essere necessariamente uno scalo alternativo, a me non importa gran che, ma la crociera con questa nave è risalita commercialmente proprio dopo la soppressione della giornata di navigazione ed è stata fortemente pubblicizzata da MSC in tal senso per questa peculiarità rispetto alle altre crociere nel Mediterraneo... sette giorni, sette scali... potrebbero volare disdette anche per questo a mio avviso...
 
Per MSC Fantasia ci dovrà essere necessariamente uno scalo alternativo, a me non importa gran che, ma la crociera con questa nave è risalita commercialmente proprio dopo la soppressione della giornata di navigazione ed è stata fortemente pubblicizzata da MSC in tal senso per questa peculiarità rispetto alle altre crociere nel Mediterraneo... sette giorni, sette scali... potrebbero volare disdette anche per questo a mio avviso...

Non so io un giorno di navigazione lo vorrei.
 
il mio dubbio è solo sull'orario, non sullo scalo non si potranno vedere alcune cose ,in alternativa si può vivere la notte di Palma.
 
Si' e' tutto relativo. Va da se' che oltre al fattore attentato, possibile con diverse percentuali di probabilita' in tutti paesi, vi sono da considerare altri elementi. Mi vengono in mente...Tempi di reazione dele forze di polizia. Addestramento delle stesse. Capacita' organizzative in contesti di crisi. Strutture ospedaliere attrezzate. Lo stesso attentato a Londra avrebbe certamente avuto una risposta diversa. E' il "contorno" che mi spaventa di piu' in certi paesi. Includerei anche il nostro. Siamo del tutto impreparati ad eventi simili. Soprattutto le forze di polizia. I francesi, tanto criticati, hanno messo subito in campo uomini addestrati. Hanno reagito bene. Qui da noi c'e' la solita cultura del "ma tanto qui non succede". E di conseguenza nessuno si prepara ad eventi del genere. Ma credo di andare troppo ot :-)

Totalmente e completamente in disaccordo .... ma come fai a dire " A Londra lo stesso attentato avrebbe avuto risposta diversa" ??? Mi pare che in America nonostante abbiano fior fior di uomini addestrati sia successo ben di peggio ... e non mi pare nemmeno che in Italia ci sia la cultura del "tanto qui non succede"

Ma polemica a parte ... d'accordo sul fatto che tolgano gli scali in Tunisia per far sì che la gente non rinunci alla crociera .. ma più per un discorso commerciale che per altro difatti condivido in pieno i pensieri di Magellano e Felix

E poi cosa volete che vi dica, sarò fatalista ma se diamo retta alla follia di questa gente non dovremmo più mettere naso fuori di casa
 
Ultima modifica:
"Poteva capitare ovunque" e' sicuramente vero. Che statisticamente alcuni paesi abbiano piu' probabilita' di essere colpiti da questo genere di attacchi non so perche' e con quale scopo si omette sempre di dirlo. La Tunisia era gia' considerata a rischio prima di questo evento. Ma in generale l'Italiano medio tende a sottovalutare il rischio soprattutto quando si tratta di turismo. Con la filosofia tutta italica del "ma cosa vuoi che succeda...". Due anni fa ero sulla splendida a Tunisi e per precisa scelta nostra non siamo scesi. Non ritenendo il paese abbastanza sicuro. A me piace viaggiare informata e all'epoca, come oggi del resto, non ho ritenuto sicuro scendere. Mi domando invece perche' le compagnie, tutte intendo, continuino ad ignorare il fattire rischio, molto alto, di alcuni paesi. A Roma, checche' se ne dica, fino ad oggi l'unico rischio concreto era quello di essere derubati. Di attentati a scopo terroristico non ne abbiamo mai avuti. Camminare in minigonna nel centro di Roma alle 15 non e' la stessa cosa che farlo a Termini alle 2 di notte. Si chiama valutazione dl rischio. Ed e' sciocco ignorarlo. Paragonare Tunisi a Roma o Barcellona con Gerusalemme senza tenerne conto non mi pare saggio. Un viaggiatore comunque deve sempre sapere di non essere mai al sicuro, oggi. Cio' non ci impedira' di viaggiare ma un minimo di conoscenza del livello di rischio non guasterebbe.
Parer mio gli scali in nord africa sono tutti a rischio. Mi sarebbe tanto piaciuto vedre israele, girare per le strade di gerusalemme, forse rimarra' un sogno. Di certo mi sarei piu' sentita sicura a gerusalemme che non a tunisi. Piu' protetta dalle forze di polizia locali, molto meglio organizzate e pronte che non in egitto od in tunisia, tanto per fare un esempio.
Ma aldila' della percezione personale, diversa immagino per ognuno di noi, meglio non sottovalutare la situazione politica interna di un paese prima di arrivarci a fare i turisti per caso. Anche se la compagnia ci fa scalo, anche se il tour operator vende il pacchetto.
Cii' che mi dispiace e' che di norma, turisticamente parlando, si tende a minimizzare il rischio, sempre. Ed il turista poco informato, magari il pensionato in cerca finalmente di una vacanza alla sua portata, si trova a Tunisi completamente ignaro del livello di rischio, ignaro dei precedenti arresti in ambito terroristico, ignaro di molte cose. Pensava di andarsi a fare una bella vacanza e non torna piu'. Per sua responsabilita' dira' qualcuno. Per colpa della compagnia che ha sottovalutato il rischio per qualcun altro. Per colpa del fato altri ancora. Qualcuno a breve si lagnera' che gli hanno cancellato lo scalo. C'e' da scommeterci...

Quoto pienamente senza se e senza ma e personalmente trovo senza senso coloro che mettono a paragone attentati negliUSA, a Barcellona, Londra, Parigi, o ai treni o agli autobus.Andare in paesi arabi non molto tranquilli e come andare allo zoo ed entrare nel recinto dei leoni: 100 o 1000 volte non succede niente e i leoni si limitano a guardarti,una mattina invece gli girano e ti attaccano. Val la pena rischiare ad entrare nel recinto? Per me no, i leoni li guardo da fuori!
 
Chiarapik: certo che non dobbiamo dar retta a questi sciagurati, infatti le crociere e i viaggi si possono e si devono fare tranquillamente, non è certo perchè si elimina lo scalo di Tunisi la crociera ha meno valore! Forse non ha il "brivido" (che in questo caso è stato pagato a caro prezzo!) ma sinceramente non me l'ha ordinato il dottore di andare in posti con un grado di rischio piuttosto alto. In pratica come dice un mio amico trentino:" non metto il cul nelle peade."
 
Neanche a Parigi e Copenaghen se è per quello? Ci sono crociere che fanno scalo a Odessa e non mi sembra che l'Ucraina sia un paese consigliabile oggi. Dovrebbero eliminare anche quello scalo.
Infatti! Se fai due conti (della serva) sono crociere che hanno un ottimo prezzo,durano più di una settimana, per quale ragione? Anch'io ci avevo fatto un pensierino, come per quella per Israele ed Egitto,per non parlare di Istambul. Ci andrò forse quando le cose saranno più calme (probabilmente MAI).
 
Per Israele ed Egitto il problema non sussiste....perchè oramai non sostano più li....
 
Infatti! Se fai due conti (della serva) sono crociere che hanno un ottimo prezzo,durano più di una settimana, per quale ragione? Anch'io ci avevo fatto un pensierino, come per quella per Israele ed Egitto,per non parlare di Istambul. Ci andrò forse quando le cose saranno più calme (probabilmente MAI).

E' una tua libera scelta che non condivido.
 
non è certo perchè si elimina lo scalo di Tunisi la crociera ha meno valore! Forse non ha il "brivido"

Certo che ha meno valore invece e non certo per il "brivido" come lo chiami tu. Possiamo togliere, come ritieni giusto, tutti gli scali a rischio inclusi gli emirati, anche quelli sono musulmani, no? E faranno le crociere solo in italia, spagna e grecia almeno finchè non ci saranno attentati anche in questi posti, ah, si, dimenticavo, si può andare ai caraibi, in aereo, però sai gli aerei e se poi li fanno esplodere?
 
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