artemide
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31 agosto Amsterdam ovvero: prodigioso effetto dello scrivere un diario!
Che buffo! Prima di scrivere questo diario, nel raccontare ad amici e parenti la mia visita ad Amsterdam, ho detto che è stata la città che mi è piaciuta di meno tra quelle visitate in questa crociera.
Se frugo nei miei ricordi di quella giornata, in parte penso ancora questo: di sicuro è la città che, lì per lì, ho apprezzato di meno...
complici forse le grandissime aspettative che avevo, nutrite dalle leggende che su di essa si raccontano, dal senso di trasgressione che promette... non lo so esattamente.
Quello che so per certo è che l'anima di questa città l'ho colta solo adesso che sto scrivendo il diario: adesso che certe impressioni, forse esagerate e forse sbagliate, che mi hanno impedito sulle
prime di coglierne la bellezza più profonda, sono state decantate dal tempo e che molte altre sono emerse alla superficie, chiare e magnifiche.
Ma torniamo al diario.
La sosta ad Amsterdam è breve, dalle 9 alle 15, e quindi bisogna fare una scelta precisa di quello che si vuol andare a vedere.
Come avrete forse capito, a noi interessa la pittura ...
La città offre due pinacoteche per noi molto interessanti: il Rijksmuseum ed il Van Gogh Museum. Dei due, solo il secondo viene proposto come escursione da MSC (e con due diverse escursioni)!
Senza nulla togliere al Van Gogh, mi è sembrato che non dedicarne nemmeno una al Rijksmuseum sia una mancanza!
Tra i due optiamo per il Rijksmuseum e decidiamo di visitarlo da sole.
L'attracco avviene un po' in anticipo rispetto al previsto (8,30 circa) e visto che volevamo essere al museo il prima possibile siamo tra le prime persone a scendere alle 8,40.
Sapendo che la città è ben visitabile a piedi, data la vicinanza del terminal crociere al centro, all'inzio pensavamo di raggiungerlo a piedi (4 km circa); per questione di tempo (anche meterologico, visto che piovigginava)
optiamo invece per il taxi, dato che sapevamo che in Olanda non è molto caro come altrove. Dividiamo il taxi con una signora che va nella stessa direzione e con 15 euro in 15 minuti siamo al museo!
Nemmeno nelle nostre più rosee previsioni ci saremmo aspettate di essere già dentro nel museo ad ammirare Rembrandt alle 9 in punto! e ne rimandiamo, come sempre, incantate!
Altrettanto apprezzato anche Vermeer
Il museo è molto grande, abbraccia diversi stili ed epoche storiche e quindi anche qui bisogna fare una scelta per questione di tempo...
Sì, c'è anche l'autoritratto...francamente non so perché sia qui e non 'di là' al Van Gogh Museum...
Poi vediamo la famosa casa delle bambole di Petronella Oortman
Apprezzo moltissimo che nel museo si possa fotografare, seppure senza flash, anche se è vero che i risultati sono quello che sono...
Alle 12,30 purtoppo dobbiamo uscire ... abbiamo sforato il nostro programma di 30 minuti e ci avviamo verso la nave passando per il centro della città.
Nel frattempo quel poco di pioggia con cui Amsterdam ci aveva accolto ha lasciato il posto all'ormai solito sole splendente!
Sosta al famoso Flower Market
Le biciclette sono parcheggiate ovunque: se cerchi di evitarle non fai più foto!
E allora fotografiamole!
Qui non siamo entrate! Ma fuori c'era una coda....
Piazza Dam... devo dire che sono rimasta un po' delusa. Dev'essere che il palazzo reale non merita neanche una foto se mi dimentico addirittura di scattarla!
Impossibile evitare i fili del tram
Entriamo nel quartiere a luci rosse
Per ovvie ragioni non posso scattare foto. Le scene che si susseguono davanti ai miei occhi sono squallide: ragazze nude esposte come merce, ragazzi che escono dai coffee shop in condizioni pietose...
Per quanto fossi ben consapevole di quello che avrei trovato, non posso fare a meno di provarne una profonda tristezza. E mi domando, allora, se è proprio questo che fa la bellezza di questa città.
Non fraintendetemi: il mio non vuol essere affatto un 'giudizio morale' su abitudini che magari uno critica 'dall'alto' con atteggiamento spocchioso.
Parlo solo dei miei sentimenti e delle mie emozioni, che ho provato quando sono stata lì: profonda tristezza e disagio.
Che si trasforma presto in cattivo umore.. io e mia sorella arriviamo a bisticciare su cose futili..
Pio riprendiamo la nostra camminata verso il Terminal
Mia sorella non può fare a meno di sedersi sulla panchina dedicata alla majoor Bosshardt
Ultimi scorci prima di raggiungere il terminal
Si intravvede il 'Nemo', museo della scienza e della tecnica, progettato da Renzo Piano
Nel rivedere le foto mi sovviene quello che la tristezza quel giorno mi aveva impedito di vedere.
Cosa c'è di speciale in questa città? I suoi 'luoghi di perdizione'? I suoi colori? I suoi palazzi reali? Le sue chiese?
Niente di tutto ciò: il suo popolo. Il popolo che utilizza le bici, che usa i mezzi pubblici e lascia a casa le auto, le cui casette private sono più belle
dei palazzi reali, ma soprattutto che accoglie altri popoli, delle diverse etnie, con grande senso umano e morale.
Questo popolo è la vera bellezza di questa città.
(E pazienza se i fili del tram deturpano le foto!)
Inesorabile arriva il pilota...è ora di partire..
La navigazione è interessante; verso le 17 arriviamo alla chiusa, dove siamo passati all'andata ma essendo le 3 del mattino non abbiamo visto.
All'improvviso eccoci in mare aperto!
Domani si ritorna ad Amburgo!
Che buffo! Prima di scrivere questo diario, nel raccontare ad amici e parenti la mia visita ad Amsterdam, ho detto che è stata la città che mi è piaciuta di meno tra quelle visitate in questa crociera.
Se frugo nei miei ricordi di quella giornata, in parte penso ancora questo: di sicuro è la città che, lì per lì, ho apprezzato di meno...
complici forse le grandissime aspettative che avevo, nutrite dalle leggende che su di essa si raccontano, dal senso di trasgressione che promette... non lo so esattamente.
Quello che so per certo è che l'anima di questa città l'ho colta solo adesso che sto scrivendo il diario: adesso che certe impressioni, forse esagerate e forse sbagliate, che mi hanno impedito sulle
prime di coglierne la bellezza più profonda, sono state decantate dal tempo e che molte altre sono emerse alla superficie, chiare e magnifiche.
Ma torniamo al diario.
La sosta ad Amsterdam è breve, dalle 9 alle 15, e quindi bisogna fare una scelta precisa di quello che si vuol andare a vedere.
Come avrete forse capito, a noi interessa la pittura ...
La città offre due pinacoteche per noi molto interessanti: il Rijksmuseum ed il Van Gogh Museum. Dei due, solo il secondo viene proposto come escursione da MSC (e con due diverse escursioni)!
Senza nulla togliere al Van Gogh, mi è sembrato che non dedicarne nemmeno una al Rijksmuseum sia una mancanza!
Tra i due optiamo per il Rijksmuseum e decidiamo di visitarlo da sole.
L'attracco avviene un po' in anticipo rispetto al previsto (8,30 circa) e visto che volevamo essere al museo il prima possibile siamo tra le prime persone a scendere alle 8,40.
Sapendo che la città è ben visitabile a piedi, data la vicinanza del terminal crociere al centro, all'inzio pensavamo di raggiungerlo a piedi (4 km circa); per questione di tempo (anche meterologico, visto che piovigginava)
optiamo invece per il taxi, dato che sapevamo che in Olanda non è molto caro come altrove. Dividiamo il taxi con una signora che va nella stessa direzione e con 15 euro in 15 minuti siamo al museo!
Nemmeno nelle nostre più rosee previsioni ci saremmo aspettate di essere già dentro nel museo ad ammirare Rembrandt alle 9 in punto! e ne rimandiamo, come sempre, incantate!
Altrettanto apprezzato anche Vermeer
Il museo è molto grande, abbraccia diversi stili ed epoche storiche e quindi anche qui bisogna fare una scelta per questione di tempo...
Sì, c'è anche l'autoritratto...francamente non so perché sia qui e non 'di là' al Van Gogh Museum...
Poi vediamo la famosa casa delle bambole di Petronella Oortman
Apprezzo moltissimo che nel museo si possa fotografare, seppure senza flash, anche se è vero che i risultati sono quello che sono...
Alle 12,30 purtoppo dobbiamo uscire ... abbiamo sforato il nostro programma di 30 minuti e ci avviamo verso la nave passando per il centro della città.
Nel frattempo quel poco di pioggia con cui Amsterdam ci aveva accolto ha lasciato il posto all'ormai solito sole splendente!
Sosta al famoso Flower Market
Le biciclette sono parcheggiate ovunque: se cerchi di evitarle non fai più foto!
E allora fotografiamole!
Qui non siamo entrate! Ma fuori c'era una coda....
Piazza Dam... devo dire che sono rimasta un po' delusa. Dev'essere che il palazzo reale non merita neanche una foto se mi dimentico addirittura di scattarla!
Impossibile evitare i fili del tram
Entriamo nel quartiere a luci rosse
Per ovvie ragioni non posso scattare foto. Le scene che si susseguono davanti ai miei occhi sono squallide: ragazze nude esposte come merce, ragazzi che escono dai coffee shop in condizioni pietose...
Per quanto fossi ben consapevole di quello che avrei trovato, non posso fare a meno di provarne una profonda tristezza. E mi domando, allora, se è proprio questo che fa la bellezza di questa città.
Non fraintendetemi: il mio non vuol essere affatto un 'giudizio morale' su abitudini che magari uno critica 'dall'alto' con atteggiamento spocchioso.
Parlo solo dei miei sentimenti e delle mie emozioni, che ho provato quando sono stata lì: profonda tristezza e disagio.
Che si trasforma presto in cattivo umore.. io e mia sorella arriviamo a bisticciare su cose futili..
Pio riprendiamo la nostra camminata verso il Terminal
Mia sorella non può fare a meno di sedersi sulla panchina dedicata alla majoor Bosshardt
Ultimi scorci prima di raggiungere il terminal
Si intravvede il 'Nemo', museo della scienza e della tecnica, progettato da Renzo Piano
Nel rivedere le foto mi sovviene quello che la tristezza quel giorno mi aveva impedito di vedere.
Cosa c'è di speciale in questa città? I suoi 'luoghi di perdizione'? I suoi colori? I suoi palazzi reali? Le sue chiese?
Niente di tutto ciò: il suo popolo. Il popolo che utilizza le bici, che usa i mezzi pubblici e lascia a casa le auto, le cui casette private sono più belle
dei palazzi reali, ma soprattutto che accoglie altri popoli, delle diverse etnie, con grande senso umano e morale.
Questo popolo è la vera bellezza di questa città.
(E pazienza se i fili del tram deturpano le foto!)
Inesorabile arriva il pilota...è ora di partire..
La navigazione è interessante; verso le 17 arriviamo alla chiusa, dove siamo passati all'andata ma essendo le 3 del mattino non abbiamo visto.
All'improvviso eccoci in mare aperto!
Domani si ritorna ad Amburgo!
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