Qui il consiglio che vi do è di decidere prima della partenza cosa volete fare, perchè a Montego Bay non troverete gente che vi offre tour o infopoint, ma solo uno stuolo di tassisti (mi raccomando, quelli senza scritta JUTA non li guardate neanche), tutt’altro che a buon mercato.
Se volete andare in spiaggia ce ne sono 3 in città, e a dire di chi c’è stato sono molto belle. Se invece come me volete andare ad Ocho Rios, e più specificatamente alle cascate del fiume Dunn, il mio consiglio è di prendere l’escursione con MSC (e ve lo dice uno che odia prendere le escursioni di bordo): cercando dei taxi in internet la cifra minore che abbiamo trovato è stata di 30$ a persona (ma una coppia conosciuta a bordo ci ha detto di aver pagato ben 50$ a testa), a cui vanno aggiunti 20$ per l’ingresso alle cascate. L’escursione “Ocho Rios e Cascate del fiume Dunn” costa 75.90€ con ingresso e pranzo locale inclusi: a mio avviso 25€ (o anche meno) valgono assolutamente la tranquillità di stare con il gruppo MSC, con ovvie garanzie sui tempi e anche sulla sicurezza. Inoltre se andate “by yourselves” dovrete sicuramente affittare un armadietto per riporre i vostri effetti personali a 8$, invece noi abbiamo lasciato comodamente tutto dentro al pullman.
Incontro alle ore 8.15 presso il teatro: rapida burocrazia per organizzare i pullman in varie lingue e ci troviamo alle 8.45 nel pullman 20, con guida autoctona dall’italiano molto chiaro.
Il viaggio in pullman dura circa 1h30, attraversando paesaggi molto vari e suggestivi, dalla vista dall’alto di Montego Bay, fino a vari campi da golf, attraversando poi un’immensa miniera di manganese. Strade molto belle e larghe. Una sosta (a mio avviso inutile) presso uno shop dove poter usare la toilette o acquistare souvenir (a prezzo davvero molto caro) o delle fondamentali scarpette antiscivolo per le cascate (consiglio vivamente di fare una sosta al decathlon e comprarle li prima della crociera, perchè quelle vendute in Giamaica a 10$ tutto sono sembrate tranne che antiscivolo).
Giungiamo a destinazione circa alle ore 11,00: c’è davvero il pubblico delle grandi occasioni. Fanno accedere in gruppi da 25, e dopo un paio di mandate tocca a noi.
Una simpatica guida ci porta fino alla spiaggia in fondo alle cascate, veramente carina, sarebbe stato bello avere del tempo per stazionarci un po’. E invece si parte subito per la salita: ci fanno formare una catena umana, tenendoci per mano, e iniziamo un’esperienza tanto divertente quanto indescrivibile, vi dico solo che dalle foto in internet sembrava molto più semplice, mentre alcuni passaggi sono sembrati impegnativi e un pizzico pericolosi anche a me, che sono un tipo sportivo di 180cmx80kg, ma dietro di me nella catena c’era una signora di sicuramente più di 50 anni, lontana dallo sportivo, e per nulla impensierita (anche se alla fine mi ha battezzato suo cavaliere per averla attesa ed aiutata lungo tutto il tragitto).
La salita durerà 45 minuti buoni, e vi assicuro che se la guida non fosse stata li ad attenderci sarei ripartito per rifarla, magari da solo per mettere alla prova la mia velocità. Alcuni escursionisti non hanno fatto la salita, ma si spostavano tra i vari punti di vista per riprenderci: non so se avrei speso 75.90€ di escursione per non fare nulla, ma comunque quelle cascate in mezzo al folto verde giamaicano erano davvero uno spettacolo.
All’uscita del parco un’orda di negozianti di souvenir (tutt’altro che a buon mercato) letteralmente ti assale, e se fai l’errore di guardare qualcosa, ti segue fino al pullman, sapendo che non hai i soldi con te.
Una ventina di minuti per cambiarci e rimetterci in sesto e si risale in pullman, ma per soli 5 minuti, che ci separano dal ristorante.
Gli davo pochi soldi di fiducia, e invece si è rivelato molto piacevole: una specie di self service, in cui ti compongono un piatto unico con riso e fagioli, pollo, pesce, maiale, crocchette di patate e dolci locali. Ci accomodiamo su dei tavolini su una terrazza con vista mozzafiato e delle cameriere ci portano succhi di frutta freschi e acqua. Tutto veramente molto buono e piacevole, con una brezza fresca e soprattutto con delle nuvole che ci hanno salvato dal mangiare sotto al sole.
Dopo alcuni minuti per le toilette, e per poter fare le foto a un bellissimo pappagallo del ristorante, risaliamo sul pullman: avevamo strappato alla guida una mezz’ora di stop in un mall locale per fare dello shopping. Ci fermiamo come promesso dentro Ocho Rios, e appena entrato confermo un trend che avevo notato sin dalla mattina: la Giamaica è molto cara per i souvenir, con mia moglie decidiamo di acquistare solo le immancabili calamitine da frigo. Sul posto vendono anche: magliette (forse l’unica cosa a prezzo onesto), vari oggetti prendipolvere, caffè locale (lo avrei tanto assaggiato ma era finito quando era il mio turno), sigari (molto più cari che a Cuba) liquori e infine i dolci a marca Tortuga, a base di rum (questi li troverete anche al duty free e al logo shop della nave, a prezzo identico o inferiore).
Ripartiamo, e ci rifacciamo la stessa strada dell’andata, con un po di stanchezza in più e con una sosta imprevista per aiutare uno dei nostri pullman che aveva forato.
Arriviamo alla nave alle 18,15, poco dopo il tutti a bordo (bello in questi casi essere col gruppo MSC
) e saliamo per goderci una bella doccia e una bella cenetta al nostro tavolo de “l’approdo” (sono tornato da soli 4 giorni e già il nostro Antonino ci manca
)
Quando in serata rientrerò a casa correderò il tutto con un po' di foto. ciao a tutti