Risaliti sul nostro pullman proseguiamo il giro passando proprio davanti alla Fontana Magica prima di voltare per l'Avinguda de la Reina Maria Cristina in direzione di Plaça d'Espanya. Alla mia destra, proprio dal lato dove sono seduto, sfilano gli edifici del palazzo dei congressi di Barcellona e della Fira de Barcelona, istituzione fieristica tra le più importanti d'Europa che ogni anno ospita circa 2 milioni e mezzo di visitatori. Davanti a noi si parano le torri veneziane di Barcellona, alte 47 metri e costruite sul modello del campanile della Basilica di San Marco. Le torri hanno funzione ornamentale e segnano proprio l'ingresso al quartiere fieristico di Barcellona. Superate le torri entriamo nella grande rotonda di Plaça d'Espanya e voltiamo a destra sulla Gran Via de les Corts Catalanes nota semplicemente come Gran Via è considerata una fra le più importanti vie di Barcellona in quanto l'attraversa longitudinalmente per più di 13 km e detiene il primato della strada con più numeri civici della Spagna.
Arrivati all'incrocio con Passeig de Gràcia voltiamo a sinistra, su questa strada incrociamo due importanti edifici costruiti da Gaudì, nell'ordine la Casa Batlló, che avevo già fotografato nel mio precedente scalo a Barcellona con MSC Meraviglia, e Casa Milà conosciuta anche come La Pedrera. Pare che il nome Pedrera sia riconducibile alla particolarità della facciata che mostra un aspetto “roccioso”. Casa Milà fu commissionata a Gaudì nel 1906 dall'industriale Pere Milá i Camps, che aveva particolarmente apprezzato l'altro edificio ideato dal Maestro, la Casa Batllò. Gaudì riuscì a creare qualcosa di monumentale, eccentrico e assolutamente futuristico, che passò alla storia come uno dei migliori esempi del modernismo.
Passata la Pedrera, che possiamo ammirare solo attraverso i finestrini del nostro autobus, voltiamo nuovamente a destra sulla Avinguda Diagonal prima di fermarci a Plaça de Pablo Neruda. Da qui proseguiamo a piedi con la nostra guida per una visita esterna della Sagrada Família. E' difficile raccontare qualcosa che non sia già stata scritta del capolavoro di Antoni Gaudí, considerato il simbolo della città di Barcellona. Trattandosi solo di una visita esterna faccio solo qualche accenno relativamente alle tre facciate previste dal progetto, due delle quali già realizzate, la facciata della Passione e la facciata della Natività e una non ancora compiuta, la facciata della Gloria.
La facciata della Natività è l'unica realizzata quando Gaudí era ancora in vita. Costruita tra il 1894 e il 1930 è dedicata all'evento gioioso della nascita di Gesù. Orientata verso nord-est presenta diverse sculture originali opera di Carles Mani, Llorenç e Joan Matamala con contributi di Jaume Busquets, Joaquim Ros i Bofarull ed Etsuro Sotoo. Quest'ultimo è l'attuale direttore dei lavori della basilica, nonché artefice delle figure di cori di bambini e di angeli nel portale della Natività. Il centro dell'attenzione è La Porta di Gesù, sovrastata dall'Albero della Vita e accolta tra quelle dedicate alla Speranza (a sinistra) e la Fede (a destra), che insieme alla Carità (rappresentata dal portale centrale) indicano le tre virtù teologali. I portali sono separati da due colonne: quella dedicata a Giuseppe posta tra il Portale della Speranza e quello della Carità e quella dedicata a Maria tra la porta centrale e il Portale della Fede. La facciata termina con le torri campanarie dedicate a San Mattia, San Giuda, San Simone e San Barnaba.
La facciata della Passione si trova sul lato ovest della Basilica ed è opera di Josep Maria Subirachs, che vi lavorò dal 1987. Ha un suo stile particolare con linee rette e geometriche ma allo stesso tempo ricalca il progetto di Gaudí seguendo i disegni originali pervenuti. Il risultato è un insieme ordinato di gruppi scultorei che raccontano la vicenda della passione di Cristo seguendo un ordine cronologico dapprima con la rappresentazione dell'Ultima Cena, segue poi l'immagine del servo che accompagnava i soldati guidati da Giuda per arrestare Gesù nell'Orto degli Ulivi, prosegue con la raffigurazione del Bacio di Giuda, ai cui piedi compare un serpente che simboleggia il maligno. Sulla porta sinistra è raccontata la preghiera nell'Orto degli Ulivi, su quella centrale si ricorda l'interrogatorio nel Sinedro e sulla destra si narra di Pilato e dell'incoronazione di spine. Si prosegue con il momento della Flagellazione, poi risalendo verso sinistra si può osservare un cavaliere con la lancia e i soldati che si contendono la tunica di Cristo in una partita a dadi. La scena centrale principale è quella della Crocifissione, in cui si può notare un teschio sotto la croce, simbolo di morte, affiancato a una pietra grezza, che rimanda alla Resurrezione dal Sacro Sepolcro.
Dopo questa breve visita torniamo al nostro autobus e ripercorriamo la Passeig de Gràcia per poi fermarci, non senza difficoltà da parte dell'autista, nell'affollatissima Plaça de Catalunya. Il nostro tour prevede infatti la visita della Cattedrale di Barcellona e quindi ci tocca una piccola passeggiata a piedi per addentrarci nel quartiere gotico della città. Purtroppo nel nostro gruppo dobbiamo registrare la defezione di mia suocera che ha problemi motori per colpa di un ginocchio che le fa molto male. Non potendo rimanere a bordo dell'autobus la nostra guida suggerisce di aspettarci seduta in uno dei bar di questa piazza. A tenergli compagnia rimane mia moglie che aveva già visto la cattedrale di Barcellona mentre mio suocero rimane con me e i miei genitori in coda al nostro gruppo e alla nostra guida che si fa strada con il suo cartello in evidenza attraverso l'affollatissima Avinguda del Portal de l'Àngel, percorrere la Rambla avrebbe comportato un tragitto più lungo e i tempi sono stretti. Dopo circa 600 metri a piedi arriviamo di fronte la Cattedrale in Placita de la Seu, qui la guida ci concede una breve sosta in un negozio di souvenir prima di entrare all'interno della Cattedrale.
All'interno la cattedrale è formata da tre navate della stessa altezza, con la navata centrale due volte più larga di quelle laterali. L'edificio è costituito dal tempio e dal chiostro perfettamente uniti dallo stesso stile architettonico. Nella parte posteriore c'è l'arco semicircolare dell'ambulacro, che contiene nove cappelle coperte da logge con archi ogivali. Nelle navate laterali ci sono altre 17 cappelle.
Al centro troviamo il coro dove ci accomodiamo brevemente mentre la nostra guida continua a descriverci l'interno dell'edificio con passione e anche un pizzico di ironia, davvero molto brava. Nel 1517, lo scultore Bartolomé Ordoñez realizzò le paratie di accesso al coro con scene dell'Antico Testamento e della Passione.
Il tempo purtroppo è tiranno e occorre proseguire la nostra visita all'esterno passando per il chiostro. Nel chiostro gotico vivono tredici oche bianche, si dice che Sant'Eulalia, a cui è dedicata la cattedrale, avesse tredici anni quando fu giustiziata e che lei stesse pascolando le sue oche nella sua tenuta a Sarrià, vicino alla città.
Usciamo all'esterno attraverso la Porta laterale di Santa Eulalia, passiamo alle spalle della cattedrale arrivando alla caratteristica Plaça del Rei che pur essendo relativamente grande è un po' nascosta tra numerosi edifici storici. Qui possiamo ammirare il Belvedere del Re Martino, una torre di 5 piani, costruita nel 1555 che aveva la funzione di torre di vedetta, la Cappella di Sant’Agata con la sua bella torre campanaria e il Palau del Lloctinent (Luogotenente) che noi visitiamo brevemente all'interno. Quando i reali della Corona d’Aragona si trasferirono a Madrid, fecero lo stesso con le varie istituzioni che avevano sede a Barcellona. In quel momento si decise allora di edificare un palazzo per il Luogotenente (rappresentante dei Reali in Catalogna), ma in realtà non fu mai impiegato per questa funzione. Al giorno d’oggi, il palazzo è sede dell’Archivio della Corona d’Aragona. La vista della piazza e di tutta l’area attorno ci riportano all'epoca Medievale, per questo motivo vale la pena perdersi tra i vicoli e le vie di questa affascinante quartiere.
Il nostro tour finisce qui, percorriamo a ritroso la strada che ci riporta in Plaça de Catalunya e al nostro pullman, recuperiamo mia suocera e mia moglie che si sono gustate un'ottimo gelato nell'attesa e torniamo verso il porto. MSC Seaview non è ancora ripartita e ho così la possibilità di fotografarla dall'interno del nostro autobus con la sua silhouette molto particolare che mi affascina. Più avanti MSC Preziosa seminascosta dalle infrastrutture del porto di Barcellona.
continua.............