GIORNO 6 – MESSICO – COSTA MAYA (Sosta dalle ore 8 alle 17)
GIORNO 6 – MESSICO – COSTA MAYA (Sosta dalle ore 8 alle 17)
Il 25 aprile rappresentava il grande punto interrogativo del ns viaggio; nel nostro giro precedente non ci eravamo fermati qui con la nave e quindi rappresentava un inedito. Avevo letto qualche indicazione sul forum ma non avevo preso appunti (e senza internet poi non avevo potuto approfondire la cosa durante i primi giorni di navigazione), quindi si è deciso di rimettersi al caso! La scarsa organizzazione (mio marito era sconvolto di questa mia impreparazione ^_^ hahahah) l’abbiamo pagata, sia in termini di costi che in termini di cose da fare. Perché? Adesso vi spiego.
Quando ci siamo alzati al mattino il tempo era incerto, nuvolette all’orizzonte e, soprattutto, un bel po’ di vento, mia figlia ha subito dichiarato che non sarebbe venuta con noi e questa sua decisione ha evidentemente condizionato le nostre decisioni in quanto dovevamo attendere l’apertura del miniclub (ore 9) per scendere.
“Scaricata” la creatura siamo usciti, insieme ad una marea di ospiti (è stata una delle poche volte in cui ho avuto l’impressione che tanta gente scendesse dalla nave, senza una escursione MSC, e non avesse assolutamente idea di cosa fare..) ed abbiamo attraversato “Gardaland”. Nel terminal infatti c’è un “centro commerciale” con negozi, piscine, locali, delfini (insomma, di tutto!)… pareva di stare a Gardaland!
Usciti dal terminal crociere ci siamo imbattuti in diversi tassisti così come in organizzatori di tour. Le nostre idee non erano molto chiare e quindi facevamo fatica ad orientarci nella scelta.
Subito era risultato chiaro che con 8$ di taxi si poteva raggiungere la spiaggia a
Mahahaual. Restava un mistero cosa altro si potesse fare.. Avevo letto delle rovine di
Chacchoben e di una Laguna ma non avevo assunto sufficienti informazioni quindi alla fine ci siamo affidati al caso.
Essendo in due sapevamo di non aver alcun potere contrattuale quindi l’unica cosa che potevamo opporre era la nostra determinazione; dopo aver “scaricato” un paio di tassisti che ci avevano chiesto cifre per noi non percorribili (120$ per andare alle rovine e ritorno), ne abbiamo trovato uno che ha accettato di portarci a destinazione per 70$ (chiaro che se fossimo stati in 4 il costo si sarebbe potuto dividere).
Partiamo quindi da Costa Maya con destinazione le rovine.. 70 km in mezzo al nulla.
Il nostro autista correva abbastanza (anche perché non vedeva l’ora di tornare indietro per poter caricare qualcun altro) e nel frattempo ci raccontava un po’ di cose su Costa Maya e Chacchoben.
Proprio nel corso di questa giornata abbiamo potuto toccare con mano come tutte queste economie siano profondamente legate al turismo e contestualmente appese ad un filo che può essere reciso al sopraggiungere di un uragano. L’autista infatti ci ha raccontato che l’uragano Davis del 2007 ha distrutto integralmente queste località turistiche, sospendendo l’arrivo di navi e turisti, portando la popolazione locale alla fame… Ora però tutto è stato ricostruito, le navi si fermano e l’economia è ripartita
Ad ogni modo dopo 50 minuti circa arriviamo a destinazione… insieme ad una MAREA di altra gente.
Per entrare paghiamo 6$ a testa. Non abbiamo una guida e non abbiamo assunto informazioni prima: cronaca di una morte annunciata! Ad ogni modo facendo riferimento alle indicazioni presenti nel sito, accostandoci a gruppi organizzati e riservandoci un futuro studio abbiamo fatto il giro completo dell’area in 45 minuti circa.
L’area è visitabile percorrendo un sentiero circolare che include muri, scale, piazze e 3 piramidi. L’area è abbastanza curata anche se gli scavi sono ancora in corso in certe zone. Anche chi ha difficoltà nel camminare può visitare le rovine perché i sentieri sono pianeggianti e non è sempre necessario arrampicarsi (o comunque salire nelle zone più alte).
Non è in ogni caso possibile arrampicarsi sulle piramidi, salvo qualche gradino giusto per fare delle fotografie.
Nota pratica: rispetto a Costa Maya faceva caldissimo e c’erano parecchie zanzare (quindi meglio spruzzarsi un po’ di repellente prima di entrare!). Il Nostro autista ci aveva omaggiato di un paio di bottigliette d’acqua gelata (molto apprezzate!), non dimenticate di prenderle prima di entrare.
Guardando adesso su internet, con il senno di poi, ho visto che sono rinvenibili dei tour organizzati (con trasporto dalla nave) a costi anche ragionevoli (55 $ per Chacchoben soltanto e 85 $ per Chacchoben e Laguna di Bacalar - più economici in ogni caso della Compagnia). Prendendo qualche informazione prima è parimenti fattibile in autonomia.
Terminata la visita, fatta una breve (per modo di dire perché c’era il mondo in coda) sosta idraulica, siamo ritornati verso Mahahual. Anche qui.. non sapendo nulla ci siamo affidati all’autista che ci ha portati da un “suo amico”.
Dopo aver bevuto una birretta lungo mare ed aver mangiato della frutta, fatto un brevissimo bagno, non essendo la sistemazione di nostro gradimento, abbiamo deciso di spostarci.
Percorrendo la strada lungo mare (effetto Venice beach.. in versione meno smart chiaramente), si vedono negozietti, bar e spiagge attrezzate.
Noi alla fine abbiamo deciso di passeggiare fino al faro (in direzione della nave), valutando la possibilità di tornare verso il porto a piedi.
Alla fine giunti al faro, fatta la foto di rito, abbiamo preso un taxi che per i famosi 8 $ ci ha riportato alla nave.
Rientrati in nave, recuperata la bimba, fatto un ultimo bagno in piscina e preso un po’ di sole, ci siamo poi preparati per la serata: ci attendeva infatti la cena al “Butcher’s Cut”, seconda delle tre esperienze culinarie acquistate prima di partire. La cena, fissata per le 20.30, è stata molto apprezzata, il filetto era una meraviglia!!!
To be continued...