Re: Navigazione tra i ghiacci.
Buonasera,
ho letto nel forum del navigare in presenza di ghiaccio e vorrei raccontare di una mia esperienza in quel tipo di condizioni meteo.
Premetto che quello che raccontero’ e’ successo non molto, ma un po’ di tempo fa,quindi le procedure , i regolamenti oggi possono essere cambiati e non piu’ quelli di prima.
Il nostro viaggio parte da un grande porto del nord europa durante il mese di gennaio con destinazione Kemi in Finlandia a circa 66 gradi di latitudine nord,quindi molto vicini al circolo polare artico.
La nave deve essere caricata a marca, quindi diciamo il maggior carico che si puo’ prendere.
Per questo viaggio rispetto agli altri bisogna considerare due nuove variabili. Una e’ il Mar Baltico il quale e’ di densita’ 1 il che vuol dire acqua dolce quindi la nave passando dal Mare del nord al Mar Baltico avra’ un maggiore pescaggio, il secondo e’ la formazione di ghiaccio in coperta che credetemi influisce molto sul pescaggio e sulla sicurezza della nave stessa.Ma come calcolare quanto ghiaccio si formera’?Non si puo’ quindi si fa affidamento a quello che io chiamo esperienza.
Bene, finita la caricazione si parte e subito salta agli occhi una novita’, sul tavolo da carteggio compare una posizione , Lat. e Long. scritta a caratteri cubitali,vi spieghero’ poi cosa deve ricordare. Per entrare nel baltico ci sono 2 vie , o facendo tutto il giro sopra la Danimarca o passando per il canale di Kiel.Noi avevamo gia’ deciso in precedenza per quest’ultimo .Passato il canale di Kiel proseguiamo la nosta navigazione ora nel baltico e tra un po’ ci si avvicinera’ alla posizione scritta sul tavolo da carteggio che ad ogni cambio guardia si ricorda di mensionare.
Finalmente arrivati in quel punto quello che bisogna fare e ‘ mandare una telex (oggi penso sia possibile anche una email) ad una stazione radio Finlandese chiamata Turku radio specificando i vari dati della nave, porto di partenza, destinazione,tipo di carico etc…ed oltre a questo il tipo di certificato di classe ghiaccio che la nave possiede.
Infatti bisogna sapere che durante i mesi invernali e questo lo si sa attraverso il navtex e gli avvisi ai naviganti, alcuni tratti di mare sono aperti a navi commerciali in possesso di certi requisiti causa presenza di ghiaccio mentre alle altre navi e’ proibita la navigazione.
Noi abbiamo questo certificato ( Ice Class certificate 1A), il che non significa che la nave sia rompighiaccio,ma che e’ stata costruita con dei requisiti e parametri specifici che permettono di poter navigare in acque con presenza di ghiaccio(Quindi oltre ad uno scafo piu’ resistente, per esempio il riscaldamento dei vetri del ponte di comando e l’assenza delle alette scoperte sono alcuni di questi requisiti).
Mandato il telex riceviamo risposta dopo circa 20 minuti. Turku radio ci autorizza a proseguire la navigazione e una volta arrivati di procedere nel golfo di Botnia, ci da informazione sulla posizione e la consistenza del ghiaccio,le previsioni meteorologiche per le prossime 72 ore (che non sono buone,si prevedono infatti venti gelidi da nord), ed un numero di telefono da contattare immediatamente anche se manca ancora un giorno alla possibile presenza di ghiaccio e un nome.
Il numero di telefono ed il nome appartengono al rompighiaccio che’ e’ in servizio in quella zona.
Non essendo a portata di telefonino chiamiamo con il telefono satellitare,dopo una cordiale presentazione il personale del rompighiaccio ci chiede di nuovo le stesse informazioni di Turku radio, dopodichè anche loro ci danno le condimeteo che prevedono un brusco abbassamento della temperatura.
Comunque la cosa piu’ importante che fanno e’di darci dei waypoint ,delle posizioni lat e long che unendo formano una rotta,tale rotta e’ quella che il rompighiaccio percorre di continuo tentando di tenerla libera dal ghiaccio e quindi navigabile. Noi ringraziamo e loro ci dicono tassativamente di contattarli ogni 6 ore per eventuali aggiornamenti, di solito sono 12 ore ma ci spiegano che data la previsione di un peggioramento e’ meglio tenersi in contatto piu’ frequentemente.
Mettiamo i nostri punti sulla carta nautica e dirigiamo sul primo che raggiungeremo in circa 16 ore.
Il rompighiaccio con cui abbiamo parlato e’ svedese, per informazione il servizio viene effettuato da rompighiaccio finlandesi e svedesi,il servizio per le navi e’ totalmente gratuito e finanziato dai governi dei 2 stati.
A questo punto a bordo ci si deve preparare ad affrontare temperature minime che arrivano fino a meno 35 gradi. Tutte le linee di lavaggio in coperta contenenti acqua dolce devono essere spurgate per evitare il congelamento, tutte le serpentine di olio caldo che servono al riscaldamento del nostro carico che deve rimanere ad un temperatura superiore ai 40 gradi vengono controllate.I cavi di ormeggio che non sono al verricello vengono messi sotto coperta(per evitarne il congelamento).
Ed ecco avvistare all’orizzonte le prime avvisaglie di ghiaccio non molto in realta’ , non compatto ma pezzetti qua e la’.
Stiamo entrando nel golfo di Botnia ed avvisiamo via VHF Turku radio che ci conferma l’autorizzazione a proseguire e via telefono il rompighiaccio.
Ora man mano che ci avviciniamo al nostro primo waypoint il ghiaccio si fa sempre piu compatto, il nostro mare pian piano scompare ed ai nostri occhi non rimane che vedere un infinita distesa bianca di ghiaccio che prende il posto del nostro bel mare blu.
Ora che stiamo per entrare in una piccola traccia navigabile in mezzo al ghiaccio , il comandante fa una cosa che non mi aspettavo, passa dalla navigazione automatica a quella manuale (comprensibile) ma quello che mi colpisce e’ che quando il marinaio chiede che rotta deve seguire il C.te dice :” non serve che ti metti al timone, sara’ la nave stessa a scegliere la rotta piu’ libera.
Infatti non credevo ai miei occhi la nave proseguiva seguendo da sola la traccia e quando c’era del ghiaccio meno spesso la nave si spostava da quella parte per poi rimettersi nella traccia lasciata dal rompighiaccio.
In questi periodi da quelle parti la luce del sole dura poche ore mentre la notte e’ molto lunga il che non ci aiuta a tenere sotto controllo la traccia. Sul ponte di comando siamo quasi tutti, i proiettori di ricerca accesi a cercare di intravedere la nostra traccia,un grosso aiuto ci viene dato dal radar, infatti il ghiaccio viene battuto mentre l’acqua della traccia no,quindi quel tratto scuro sullo schermo e’ la nosta via libera dal ghiaccio.La nostra velocita’ e’ circa 8 nodi,le vibrazioni sono molte e a volte si sentono dei veri e propri colpi che il C.te ci spiega essere pezzi di ghiaccio che entrano a contatto con l’elica.
Purtroppo come le previsto il vento tende a provenire da nord ed a intensificarsi e la temperatura sciende da meno 12 a meno 25 in 1 ora.
La nostra nave fatica a proseguire fino al punto che diminuiamo la nosta velocita’ , ci fermiamo
e a quel punto capiamo che con le nostre forze non sarebbe piu’ stato possibile proseguire.
Immediatamente contattiamo il rompighiaccio dando la posizione in cui siamo rimasti bloccati,
ci rispondono che dovremmo attendere due giorni prima del suo arrivo perche’ sta scortando un convoglio di 3 navi dato che il freddo non permette neanche a loro di proseguire senza il suo aiuto.
Quindi noi ci armiamo di pazienza e non ci resta che aspettare. In questi due giorni sono uscito molte volte in coperta ad osservare il paesaggio intorno a me,sinceramente non so descrivervi le mie senzazioni,ci trovavamo bloccati in un paesaggio lunare,intorno a noi il colore predominante e’ il bianco ed eravamo impotenti ,per dirla in parole povere non tutti i giorni si vede qualcosa del genere, alla fine risulta anche bello ed emozionante.
I giorni passano e finalmente vediamo il rompighiaccio con i nostri occhi,le operazioni per liberarci durano un paio d’ore in quanto non si puo’ subito avvicinare a noi perche’ esso creerebbe una forte compressione del ghiaccio sul nostro scafo rischiando di squarciarlo o danneggiarlo.Comincia a romperlo da lontano girandoci intorno e pian piano avvicinandosi fino a liberarci.Dopodiche’ si mette a circa 100 metri davanti a noi e ci da’ l’ok per seguirlo.Ad un certo punto la temperatura e’ scesa a meno 32 e la traccia che lui apriva si richiudeva in pochi secondi!!!!!!!non permettendoci di continuare.
A questo punto il rompighiaccio si avvicina a noi ci passa dei fogli da compilare ,e’ un check list ed un promemoria riguardo le operazioni di rimorchio,dopo aver compilato e ridato il tutto (lo scambio e’ avvenuto tra la nostra prora e la loro poppa,quindi pensate a quanto fossimo vicini)ci passano due bei cavi d’acciaio li mettiamo alle bitte come da istruzioni e ci prendono a rimorchio.Ci dicono di fermare le nostre macchine,la distanza e’ di circa 2 metri che controllano loro con un sensore installato sulla loro poppa estrema.Quello che colpisce me e’ che la velocita’ che facciamo e’ di 10 nodi ,noi eravamo con macchine ferme,non una piccola nave e a pieno carico,
quindi vi lascio immaginare che potenza abbiano i rompighiaccio.Rimaniamo in contatto continuo con loro via VHF per qualsiasi evenienza.
Verso mezzogiorno ci troviamo al traverso del faro markeskallen il che significa che stiamo entrando nella baia di botnia.C’e un rompighiaccio finlandese ad attenderci,molliamo lo svedese ringraziandolo e veniamo voltati dal finlandese e proseguiamo per Kemi.Durante il giorno ci fermiamo un paio di volte in quanto dal rompighiaccio si leva in volo un elicottero che ci dicono serve per fare delle foto e per capire in quali condizioni sia il ghiaccio piu’ avanti.
Finalmente la mattina dopo si arriva all’imbarco pilota. Secondo voi con tutto quel ghiaccio come arriva?Bene da lontano sembra di vedere un grosso ventilatore, a questo punto il rompighiaccio e noi ci fermiamo ed il pilota lo vediamo arrivare in SLITTA :shock: !!!!!si ferma si mette a camminare sul ghiaccio , viene aiutato a mettere una piccola gangway che gli permette raggiungere la nostra biscaglina,una volta a bordo ripartiamo.
Il pilota ci spiega che il rompighiaccio portuale sta liberando la nostra banchina dal ghiaccio, arrivati Il finlandese ci molla e aspettiamo che tutto sia libero.La manovovra d’ormeggio che in condizioni normali durerebbe mezzora dura circa due ore. Infatti si arriva in banchina e si passano i due spring di prora,si mettono in lavoro e con la poppa ci si avvicina e ci si allontana dalla banchina in modo che tutto il ghiaccio non compatto sfili via verso poppa lasciando libero lo spazio banchina nave e vi assicuro che e’ un lavoro molto lungo specialmente per chi e’ ai posti di manovra alla temperatura di meno 30 gradi. Una volta in posizione si passa al normale ormeggio a prua e poppa , 2 spring, 3 cavi alla lunga e un traversino.
Quindi il viaggio e’ finito ma non ancora la storia del nostro racconto.
Dopo circa due ore il ghiaccio si e’ riformato tutto intono alla nave,quindi decidiamo di mollare la maggior parte dei cavi di ormeggio rimanendo con uno spring e un cavo alla lunga a prua e poppa. Potevamo anche mollare tutto in quanto da li mai nessuno ci avrebbe spostato,e poi perche’ questo ci avrebbe agevolato poi per le operazioni di disormeggio.
Infatti proprio come per l’ormeggio anche per il disormeggio che in condizioni normali sarebbe questione di minuti in questo caso sono servite ben tre ore. Ci siamo attrezzati di manichette da dove esce vapore caldo e le abbiamo portate a prua e poppa insieme ad una mazza, e pian piano con molta pazienza abbiamo cominciato a scongelare i cavi d’ormeggio che tolti dalla bitta rimanevano tesi come delle travi d’acciaio,per poter riavvolgere al verricello 4 cavi ci abbiamo messo circa 3 ore,pensate se lasciavamo tutti i cavi quanto impiegavamo! Nel frattempo il rompighiaccio portuale da lontano cominciava a libearci senza avvicinarsi a noi sempre per il solito motivo di non creare squarci sul nostro scafo.
Una volta liberi sbarchiamo il pilota , la slitta lo attendeva!!!! e proseguiamo ad un punto dettoci dal rompighiaccio che ci dara’ assistenza,li’ dovremmo aspettare un altro giorno in quanto la temperature e’ un po’ piu alta ,non servira’ essere rimorchiati ma saremo un convoglio di 5 navi,quindi dovremmo aspettare tutti per poter proseguire.
Finalmente ripartiamo con la nostra prua diretta a sud, man mano che passano le ore il ghiaccio si fa meno spesso, perde quell’aspetto di compatezza che abbiamo visto in questi giorni, fino a che riusciamo qua e la’ a vedere quel meraviglioso color blu del nostro mare. Passano le ore ed ormai il colore blu ha ripreso il sopravvento sul bianco gelido e a bordo anche il buon umore ne risente. Ringraziamo il rompighiaccio e finalmente siamo soli e ci godiamo di nuovo la nostra “liberta’ “ di navigare in un mare di colore blu.
Vorrei rimarcare la grandissima professionalità degli equipaggi dei vari rompighiacco, per questo secondo me, qualcosa di strano deve essere capitato a quello che e’ rimasto bloccato in questi giorni.
Questa non sara’ la mia ultima volta da quelle parti in quelle condimeteo , ma e’ stata la prima e quindi indimenticabile.
Mi scuso se mi sono dilungato troppo o se vi ho annoiato.
Spero comunque che sia stato interessante per voi leggerlo e aspetto le vostre considerazione o domande se le avete.