Re: Navigazione tra i ghiacci.
Rodolfo ha detto:
Ciao Adriatic come non essere d'accordo, soprattutto alla luce di quanto successo in questi giorni un po' dappertutto. Alla fine, un po' di neve, ci ha messo in crisi tutti quanti. Treni, aerei, scomparsi o quasi, molte volte per banalità davanti alle quali ci troviamo impotenti.
Figurarsi a quelle latitudini, dove tutto viene ingigantito e moltiplicato "enne" volte. Cosa intendi per nave che poteva implodere? Schiacciata dai ghiacci? e per esplodere?
Per me in ogni caso, hai vissuto una esperienza della quale in pochi possono parlare; cosa avrei dato per poter esser stato con te!!
Pmanlio ha detto:
Adriatic, e perchè l'hai tralasciata'? Racconta racconta..
Ciao Rodolfo, cerco di spiegartelo in parole povere , spero di riuscirci, e' una risposta anche a te Manlio in quanto riguarda le operazioni commerciali,anzi
siccome mi sembra di aver capito che sei ingegnere puoi tu entrare nel tecnico e spiegare meglio di me ( la parte incui si parla di pressione e pressure valve).
L' implosione o esplosione non e' dovuta allo schiacciamento dovuto dal ghiaccio marino ma per la formazione di questo in coperta durante le operazioni commerciali.
Questo sotto Manlio e' quello che tecnicamente tu potresti spiegare meglio di me.
Noi eravamo a pieno carico di un prodotto liquido, quindi la discarica viene fatta attraverso una manichetta da 12 pollici che e' connessa dal centro nave al terminal di terra, per capirci Rodolfo come le navi che arrivano all' ME 34 o all' ME 2 a Porto Marghera.
La discarica delle varie tanke avviene attraverso la pompa del carico posizionata sul "pavimento" della tanka che ognuna di queste possiede.
Durante questa operazione ,il prodotto liquido dalle tanke che possono essere 20, 30 etc...dipende dalla grandezza della nave, con l' ausilio delle pompe viene scaricato e attraverso una tubatura arriva nei depositi di terra.Non tutte le tanke possono essere scaricate contemporaneamente in quanto la pressione non deve mai superare i 12 bar quindi si prepara una una sequenza di discarica, che tiene conto della stabilita' ,del trim( in quanto vi ricordo che la nave deve sempre essere durante le operazioni commerciali con una certa stabilita' ed un certo trim che le permetta di poter mollare gli ormeggi in qualsiasi momento) , dello sbandamento e delle operazioni di zavorra. Poi dipende dalle tubature della nave o da quelle di terra,dalla posizione dei depositi a terra , se vicini alla nave se messi piu' in alto o in basso rispetto alla nave, quindi questo valore a seconda di quanto detto puo' aumentare o diminuire senza pero' mai superare la pressione massima sostenibile dalle tubature di bordo.
La pressione la si deve controllare spesso e viene fatto attraverso un manometro che viene collocato in un apposito aggancio che si trova a bordo in prossimita della manichetta bordo-terra usata per il passaggio del liquido.
Ritornando a noi , prendiamo ad esempio una singola tanka. Quello che succede nella tanka durante la discarica e' per cosi dire lo "svuotamento" di essa che a sua volta provoca una depressione interna e per compensare questa depressione dato che la cisterna e' chiusa ermeticamente all'esterno abbiamo un sistema che in gergo marittimo viene chiamato " Vaccarella", in gergo tecnico " Pressure Valve" ( due per ogni tanka), cioe' una valvola di pressione che si aziona automaticamente ogni qual volta ce n'e' bisogno e fa si che entri aria esterna all'interno della tanka prorio per compensare questa differenza di pressione. Le conseguenze che si avrebbero se questo sistema non funzionasse e' l'implosione della tanka stessa. .Queste pressure Valve devono essere controllate dal marinaio di guardia in coperta ogni 15 minuti , c'e' una levetta apposita che bisogna azionare che fa capire se il sistema funziona e questo controllo deve essere annotato in un apposito check list dall' ufficiale di guardia che si trova nella sala di controllo del carico , dove aziona tutte le pompe , le valvole ,controlla i livelli delle tanke ,la sequenza di discarica , le operazioni di zavorra , la stabilita' etc...
Siccome questo e' un sistema che funziona benissimo e non si hanno particolari problemi in condizioni normali, in condizioni di temperatura di meno 30 gradi si ha il rischio certo di congelamento.
Per ovviare a questo problema cosa abbiamo fatto?
Ogni tanka a tre aperture, un portellone centrale che serve per l'entrata dell'uomo, due piccolini di cui uno serve per la lettura dell'ullage attraverso l' UTI per sapere quanti metri cubi di prodotto si ha dentro in caso il computer nella centrale carico non funzionasse e quindi si deve misurare in manuale, l'altra apertura serve per prendere piccole quantita' di prodotto per essere esaminate da laboratori addetti. Noi quest' ultimo portellino lo abbiamo lasciato leggermente aperto appoggiato sul galletto che serve per chiuderlo ( questo e' vietato farlo in quanto lasciarlo aperto significa anche far uscire dei fumi nocivi o tossici, non era il caso di questo prodotto ma comunque prodotto o non prodotto le normative dicono che e' vietato farlo, tutti i portellini durante le operazioni commerciali devono rimanere chiusi),comunque facendo questo anche se le pressure valve avessero avuto problemi di congelamento , la compensazione della pressione sarebbe avvenuta attraverso questo portellino lasciato leggermente aperto, quindi si era molto piu' tranquilli( questo lo abbiamo fatto per ogni tanka).
Purtroppo L' impreviso e' sempre dietro l'angolo. Arriva purtroppo un ' ispezione della Marpol , vengono a controllare i registri, le operazioni di lavaggio etc.etc.etc., e per "colpa loro" dobbiamo richiudere tutti i portellini e affidarci solamente alle pressure valve.
Come chi naviga sa, su queste navi si e' in pochi, quindi l'ufficiale di guardia oltre a seguire la discarica deve anche star dietro a questi.
Ad un certo punto il marinaio di guardia in coperta chiama via radio e dice di fermare immediatamente la discarica. Il motivo e' che lui sente una pompa del carico fare uno strano rumore quasi che sforzasse ed infatti da terra ci dicono anche che e' da un po' di minuti che la rata di discarica e' scesa. Le Pressure valve quando sono in lavoro fanno molto rumore per capirci e' lo stesso che fa una locomotiva a vapore quando parte o uno stantuffo.
Bhe ,per farla breve dopo i controlli abbiamo scoperto che due pressure valve di una tanka si sono congelate e si e' avuta fortunatamente solo una piccola depressione. Abbiamo scongelato le pressure valve e il tutto si e' risolto per il meglio. E il piu' grande ringraziameto va al marinaio che fuori per quattro ore a meno 30, solo con l'orecchio ha capito che qualche cosa non andava, A lui non sono seviti manometri, computer , etc... e' bastato il suo orecchio,persone veramente in gamba.
Comunque appena la Marpol e' scesa, abbiamo riaperto tutti i portellini. :mrgreen:
Invece L'esplosione Rodolfo si ha quando si e' in fase di caricazione.In questo caso si ha un aumento di pressione, e l'aria in eccesso viene espulsa sempre attraverso le pressure valve che in questa occasione funzionano in senso opposto, cioe' invece di far entrare aria la fanno uscire. Se queste non funzionassero si avrebbe un 'esplosione o una squarcio lungo la murata della nave.
Ora mi domanderai, se non e' possibile tenere aperti i portellini perche' si verificano fumi nocivi come' e' possibile far uscire aria che potrebbe essere nociva dalle pressure valve?
La risposta viene data dall ' IMDG Code(The International Maritime Dangerous Goods ), in questo librone c'e' la lista di tutti i prodotti nocivi e le istruzioni su come bisogna trattarli, e si trovano quei prodotti per i quali i fumi possono essere espulsi dalle pressure valve.
Per quelli vietati invece si fa una cosa semplicissima, il cosiddetto " ritorno dei gas a terra". Prima della caricazione si intercettano ( chiudono) le pressure valve, ogni tanka ha una tubazione che va a finire a centro nave dove si collega una manichetta la quale viene collegata ad una tubatura del terminal di terra, in questa tubatura passano l'aria ed i gas nocivi della tanka che invece di andare all'esterno attraverso le pressure valve ,vanno attraverso questa congiunzione tubatura nave - manichetta- tubatura terra nelle strutture del porto addette alla ricezione di questi gas.
Comunque anche se vietato, durante la sosta nei porti per carichi che non prevedono il ritorno a terra dei gas , tenevamo sempre i famosi portellini leggermente aperti in modo da far uscire anche da qui l'aria in eccesso.Questo comunque si puo' fare in quei porti dove non ci sono controlli molto serrati( una volta ora non so dirvi come funzioni). Per esempio nei porti nord europei o inglesi e' impossibile fare una cosa del genere pena l'arresto.
Questa foto sotto l'ho scattata durante la navigazione lungo il Rio Parana' in Argentina, la nave che vedete ha uno squarcio ben visibile proprio dato dal non funzionamento delle pressure valve ( non so per quale motivo) durante la caricazione, quindi la cisterna si e' "gonfiata" come un pallone fino ad esplodere, il pilota ci ha dato la conferma del problema alle pressure valve e ci ha anche detto che l'armatore non l'avrebbe riparata.
A parte tutto la foto fa capire quali possano essere le conseguenze e di cosa stiamo parlando( mi scuso per la qualita' le ho fatte con una macchina tradizionale e passate con lo scanner).
Queste invece sono alcune foto sempre da me fatte che possono farvi capire le condizioni meteo e la temperatura bassissima.
Nella foto guardate la monachella, praticamente bloccata dal ghiaccio. ( temperatura nelle foto meno 30 gradi e foto scattate subito dopo l'arrivo in banchina)
A me fanno venire i brividi di freddo solo vedendole. :mrgreen: ( anche queste scattate con macchina tradizionale).
Il passamano ( Purtroppo avevo un'altra bella foto ma non la trovo
, si vedeva una scala in coperta ed i due passamano e per quanto ghiaccio si era formato nei passamano non c'era piu' lo spazio per scendere le scale).
in questa foto invece il paesaggio che avevamo di fronte ai nostri occhi bloccati nella morsa del ghiaccio nell'attesa del rompighiaccio. Temperatura meno 30 gradi.
Ho altre cose da raccontarvi , vediamo se nei prossimi giorni riesco a scrivere qualcosa.
Scusatemi delle ripetizioni nello scritto, ma ho cercato e non e' stato semplice di scriverlo in modo che tutti , anche quelli non addetti ai lavori possano comprendere il tutto.
Non so se ci sono riuscito, sarete voi a dirmelo. :mrgreen:
Saluti