Mia moglie, le mie due figlie (di 9 e 12 anni) ed io abbiamo fatto una crociera con la Norwegian Jade dal 01/09/2012 al 08/09/2012. L’itinerario è stato Venezia, Dubrovnik, Atene, Izmir, Spalato, Venezia. Alloggiavamo in una camera con balcone che prevedeva, oltra al letto matrimoniale, la presenza di due letti singoli supplementari: un divano-letto ed un letto a “scomparsa” nella parete superiore. I letti singoli venivano allestiti e resi disponibili, alla sera, dall’operatrice incaricata per la gestione della camera, che provvedeva, il mattino seguente, a rispristinare la situazione iniziale. La mia figlia dodicenne, che dormiva nel letto superiore, ha accusato intenso prurito alla testa nella sera del 6° giorno di crociera (giovedì 06/09/2012). Il mattino seguente, a causa del fastidio crescente, abbiamo effettuato un’indagine ed abbiamo trovato un’abbondante quantità di pidocchi, non intesi solo come uova ma veri e propri animali in movimento, sia sul letto che tra i capelli della bambina. Questa situazione ha creato stupore, sconforto, forte disagio, preoccupazione e crisi di pianto. Abbiamo contattato telefonicamente il referente italiano presente sulla nave che ci ha invitato a recarci presso il centro medico per farci consegnare i prodotti specifici. Qui ci hanno detto che non ci avrebbero dato il kit per la rimozione dei pidocchi se non ci fossimo prima sottoposti ad una “visita” a pagamento. Noi abbiamo espresso che non era nostra intenzione sottoporci alla visita (che ritenevamo inutile e sapevamo essere costosa; inoltre mia moglie svolge le proprie prestazioni professionali in ambito sanitario), ma questa ci è stata posta come condizione necessaria per avere il kit. Quindi abbiamo accettato di incontrare la dottoressa, la quale ha semplicemente fatto sedere la bambina e le ha chiesto come si chiamasse e quanti anni avesse. Poi ha chiesto a noi genitori cosa avessimo trovato sul capo della stessa e ci ha consegnato il kit ed un certificato che diagnosticava presenza di pidocchi in testa, dicendoci che era opportuno ci sottoponessimo tutti quanti al trattamento perché i pidocchi sono altamente contagiosi. E’ significativo precisare che la “visita” è durata circa tre minuti e che la dottoressa non ha né toccato né guardato il capo di mia figlia; non è un modo di dire: proprio non c’è stato contatto. Morale: 125,74 dollari addebitati, di cui 105 per la visita e 20,74 per il costo del kit. Abbiamo espresso le nostre rimostranze al referente italiano più tardi, il quale, dopo avere raccolto informazioni presso il centro medico, tramite messaggio in segreteria della camera, ci ha comunicato che non si poteva fare nulla, invitandoci a verificare la possibilità di farci risarcire le spese mediche da una eventuale assicurazione sottoscritta nel pacchetto vacanza. Va precisato che gli unici luoghi frequentati da mia figlia sulla nave sono stati la camera, il teatro e il ristorante.
Quindi il giorno in cui era prevista l’escursione a Spalato l’abbiamo trascorso chi facendosi spidocchiare, chi sottoponendosi a trattamenti che si spera siano preventivi. Tali operazioni vanno ripetute nei giorni successivi.
La possibilità di rifiutarsi di effettuare il pagamento non esiste: di fatto la compagnia diventa “proprietaria” della carta di credito del passeggero, che, di tanto in tanto, si vede notificare un addebito spesso difficilmente riconducibile in maniera logica alle spese effettuate e non sempre giustificato.
Troviamo colpevole e vergognoso il comportamento della Norwegian che dopo averci cagionato un danno rendendosi responsabile di aver rovinato una costosa vacanza a lungo attesa, cerca addirittura di lucrare sulla nostra sventura. Cornuti e mazziati!
E’ nostra intenzione, pertanto, avvalendoci delle risorse legali necessarie, chiedere un risarcimento danni alla compagnia.
Ovviamente, tutto quanto sopra riportato, è dimostrabile attraverso documenti ufficiali.
P.S.: nessuno di noi aveva mai avuto i pidocchi e siamo maniaci dell'igiene
Quindi il giorno in cui era prevista l’escursione a Spalato l’abbiamo trascorso chi facendosi spidocchiare, chi sottoponendosi a trattamenti che si spera siano preventivi. Tali operazioni vanno ripetute nei giorni successivi.
La possibilità di rifiutarsi di effettuare il pagamento non esiste: di fatto la compagnia diventa “proprietaria” della carta di credito del passeggero, che, di tanto in tanto, si vede notificare un addebito spesso difficilmente riconducibile in maniera logica alle spese effettuate e non sempre giustificato.
Troviamo colpevole e vergognoso il comportamento della Norwegian che dopo averci cagionato un danno rendendosi responsabile di aver rovinato una costosa vacanza a lungo attesa, cerca addirittura di lucrare sulla nostra sventura. Cornuti e mazziati!
E’ nostra intenzione, pertanto, avvalendoci delle risorse legali necessarie, chiedere un risarcimento danni alla compagnia.
Ovviamente, tutto quanto sopra riportato, è dimostrabile attraverso documenti ufficiali.
P.S.: nessuno di noi aveva mai avuto i pidocchi e siamo maniaci dell'igiene