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Nuove scoperte e nuove conquiste - MSC Magnifica nel Mare del Nord 21-28 Aprile 2018

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

verdeacqua

Member
Leggo volentieri questo diario, ho adocchiato anche io questo itinerario, peccato lo propongano in periodi per me "difficili"
 

fauCruises

New member
Seguo questo diario con molto interesse. Magnifica è veramente una bella nave, dal mio punto di vista.


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cero80

Active member
Eccomi in prima fila .... su Magnifica ho lasciato il cuore !!!!
Ti seguo ....

Seguo questo diario con molto interesse. Magnifica è veramente una bella nave, dal mio punto di vista.

Grazie e benvenuti!

Magnifica è propria bella, confermo! Per i miei gusti forse mancava qualche salone-bar in più e l'area SPA è piccola, ma per il resto la grande differenza la fa anche come è gestita, nel nostro caso egregiamente.
 

margy.max

Member
WOW....WOW.... finalmente trovo qualche info più approfondita...sarò su Magnifica a Luglio...
Complimenti per la tua capacità narrativa , veramente coinvolgente.... Vorrei farti "solo" una decina di domande ( Amburgo - Southampton - le havre ) ...ma non posso disturbare il tuo tread , ti chiedo se posso contattarti in mp.
Grazie e complimenti ancora ....seguo con molto interesse...
 

chiarapik

Active member
WOW....WOW.... finalmente trovo qualche info più approfondita...sarò su Magnifica a Luglio...
Complimenti per la tua capacità narrativa , veramente coinvolgente.... Vorrei farti "solo" una decina di domande ( Amburgo - Southampton - le havre ) ...ma non posso disturbare il tuo tread , ti chiedo se posso contattarti in mp.
Grazie e complimenti ancora ....seguo con molto interesse...

Complimenti per la scelta dell'itinerario (fatto simile 4 anni fa) e per la nave ... non rimarrai deluso/a !!!!
 

cero80

Active member
... continua

Ripartiamo quindi in Pullman verso Stonehenge, in una zona dove il bosco lascia spazio ai prati verdi e gialli di colza. Michy si è addormantao sulle mie gambe: per forza, con ttte queste emozioni... e meno male, così magari ci consentirà di finire l'escursione in serenità.

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Il sito nasconde ancora molti misteri; si pensa sia stato costruiro dal popolo dei druidi 2500 anni fa e che avesse un fine religioso celebrando la vita. Sono però molti gli aspetti che rendono questo luogo misterioso, come il posizionamento, preciso secondo complicati criteri astronomici, l'origine delle pietre, provenienti da zone situate a centinaia di chilometri da qui, il modo d'istallazione, letteralmente piantate per diversi metri a terra; tutto questo ha aperto la strada alle più svariate teorie esoteriche, fantasiose e complottistiche.
Arriviamo al sito archeologico e la guida va a prendere le audioguide presso il centro visitatori. Ci avverte che potremmo agevolmente visitare il sito in autonomia, prendendo la navetta dal centro visitatori e passeggiando attorno alle pietre. Ci lascia 3 ore per visitare il sito e noi, avendo il bambino che dorme, chiediamo quanto richiede la visita del sito, sperando di poter far riposare ancora un po' Michele, chiediamo alla guida quant'è il tempo necessario per vedere il sito; la risposta, dopo averci consegnato biglietti individuali, guida cartacea e audioguida, è stata che servirà, a seconda sel singolo individuo, da 10 minuti ad un'ora. A questo punto tiriamo un sospiro di sollievo e visto che l'autista gentilissimo non si allontanerà dal pullman decidiamo di attendere un'altra mezz'ora per poi incamminarci con calma, con un bambino fresco e riposato.
Purtroppo la nostra guida ci dice che, per motivi non ben precisati, dobbiamo per forza andare insieme a tutto il gruppo, altrimenti non potremo accedere a Stonehenge. Pertanto, aiutati dal gentilissimo direttore di crociera Valerio, cerchiamo di prendere Michele nel modo più delicato possibile e lo mettiamo nel passeggino. Scopriamo comunque che né il gruppo, né la guida (che comunque era per conto suo senza fornire alcun servizio in queste 3 ore di visita) ci ha aspettato e quindi prendiamo una navetta da soli (ma con il Mitico Valerio che fino al sito è stato con noi aiutandoci nella salita e nella discesa dalla navetta). Almeno abbiamo avuto l'occasione di conoscere Valerio, che ci ha raccontato delle sue esperienze, vacendoci venire una voglia matta della crociera in Islanda!
Abbiamo visitato bene il sito, che consisteva in una passeggiata circolare attorno alle pietre. Devo dire di non essere rimasto proprio sbalordito, anche perché di gente ce n'era tanta e comunque c'è un autostrada che passa vicino, che faceva anche rumore. Almeno c'erano le pecorelle intorno! Facciamo milioni di foto, Michele si è svegliato e si è divertito con Davide a correre nel sentiero d'erba e, nonostante il vento costante, facciamo con molta calma.

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Dopo neanche un'ora però siamo sulla navetta, che ci lascia al centro visiatori, composto da un mega negozio di suovenir, un bar fastfood e un piccolo museoche spiega ancora più approfonditamente il sito archeologico. Accanto al Museo ci sono le ricostruzioni di quelle che dovrebbero essere state le abitazioni dei Druidi e l'esemplificazione del sistema di trasporto che dovrebbero aver utilizzato.

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Dopo aver visitato il centro visitatori ed aver speso le 10 sterliine che Davide ha trovato sotto il suo sedile del volo Ryanair :D, torniamo al Pullman con un'ora di anticipo, dove anche lì troviamo Valerio! Per i bambini un ampio parcheggio con prato era decisamente più interessante di un negozio di souvenir, noi ci riposiamo e ragioniamo col direttore dell'assurdità di come la guida ha organizzato il tour. A quel punto rientriamo verso la nave, con un viaggio di circa 40 minuti, durante i quali la guida ci illustra la politica agricola del governo inglese, in Italiano ed in Spagnolo, ma, forse perché infastiditi da quanto successo, se fosse stata in silenzio e ci avesse consentito di riposare, magari rendendosi disponibile a risponedere a domande o curiosità dei partecipanti, forse avrebbe fatto meglio il suo lavoro.

Al rientro in nave mia moglie approfitta di uno dei massaggi offerti dal pacchetto Aurea ed io porto i bimbi a sfogarsi negli scivoli sul ponte aperto della nave. Non so il motivo ma il Miniclub aveva orari differenziati in ogni porto ed alcuni giorni, come questo, chiudeva per alcune ore al mattino ed al pomeriggio.

Alla sera proviamo la cena offerta al ristorante asiatico, che ci propone un piacevole menù con assaggi di cucina Cinese, Giapponese e Thai. Un'esperienza interessante, anche se si trattava effettivamente di assaggi, non di piatti veri. Sarei stato curioso di ordinare alla carta, ma il tempo per fare tutto era poco e poi in questo ristorante i miei figli non sono stati in grado di mangiare niente.

Il ricordo di questa giornata è di sicuro positivo, perché a mio avviso ogni esperienza diversa da quello che già conosci rappresenta sicuramente un arricchimento. L'Inghilterra continua ad avere un fascino particolare su di me, pur non apprezzando alcuni aspetti; in fondo però questo avviene anche con chi si ama ogni giorno, figuriamoci nei confronti di un viaggio! Abbiamo anche scoperto che, si, ce la possiamo fare e che i bambini si adattano meglio agli eventi di noi e se stimolati ed incuriositi si dimenticano tranquillamente di mangiare e riposare. In fondo qualche volta si può fare, è pur sempre vacanza!
 

cero80

Active member
Lunedì 24 aprile – Le Havre

Dopo la solita colazione al ristorante Edera, ci avviamo verso lo sbarco dubbiosi di quello che succederà. Lo scambio di email di ieri con il signor Florian dell’agenzia di auonoleggio ci ha confuso, sono riuscito a capire che presso il suo autonoleggio, che sembra situato vicino al porto, non ci sono auto disponibili per noi e che ci ha prenotato un’auto analoga presso un autonoleggio concorrente, posizionato però più lontano. Ho chiesto però la cortesia di venir accompagnati da loro all’altro autonoleggio, per risparmiare un po’ di taxi e lui ha acconsentito.

Appena sbarcati ci rendiamo conto che la scala della mappa di Le Havre che avevo consultato era in una scala diversa a quello che pensavo (causa di un’opera di ricostruzione totale della città post seconda guerra mondiale che ha preferito la costruzione ex novo dell’intero centro urbano secondo uno stile moderno e con l’uso massiccio di cemento, secondo il progetto dell’architetto Perret, che comunque è stato apprezzato e che è valso l’inserimento del centro cittadino tra i Patrimoni mondiali dell’Umanità dell’UNESCO) e che l’autonoleggio poco fuori dal porto si trovava invece a più di 2 chilometri. Con i bambini decidiamo di prendere un taxi al costo di 13 euro fino all’autonoleggio “vecchio”. Purtroppo troviamo: dei lavori stradali enormi proprio davanti all’ingresso dell’autonoleggio con una squadra di martelli pneumatici in azione; polvere ovunque alzata dal forte vento; l’autonoleggio pieno di gente arrabbiata che non aveva letto le email come noi e che si trovava senza un auto. Purtroppo, solo per farci riconoscere e accompagnare all’altro autonoleggio passa un’ora e poi ne perdiamo un’altra al nuovo autonoleggio per compilare documenti, registrare carte di credito che non funzionano, discutere sulle tariffe, diverse da quelle che avevamo prenotato, ecc…

Col sangue amaro ed un ritardo di 2 ore partiamo, modificando l’itinerario previsto a causa del minor tempo a disposizione. Fortunatamente la Ford C-Max che ci hanno assegnato era ben accessoriata e tutti i vari ammennicoli disponibili hanno rallegrato tutta la truppa: impostiamo il navigatore dell’auto con destinazione “Le falesie di Etretat”, e questa super macchina decide che prendere l’autostrada sarebbe stato troppo semplice, quindi ci fa attraversare una bellissima campagna della Normandia, attraverso stradine che potevano accogliere appena la nostra auto, che costeggiavano pascoli con mucche e pecore, fattorie che vendevano frutta e qualche piccolo paesino con le particolari case a graticcio e tetti a punta. Un paesaggio splendido! Infine arriviamo ad un parcheggio pubblico a pagamento, dove paghiamo appena un’ora, convinti di andare a vedere qualche scoglio. Invece, saliti gli scalini che portano alla passeggiata lungomare si svela un paesaggio maestoso; una grandissima spiaggia di grossi ciottoli con barche arenate, un mare che schiuma impetuoso e due enormi falesie, a destra ed a sinistra a cornice di questo splendido panorama! Ovviamente i bambini decidono di buttarsi in una corsa a perdifiato in giù per la spiaggia e noi perdiamo diversi anni di vita per la paura di una caduta su quei grandi sassi. Michele va verso il mare e io lo prelevo di corsa, impaurito dalla corrente che, con il fondo sassoso, potrebbe essere veramente pericolosa. Siamo senza fiato, le foto si sprecano, mia moglie mi confessa che non credeva di trovare un paesaggio del genere e, per amore, se ne era stata in silenzio in tutta la confusione precedente assecondando questa mia voglia, ma dopo tutto ne era valsa la pena.

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Dopo le corse e le foto, decidiamo di avventurarci su una delle due falesie, decidendo per quella di destra, perché la strada da salire sembrava più corta. Non pensavo che con i bambini riuscissimo ad arrivare su, ma ce l’abbiamo fatta e dall’alto il panorama era ancora incredibile! Troviamo altre mucche e tanti gabbiani ad aspettare le briciole di pane dei turisti. Vivo la gita con un po' di timore perché soffro di vertigini e la falesia non ha alcuna protezione, poi finalmente scendiamo giù.

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Vista l’ora, decidiamo di interrompere l’itinerario e ci fermiamo a pranzo in uno dei vari ristoranti lungo la spiaggia e proviamo le famose cozze di Normandia che, devo dire, sono decisamente cotte peggio di come le cuciniamo noi; i bambini incredibilmente apprezzano l’agghiacciante pasta francese e poi ci avviano verso la macchina.

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Ci aspetta un tragitto di circa un’ora verso la riva sinistra dell’estuario della Senna, avendo deciso per motivi d’orario di saltare la tappa di Fecamp. Il tragitto alterna la prima mezz’ora bucolica fatta all’andata e la seconda mezz’ora di autostrada. In mezzo c’è il passaggio sul Pont de Normandie, composto da due grandi ponti sull’estuario della Senna (a pagamento, circa 6 euro ogni passaggio), che vale il viaggio. Inoltre, appena scesi dal ponte sulla destra c’è un Outlet con un grande parcheggio dal quale si può ammirare questa meraviglia ingegneristica.

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Arriviamo nei pressi du Deauville ma non andiamo verso il paese e ci fermiano da Christian Drouin, produttore di Sidro di mele e Calvados, distillato del frutto. Questi gentilmente ci fanno fare un’interessante visita guidata della distilleria, che è immersa in un paesaggio bucolico molto piacevole.

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Acquisto un “ricordino” in distilleria e decidiamo di andare ad Honfleur a prendere il gelato promesso ai bambini, sperando di visitare il pittoresco poticciolo dipinto dagli impressionisti nei loro capolavori. Purtroppo dei lavori stradali ci fanno perdere più di mezz’ora bloccati nella campagna e quindi la gita ad Honfleur si trasforma in una corsa alla ricerca di una gelateria e nient’altro. Riusciamo comunque a intravedere la bellezza dei colori di questo porticciolo, pieno di turisti. Il rientro verso l’autonoleggio è un po’ più lungo del previsto, causa il traffico dell’ora di punta di Le Havre.

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A questo punto ci rendiamo conto di quanto l’autonoleggio sia distante dalla nostra nave: l’autonoleggio sta chiudendo e nessuno ci può accompagnare, si offrono quindi di chiamarci un taxi che, visto il traffico, ci sarebbe costato almeno 50 euro. La fortuna degli audaci ci assiste ancora perché un elegantissima signora francese, in autonoleggio con noi perché anche lei vittima dello scambio prenotazioni si offre di accompagnarci al porto! Il viaggio, nel traffico, passa piacevolmente chiacchierando in inglese del più e del meno; la signora ci lascia un po’ lontano dal porto e la passeggiata da fare nella zona industriale sarà lunga, ma la signora è stata già super gentile così.

Nonostante tutto, la tappa di Le Havre è stata un assaggio di Viaggio. Ci piacerebbe ritornare in Normandia, le cose da scoprire e visitare sono veramente tante e se solo avessimo pagato in anticipo l’autonoleggio forse non avremmo buttato via due ore!

Al rientro in nave, riporto i bimbi agli scivoli esterni visto il bellissimo sole che ci accompagna. Da lì posso capire bene il perché le distanze fossero così ampie: il porto di Le Havre è grandissimo e la nave AIDA che ci accompagna dall’inizio della crociera è davvero lontana!

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margy.max

Member
Accidenti ...Le Havre un avventura!!!
Abbiamo le stesse tue intenzioni ( noleggio autovettura). Dai contatti avuti con l'agenzia , mi hanno confermato che è situata nel terminal e quindi 0 km!!!
Hai delle dritte da darmi per evitare che si trasformi in un dramma???:confused:
 

lerbetta

Member
Sono curiosa anch'io di leggere questo diario, che già dall'inizio mi sembra molto interessante, scritto davvero bene e con particolari interessanti... saliremo su Magnifica il 1 di settembre, quindi ogni esperienza può essere molto utile...
Ad esempio da Le Havre siamo indecisi se prendere il pullman e fare Etretat e Fecamp, oppure affittare l'auto e fare Honfleur e Trouville?!
Ho visto che avete fatto Etretat, quindi aspetto il seguito e magari leggendo la vostra esperienza, finalmente mi deciderò al riguardo... anche se c'è ancora tanto tempo per decidere[smilie=paura_04[1]:
Grazie per questo bellissimo contributo:smile:!!!

Ciao siamo anche noi sulla magnifica il 1 settembre . Ci possiamo organizzare per alcune escursioni
Ciao Laura
 

cero80

Active member
Accidenti ...Le Havre un avventura!!!
Abbiamo le stesse tue intenzioni ( noleggio autovettura). Dai contatti avuti con l'agenzia , mi hanno confermato che è situata nel terminal e quindi 0 km!!!
Hai delle dritte da darmi per evitare che si trasformi in un dramma???:confused:

Non so cosa dirti, spero sia effettivamente così. L'unica cosa che ti posso dire è che il porto di Le Havre è composto da almeno due punti di attracco per le navi da crociera: il Quai de Southampton, dove era attraccata AIDA, che era accanto all'autonoleggio che avevamo scelto noi (c'erano la Enterprise, il nostro, e la Sixt), ed il Quai Roger Meunier, dove era attraccata Magnifica, più lontano dal centro città e nascosto nell'area più industriale. Magari fai questa verifica (Quai d'attracco e indirizzo dell'agenzia) e poi vai in Crociera!
 

Fazzurro

New member
Anche se in ritardo sulla partenza mi accomodo ho letto tutto seguo per il continuo.

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cero80

Active member
25 Aprile - Zeebrugge

Come di consueto la giornata inizia con la solita colazione al ristorante; oggi voglio sperimentare qualcosa alla carta e vengo subito accontentato con un bel piatto di aringhe e cipolle!

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Con calma sbarchiamo dalla nave, in fondo sarà un agiornata tranquilla, visto che abbiamo in programma una bella passeggiata in autonomia a Bruges. In effetti, come avevamo già potuto notare dalle informazioni del Forum, Zeebrugge non è la periferia di Bruges ma è una città portuale costiera autonoma, seppur ben collegata alla città più famosa. La navetta portuale ci trasporta fino all'uscita del terminal, dove una fila di taxi offre i propri servizi di trasporto verso Bruges a € 50 a tratta; pochi passi più avanti degli autobus privati offrono lo stesso servizio per € 20 andata e ritorno ed i bambini sono gratis. Ovviamente optiamo per il bus e siamo pienamente soddisfatti del servizio, visto che ci lascia solo 100 metri prima di dove si fermano i bus delle escursioni MSC! Inoltre, il percorso verso la città, un'ampia e dritta autostrada, ci consente di intrattenere i bambini col gioco di contare le pale eoliche, onnipresenti in questa zona!

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Bruges è una chicca! L'autobus ci lascia in un parcheggio poco distante dal Parco Minnewater, a sud della città. Il parco è una vera e propria porta d'accesso al centro storico, in buona parte pedonalizzato. Si incontrano subito giardini, ponticelli sui canali e prati fioriti, il tutto per entrare in sintonia con questo luogo che, se non fosse per l'enorme quantità di turisti, potrebbe sembrare fatato.

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Dopo una prima sosta in bagno (con i bambini è inevitabile e di solito capita nel momento e luogo sbagliato!), ci addentriamo all'interno del Beghinaggio, area che abbiamo ritrovato sia a Salisbury che ad Amsterdam, tradizionale dell'Europa settentrionale, che ospitava le cosiddette "Beghine", donne laiche pie, che dedicavano la propria vita al servizio della Chiesa. Forse siamo giunti lì con qualche giorno di ritardo perché ormai era tutto sfiorito, ma l'atmosfera era particolarissima.

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Di lì il giro prosegue per canali e stradine fino al Sint Jahn hospital e la Chiesa delle Onze Lieve, che nasconde una corte molto romantica, da noi non sfruttata al massimo a casua del passeggino, e custodisce varie opere, ra cui la Madonna col Bambino di Michelangelo.

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A questo punto la troppa cultura inizia a stufare i bambini, che perdono la pazienza chiedendo a gran voce di andare al Museo del Cioccolato, come era stato promesso loro per riuscire a sbarcare e fare questa gita, altrimenti avrebbero voluto rimanere al Miniclub. Devo comunque ammettere che il Choco-Story è piaciuto moltissimo anche a me, intanto perché spiega molto bene l'origine del cacao e la storia della diffusione del cioccolato nel mondo, ma soprattutto perché era disseminato di dispenser di cioccolatini gratuiti di vario tipo, ovviamente al solo scopo di chiarire quello che il museo stava illustrando :D, dei quali io ed i bambini abbiamo abusato! Inoltre presentavano una dimostrazione pratica di come si producono le famose praline belghe, con annessa degustazione. Esperienza che consiglio alle famiglie e a chi vuole fare un break in mezzo alla visita culturale della città.

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Usciti dal Museo in piena eccitazione causata dall'overdose di cacao, meno male che mia moglie è immune a questa dipendenza, ci fermiamo in una specie di ristorantino-bistrot, all'apparenza molto tipico, dove ci mangiamo degli ottimi hummus e babaganoush (quindi il ristorante si è rivelato effettivamente "tipico"), e ci dirigiamo verso la Piazza del Markt.

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Purtroppo quando arriviamo i banchi del mercato avevano già chiuso e savano liberando la piazza, che comunque era affollaissima di gente, sia a passeggio che nei locali che si affacciano sui palazzi Belfort e della Provincia. Facciamo qualche foto e vediamo che il tempo inizia a guastarsi. A questo punto, per non correre rischi ci avviamo sulla strada del ritorno, non prima di esserci comunque fermati in un altro negozio di coccolatini dove prendiamo una busta mista di praline sfuse, che terminerà dopo soli 5 minuti!!!

Il rientro in nave è molto semplice, qualche problema lo riscontriamo con la navetta portuale, perché ritorniamo al terminal proprio mentre un bel numero di crocieristi di AIDA rientravano dai propri tour e quindi, stipati nella navetta, non riusciamo a scendere di fronte alla nostra Magnifica ma siamo costretti ad abbandonare l'autobus davanti al gigante tedesco e tornare a piedi verso la nostra nave, in barba alle regole del porto che vietavano di camminare sul molo......

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Al rientro in nave accontentiamo i bambini e li accompagnamo al Miniclub. Noi per attendere la fine dei loro giochi siamo costretti ad andare alla SPA Aurea, dove mia moglie si farà un bel massaggio ed io mi rilasserò tra Jacuzzi, sauna e bagno turco.

La cena prevede il menù di Carlo Cracco, che giudico in modo molto positivo, anche a ragion veduta in quanto, approfittando della disponibilità del cameriere, assaggiamo praticamente tutti i piatti del menù. Bravo Carlo, ottima scelta!
La serata terminerà con innumerevoli sessioni fotografiche dei bambini che, essendo tra i più piccoli della nave, venivano presi ogni sera da tutti i fotografi delle zone di posa. Poi loro si divertivano tantissimo a farsi fotografare.

Oggi abbiamo visitato solo Bruges, ma la mia impressione su questa zona del Belgio è veramente positiva: racchiude in se un anima tradizionale, che emerge chiaramente dall'arte e dall'architettura che ritroviamo nei nostri libri di scuola, una vocazione moderna testimoniata dalle pale eoliche e dai porti immensi stracolmi di automobili appena giunte nel nostro continente da chissà dove, un atmosfera multientica, ormai fusa all'interno del tessuto sociale, che ti fa sentire di essere un abitante del Mondo, non un turista in Belgio. Molto bello, chissà se non ritorneremo, magari per visitare anche le altre cittadine vicine, che dicono essere altrettanto affascinanti.
 

Sandro 09

Well-known member
arringhe e cipolle a colazione,mi ricorda il film di aldo-giovanni-giacomo peperonata a colazione e a pranzo??? hahahahha
 

cero80

Active member
26 Aprile - Amsterdam

Come ogni mattina, dopo colazione sbarchiamo al terminal. Devo dire che quest'itinerario si è rivelato bellissimo anche per questo, gli scali erano sempre lunghi, per l'intera giornata. Da Amsterdam ripartiamo addirittura la mattina successiva, consentend di poter vivere le atmosfere serali della capitale olandese. Oggi abbiamo previsto una passeggiata, a piedi od in bici, vista la quantità di piste ciclabili in città; poi il porto sembra così vicino al centro! Le cose non vanno però come previsto: Michy appena sveglio ha detto che avrebbe voluto passare tutto il giorno al Miniclub, quindi il suo umore è diventato pessimo quando ha capito che saremmo sbarcati dalla nave. Inoltre, appena usciti dal terminal ci accorgiamo che sarà una giornata di vento forte: mia moglie è infastidita, per sé ma anche per i bambini. Proviamo comunque di noleggiare la bici, ma al negozio vicino al terminal non hanno bici adatte a noi. Quindi, viste le prime avversità, ci arrendiamo e torniamo in nave, contando di riprovare a scendere di nave dopo pranzo.

Risaliti in nave accontentiamo la richiesta del Miniclub e noi ci rilassiamo al Tiger Bar (a dire il vero io mi sono messo a lavorare, ma dopo diversi giorni di vacanza è anche piacevole). Pranziamo al ristorante e riproviamo a sbarcare. A questo punto saliamo subito in taxi e ci facciamo lasciare a Piazza Dam, sperando che i palazzi del centroci possano proteggere dal vento; così non è, purtroppo, quindi l'umore generale non è ottimale. I bambini si lamentano del troppo camminare (?) e ci fermiamo in gelateria per una merenda anticipata. Purtroppo neanche un gelato riesce a migliorare l'umure della truppa sferzata dal vento, quindi decidiamo di desistere dal visitare Amsterdam e rientriamo verso la nave dopo una lunga passeggiata con un bambino sul passeggino ed un altro sulle mie spalle.

Purtroppo non tutte le ciambelle escono col buco, con i bambini poi non è più facile. Rimango dell'opinione che la vacanza dovrebbe essere tale per tutti e mi rendo conto di aver forzato un po' la mano, anche se l'eccellente comportamento dei giorni precedenti mi aveva lasciato pensare di poter fare più cose di quanto avessi mai sperato. Poi ogni situazione va valutata singolarmente: in una giornata così ventosa le distanze raddoppiano e la stanchezza aumenta esponenzialmente. Purtroppo un po' di delusione c'è, però potremo ritornare ad Amsterdam in un altro periodo e visitare questa splendida città. Lascio comunque qualche foto, carpita durante la nostra camminata, tra Piazza Dam ed i canali, lungo i quli erano presenti diversi segnali di degrado umano...

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La serata prosegue normalmente, tra il Photoshop, dove acquistiamo le foto della crociera, davvero molto belle, e la sosta nei saloni, tra cover degli ABBA e quartetti classici. Ovviamente non andiamo a visitare la città di notte, ormai siamo rimasti scottati!
 

capricorno

Super Moderatore
Penso anch'io che quest'itinerario sia veramente bello e da tenere in considerazione per il futuro, il mio futuro!.....amando l' arte in tutte le sue forme, oltre che bellissimi scorci ( e mi riferisco alle scogliere ) mi ricordano numerosi quadri di autori impressionisti.

Bruges è veramente splendida così come tutto il resto! Amsterdam...anche lì , oltre alle bellezze paesaggistiche i musei.
Terrò presente i vari consigli per gli spostamenti in queste zone.
Magari una cortesia se non l' hai già fatto potresti aggiungere qualche info sugli scali in ufficio escursioni , aggiornando le eventuali notizie ivi postate.

Grazie e continuo a seguire :)
 
Stato
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