4°giorno – Tangeri
Arriviamo a Tangeri in una splendida e fredda giornata di sole. Per questo scalo ho scelto l’escursione Costa “Visita di Tangeri e show” anche se in realtà avrei preferito l’escursione “Visita di Tangeri” che però era esaurita, quindi più che una scelta è stata un obbligo. Dopo esserci sistemati nei pullman, scopriamo che la guida marocchina parla solo inglese ed è pertanto accompagnata da una ragazza dell’ufficio escursioni della Costa che avrà il compito di tradurre. La prima tappa è subito lo spettacolo. In un grande tendone ci fanno accomodare attorno a dei tavoli da otto dove ci offrono dei pasticcini e del tè alla menta. Appena arrivati tutti i pullman, comincia lo spettacolo. Si susseguono un fachiro, due ragazzi che saltellano ed una danzatrice del ventre tutti accompagnati da tre musicisti. Se devo scegliere un termine per questo spettacolo lo definirei deprimente. Subito dopo portano tutti i presenti in una specie di ippodromo, adiacente al tendone, dove quattro marocchini su altrettanti cavalli fanno tre volte avanti ed indietro gridando per poi fermarsi davanti al pubblico a chiedere soldi.
Ritorniamo al pullman e ci dirigiamo verso Capo Spartel attraversando la zona residenziale e più ricca di Tangeri. Ci fermiamo il tempo di scattare qualche foto. Avevo delle aspettative più alte di questo luogo e devo dire che l’ho trovato piuttosto deludente.
Al rientro ci dirigiamo alla Casbah e lì lasciamo il pullman che riprenderemo esclusivamente per rientrare in porto. Andiamo a visitare un museo che, a dire il vero, ho già dimenticato. Quello che ricordo è un unico bagno sia per le donne che per gli uomini e vi lascio immaginare la coda (di donne soprattutto). Ma come? Nelle moschee ci sono ingressi separati e zone separate per uomini e donne e poi mi fate la toilette in comune?
Dopo la “pausa museo” ci dirigiamo a piedi in un punto panoramico dove possiamo vedere la Fascinosa attraccata al porto
e poi verso i vicoli della Medina che ho trovato molto gradevoli e, sebbene il flusso turistico è elevato, ancora “veri”. Il tour, prima di rientrare a bordo, si conclude in una piazza dove è possibile acquistare souvenir, sia nei negozi, sia dai venditori ambulanti che offrono varia merce il cui prezzo cala vertiginosamente appena si accorgono che il gruppo si sta ricompattando per tornare in nave.
Una volta a bordo si va al buffet e poi, almeno io, vado a farmi un pisolino. Il giorno dopo saremo a Casablanca, dove ci fermeremo due giorni. Ho deciso di acquistare l’escursione a Rabat, solo pomeridiana, per il 30 dicembre e quella a Casablanca e moschea Hassan II (mattutina) per il 31, in modo di arrivare in nave comodamente per prepararsi alla serata di San Silvestro.
Per giorno 30. Prenoto anche la cena al ristorante Club, sia perché è in omaggio, sia perché tornando in nave dopo l’escursione, non arriverei in tempo al solito ristorante dove ho il turno delle 18,30.
Perfetto è tutto organizzato.
Dopo cena, rientrato in cabina, trovo la comunicazione dell’ufficio escursioni che l’escursione a Rabat è stata cancellata. Tutto il programma perfetto è saltato. Ovviamente questa notizia te la consegnano ad ufficio escursioni chiuso.
Non so se sia stata la rabbia, il sole di Tangeri che portava a scoprirsi quando invece la temperatura era bassa o il vizio che ho di starmene al balcone, fatto sta che mi viene la febbre a 38.
Prendo un’aspirina e vado a letto. Domani si vedrà.