Per chi volesse leggere un po’ di dati finanziari e non.
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Gli utili sono gia’ al netto dei pagamenti delle quote di debito da pagare gia’ programmate e previste quell’anno.Io questi bilanci "stratosferici" non li posso commentare, posso solo dire ma se le navi "lavorano" solo per pareggiare le spese, quando pagheranno i debiti?
Il calo delle azioni è per i 30 miliardi di dollari che ha di debiti, da 30 dollari che valeva nel 2021 sono arrivate a 6 dollari nel 2022.Però il calo delle azioni è dovuto anche al crack della silicon valley bank.
Però sono anch’io convinto che Carnival metterà ancora mano ai suoi asset.
E penso che sarà la ‘divisione’ mass market quella che subirà ulteriori ‘tagli’
Intendevo il calo di ieri…Il calo delle azioni è per i 30 miliardi di dollari che ha di debiti, da 30 dollari che valeva nel 2021 sono arrivate a 6 dollari nel 2022.
Se si va a leggere il bilancio, ed in particolare la pianificazione di rientro dai debiti ( che poi 8/9 miliardi di debiti ci saranno sempre, come nel passato nel quale le cose andavano benissimo, come tutte le compagnie hanno ed hanno sempre avuto ), si vede come il periodo vada da ottobre 2023 al 2034, con importi piccoli che vanno crescendo con il passare degli anni, soprattutto dal 2028 al 2034, quando le cifre saranno decisamente elevate.Però il calo delle azioni è dovuto anche al crack della silicon valley bank.
Però sono anch’io convinto che Carnival metterà ancora mano ai suoi asset.
E penso che sarà la ‘divisione’ mass market quella che subirà ulteriori ‘tagli’
Al 10% sono solo una piccolissima parte dei prestiti, circa 5 miliardi di $, dei quali 2 sono privilegiati, quindi credo di Arison stesso, il resto e’ fra l’1,3 ed il 6%, la maggior parte comunque intorno a 1,8/3% e le rate piu’ grosse sono spostate verso la fine del decennio, altre invece con scadenze regolari fra il 2023 ed il 2031.Maurizio la tua 'spiegazione" è costruttiva ed utile, ma quando scrivi che le società hanno sempre avuto debiti miliardari è vero, però gli interessi che pagavano erano del 3/5 % perciò "sostenibili", adesso gli interessi che paga Carnival vanno dagli 8/11% una cosa a mio avviso insostenibile per una società, devono lavorare solo per pagare gli interessi e una piccola quota di debito.
Tutto e’ teorico, anche se basato su esperienze reali passate, perche’ nessuno ha certezze ed il futuro e’ pieno di variabili che nessuno puo’ valutare.Più teorico che reale. Il fatto di non aver più navi in costruzione dal 2025 non è sia un beneficio, ma un danno all'anzianità globale della flotta. Nuove commissioni dopo tale data, indispensabili, porterebbero all'entrata in servizio di unità per fine decennio e molte navi attuali sarebbero tagliate fuori dal mercato.
Ci sono molte navi del gruppo risalenti al 2000 o poco più. Solo Carnival ne ha 13 con anzianità ante 2005 e per il 2030 molte saranno sia tecnicamente che commercialmente "out". Senza contare il progresso tecnologico per la riduzione dell'impatto ambientale che le renderebbe di difficile impiego e di adeguamenti tecnici fuori spesa.