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Restrizioni a bordo Costa

tiziano

Well-known member
Io a marzo scorso su "Toscana" ho visto solo passeggeri e personale di servizio tutti con la mascherina, certo il cretino lo trovi sempre come a terra. Adesso non so se hanno abolito a bordo le mascherine.
 

gianni1955

Well-known member
Io a marzo scorso su "Toscana" ho visto solo passeggeri e personale di servizio tutti con la mascherina, certo il cretino lo trovi sempre come a terra. Adesso non so se hanno abolito a bordo le mascherine.
si si purtroppo, pero' il personale di ogni categoria rigorosamente tutti con mascherina.
 

gero78

Member
Noi indossavamo la ffp2 e ci deridevano. Non è bastato.
Pure noi abbiamo preso il Covid su Virtuosa nonostante FFP2 indossate super scrupolosamente ed abbiamo dedotto che le mascherine non servono assolutamente a niente... Infatti non le indosseremo mai più finché non arriverà qualcuno ad obbligarci!
 

Rodolfo

Super Moderatore
Che la diffusione del covid non sia stata ancora sconfitta è purtroppo un dato acclarato.
Proprio oggi la stampa ha riportato la notizia che i contagi sono in aumento e pure i ricoveri, aggiungo io, in un momento in cui si dovrebbe registrare esattamente il contrario vista la stagione.
Tutte le navi sono più o meno in preda a contagi: ho riportato l'altro giorno la situazione del CDC americano e delle navi sotto la sua giurisdizione. Circa 86 navi della quali una ottantina in codice arancio per i molti casi a bordo. Quindi, purtroppo, non si tratta di casi isolati ma comuni, tant'è che nello stesso argomento vengono citati casi su Virtuosa.
Il grave comunque è che non siano fatte rispettare le regole previste, e da questo punto di vista Costa ha le sue responsabilità
 

gioiosa50

Active member
Che la diffusione del covid non sia stata ancora sconfitta è purtroppo un dato acclarato.
Proprio oggi la stampa ha riportato la notizia che i contagi sono in aumento e pure i ricoveri, aggiungo io, in un momento in cui si dovrebbe registrare esattamente il contrario vista la stagione.
Tutte le navi sono più o meno in preda a contagi: ho riportato l'altro giorno la situazione del CDC americano e delle navi sotto la sua giurisdizione. Circa 86 navi della quali una ottantina in codice arancio per i molti casi a bordo. Quindi, purtroppo, non si tratta di casi isolati ma comuni, tant'è che nello stesso argomento vengono citati casi su Virtuosa.
Il grave comunque è che non siano fatte rispettare le regole previste, e da questo punto di vista Costa ha le sue responsabilità
oltretutto, e lo dico con cognizione visto che sono infermiera "anziana" e l'ospedale dove lavoro è stato purtroppo ospedale Covid, il rischio è che aumentando i contagi, anche a bordo ci siano persone che possano ammalarsi "seriamente", vista l'eliminazione del green pass e l'autodichiarazione... con il rischio che ci sia più di qualcuno non vaccinato e senz anticorpi post guarigione... la variante attuale, contagiosissima, dà sintomi lievi nella maggior parte delle persone, soprattutto se vaccinati... nella maggior parte, non a tutte. oltre al fatto che se si ammalano contemporaneamente più persone tra il personale, diventa difficile garantire i servizi di bordo. Non è una situazione facile, e in questi termini, non era neanche prevedibile. tutti pensavamo di avere una estate relativamente tranquilla... forse le compagnie dovrebbero reintrodurre alcune restrizioni, in queste condizioni chi deve prenotare adesso credo ci pensi seriamente
 
... appunto e' cosi che funziona. ricordiamoci che il virus lo puoi prendere quando scendi dalla nave per ecursioni o fai da te.

Oriana ogni giorno sulla pacifica sullo schermo piscina centrale ci ricordavano quali erano i sintomi del covid e di avvisare subito
chi ha contratto il covid sulla Pacifica la colpa e' chi aveva avuto i sintomi e di starsene zitto per paura della quarantena per non rovinarsi la vacanza e trasmetterlo ad altri passeggeri
Concordo sui motivi della reticenza individuale ma, dove non arriva la responsabilità del singolo, è d'obbligo che lo faccia l'autorità preposta. A terra abbiamo il Governo con tutte le sue articolazioni che impone obblighi e divieti vari (a prescindere dalla valutazione sull'utilità delle misure adottate che ciascuno può legittimamente avere!); in nave dovrebbe essere la compagnia ad assumersi l'obbligo di controllare la situazione sanitaria: sulla Costa Fortuna (12-16/giugno 2022) non l'hanno fatto e il virus ne ha beneficiato regalando, ai più "fortunati", un bel dono di fine crociera. A molti è andata male è sono stati costretti alla quarantena in nave.
Era troppo impegnativo sottoporre tutti a tampone dopo, diciamo, 7 gg. in maniera da evitare la diffusione pervasiva dell'infezione?
 

Nancy71

Well-known member
Scusate ma voi pensate veramente che mettendo la mascherina si impedisce il contagio o che possiamo vivere di tamponi e quarantene, convivere con il virus significa accettare la consapevolezza che tutti ci possiamo contagiare e nonostante questo continuare a vivere. Chi ha paura di morire di covid può starsene a casa perché il mondo si è fermato abbastanza per una malattia che ad oggi si può curare e affrontare senza tante paranoie. Comunque vorrei ricordare che la crociera è una vacanza non una condanna e nessuno paga una compagnia per farsi tamponi ogni giorno col rischio di passare le proprie ferie in quarantena per quello che per la maggior parte delle persone anche non vaccinate è un'influenza più o meno tosta, ma certamente non mortale.
 

Nancy71

Well-known member
Perché esiste un'altra soluzione che sia socialmente ed economicamente sostenibile? Io non dico che bisogna eliminare ogni forma di controllo o di prudenza, ma è chiaro che da un punto di vista sanitario dobbiamo abituarci all'idea che nei prossimi anni ci saranno continuamente queste ondate di covid, e l'unica cosa che possiamo fare è vaccinarsi per prevenire la malattia grave e curare chi si ammala, tutto il resto ormai non serve più a niente, anzi come dicono alcuni medici è controproducente perché in una situazione di buona copertura vaccinale, più le persone si contagiano, più svilupperanno la risposta immunitaria al virus. Anche perché è chiaro che l'obiettivo oggi non è più evitare il contagio, ma mettere le persone in condizione di rispondere alla malattia senza sviluppare conseguenze gravi. D'altra parte scientificamente parlando contagiarsi in condizioni di sicurezza è l'unico modo per adattarsi al covid. In realtà dovremmo tutti recuperare un po' di obiettività e affrontare questo virus come di fa con gli altri anche perché fortunatamente non è la peste nera.
 

tiziano

Well-known member
Nancy71 mi dovresti spiegare la frase che hai scritto "scientificamente parlando contagiarsi in condizioni di sicurezza è l'unico modo per adattarsi al covid" .
 

Nancy71

Well-known member
Significa che se hai fatto tutto il ciclo di vaccini raccomandati per la tua età e non soffri di gravi patologie prendere il covid è l'unico modo per insegnare al tuo sistema immunitario a fermare il virus, senza rischiare di finire in ospedale.
 

gioiosa50

Active member
Significa che se hai fatto tutto il ciclo di vaccini raccomandati per la tua età e non soffri di gravi patologie prendere il covid è l'unico modo per insegnare al tuo sistema immunitario a fermare il virus, senza rischiare di finire in ospedale.
Purtroppo c è sempre un margine di dubbio come in molte malattie. Qualcuno, anche vaccinato e in apparente buona salute, si ammala seriamente e in ospedale ci finisce. Io preferisco cercare di non ammalarmi!
 

Nancy71

Well-known member
Gioiosa non è che io me lo vado a cercare, ma semplicemente sono entrata nell'ottica delle idee, per cui il covid fa parte della nostra vita come tante altre malattie anche molto più gravi. Dopo due anni, con tre dosi vaccino e in attesa di fare quello aggiornato, è arrivato il momento di avere il coraggio di vivere, in fondo se mia nonna si è sposata sotto i bombardamenti noi possiamo e dobbiamo imparare a convivere anche con il rischio di ammalarsi di covid, nella consapevolezza che grazie ai vaccini e alle medicine siamo perfettamente grado di sopravvivere alla malattia e che anzi ci rialzeremo più forti di prima. Devo avere la forza e il coraggio di andare avanti nonostante tutto, se non per me stessa per i miei figli, che hanno il diritto di vivere il presente e guardare al futuro senza ulteriori frustrazioni
 

gioiosa50

Active member
Gioiosa non è che io me lo vado a cercare, ma semplicemente sono entrata nell'ottica delle idee, per cui il covid fa parte della nostra vita come tante altre malattie anche molto più gravi. Dopo due anni, con tre dosi vaccino e in attesa di fare quello aggiornato, è arrivato il momento di avere il coraggio di vivere, in fondo se mia nonna si è sposata sotto i bombardamenti noi possiamo e dobbiamo imparare a convivere anche con il rischio di ammalarsi di covid, nella consapevolezza che grazie ai vaccini e alle medicine siamo perfettamente grado di sopravvivere alla malattia e che anzi ci rialzeremo più forti di prima. Devo avere la forza e il coraggio di andare avanti nonostante tutto, se non per me stessa per i miei figli, che hanno il diritto di vivere il presente e guardare al futuro senza ulteriori frustrazioni
in parte il tuo ragionamento è assolutamente da condividere, infatti a giugno noi siamo partiti anche se sapevamo che poteva essere un rischio... solo che poi sono tornata in ospedale e un po' di ansia ti assicuro che riprende.. anche perchè con questo caldo rimanere a casa 7/10 giorni con febbre, malessere, mal di gola, mal di testa, raffreddore... se ne fa volentieri a meno
 
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