Onda del mare
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Lunedì 2 aprile 2012 Costa Pacifica arriva ad Ashdod:
Dopo una piacevole navigazione notturna ci svegliamo ormai prossimi all’attracco ad Ashdod seconda tappa Israeliana di questo viaggio. Temperatura frizzantina sui 15° ma va bene così dovendo scendere in escursione. Sorseggiando il caffè dal balcone vedo arrivare il pilota del porto ma stranamente la nave rimane quasi ferma anziché iniziare le manovre di avvicinamento alla banchina. Ormeggiamo con circa un’ora di ritardo rispetto al programma probabilmente per il grande traffico in entrata/uscita dal porto che ricordo è il più grande di Israele. Oggi partiremo con escursione Costa per visitare la fortezza di Massada e il mar Morto, arriviamo in teatro e rispetto il giorno prima vediamo qualche operatore in più e pure italiano. Appiccichiamo il ventidue sulla maglietta e usciamo in cerca del pullman. Con grande piacere vediamo che la guida del giorno precedente, David, sarà in nostra compagnia anche oggi. Che bella combinazione, persona molto affabile e preparata ci stupirà anche oggi con i suoi aneddoti e racconti. Dopo le presentazioni di rito David inizia a descrivere cosa andremo a vedere, i tempi previsti per le soste e qualche consiglio interessante. Parlando con gli altri escursionisti ,tanto per passare il tempo,riusciamo a capire il perché del ritardo della partenza la sera precedente e “probabilmente” del ritardo subito questa mattina. Durante l’escursione a Gerusalemme/Betlemme fatta il giorno precedente da altri croceristi italiani approfittando della sosta libera nei pressi del Santo Sepolcro,un turista aveva fatto perdere le sue tracce,giunto il momento di radunarsi per proseguire la visita,la guida aveva subito avvisato la sua Agenzia che lo aveva autorizzato a proseguire la visita,ovviamente accumulando un ritardo rispetto i tempi previsti. La sera al rientro sulla nave altri compagni di viaggio avevano visto che la cabine del “turista” scomparso era stata visitata dagli uomini della Security accompagnati da autorità Israeliane che all’uscita avevano portato via gli effetti personali del turista e sigillato la cabina. Sempre dalle testimonianze raccolte in pullman e da indiscrezioni avute dal personale presente,la persona scomparsa probabilmente aveva pianificato tutto dall’inizio della crociera e sicuramente voleva entrare in Israele senza passare da aeroporti dove i controlli sono molto più severi. Come spesso accade,le discussioni che seguirono sull’argomento furono delle più fantasiose. Dopo circa un’ora e mezza di pullman attraverso paesaggi lunari ma lunari veramente senza ombra di verde e circondati da rocce arriviamo a Massada, dove con una cabinovia raggiungiamo la cima della fortezza meta della nostra visita. Interessante e tragica la storia della fortezza voluta da Erode come rifugio estremo nel caso di rivolte ebraiche o attacchi da parte dei Romani, come effettivamente avvenne. Della fortezza rimane ben poco della costruzione originale, ma tutte quelle parti ristrutturate sono evidenziate da un tratto colorato di nero in modo tale da poterle distinguere da quelle originali. Volteggiano nerissimi corvi che sembrano ammaestrati poiché si avvicinano a mangiare le briciole dalle mani protese dei bambini, il caldo c’è ma sopportabilissimo anche per via della leggera brezza. La vista da quassù si estende fino oltre al mar Morto e si vedono vicine le montagne della Giordania. Un tempo il mar Morto era alimentato dal Giordano, ma da molti anni ciò non avviene e viene “rabboccato” manualmente con l’acqua del mar Rosso. Alla base della fortezza,sui resti di un antico anfiteatro era in preparazione una rappresentazione dell’Aida che avrebbe avuto luogo nei prossimi giorni ,in uno scenario alquanto suggestivo. Ritornati con la cabinovia alla, base,sosta refrigerante presso il bar situato alla stazione di partenza e rapida visita al market dove comunque mia moglie trova il tempo di acquistare delle creme a suo dire famosissime e quasi introvabili dalle nostre parti…..Dimenticavo,nel caso qualcuno avesse dei problemi a salire con la cabinovia,qui non ci sono gli asinelli come a Santorini ma c’è la possibilità di fare il percorso a piedi lungo la “via dei serpenti” un sentiero abbastanza semplice che si inerpica zigzagando fino alla fortezza. Auguri!!!!
Dalla montagna al mare,sempre in pullman e sempre accompagnati dal saggio David, ci dirigiamo al albergo dove assaggeremo le specialità locali e poi belli sazi andremmo a fare il bagno nel mar Morto. Tutte specialità di carne Israeliane,verdure cucinate in tutte le salse frutta a volontà e vino Cabernet Israeliano veramente ottimo oltre a dolci e frutta secca. Dopo un rapido pranzo ci dirigiamo alla spiaggia dove presso degli spogliatoi abbastanza spartani,ci cambiamo e ci prepariamo a vivere un esperienza unica. La spiaggia e di sabbia,abbastanza pulita e attrezzata con degli ombrelloni e lettini riservati agli ospiti dei vari hotel posizionati fronte mare,entrare in acqua direttamente dalla spiaggia e pressoché impossibile a piedi scalzi in quanto appena entrati in acqua ,la sabbia viene sostituita da una lastra di sale molto ruvida che ti tagliuzza i piedi,per cui ci sino dei tappeti in gomme che facilitano l’ingresso in acqua fino all’altezza giusta per potersi tuffare. Attenzione, tuffarsi si ma di schiena e senza alzare schizzi in quanto la salinità del mare è talmente alta che se ti bagni gli occhi sono guai. Attenzione anche se qualcuno soffre di emorroidi o a qualche ferita non ancora rimarginata perché son dolori!!!Comunque,entrati in acqua si ha subito, l’impressione di immergersi nell’olio,acqua densa e stagnante e abbastanza torbida ma presumo pulita .Le gambe tendono ad alzarsi e se avete bambini piccoli fate attenzione poiché potrebbe trovarsi a testa in giù. Io provo a sedermi ed effettivamente ci riesci benissimo a galleggiare incrociando le gambe come su una poltrona, a fare il morto neanche a parlarci, rimani al di fuori dell’acqua tanto che a distanza sembra, tu sia sopra un lettino. Ho provato anche a camminare fino a non toccare più il fondo e continuavo a galleggiare rimanendo in piedi con il corpo dal bacino in sù fuori dall’acqua e hai l’impressione di essere un giocatore del calciobalilla che si muove dondolando avanti e indietro.
Comunque devi aiutarti con le mani a rimanere in equilibrio e non rischiare di andare con la testa sott’acqua con spiacevoli conseguenze. La permanenza in acqua e consigliata per un periodo non superiore ai venti minuti alla volta e dunque dopo 20/30 minuti di evoluzioni ed esperimenti decidiamo di uscire per una necessaria doccia e un caffè all’albergo. Troviamo David che gentilmente accetta di bere un caffè assieme ci illustra le proprietà benefiche dell’acqua del mar Morto e dei fanghi. Nel caso di malattie della pelle diagnosticate dal proprio medico, gli alberghi della zona fanno sconti del 50% per eventuali soggiorni a scopi terapeutici anche ai turisti stranieri ( ma il resto chi lo paga??)Radunati tutti i bagnanti,ripartiamo alla volta di Ashdod e lungo la strada,visto che siamo stati bravi e puntuali agli appuntamenti,David fa fermare il pullman su di uno spiazzo dal quale si vedono benissimo le saline e le montagne della Giordania dall’altra parte del Mar Morto. Foto di rito e ultimo sguardo a questo Mare tanto strano quanto unico. Ripartiamo dopo dieci minuti e mille foto,Costa Pacifica ci attende. All’imbarco riconsegniamo il visto turistico alle autorità e ci prepariamo per la cena .Questa sera ristorante Blue Moon ospiti di un amico ufficiale e signora. Il piccolino crolla sulla sedia stanchissimo con la forchetta ancora in mano. Lo capiamo benissimo,anche per noi questa giornata è stata faticosa ma molto interessante, salutiamo gli amici e ci dirigiamo verso la cabina con il piccolo che russa in braccio. Domani relax totale,siamo in navigazione verso la Turchia.
Dopo una piacevole navigazione notturna ci svegliamo ormai prossimi all’attracco ad Ashdod seconda tappa Israeliana di questo viaggio. Temperatura frizzantina sui 15° ma va bene così dovendo scendere in escursione. Sorseggiando il caffè dal balcone vedo arrivare il pilota del porto ma stranamente la nave rimane quasi ferma anziché iniziare le manovre di avvicinamento alla banchina. Ormeggiamo con circa un’ora di ritardo rispetto al programma probabilmente per il grande traffico in entrata/uscita dal porto che ricordo è il più grande di Israele. Oggi partiremo con escursione Costa per visitare la fortezza di Massada e il mar Morto, arriviamo in teatro e rispetto il giorno prima vediamo qualche operatore in più e pure italiano. Appiccichiamo il ventidue sulla maglietta e usciamo in cerca del pullman. Con grande piacere vediamo che la guida del giorno precedente, David, sarà in nostra compagnia anche oggi. Che bella combinazione, persona molto affabile e preparata ci stupirà anche oggi con i suoi aneddoti e racconti. Dopo le presentazioni di rito David inizia a descrivere cosa andremo a vedere, i tempi previsti per le soste e qualche consiglio interessante. Parlando con gli altri escursionisti ,tanto per passare il tempo,riusciamo a capire il perché del ritardo della partenza la sera precedente e “probabilmente” del ritardo subito questa mattina. Durante l’escursione a Gerusalemme/Betlemme fatta il giorno precedente da altri croceristi italiani approfittando della sosta libera nei pressi del Santo Sepolcro,un turista aveva fatto perdere le sue tracce,giunto il momento di radunarsi per proseguire la visita,la guida aveva subito avvisato la sua Agenzia che lo aveva autorizzato a proseguire la visita,ovviamente accumulando un ritardo rispetto i tempi previsti. La sera al rientro sulla nave altri compagni di viaggio avevano visto che la cabine del “turista” scomparso era stata visitata dagli uomini della Security accompagnati da autorità Israeliane che all’uscita avevano portato via gli effetti personali del turista e sigillato la cabina. Sempre dalle testimonianze raccolte in pullman e da indiscrezioni avute dal personale presente,la persona scomparsa probabilmente aveva pianificato tutto dall’inizio della crociera e sicuramente voleva entrare in Israele senza passare da aeroporti dove i controlli sono molto più severi. Come spesso accade,le discussioni che seguirono sull’argomento furono delle più fantasiose. Dopo circa un’ora e mezza di pullman attraverso paesaggi lunari ma lunari veramente senza ombra di verde e circondati da rocce arriviamo a Massada, dove con una cabinovia raggiungiamo la cima della fortezza meta della nostra visita. Interessante e tragica la storia della fortezza voluta da Erode come rifugio estremo nel caso di rivolte ebraiche o attacchi da parte dei Romani, come effettivamente avvenne. Della fortezza rimane ben poco della costruzione originale, ma tutte quelle parti ristrutturate sono evidenziate da un tratto colorato di nero in modo tale da poterle distinguere da quelle originali. Volteggiano nerissimi corvi che sembrano ammaestrati poiché si avvicinano a mangiare le briciole dalle mani protese dei bambini, il caldo c’è ma sopportabilissimo anche per via della leggera brezza. La vista da quassù si estende fino oltre al mar Morto e si vedono vicine le montagne della Giordania. Un tempo il mar Morto era alimentato dal Giordano, ma da molti anni ciò non avviene e viene “rabboccato” manualmente con l’acqua del mar Rosso. Alla base della fortezza,sui resti di un antico anfiteatro era in preparazione una rappresentazione dell’Aida che avrebbe avuto luogo nei prossimi giorni ,in uno scenario alquanto suggestivo. Ritornati con la cabinovia alla, base,sosta refrigerante presso il bar situato alla stazione di partenza e rapida visita al market dove comunque mia moglie trova il tempo di acquistare delle creme a suo dire famosissime e quasi introvabili dalle nostre parti…..Dimenticavo,nel caso qualcuno avesse dei problemi a salire con la cabinovia,qui non ci sono gli asinelli come a Santorini ma c’è la possibilità di fare il percorso a piedi lungo la “via dei serpenti” un sentiero abbastanza semplice che si inerpica zigzagando fino alla fortezza. Auguri!!!!
Dalla montagna al mare,sempre in pullman e sempre accompagnati dal saggio David, ci dirigiamo al albergo dove assaggeremo le specialità locali e poi belli sazi andremmo a fare il bagno nel mar Morto. Tutte specialità di carne Israeliane,verdure cucinate in tutte le salse frutta a volontà e vino Cabernet Israeliano veramente ottimo oltre a dolci e frutta secca. Dopo un rapido pranzo ci dirigiamo alla spiaggia dove presso degli spogliatoi abbastanza spartani,ci cambiamo e ci prepariamo a vivere un esperienza unica. La spiaggia e di sabbia,abbastanza pulita e attrezzata con degli ombrelloni e lettini riservati agli ospiti dei vari hotel posizionati fronte mare,entrare in acqua direttamente dalla spiaggia e pressoché impossibile a piedi scalzi in quanto appena entrati in acqua ,la sabbia viene sostituita da una lastra di sale molto ruvida che ti tagliuzza i piedi,per cui ci sino dei tappeti in gomme che facilitano l’ingresso in acqua fino all’altezza giusta per potersi tuffare. Attenzione, tuffarsi si ma di schiena e senza alzare schizzi in quanto la salinità del mare è talmente alta che se ti bagni gli occhi sono guai. Attenzione anche se qualcuno soffre di emorroidi o a qualche ferita non ancora rimarginata perché son dolori!!!Comunque,entrati in acqua si ha subito, l’impressione di immergersi nell’olio,acqua densa e stagnante e abbastanza torbida ma presumo pulita .Le gambe tendono ad alzarsi e se avete bambini piccoli fate attenzione poiché potrebbe trovarsi a testa in giù. Io provo a sedermi ed effettivamente ci riesci benissimo a galleggiare incrociando le gambe come su una poltrona, a fare il morto neanche a parlarci, rimani al di fuori dell’acqua tanto che a distanza sembra, tu sia sopra un lettino. Ho provato anche a camminare fino a non toccare più il fondo e continuavo a galleggiare rimanendo in piedi con il corpo dal bacino in sù fuori dall’acqua e hai l’impressione di essere un giocatore del calciobalilla che si muove dondolando avanti e indietro.
Comunque devi aiutarti con le mani a rimanere in equilibrio e non rischiare di andare con la testa sott’acqua con spiacevoli conseguenze. La permanenza in acqua e consigliata per un periodo non superiore ai venti minuti alla volta e dunque dopo 20/30 minuti di evoluzioni ed esperimenti decidiamo di uscire per una necessaria doccia e un caffè all’albergo. Troviamo David che gentilmente accetta di bere un caffè assieme ci illustra le proprietà benefiche dell’acqua del mar Morto e dei fanghi. Nel caso di malattie della pelle diagnosticate dal proprio medico, gli alberghi della zona fanno sconti del 50% per eventuali soggiorni a scopi terapeutici anche ai turisti stranieri ( ma il resto chi lo paga??)Radunati tutti i bagnanti,ripartiamo alla volta di Ashdod e lungo la strada,visto che siamo stati bravi e puntuali agli appuntamenti,David fa fermare il pullman su di uno spiazzo dal quale si vedono benissimo le saline e le montagne della Giordania dall’altra parte del Mar Morto. Foto di rito e ultimo sguardo a questo Mare tanto strano quanto unico. Ripartiamo dopo dieci minuti e mille foto,Costa Pacifica ci attende. All’imbarco riconsegniamo il visto turistico alle autorità e ci prepariamo per la cena .Questa sera ristorante Blue Moon ospiti di un amico ufficiale e signora. Il piccolino crolla sulla sedia stanchissimo con la forchetta ancora in mano. Lo capiamo benissimo,anche per noi questa giornata è stata faticosa ma molto interessante, salutiamo gli amici e ci dirigiamo verso la cabina con il piccolo che russa in braccio. Domani relax totale,siamo in navigazione verso la Turchia.