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Ritorno su Celebrity Reflection: Italia, Turchia e Isole Greche 5/09 – 16/09 2022

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Sesto e settimo giorno: Istanbul

Ho sentito durante la navigazione la mancanza di informazioni sulla navigazione stessa. Un tempo nei report quotidiani venivano sempre indicati i passaggi più interessanti, le miglia percorse e da percorrere, e anni fa ho assistito a conferenze che avevano per tema proprio lo stare in nave che è un aspetto della crociera che io adoro. Il comandante durante i suoi messaggi ha dato poche informazioni eppure ci sono stati dei passaggi molto interessanti: lo stretto di Messina, le Eolie in particolar modo Stromboli molto da vicino e durante la notte/prima mattina del sesto giorno il passaggio attraverso lo stretto dei Dardanelli, detto anticamente Ellesponto dal nome mitologico, che al ritorno abbiamo fatto in serata verso le 20.30. Nel passaggio più stretto misura poco più di 1200 metri con una profondità di appena 60 metri, tanto che è capitato che alcune navi si arenassero. Lungo le sue coste è possibile vedere alcune città ed alcuni monumenti sono illuminati durante la notte. Una sponda è europea e l’altra è asiatica. Lo stretto è storicamente molto interessante ed ha visto il passaggio dell’esercito di Serse, quello di Alessandro Magno, è stato teatro della battaglia di Gallipoli tra esercito ottomano e la Repubblica di Venezia e così via fino alle vicende della seconda guerra mondiale ed alle tensioni durante la Guerra fredda. Pare che Lord Byron lo abbia attraversato a nuoto! Insomma qui c’è la storia, mi sarebbe molto piaciuto saperne di più durante la crociera stessa.

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Passato lo stretto provenendo dall’Egeo si arriva al mar di Marmara dove abbiamo trovato acqua calmissima e poco vento. Ho fatto colazione come mia abitudine molto presto, lasciando il resto della famiglia a dormire e mi sono goduta questo tratto di navigazione. Verso ora di pranzo siamo arrivati a Istanbul. Il ponte era gremito di persone e l’impatto con l’ingresso nel Bosforo è stato notevole. Prima arriva l’odore di salmastro poi pian piano si delinea la costa, anzi le due sponde (europea ed asiatica) con i minareti sullo sfondo, le cupole delle moschee, le antiche residenze dei sultani, la vegetazione che si specchia nell’acqua e moltissimi traghetti e barche di pescatori che vanno e vengono. Diretti verso il porto di Galata si passa molto vicino al quartiere di Sultanahmet dove anche dall’acqua si vede il Palazzo Topkapi, la moschea blu che è in ristrutturazione e Santa Sofia. Il porto di arrivo, Galata, oggetti di recente riqualificazione si presenta moderno e razionale, molto occidentale se non fosse per lo sfondo della città.

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Come scritto precedentemente, per Istanbul abbiamo acquistato una escursione con la compagnia perché avevamo voglia di arricchire la nostra conoscenza della città, già visitata parzialmente durante una precedente visita non in crociera. Dopo circa un’ora nell’intricato traffico che ci ricorda che Istanbul è una megalopoli da oltre 20 milioni di abitanti l’escursione prevedeva la visita del Topkapi Palace, antica residenza dei sultani. Il complesso è molto vasto e per motivi di tempi non abbiamo potuto visitare l’harem. Ciononostante siamo rimasti affascinati da tanta bellezza. I padiglioni si susseguono uno dopo l’altro in un meraviglioso e fresco giardino ed è bello visitarli e immaginare anche grazie ai mille oggetti esposti come poteva essere la vita all’interno del palazzo. Magnifiche le maioliche, le volte delle cucine, la terrazza sul bosforo, la biblioteca… Purtroppo in visita guidata il tempo è sempre troppo poco.

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Ci siamo poi recati a piedi alla Basilica di Santa Sofia, edificio che è stato cattedrale bizantina, cattolica, moschea ottomana, museo durante Atatourk ed ora nuovamente aperta al culto islamico. Qui il nostro gruppo ha avuto un intoppo che ci ha fatto perdere molto tempo. Alcune signore infatti, nonostante tutti gli avvisi in fase di prenotazione dell’escursione, non erano attrezzate con qualcosa con cui coprirsi il capo ed alcune avevano pantaloncini e canotte. La guida si è offerta di provvedere a rimediare delle tuniche per coprirle ma non ne hanno voluto sapere. A quel punto alcune persone hanno rinunciato alla visita e sono rimaste ad attendere all’esterno. La guida ha accompagnato chi voleva all’interno e abbiamo potuto, seppure nella folla, ammirare i bellissimi interni, la grandiosa cupola, ed i mosaici di epoca bizantina. La luce che entra dalle numerose finestre in contrapposizione all’interno scuro ed ai lampadari a candelabro crea un effetto quasi mistico. Purtroppo i bellissimi pavimenti in marmo decorato che avevamo precedentemente visto (quando era museo) ora sono coperti. Anche in questo caso avrei apprezzato una sosta più lunga e spiegazioni più dettagliate ma comprendo i limiti dei viaggi di gruppo.

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Altro inconveniente del viaggio in gruppo: all’uscita le persone che avevano rinunciato alla visita non si trovavano più. Tra telefonate e ricerche abbiamo atteso circa mezz’ora che trovassero nuovamente il gruppo! Nel frattempo io e mio figlio abbiamo fatto una merenda improvvisata per strada a base di Simit, le ciambelle al sesamo vendute per strada dai tipici carrettini rossi e bianchi.

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Terza tappa del nostro giro è stato il Gran Bazar. Colorato, speziato, affollato. Una tappa divertente e imperdibile dove abbiamo acquistato con moderazione qualche dolce (loukum e baklava al pistacchio) come souvenir e bevuto un tè alla mela.

Stanchi ma felici abbiamo fatto ritorno in nave. La giornata è stata faticosa, molto calda, ma anche densa di belle esperienze.
 
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Il giorno successivo di buon ora io e mio marito, questa volta da soli perché mio figlio si è rifiutato categoricamente di uscire dopo il pomeriggio precedente, siamo usciti a fare una passeggiata per vedere alcune cose nelle vicinanze del porto. Il rientro in nave era alle 12.30 e quindi non ci siamo sentiti, visto il traffico del giorno precedente, di avventurarci col taxi nel traffico rischiando di perdere la nave con nostro figlio sopra. Abbiamo quindi esplorato il quartiere di Karakoy ricco di caffè e negozi e dove abbiamo assaggiato la baklava in una nota pasticceria, e poi ci siamo spinti sino alla torre di Galata, vedendola solo all’esterno, fino ad Istikal Caddesi dove sono presenti le vetrine dei grandi marchi internazionali. Per ridiscendere al porto abbiamo attraversato il quartiere di Cihangir che ha delle case in legno con le tradizionali bovindo. Qui c’è anche il Museo dell’Innocenza in una palazzina tutta rossa, allestito dallo scrittore Pamuk, ispirato dall’omonimo suo romanzo, raccoglie oggetti di ogni genere della Istanbul del passato, che consiglio caldamente di visitare se ne avete il tempo. Gironzolando qua e là ci siamo poi persi e vista la pianta irregolare della città è facile farlo! Meno male che chiedendo informazione ad un semplice passante lui si è offerto di ricondurci sulla strada giusta per il porto. Una volta al sicuro abbiamo fatto gli ultimi acquisti e siamo rientrati in nave.
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Istanbul richiederebbe ben altre tempistiche di sosta per via dell’estensione, del traffico, della quantità di turisti presenti nei siti di interesse e anche per le tante cose che si possono vedere. Per questa volta ci accontentiamo nella speranza di rivederla presto! Ci restano molti ricordi, migliaia di fotografie, il profumo di spezie e salsedine nella mente e tanti dolci in valigia. Questo, lo sappiamo, è solo un arrivederci.

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Grazie per avermi ricordato Istanbul. È vero, il tempo è troppo risicato per poter apprezzare le bellezze di questa città. Ho potuto visitarla tempo fa soggiornandovi per una settimana ed è veramente sorprendente! La Moschea blu ti lascia senza fiato, così come la Cisterna bizantina. Il Gran bazar è un crogiolo di bellezze ma è ancora più particolare il mercato delle spezie, lì ti senti immersa totalmente nel mondo dei profumi d'oriente.
Col tempo si vanno a perdere le belle tradizioni che rendono speciali le crociere, le conferenze a bordo e anche quei bellissimi particolari che riguardano la navigazione. Credo che il futuro, viste le tendenze e le " mode" , sarà sempre più povero di tutto ciò e converrà spostarci su altro tipo di crociere, non vedo altra alternativa.
Continuo a seguire e ti ringrazio.
 
Noi eravamo stati ad Istanbul nel 2016 ma nel periodo invernale e per nostra sfortuna quell’anno ha nevicato tantissimo rendendo difficili gli spostamenti e le visite. Questa volta sotto il sole e con le belle temperature l’abbiamo davvero riscoperta. E’ una città moderna, organizzata e molto vivibile. Ha parchi e giardini curatissimi e la rete di autobus e metropolitana è efficiente e permette di risparmiarsi il traffico. Molti sono i quartieri che sono stati riqualificati e l’area del porto è davvero uno splendore. Avremmo voluto provare l’hammam e ne abbiamo visitato uno nei pressi del porto, sarà il nostro appuntamento per la prossima visita!

Concludo con questa bella foto che purtroppo non rende l’idea di quanto lo skyline della città dalla nostra vista privilegiata a bordo nave lasci senza fiato.

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Ottavo giorno: Kusadasi/Efeso

Avendo fatto diverse crociere nel mediterraneo orientale abbiamo avuto modo di visitare il sito archeologico di Efeso in svariate occasioni: il sito è imperdibile e malgrado le alte temperature estive e la mancanza totale di ombra vale assolutamente la visita ed anche il viaggio. Questa volta avevamo voglia di organizzare qualcosa di diverso per questa tappa. Già da casa avevamo intuito che si potessero fare delle gite in barca di una giornata partendo direttamente dal porto ed in effetti così è stato. Abbiamo preferito organizzare sul posto per controllare come fosse il meteo della giornata. Le disponibilità sono tante e le imbarcazioni che sono molto tipiche, su più piani, partono dal porticciolo accanto al castello. Noi siamo saliti su quella che era più prossima alla partenza verificando l’orario di rientro, nel nostro caso alle 14.30. Di fatto si naviga sotto costa sul golfo e ci si ferma in due baie per fare il bagno. Offrono anche il pranzo: pollo, riso, insalate, frutta e bevande, gelati confezionati e snack. La musica è molto alta. Per noi è stata una bella esperienza. Il costo sul posto è stato di 15 euro a persona.

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Abbiamo poi fatto una sosta al bazar di Kusadasi perché mio figlio cercava la maglietta di Lukaku J e ovviamente io ne ho approfittato per mangiarmi una squisita baklava al pistacchio. E’ un bazar in cui si può trovare di tutto purché falso ed a prezzi decisamente bassi. Noi non abbiamo necessità di fare acquisti e preferisco possedere anche solo una borsa ma di ottima qualità però è comunque divertente girare fra le vetrine. I tappeti sono bellissimi, mi chiedo se qualcuno abbia fatto la pazzia di comprarlo e portarselo direttamente in crociera!

Tornati in nave ci cambiamo velocemente. Mio figlio ha appuntamento al buffet per cenare con una sua coetanea greca conosciuta in nave (con noi genitori a supervisionare) e poi se ne vanno insieme al Camp at sea. Noi andiamo a prendere un aperitivo al Martini bar dove i barman mentre preparano i drink si esibiscono a tempo di musica come giocolieri per il divertimento del pubblico. E’ un vero spettacolo e il mio cosmopolitan è delizioso! A cena facciamo la conoscenza di una coppia inglese molto simpatica e con loro ci confrontiamo su nave e tappe della crociera. Loro sono entusiasti della loro quarta crociera con la compagnia e ne hanno in programma già una per il prossimo anno sempre nel mediterraneo e che toccherà dei porti vicini a dove noi viviamo. La sensazione di godersi una crociera meravigliosa avendone in programma già una successiva ci alletta molto e programmiamo una visita all’ufficio delle Future cruise per farci fare qualche preventivo.

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Dopo il ristorante andiamo prima a sentire una band che si esibisce nell’atrio e poi al teatro dove c’è un musical che però non ci entusiasma. Andiamo quindi a prendere il nostro pargolo e dopo camomilla (per me) e cookies al cioccolato (per mio figlio) ci ritiriamo in cuccetta per il meritato riposo.

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Nono giorno: Atene

Atene a mio parere richiederebbe minimo una settimana di permanenza! Tra le città europee è una delle mie preferite e pensare ad una toccata e fuga (abbiamo il tutti a bordo intorno alle 17.30) come quella che ci tocca oggi è dura da accettare. Mio figlio tra l’altro si sveglia lamentandosi per il mal di pancia e vuole restare anche oggi in nave perché dice di non sentirsi bene e noi, non volendo perdere la tappa, lo assecondiamo e usciamo soli.

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Decidiamo di prendere l’autobus x80 fuori dal terminal B e di scendere a piazza Syntagma. Facciamo il biglietto giornaliero a circa 4 euro a testa e scarichiamo l’app dei trasporti di Atene per muoverci in autonomia e in modo semplice. Anche qui il traffico non scherza! L’idea era di visitare il Museo di arte cicladica che è una delle poche cose da me non ancora viste ad Atene ma arrivati sul posto troviamo chiuso (martedì è il giorno di chiusura ed io non avevo controllato), così anche il museo Benaki che è proprio lì accanto. Siamo sfortunati! Ripieghiamo, si fa per dire, sui siti archeologici. Andiamo all’antica Agorà e la visitiamo in lungo e largo compreso il museo dove ho assistito alla terribile scena di un turista che si è seduto sui resti di un capitello scambiandolo per uno "sgabello! poi la Biblioteca di Adriano che è lì vicino e successivamente l’Agorà romana. Tutto ciò che vediamo ci lascia senza fiato. Soprattutto il sito dell'antica Agorà è particolarmente suggestivo perché senza troppe abitazioni intorno rende porprio l'idea di come poteva essere il principale sito di scambio e incontro dell'antica grecia. Da lì inoltre c'è una spettacolare vista sul partenone (che attualmente ha molti ponteggi intorno per ristrutturazione) Per fortuna fa caldo ma il cielo è parzialmente coperto dalla nuvole e proprio fuori dal sito trovo un mercato ortofrutticolo dove per appena 15 centesimi compro una banana per integrare. Il fruttivendolo è loquace e scambiamo alcune parole sulla situazione economica della città. In effetti girando a piedi abbiamo visto molti negozi bar e ristoranti con le serrande abbassate ed in taluni casi addirittura con le aperture murate. Dal suo punto di vista se l'Europa avesse voluto aiutare la Grecia tanto quanto sta facendo con l'Ucraina adesso le cose andrebbero meglio.

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Nel quartiere di monastiraki facciamo un giro al mercato delle pulci dove io trovo alcune cose interessanti e che vorrei comprare (ma desisto, pensando alla capienza della valigia) e passeggiando si fa ora di pranzo così ci gustiamo un gyros da Kostas.

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Restandoci ancora del tempo andiamo al museo dell’Acropoli che vale sempre la visita, per fortuna nel primo pomeriggio non c'è troppa coda. Il museo è stupendo e l'allestimento permette davvero di vedere con clama tutti i reperti esposti. Nello shop del museo trovo i Playmobil in serie limitata sul mondo greco antico e decido di fare un regalo a mio figlio. Ultimo caffè greco preso in una deliziosa piazzetta e poi ritorno sempre in autobus fino al Pireo.

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In nave andiamo e recuperare nostro figlio che è un po’ triste perché la sua amica greca è scesa! Ed io che pensavo che gli fossimo mancati!

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Decimo giorno: navigazione

Ci svegliamo presto e nonostante il sole c’è molto vento quindi escludiamo di andare in piscina all’aperto dove ci sono in programma diverse attività: scuola di ballo, trivia, esibizioni di band dal vivo, e fatta la colazione decidiamo di andare nella piscina al chiuso. Questo ambiente (il cui accesso è riservato agli adulti) è davvero molto tranquillo: c’è una piscina abbastanza grande con acqua riscaldata (ma non troppo calda), dei grandi lettini in legno con materassi, ambienti con poltroncine e due vasche idromassaggio. C’è anche un angolo bar/snack salutari dove fanno dei buonissimi smooties e frullati. Ci fermiamo quindi a leggere per un paio d’ore e ci immergiamo anche per un po’ nell’idromassaggio. A differenza delle navi della compagnie italiane non c’è mai affollamento per entrare e nessuno ti invita ad uscire. I teli e gli asciugamani, qui come altrove sulla nave, sono sempre disponibili in grandi quantità, si prendono, usano e si lasciano nell’apposito contenitore quando ci si reca altrove oppure si possono anche portare in camera, ad esempio se si è bagnati e si vuole rientrare in cabina per cambiarsi o farsi una doccia. In quel caso li ritira l’assistente di cabina. In piscina facciamo conoscenza di un gruppo di ospiti che vengono dall’Oregon e con loro discutiamo di politica estera, giusto per non rilassarci troppo!

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Durante la giornata è prevista la parata di tutto il personale e degli ufficiali, comandante compreso, che sfilano a tempo di musica in piscina, una consuetudine di Celebrity ed un modo per vedere quante persone sono indispensabili per far sì che una crociera sia un’esperienza memorabile. Facciamo loro un grande applauso, se lo meritano davvero! Non abbiamo mai trovato una persona indisposta o di malumore. Tutti si sono spesi moltissimo per farci sentire coccolati e assistiti. A cena, in piscina, al bar si sono sempre presi del tempo per conversare con noi, chiederci della nostra giornata in escursione o altro, chiedere come stesse nostro figlio. Ricordando che fossimo italiani spesso ci salutavano con qualche parola nella nostra lingua e al ristorante ci hanno sempre chiamato per nome, facendoci sentire i benvenuto sempre e venendo incontro alle nostre esigenze. La cosa che fa più piacere a me personalmente è vedere che lavorano sodo ma con grande orgoglio di quello che fanno, non corrono trafelati ma svolgono il loro compito in modo efficiente e prendendo il tempo che ci vuole. In questo modo non hai mai la sensazione di essere un “peso” perché trasmettono un clima di grande relax. Il rapporto tra il numero di ospiti e la crew in effetti fa sì che ci sia veramente tanto personale, per esempio al buffet non si creano mai code perché gli addetti al servizio sono molti e ci sono degli addetti che hanno il compito di pulire il banco e sistemare le pinze per prendere il cibo. Parlando con i vari ospiti della nave tutti hanno confermato la nostra sensazione e molti hanno detto di scegliere Celebrity proprio per il servizio.

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Altra cosa che notiamo sempre su Celebrity: gli ufficiali, il direttore di crociera, il comandante stesso sono tutti a disposizione di tutti, non c’è nessuno che fa pesare il suo ruolo. Se c’è un bicchiere fuori posto è lo stesso ufficiale che lo raccoglie e lo sistema, se incontri qualcuno in ascensore o in giro per la nave ti chiede immediatamente se può esserti di aiuto. Il giorno dello sbarco sono all’uscita che ti salutano e chiedono come è andata la vacanza.

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Essendo il giorno di navigazione più prossimo all’arrivo al buffet hanno organizzato un vero e proprio banchetto: appetizer di ogni tipo, arrosti, pesce fresco e cascata di cioccolato dove intingere marshmallow e frutta. A questo punto della vacanza non avvertiamo quasi più lo stimolo della fame ma assaggiamo qualcosa ed è tutto ottimo. Il pomeriggio ci impegneremo a smaltire in palestra!

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Di pomeriggio andiamo anche all’ufficio Future cruise per vedere le crociere in programma per l’anno prossimo e ne adocchiamo due interessanti per le quali chiediamo un preventivo ma per la clientela italiana si appoggiamo all’agenzia che già ci segue e quindi non avendo trovato una scontistica speciale per la prenotazione durante la crociera, rimandiamo la prenotazione. In ufficio c’è un’impiegata italiana, l’unica che abbiamo conosciuto della nostra nazionalità.
Il pomeriggio passa velocemente tra palestra, spuntini, visite ai negozi. Segnalo come molto interessante una sezione dei negozi dedicata agli articoli di lusso pre-loved, quindi usati. Orologi Rolex e borse Louis Vuitton davvero molto ricercati e belli e il personale preparato nelle spiegazioni. Uno dei nostri luoghi preferiti è la Library dove si possono trovare molti romanzi da leggere ma non ne ho visti in lingua italiana e il Caffè al bacio dove si possono trovare specialità di caffetteria e tè, pasticceria e i famosi cookies di cui va ghiotto mio figlio. Accanto c’è la gelateria ma non l’abbiamo provata perché spesso prendevamo il gelato al buffet a fine pasto. Perché in nave le ore volano? Siamo già a preparaci per la cena glamour chic. In generale abbiamo visto un abbigliamento molto casual, anche durante questa cena e comunque gli americani in quanto ad abbinamenti arditi non scherzano! Il capitano non si fa vedere la si può fare una foto con schermo verde dove poi in post produzione aggiungono la foto del capitano come fosse stato lì. Divertente ma a noi non interessa.

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La cena è super. Prendiamo come antipasto la famosa Crab cake di Celebrity (un tortino croccante al granchio) e poi aragosta e filetto alla Wellington. Come dessert il nostro cameriere ci invita a provare la Baked Alaska che è un dolce tipico americano con gelato e meringa (a mio gusto troppo dolce) e io prendo per la prima volta la Cheesecake che è preparata a regola d’arte.

A teatro c’è uno spettacolo odi acrobati molto suggestivo e il capitano interviene per un breve saluto di fine crociera. I giorni sono volati!

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Allegati

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Complimenti per il diario, una curiosità in che lingua parlano ai bambini gli animatori? Grazie.
Grazie mille! Le animatrici parlano in inglese ma essendo di diverse nazionalità parlano anche la propria lingua di origine e quindi c'erano una ragazza argentina ed una messicana che parlavano lo spagnolo come lingua di emergenza :) hanno detto che con nostro figlio hanno fatto un breve corso accelerato di italiano che verrà loro comodo con gli altri ospiti! Una sera hanno fatto tutti insieme la pizza e mio figlio coontinuava a chiedere l'aglio per fare la marinara senza che nessuno intuisse cosa fosse. Alla fine ci hanno chiamato per farsi aiutare!

L'ultimo giorno al buffet abbiamo incontrato una famiglia di italiani che per l'ostacolo della lingua non ha mandato i due figli al club (e non sono mai stati al ristorante perché i menu sono solo in inglese) ma è una limitazione autoimposta inutile e persino dannosa ai fini di vivere bene la crociera perché per quanto riguarda i bambini davvero non è un problema, anzi! (e comunque anche su costa mio figlio aveva fatto amicizia con una bimba francese) e per gli adulti cercano davvero di venirti tutti incontro e di aiutarti in ogni modo. e poi in extrema ratio ci sono i traduttori automatici!

Un episodio legato alla comprensione dell'inglese che ci è capitato uno degli ultimi giorni di vacanza. Sale una persona sull'ascensore dove già eravamo noi e chiede a mio figlio che era accanto alla pulsantiera se per favore gli schiacciava il terzo piano. Io ero già pronta a tradurre ma ho visto con grande sorpresa che lo ha fatto da solo perché aveva compreso la richiesta.
 
Rivedo con piacere la Reflection.
Ho viaggiato due volte con lei in Classe Concierge.

Buon inizio per il diario che si preannuncia interessante.

Bellissimo diario, complimenti e ottima nave!
Complimenti per il diario, una curiosità in che lingua parlano ai bambini gli animatori? Grazie.

Grazie mille per l'incoraggiamento. Essendo il primo diario che scrivo spero di aver fornito informazioni interessanti e qualche suggestione dei luoghi visitati. La Reflection malgrado gli anni è proprio una bella nave ed anche io ci ho viaggiato molte volte ritrovando anche alcune persone del personale. Ha spazi adeguati e molto curati e per me è la misura giusta per sentirsi davvero in vacanza
 
Devo farti in sacco di complimenti.
Hai descritto tutto in modo egregio ma nel contempo con una piacevolissima scorrevolezza.
Nel peregrinare per i mari ho incrociato diverse navi di Celebrity ed ho avuto occasione di parlare con altri compagni di viaggio che, avendo avuto la possibilità di viaggiarvi, hanno cercato di descrivere sommariamente le qualità e caratteristiche delle navi.. ma non in modo chiaro come hai fatto tu.
In effetti, specie dopo quanto seguito, mi piacerebbe moltissimo provare l'esperienza Celebrity ma purtroppo, come ampiamente capito anche nel thread dell'influenza della lingua di bordo, avendo il problema basilare della lingua inglese che non mi sono mai impegnato a studiarla ....mi accontenterò di seguire altri che spero possano raccontare le loro esperienze e vivere con loro la crociera, spero con altrettanta piacevolezza.
Vi auguro di potervi nuovamente assaporare tutto il piacere che si possa provare a bordo di queste navi e magari, chissà, avere il piacere di incontrarvi a bordo di altre navi ...
Grazie per la compagnia e.....alle prossime

Alberto
 
Grazie mille per l'incoraggiamento. Essendo il primo diario che scrivo spero di aver fornito informazioni interessanti e qualche suggestione dei luoghi visitati. La Reflection malgrado gli anni è proprio una bella nave ed anche io ci ho viaggiato molte volte ritrovando anche alcune persone del personale. Ha spazi adeguati e molto curati e per me è la misura giusta per sentirsi davvero in vacanza
Tranquilla, tutto perfetto sia nella ricchezza delle spiegazioni dei luoghi sia nel descrivere le opzioni e la vita di bordo di questa Compagnia di cui era da un po' che non si avevano notizie qui sul Forum. Grazie!
 
Diario e cellente e molto utile anche x le descrizioni di instanbil, che farò ad aprile con costa. Purtroppo, a parte l ostacolo lingua inglese, che si può superare se si conosce un po' di inglese scolastico, rimane il costo, che per le cabine singole mi sembra veramente alto. Ma non si sa mai.. magari fanno offerte...
 
grazie , noi siamo affezionati di princess che ritengo simile a celebrity come standard.
il tuo diario mi convince che prima o poi dovremo fare una crociera con celebrity ( tra l'altro vediamo spesso le navi all'ancora a santa margherita)
 
Stato
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