Eccomi qua’ a scrivere il mio primo post devo ammettere da nostalgico e forse un po’ troppo lunghetto!!
L’amore-malattia per le navi comincia molto presto,già a 5 anni viaggiavo con le mitiche Canguro da Genova a Cagliari,essendo figlio di emigrati al nord ogni estate papà ci portava in Sardegna.
Cosi sempre stato amante del mondo e delle navi all’eta di 21 anni l’equazione navi-amore per il mondo e pochissimi soldi per viaggiare era uguale ad imbarcarmi su una nave da crociera.
Il mio primo imbarco fu sulla mitica Sea princess, 6 mesi di gavetta in sala ,visto il mio inglese ancora molto scarso,la nave era bellissima per quei tempi 25000 tons non erano poche,in quell’imbarco toccai ,caraibi,riviera messicana,Alaska e poi la transpacifica sino a Kobe.
Dopo un mese di vacanza in Sardegna fui richiamato,questa volta destinazione Miami,imbarco sulla mitica Royal Princess.
Erano i tempi in cui solo i più bravi della compagnia finivano sul Royal,erano i tempi del personale di sala italiano al 90%,andando per gerarchie dal maitre allo chef de rang tutti e solo italiani.
Poi dai comis ai buffet boy alcuni messicani.
Erano i tempi in cui i travel agent americani, per contratto ,vendevano le crociere con la clausola Italians Dinning room waiters” oggi questo e’ impensabile ed abominevole …………..ma funzionava cosi.
Le crociere del Royal erano le più belle ,le più care, ai caraibi si toccavano ,puerto rico, saint thomas,la bellissima mayerau ,aruba ,etc poi c’era la famigerata crociera del transcanal,crociera di 15 giorni da San Juan ad Acapulco quasi tutta navigazione con le toccate e fughe a Saint Thomas ed Aruba ,ciò per noi voleva dire lavoro ,tanto lavoro però bello ,tanto bello.
Il canale di panama era un ‘inferno un caldo ed un’afa e raramente abbiamo visto il sole,in sala il lavoro era durissimo dalla mattina alle 8 con un’ora di pausa sino alle 4 del pomeriggio,open sitting ed i posti by the windows perennemente pieni.
Gia avevo scalato anche se di poco le gerarchie di sala,col mio inglese discreto dai ranghi più bassi della sala ero arrivato a chef de rang,in soldoni da 260 a 3000 dollari,naturalmente tutte mance in quanto lo stipendio che la compagnia ci passava era di appena 70 dollari mensili,se eri bravo,se ti capitavano i passeggeri giusti spesso si arrivava a 5000 US dollari mensili.
Lo standard di passeggero sul Royal era altissimo solo americani quasi tutti ricchissimi. Del resto la nave vantava TUTTE le cabine con finestre i primi deck e tutte le altre con balconi,non esisteva una cabina interna.
Rapporto crew-passeggero.
Il piu’ alto 1200 passeggeri 600 crew.1 a 2.
Gia’ al nostro crew wellcome il primo minuto sulla nave si andava subito dal commodore,per noi crew era come un padre,ci diceva che se avessimo bisogno di qualsiasi cosa,qualsiasi problema avessimo avuto lui era sempre disponibile.
Il comando era di nazionalità inglese,persone rigorose rispettose,dei veri signori,poi si andava dai cabin-steward inglesi,sommelier inglesi,personale shop-casino’americano.
Il passeggero per noi crew era al disopra di tutto MAI si doveva dire di no ,se voleva il caviale ,caviale sia,se desiderava l’aragosta o il salmone così sia e che io sappia senza nessunissima spesa aggiuntiva.
Prima di ogni servizio c’era il meeting con maitre e capisala,si studiava il menù e ci ribadivano sempre che a bordo il passeggero poteva avere TUTTO era vero a bordo c’era tutto. Il nostro rapporto col passeggero era bellissimo,ancora a distanza di 20 anni mi sento con qualcuno di loro,il lavoro era duro molto duro, ma piacevolissimo,ricordo ancora ore ed ore passate a chiacchierare con loro spesso sino a notte fonda,loro con noi erano gentilissimi sempre sorridenti e così noi con loro mai in circa 250 crociere, ho avuto un problema coi miei passeggeri. E col senno di poi mai ho fatto questo per i soldi,mai ho sorriso ad un passeggero con l’intenzione di avere una bella mancia,era proprio quel che si dice un bellissimo lavoro,un’esperienza unica.Infatti rientravo in italia sempre con poche centinaia di dollari perche dopo il contratto c’era il mese a Los Angeles o dovunque fosse la tua fidanzata di turno.
Ho avuto il privilegio di lavorare sul Royal,di avere al mio tavolo la bellissima Lady D.di avere al mio tavolo il grandissimo Gavin MacLeod sponsor per la Princess per ben 23 anni,i piu’ quotati Commodore hanno condotto la nave dai Caraibi alla Cina dal Venezuela alla Russia,ho avuto il privilegio di vedere il mondo,quasi tutto.
Ho lasciato la nave dopo 5 anni,un po’ per amore un po’ per paura di non poterla lasciare più la malattia del ferro mi aveva già contagiato,e dopo aver navigato,visto mezzo mondo decisi di dire basta.
Ancor oggi non passa giorno che non pensi alla mia Royal son passati 20 anni ma lei è sempre nel mio cuore più di quanto ti possa stare a cuore una donna,tanto di più. E quel fumaiolo color senape che oggi porta,proprio non mi va giù.
Del resto tra noi crew si diceva”Dove finisce la realtà,comincia la nave da crociera”
L’amore-malattia per le navi comincia molto presto,già a 5 anni viaggiavo con le mitiche Canguro da Genova a Cagliari,essendo figlio di emigrati al nord ogni estate papà ci portava in Sardegna.
Cosi sempre stato amante del mondo e delle navi all’eta di 21 anni l’equazione navi-amore per il mondo e pochissimi soldi per viaggiare era uguale ad imbarcarmi su una nave da crociera.
Il mio primo imbarco fu sulla mitica Sea princess, 6 mesi di gavetta in sala ,visto il mio inglese ancora molto scarso,la nave era bellissima per quei tempi 25000 tons non erano poche,in quell’imbarco toccai ,caraibi,riviera messicana,Alaska e poi la transpacifica sino a Kobe.
Dopo un mese di vacanza in Sardegna fui richiamato,questa volta destinazione Miami,imbarco sulla mitica Royal Princess.
Erano i tempi in cui solo i più bravi della compagnia finivano sul Royal,erano i tempi del personale di sala italiano al 90%,andando per gerarchie dal maitre allo chef de rang tutti e solo italiani.
Poi dai comis ai buffet boy alcuni messicani.
Erano i tempi in cui i travel agent americani, per contratto ,vendevano le crociere con la clausola Italians Dinning room waiters” oggi questo e’ impensabile ed abominevole …………..ma funzionava cosi.
Le crociere del Royal erano le più belle ,le più care, ai caraibi si toccavano ,puerto rico, saint thomas,la bellissima mayerau ,aruba ,etc poi c’era la famigerata crociera del transcanal,crociera di 15 giorni da San Juan ad Acapulco quasi tutta navigazione con le toccate e fughe a Saint Thomas ed Aruba ,ciò per noi voleva dire lavoro ,tanto lavoro però bello ,tanto bello.
Il canale di panama era un ‘inferno un caldo ed un’afa e raramente abbiamo visto il sole,in sala il lavoro era durissimo dalla mattina alle 8 con un’ora di pausa sino alle 4 del pomeriggio,open sitting ed i posti by the windows perennemente pieni.
Gia avevo scalato anche se di poco le gerarchie di sala,col mio inglese discreto dai ranghi più bassi della sala ero arrivato a chef de rang,in soldoni da 260 a 3000 dollari,naturalmente tutte mance in quanto lo stipendio che la compagnia ci passava era di appena 70 dollari mensili,se eri bravo,se ti capitavano i passeggeri giusti spesso si arrivava a 5000 US dollari mensili.
Lo standard di passeggero sul Royal era altissimo solo americani quasi tutti ricchissimi. Del resto la nave vantava TUTTE le cabine con finestre i primi deck e tutte le altre con balconi,non esisteva una cabina interna.
Rapporto crew-passeggero.
Il piu’ alto 1200 passeggeri 600 crew.1 a 2.
Gia’ al nostro crew wellcome il primo minuto sulla nave si andava subito dal commodore,per noi crew era come un padre,ci diceva che se avessimo bisogno di qualsiasi cosa,qualsiasi problema avessimo avuto lui era sempre disponibile.
Il comando era di nazionalità inglese,persone rigorose rispettose,dei veri signori,poi si andava dai cabin-steward inglesi,sommelier inglesi,personale shop-casino’americano.
Il passeggero per noi crew era al disopra di tutto MAI si doveva dire di no ,se voleva il caviale ,caviale sia,se desiderava l’aragosta o il salmone così sia e che io sappia senza nessunissima spesa aggiuntiva.
Prima di ogni servizio c’era il meeting con maitre e capisala,si studiava il menù e ci ribadivano sempre che a bordo il passeggero poteva avere TUTTO era vero a bordo c’era tutto. Il nostro rapporto col passeggero era bellissimo,ancora a distanza di 20 anni mi sento con qualcuno di loro,il lavoro era duro molto duro, ma piacevolissimo,ricordo ancora ore ed ore passate a chiacchierare con loro spesso sino a notte fonda,loro con noi erano gentilissimi sempre sorridenti e così noi con loro mai in circa 250 crociere, ho avuto un problema coi miei passeggeri. E col senno di poi mai ho fatto questo per i soldi,mai ho sorriso ad un passeggero con l’intenzione di avere una bella mancia,era proprio quel che si dice un bellissimo lavoro,un’esperienza unica.Infatti rientravo in italia sempre con poche centinaia di dollari perche dopo il contratto c’era il mese a Los Angeles o dovunque fosse la tua fidanzata di turno.
Ho avuto il privilegio di lavorare sul Royal,di avere al mio tavolo la bellissima Lady D.di avere al mio tavolo il grandissimo Gavin MacLeod sponsor per la Princess per ben 23 anni,i piu’ quotati Commodore hanno condotto la nave dai Caraibi alla Cina dal Venezuela alla Russia,ho avuto il privilegio di vedere il mondo,quasi tutto.
Ho lasciato la nave dopo 5 anni,un po’ per amore un po’ per paura di non poterla lasciare più la malattia del ferro mi aveva già contagiato,e dopo aver navigato,visto mezzo mondo decisi di dire basta.
Ancor oggi non passa giorno che non pensi alla mia Royal son passati 20 anni ma lei è sempre nel mio cuore più di quanto ti possa stare a cuore una donna,tanto di più. E quel fumaiolo color senape che oggi porta,proprio non mi va giù.
Del resto tra noi crew si diceva”Dove finisce la realtà,comincia la nave da crociera”