le foto di Venezia sono incredibili,ma vogliamo sapere qualcosa di piu sulla nave e sull'equipaggio,la lingua parlata a bordo e piu informazioni possibili sulla vita di bordo.CMQ ti seguo con interesse perchè onestamente ,anche se con dispiacere,l'ultima crociera con costa ci ha lasciato un po perplessi e magari sarebbe interessante provare un'altra compagnia
L'equipaggio della nave ha lasciato il segno più indelebile in ognuno di noi. Cordiali, garbati e preparati come non avremmo mai immaginato. La lingua maggiormente parlata era l'inglese ma molti di loro conoscevano bene anche lo spagnolo e quindi risultava più facile capirli e farsi capire. Comunque debbo dire che si sono sempre dati da fare per non lasciare inevase le richieste dei passeggeri. Come già precedentemente detto sembrava che la compagnia li avesse selezionati anche prestando attenzione all'aspetto. Erano per la maggior parte biondi con gli occhi azzurri con la carnagione chiara. Sul cartellino ho notato la loro provenienza: Romania, Ucraina, Polonia, Albania, Ungheria e Serbia. Ad esempio una delle cameriere del buffet, Margareta, aveva dei modi così gentili che quando ti chiedeva se avessi bisogno di qualcosa lo faceva a voce bassa come se non volesse disturbarti con le sue domande. Piccolina, con i capelli di media lunghezza biondissimi, sembrava una piccola principessa.
Tutti erano sempre pronti e sorridenti, scambiavano due parole e si allontanavano discretamente. Il nostro cabinista Jojo, un simpatico Cileno, ci chiamava per nome, ogni mattina ci mostrava un oggetto e ci chiedeva di scandirgli il nome in italiano, lui lo ripeteva più volte sino a pronunciarlo correttamente, poi tornava al suo lavoro. Il giorno dopo ci mostrava l'oggetto e con un sorrisone ci ridiceva il nome chiaramente e poi ne chiedeva di altri. Era fantastico.
Ho trovato tantissima educazione nel personale ma anche tra i passeggeri. Ad esempio, se accanto a te c'erano delle persone che parlavano e si divertivano, dopo aver bevuto un pochino, lo faceva sempre prestando attenzione a non disturbare il vicino. Il comandante, così come detto anche da Luck, è una persona squisita, umile e molto disponibile. Spesso lo vedevi passeggiare per la nave o avvicinarsi alle piscine e scabiare quattro chiacchiere con i passeggeri. Il primo giorno io e mio marito, mentre ci trovavamo in un idromassaggio a poppa nave, abbiamo conosciuto una coppia di Napoli e ci siamo messi a conversare con loro. Ad un certo punto si è avvicinato il Commodoro Giuseppe Romano e ha ricordato alla nipote che la cena al Sabatini sarebbe stata per le ore 20.00. dopo di che ci ha salutato, ci ha chiesto se ci trovassimo bene e, ottenuta la risposta positiva, ha sorriso e se ne è andato. La nipote ci ha raccontato un po' di aneddoti della vita dello Zio (di Meta di Sorrento) e ha detto che amava molto il suo lavoro e lo faceva con dedizione e molto entusiasmo nonostante i molti anni di navigazione.
Alla partenza da Santorini, mi trovavo sul ponte sopra quello di comando, a destra, e guardavo il comandante che impartiva gli ultimi ordini e suonava le sirene. Al termine ha disteso il braccio e mi ha simpaticamente salutata. Questo gesto mi ha fatto veramente piacere. Un gesto semplice che ha comunque dato gioia a chi lo ha ricevuto. Grazie comandante.
Altre due persone che meritano di essere menzionati sono lo chef del buffet Paolo Merio, comasco doc, che trovavi sempre sorridente dietro il bancone delle preparazioni, pronto a soddisfare ogni richiesta (io ad esempio sono stata prontamente accontentata di un piatto di fagiolini ben cotti senza aglio ne cipolla) ed ogni giorno era li, nella sua figura maestosa, a salutare ed augurare buon appetito. Sembrava di essere nel ristorantino sotto casa, dove usi andare perchè il cuoco conosce le tue abitudini e non ti riserva sorprese, anzi ti fa sentire nella sala di casa. L'altro è lo chef del Ristorante Michelangelo, Francesco, pugliese, che il primo giorno di navigazione si è esibito nella preparazione di una maestosa penna all'arrabbiata il cui odore di aglio lo si poteva sentire già da un paio di ponti sopra. Quando ci ha proposto di assaggiarle ho fatto una faccia così dispiaciuta (non digerisco l'aglio) che prontamente ha fatto un piccolo spazio nella padellona e me ne ha preparato un pochino solo con pomodoro. E' stato gentilissimo, e alla fine della cena si è avvicinato al nostro tavolo e ci ha invitato a ritornare la sera successiva. Ci avrebbe preparato un bel piatto di spaghetti aglio, olio e peperoncino. Mentre lo diceva mi guardava e sorrideva a 32 denti. Inevitabile una gran risata di gruppo.
Saluto anche il cameriere peruviano Arnaldo, sempre del Ristorante Michelangelo, che suonava e cantava magnificamente, e che usava dire questa frase: "Se avete da dire cose positive, mi chiamo Arnaldo, se invece sono negative, allora mi chiamo Francesco". Inutile dire che ci faceva morire tutti dal ridere.
E' stata veramente una bellissima crociera, unica. Sarà che abbiamo trovato il tempo sempre bello, il mare sempre calmo, la nave stupenda, mai una fila, spazi disponibili ad ogni ora, tanta tanta educazione fra i passeggeri, che è impossibile dire qualcosa di negativo.
Non sono una persona molto esigente, ma se lo fossi stata, credo che questa nave, questa compagnia, e tutto il suo equipaggio avrebbero, come debbo effettivamente sottolineare (HANNO), soddisfatto ogni mia aspettativa.
A domani per tutto il resto (foto comprese).
Alessandra
Domani posterò altre foto della nave, ho con me tutti i Princess Patter, che ho intenzione di scannerizzare e inserire uno per uno. Sulla prima pagina di ognuno di essi vi è una piccola descrizione di alcuni dei dipendenti della Princess.