Come altre volte abbiamo convenuto, altro non è che l'immagine della società attuale. Parlo in generale ovviamente, poi ci sono anche episodi virtuosi.
Ormai purtroppo tutto è permesso, con il principio della tolleranza e del non permettere nessun rimprovero o osservazione, perchè "si va a ledere la dignità o libertà personale".
Si dimentica spesso che la libertà altrui finisce dove inizia la propria, e non ci devono essere sconfinamenti.
Un tempo chi rappresentava un minimo di autorità (un insegnante, un responsabile, un anziano, un addetto ai controlli...) veniva più o meno ascoltato quando interveniva, adesso gli si risponde "ma come ti permetti, faccio come mi pare...".
E' triste, ma succede.
Occorre però porre un freno, è possibile, basta volerlo, ma dispiace dirlo sulle navi solitamente non viene fatto, tranne qualche lodevole eccezione.
Vediamo nello specifico cosa accade a bordo: quando le regole vengono disattese (tuffi in piscina, voce alta nei corridoi, torso nudo al buffet, sdraio occupate e tutto quanto voi sapete bene), e qualcuno educatamente chiede agli addetti di intervenire, spesso viene risposto "se riprendo un ospite pagante, lui protesta e io ci vado di mezzo, e mi prendo rimproveri dai miei superiori o peggio". Così si lascia fare, e in buona sostanza chi ha la peggio è l'ospite educato e ligio alle regole, che oltre al disagio subito, viene anche preso in giro.
Vorrei tanto dire ai dirigenti delle Compagnie: se voi tollerate tutto, con la scusa che sono ospiti paganti e se ripresi li perdete come clienti e parlano male sui social, i clienti che hanno invece un comportamento corretto ed educato non potrebbero stancarsi di questo andazzo ed essere loro ad abbandonare la Compagnia? Così, anzichè perdere uno o due cafoni, perdete decine di clienti educati? Quale delle due circostanze è la meno peggio? Dai, lo capirebbe anche un bambino...