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Sempre più disgustato.

Stato
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se c'è da dare un premio, una mia ex collega - in partenza in aereo per Londra - venne bloccata al check in per carta d'identità scaduta. Informò il marito chiedendogli di andare in aeroporto a portarle il passaporto (abitavano ad un'ora da lì). Intanto lei cambia prenotazione per avere un volo un po' più tardi. Il marito arriva trafelato e... anche passaporto scaduto :ROFLMAO::ROFLMAO:
Bella coppia...
 
Ho l’incubo di dimenticare qualcosa di importante per cui io e mio marito facciamo una “spunta” prima di uscire di casa : medicine, documenti d’identità e di viaggio, soldi…il resto si può rimediare
 
A proposito di aneddoti....
Qualche anno fa, a sera, ero alla reception quando arriva un signore tutto infuriato perchè, a suo dire, al ritorno a bordo al momento del controllo gli avevano sequestrato un set di coltelli acquistato a terra mentre ad un suo amico rientrato poco prima, pur avendo lo stesso set, non gli era stato sequestrato. Questo lo aveva fatto infuriare e pretendeva che gli fosse restituito. Non so come sia finita la cosa ma immagino che anche al suo amico dovrebbero aver fatto lo stesso trattamento perchè sicuramente, almeno spero, gli dovrebbero aver chiesto chi fosse.
 
Quando questi comportamenti intollerabili e pericolosi cominciai a denunciarli io qui sul forum, 5 o 6 anni fa, tutti a darmi addosso che ero un'esagerata e che nessun altro aveva mai visto a bordo niente del genere. Ora li avete visti. Forse io ero solo intollerante un lustro più avanti, è sempre stata una mia caratteristica arrivare prima degli altri. Basta aspettare, e invariabilmente si dimostra che avevo ragione... ci sono abituata.
Bene, fatta la doverosa rivendicazione personale, come ho risolto il problema all'epoca? Dopo essermi rintanata per qualche anno e isolata sul mio balcone, alla fine ho smesso di fare crociere. Sarei volentieri passata a compagnie più selettive (tipo Silversea) ma ancora non me le posso permettere, perciò la scelta è stata obbligata. Ora le mie vacanze le faccio dove mi viene garantita maggior tutela e tranquillità.

Più complesso è analizzare perché questo succede. Psichiatri, sociologi e criminologi ci stanno scrivendo caterve di libri da almeno un decennio...
Provo a riassumere quel che più ricorrentemente ho letto negli ultimi anni.
Il problema è la famiglia, prima agenzia educativa che da almeno 30 anni ha smesso di educare. Gli attuali 40enni che oggi sono genitori hanno spesso ricevuto una cattiva o nessuna educazione (e si vede: già loro non sanno cosa sia il rispetto), e oggi a loro volta non sono in grado di educare i loro figli perché non sanno nemmeno di che si parla (vedi genitori che aggrediscono gli insegnanti, etc). A peggiorare le cose il fatto che in famiglia oggi si sono totalmente eliminati i conflitti, non si parla, non si discute, non si punisce, apparentemente va tutto benissimo, DEVE andare tutto benissimo. In realtà stanno tutti sempre appiccicati al telefono (i genitori per primi), i giovani non ricevono educazione, guida e limiti ma neanche ascolto, gli si danno soldi solo per levarseli di torno e poter continuare a twittare in santa pace. E di questo i figli patiscono, hanno soldi e libertà ma nessuna autostima.
Il risultato è quel narcisismo dilagante e devastante che vediamo tutti i giorni: nessuno è più abituato ad avere limiti e riguardi, a mediare, a elaborare la frustrazione di un rifiuto. Finché stanno in famiglia va tutto apparentemente bene, tanto lì nessuno discute di nulla e tutti approvano tutto; appena escono dal guscio e incontrano qualcuno che gli dice un no, arrivano a uccidere.
Queste sono le analisi che ho più spesso incontrato, e che condivido.
Guardate la famiglia di Turetta, fulgido esempio di perfetta famiglia disfunzionale: apparentemente una famiglia tranquilla e normalissima; lui uccide la fidanzata, il padre commenta "era un bravissimo figlio, gli abbiamo sempre dato tutto..." (appunto, mai un no); lui va in carcere, il padre lo consola "non ti preoccupare, non hai mica fatto niente, te non sei mica uno che va ad ammazzare la gente..." (no, macché); padre deresponsabilizzato e deresponsabilizzante; madre non pervenuta, e anche questo la dice lunga.
Ma se ci fate caso, tutti i comportamenti sociopatici e narcisistici - più o meno letali, ma sempre gravi e socialmente inaccettabili - nascono in famiglia e da questa sono avallati. E' un cliché che si ripete sempre uguale: cominciano con la maleducazione, una prepotenza non arginata e punita, finiscono per credere di poter fare qualunque cosa senza conseguenze, solo perché ritengono sia loro diritto soddisfare qualunque desiderio. Senza tenere in minimo conto nessun altro, perché a questo non sono stati educati.

Detto questo, e capita l'origine, non è un problema di facile soluzione.
Siccome queste persone infrequentabili sono ormai ovunque, io preferisco isolarmi che essere obbligata a frequentarle.
 
Quando questi comportamenti intollerabili e pericolosi cominciai a denunciarli io qui sul forum, 5 o 6 anni fa, tutti a darmi addosso che ero un'esagerata e che nessun altro aveva mai visto a bordo niente del genere. Ora li avete visti. Forse io ero solo intollerante un lustro più avanti, è sempre stata una mia caratteristica arrivare prima degli altri. Basta aspettare, e invariabilmente si dimostra che avevo ragione... ci sono abituata.
Bene, fatta la doverosa rivendicazione personale, come ho risolto il problema all'epoca? Dopo essermi rintanata per qualche anno e isolata sul mio balcone, alla fine ho smesso di fare crociere. Sarei volentieri passata a compagnie più selettive (tipo Silversea) ma ancora non me le posso permettere, perciò la scelta è stata obbligata. Ora le mie vacanze le faccio dove mi viene garantita maggior tutela e tranquillità.

Più complesso è analizzare perché questo succede. Psichiatri, sociologi e criminologi ci stanno scrivendo caterve di libri da almeno un decennio...
Provo a riassumere quel che più ricorrentemente ho letto negli ultimi anni.
Il problema è la famiglia, prima agenzia educativa che da almeno 30 anni ha smesso di educare. Gli attuali 40enni che oggi sono genitori hanno spesso ricevuto una cattiva o nessuna educazione (e si vede: già loro non sanno cosa sia il rispetto), e oggi a loro volta non sono in grado di educare i loro figli perché non sanno nemmeno di che si parla (vedi genitori che aggrediscono gli insegnanti, etc). A peggiorare le cose il fatto che in famiglia oggi si sono totalmente eliminati i conflitti, non si parla, non si discute, non si punisce, apparentemente va tutto benissimo, DEVE andare tutto benissimo. In realtà stanno tutti sempre appiccicati al telefono (i genitori per primi), i giovani non ricevono educazione, guida e limiti ma neanche ascolto, gli si danno soldi solo per levarseli di torno e poter continuare a twittare in santa pace. E di questo i figli patiscono, hanno soldi e libertà ma nessuna autostima.
Il risultato è quel narcisismo dilagante e devastante che vediamo tutti i giorni: nessuno è più abituato ad avere limiti e riguardi, a mediare, a elaborare la frustrazione di un rifiuto. Finché stanno in famiglia va tutto apparentemente bene, tanto lì nessuno discute di nulla e tutti approvano tutto; appena escono dal guscio e incontrano qualcuno che gli dice un no, arrivano a uccidere.
Queste sono le analisi che ho più spesso incontrato, e che condivido.
Guardate la famiglia di Turetta, fulgido esempio di perfetta famiglia disfunzionale: apparentemente una famiglia tranquilla e normalissima; lui uccide la fidanzata, il padre commenta "era un bravissimo figlio, gli abbiamo sempre dato tutto..." (appunto, mai un no); lui va in carcere, il padre lo consola "non ti preoccupare, non hai mica fatto niente, te non sei mica uno che va ad ammazzare la gente..." (no, macché); padre deresponsabilizzato e deresponsabilizzante; madre non pervenuta, e anche questo la dice lunga.
Ma se ci fate caso, tutti i comportamenti sociopatici e narcisistici - più o meno letali, ma sempre gravi e socialmente inaccettabili - nascono in famiglia e da questa sono avallati. E' un cliché che si ripete sempre uguale: cominciano con la maleducazione, una prepotenza non arginata e punita, finiscono per credere di poter fare qualunque cosa senza conseguenze, solo perché ritengono sia loro diritto soddisfare qualunque desiderio. Senza tenere in minimo conto nessun altro, perché a questo non sono stati educati.

Detto questo, e capita l'origine, non è un problema di facile soluzione.
Siccome queste persone infrequentabili sono ormai ovunque, io preferisco isolarmi che essere obbligata a frequentarle.
Personalmente questi comportamenti non li ho scoperti adesso, tant'è che il titolo non a caso riporta un "sempre piu'.
25 anni che frequento l'ambiente e una certa conoscenza posso dire di averla realizzata, soprattutto perché l'ho vissuta non solo dalla parte dei passeggeri.
Per il resto sono in linea di massima d"accordo con la tua analisi
 
.....MCP il tuo discorso "fila" sino ad un certo punto: oltre alla famiglia che per me è il "caposaldo" dell'educazione ai propri figli, manca la scuola, dove tutto è permesso, non si boccia più nessuno perché le famiglie fanno ricorso, se vanno a scuola con il coltello gli dicono "poverino" ecc. ecc.
 
La scuola è la seconda agenzia educativa, ed è in enorme difficoltà perché non ha più il supporto della prima (la famiglia).
Non è colpa della scuola se i genitori picchiano gli insegnanti, i magistrati promuovono i bocciati che fanno ricorso... A scuola armati, non mi risulta che si sia mai potuti andare.
Per onestà intellettuale va anche detto che se l'attuale governo sta tentando di dare un giro di vite ripristinando il merito, la condotta, la legalità, etc, l'opposizione - che con le regole ha evidentemente e da sempre qualche problema - non aiuta di certo. Come dico sempre: valutiamo bene prima di votare. Determina il nostro futuro, e i programmi concreti sono più importanti della sterile ideologia.
 
Ultima modifica:
Non potrei che essere completamente d'accordo con quanto esposto da MCP. Spesso mi guardo alcune conferenze di Umberto Galmberti, noto psicanalista e filosofo di scuola greca. Ha parlato spesso di queste problematiche in un modo veramente illuminante.
 
Quando questi comportamenti intollerabili e pericolosi cominciai a denunciarli io qui sul forum, 5 o 6 anni fa, tutti a darmi addosso che ero un'esagerata e che nessun altro aveva mai visto a bordo niente del genere. Ora li avete visti. Forse io ero solo intollerante un lustro più avanti, è sempre stata una mia caratteristica arrivare prima degli altri. Basta aspettare, e invariabilmente si dimostra che avevo ragione... ci sono abituata.
Bene, fatta la doverosa rivendicazione personale, come ho risolto il problema all'epoca? Dopo essermi rintanata per qualche anno e isolata sul mio balcone, alla fine ho smesso di fare crociere. Sarei volentieri passata a compagnie più selettive (tipo Silversea) ma ancora non me le posso permettere, perciò la scelta è stata obbligata. Ora le mie vacanze le faccio dove mi viene garantita maggior tutela e tranquillità.

Più complesso è analizzare perché questo succede. Psichiatri, sociologi e criminologi ci stanno scrivendo caterve di libri da almeno un decennio...
Provo a riassumere quel che più ricorrentemente ho letto negli ultimi anni.
Il problema è la famiglia, prima agenzia educativa che da almeno 30 anni ha smesso di educare. Gli attuali 40enni che oggi sono genitori hanno spesso ricevuto una cattiva o nessuna educazione (e si vede: già loro non sanno cosa sia il rispetto), e oggi a loro volta non sono in grado di educare i loro figli perché non sanno nemmeno di che si parla (vedi genitori che aggrediscono gli insegnanti, etc). A peggiorare le cose il fatto che in famiglia oggi si sono totalmente eliminati i conflitti, non si parla, non si discute, non si punisce, apparentemente va tutto benissimo, DEVE andare tutto benissimo. In realtà stanno tutti sempre appiccicati al telefono (i genitori per primi), i giovani non ricevono educazione, guida e limiti ma neanche ascolto, gli si danno soldi solo per levarseli di torno e poter continuare a twittare in santa pace. E di questo i figli patiscono, hanno soldi e libertà ma nessuna autostima.
Il risultato è quel narcisismo dilagante e devastante che vediamo tutti i giorni: nessuno è più abituato ad avere limiti e riguardi, a mediare, a elaborare la frustrazione di un rifiuto. Finché stanno in famiglia va tutto apparentemente bene, tanto lì nessuno discute di nulla e tutti approvano tutto; appena escono dal guscio e incontrano qualcuno che gli dice un no, arrivano a uccidere.
Queste sono le analisi che ho più spesso incontrato, e che condivido.
Guardate la famiglia di Turetta, fulgido esempio di perfetta famiglia disfunzionale: apparentemente una famiglia tranquilla e normalissima; lui uccide la fidanzata, il padre commenta "era un bravissimo figlio, gli abbiamo sempre dato tutto..." (appunto, mai un no); lui va in carcere, il padre lo consola "non ti preoccupare, non hai mica fatto niente, te non sei mica uno che va ad ammazzare la gente..." (no, macché); padre deresponsabilizzato e deresponsabilizzante; madre non pervenuta, e anche questo la dice lunga.
Ma se ci fate caso, tutti i comportamenti sociopatici e narcisistici - più o meno letali, ma sempre gravi e socialmente inaccettabili - nascono in famiglia e da questa sono avallati. E' un cliché che si ripete sempre uguale: cominciano con la maleducazione, una prepotenza non arginata e punita, finiscono per credere di poter fare qualunque cosa senza conseguenze, solo perché ritengono sia loro diritto soddisfare qualunque desiderio. Senza tenere in minimo conto nessun altro, perché a questo non sono stati educati.

Detto questo, e capita l'origine, non è un problema di facile soluzione.
Siccome queste persone infrequentabili sono ormai ovunque, io preferisco isolarmi che essere obbligata a frequentarle.

Perfettamente d'accordo con te.
 
Stato
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