Re: Si può sostituire il petrolio?
Hola!!
L'idrogeno è il mio campo di lavoro abituale, mentre il mio ente (Priscy dove lavori?) si occupa di energie alternative, ma in realtà era il vecchio CNEN, presidio della ricerca nucleare in Italia.
L'Enea è anche l'ente che più sta spingendo verso il settore edilizio, premiando con il risparmio del 55% le operazioni di ristrutturazione degli edifici volte a diminuirne l'impatto ambientale.
Il discorso sull'energia è complesso (tra l'altro l'ho affrontato in un altro forum e non mi sento di riproporre parola per parola il tutto), a mio parere bisogna distinguere tra l'immediato, il futuro vicino e quello lontano, e bisogna anche capire che esiste un concetto di DENSITA' di energia, cito da Rodolfo:
Una dozzina di pale per la produzione di energia eolica, alte circa cento metri, sulla diga foranea del porto di Genova per garantire circa 21 megawatt (8.000 utenze) di elettricità pulita: è l'innovativo progetto di Enel, che ha firmato ieri un protocollo di intesa con la Regione Liguria per un investire 40 milioni in un piano che comprende anche impianti fotovoltaici all'aeroporto e la elettrificazione delle banchine portuali, che consentirà alle navi di spegnere i motori durante la sosta nello scalo riducendo le emissioni inquinanti.............
dodici pale alte 100 metri fanno 21 Megawatt, mentre una nave da crociera della taglia della Costa Fortuna fa da sola 70 MW, che a loro volta sono una piccolissima frazione di quello che genera una centrale termoelettrica o nucleare..
Quindi non tutte le sorgenti di energia sono 'uguali', non lo sono per motivi legati alla loro disponibilità, alla velocità di reazione richiesta in caso di intervento, alla possibilità di essere gestite e controllate..
Come dice Valerio c'è un limite al rinnovabile che si può introdurre in una rete (oggi al massimo potrebbe essere del 20%), ma le possibilità di fare grandi cose ci sono eccome..
Si potrebbero ridurre i consumi anche fino al 70%, ma gia realisticamente al 30% sarebbe una bella operazione, si potrebbero introdurre le rinnovabili in forma più seria di oggi, ma i primi contestatori sono proprio gli ambientalisti, con motivi a volte al limite dell'assurdo (le pale eoliche 'producono' vento che rovina la crescita dei funghi), si potrebbe migliorare la rete ferroviaria e portuale per sganciarsi in parte dal trasporto su gomma..
Nel futuro medio uno sviluppo serio del solare termodinamico (specchi solari che riscaldano un liquido e permettono alla fin fine la produzione di elettricità o idrogeno) potrebbe addirittura risolvere, sia pure in un modo particolare, il problema: infatti con questa tecnologia un'areadi 15 km * 15 km del deserto del Sahara potrebbe creare tanta energia quanto quella assorbita dall'Italia, mentre 70 km* 70 km basterebbe per l'Europa.
Dietro questa affermazione ci sono non solo difficoltà tecnologiche ma di sistema, vale a dire che occorre ripensare tutta la rete di distribuzione dell'energia e parte dell'economia..
Un discorso di sistema riguarda anche l'idrogeno, per pensare all'idrogeno (che oltretutto va prodotto e NON E' una sorgente di energia) ci vorrebbe un piano serio di lavori che comprenda trenta anni di sviluppi..
Il nucleare di terza (e non quarta) generazione è la risposta più plausibile sull'immediato, con i pro ed i contro della cosa, dove i contro li vedrei personalmente nella eredità delle scorie e nella difficoltà di pensare che in Italia prima o poi non ci sia qualcuno che pensi di mangiarci sopra..
Non è un problema piccolo, si può giocare fino ad un certo punto, tra tangenti da una parte o raccomandazioni dall'altra, con le cose..
Mi vedo gia la max attenzione sulla prima centrale, e venti anni dopo il figlio del parente del cugino del polito mandato a dirigere, con la consueta incompetenza, la decima centrale.. E' un parere molto personale, non Enea naturalmente, è solo il mio pensiero..
Salutoni
Manlio