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Soccorso in mare

ensisminor

Active member
Vi posto tre foto di data 06/03/2002.
Mi trovavo in viaggio di nozze sulla Voyager of the seas e stavamo facendo ritorno verso Miami. Il mare come si può ben vedere era molto agitato e ci siamo fermati sei ore per dare assistenza ad un navigatore solitario in estrema difficoltà. In questa operazione un marinaio della nave si è fratturato un braccio, ragion per cui il commandante ha ritenuto opportuno chiamare la guardia costiera americana che con un elicottero ha tratto in salvo il navigatore.

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P1010161VoyageroftheSeas.jpg
 
Re: Soccorso in mare

ensisminor ha detto:
Vi posto tre foto di data 06/03/2002.
Mi trovavo in viaggio di nozze sulla Voyager of the seas e stavamo facendo ritorno verso Miami. Il mare come si può ben vedere era molto agitato e ci siamo fermati sei ore per dare assistenza ad un navigatore solitario in estrema difficoltà. In questa operazione un marinaio della nave si è fratturato un braccio, ragion per cui il commandante ha ritenuto opportuno chiamare la guardia costiera americana che con un elicottero ha tratto in salvo il navigatore.

Purtroppo a causa di questi diportisti moltissime volte i soccorritori mettono a rischio la vita. Lavorando nel mare mi e' capitato di parteciapre a operazioni di soccorso o semplicemente esserne spettatore.
Vi assicuro che conoscendo il mestiere e ragionando con la testa di chi sa andare per mare, ci si rende conto che il velista diportista al 99% e' un pericolo per la propria e altrui incolumità. Al giorno d'oggi basta avere i soldi e ci si compra barca e patente (per me 2 giorni al lago di Como per avere una patente senza limitazioni e' comprarla).

L'atteggiarsi a grande marinaio e' comportamento comune per il velista o il diportista medio.

Per esempio: esiste un regolamento internazionale che dice che le navi a vela hanno la precedenza sul naviglio a motore....ebbene tali diportisti, per l'orgoglio di vedere una nave manovrare su di loro, si trovano con barchette di 8 metri a sfidare colossi di 300 metri, con manovrabilità molto più limitata e impegnativa della loro, provocando situazioni di estrema pericolosita'. Purtoppo la nave a vela e' una cosa e la bagnarola a vela un'altra, ma questo gli obsoleti regolamenti non lo considerano, anche perche' esiste una legge di che va per mare che non e' scritta, quella del buon senso.

In estate in Grecia la radio non smette di trasmettere richieste di soccorso alle prime ventate, mi domando e dico, ma perche' devo rischiare la vita mia e dei miei equipaggi, sprecare soldi di carburante, accumalare ritardi, per causa di molti idoti?
 
Re: Soccorso in mare

Infatti, sono regole di navigazione che risalgono ai tempi delle Navi a Vela, dove era logico che un bastimento a propulsione meccanica, cedesse il passo a chi aveva effettivamente più difficoltà a manovrare: ma ora sono ridicoli gli atteggiamenti dei comandanti di "gusci di noce", che sfidano le navi, vi si avvicinano fino a perdere il vento, e per ben che vada rimangono con le vele "flosce", mettendo in pericolo l'incolumità propria e degli altri. Ma già, la patente te la danno sia per barca a vela e a motore in un week end. Lo sai unoche.., che se tu dovessi con il tuo titolo condurre un mezzo di trasporto pubblico locale della Laguna, non potresti? Dovresti prima dare un esame alla Motorizzazione di Milano!!?? (perlomeno fino a poco tempo fa era così).
 
Re: Soccorso in mare

poveraccio..il mal capitato l'ha vista davvero brutto e povero anche il soccorritore che ci ha rimesso un braccio... :?
 
Re: Soccorso in mare

valenti ha detto:
poveraccio..il mal capitato l'ha vista davvero brutto e povero anche il soccorritore che ci ha rimesso un braccio... :?

non condivido il "poveraccio"...chi si cerca qualche cosa non puo' essere definito tale!!!!...condivido per il marinaio
 
Re: Soccorso in mare

Alla stessa stregua di quelli che vanno in fuori pista, nonostante gli avvisi di pericolo, e dopo mettono a repentaglio la vita di chi li deve salvare. Dimenticavo, belle le foto.
 
Re: Soccorso in mare

ma non potevavo calarci un ancora :twisted: "sopra la barca" :twisted: facevano prima,un deficente in meno per mare
 
Re: Soccorso in mare

Rodolfo ha detto:
Infatti, sono regole di navigazione che risalgono ai tempi delle Navi a Vela, dove era logico che un bastimento a propulsione meccanica, cedesse il passo a chi aveva effettivamente più difficoltà a manovrare: ma ora sono ridicoli gli atteggiamenti dei comandanti di "gusci di noce", che sfidano le navi, vi si avvicinano fino a perdere il vento, e per ben che vada rimangono con le vele "flosce", mettendo in pericolo l'incolumità propria e degli altri. Ma già, la patente te la danno sia per barca a vela e a motore in un week end. Lo sai unoche.., che se tu dovessi con il tuo titolo condurre un mezzo di trasporto pubblico locale della Laguna, non potresti? Dovresti prima dare un esame alla Motorizzazione di Milano!!?? (perlomeno fino a poco tempo fa era così).

Alla motorizzazione?...e chi mi esaminava un' altro Capitano di Lungo Corso, o un ragioniere?
 
Re: Soccorso in mare

scusate... c'è un velista qui!!! :evil: :evil: poverino che ne può lui se si è trovato in mezzo ad una tempesta??? succede anche alle navi eh!!!!!! :evil: :evil: :evil:
 
Re: Soccorso in mare

Umbe94' ha detto:
scusate... c'è un velista qui!!! :evil: :evil: poverino che ne può lui se si è trovato in mezzo ad una tempesta??? succede anche alle navi eh!!!!!! :evil: :evil: :evil:

Diciamo che le navi nella tempesta non si trovano per caso ma sono consapevoli di entrarci e ovviamente in grado di affrontarle, salvo imprevvisti che fanno parte del gioco.
Il fatto che un velista si trovi in una situazione del genere e che tu lo difenda dimostra che non siete in grado di valutare i rischi che una navigazione d'altura con una barca di quelle dimensioni comporta.
Lo scrivente dice che l'operazione di soccorso e' durata ore quindi a dimostrare il fatto che non si trattava di un improvviso groppo di vento da piovasco ma di un fenomeno metereologico di discrete dimensioni, rilevabile e prevdibile nei piu' banali bollettini meterologici...ovvio che con una nave me ne frego, ma con un sughero.....poi se la navigazione in cui si impegnava era del tipo Oceanico rincaro la dose di rimproveri.
Attenzione mai lasciare niente al caso quando si va per mare, specialmente quando si fanno cose rischiose, da evitare per definizione.
Quel tipo di navigazione con barche di quelle dimensione e' pericoloso, sconsigliabile e contro il buon senso marinaro, a riprova di ciò fatti un ascolto ch 16 in Grecia, o in Croazia, in una giornata di vento in settembre.
 
Re: Soccorso in mare

Umberto è un discorso di carattere generale, non specifico; si vuol dire che c'è un sacco di gente che va per mare senza conoscere le più elementari norme di sicurezza e di navigazione.
 
Re: Soccorso in mare

Rodolfo ha detto:
Umberto è un discorso di carattere generale, non specifico; si vuol dire che c'è un sacco di gente che va per mare senza conoscere le più elementari norme di sicurezza e di navigazione.

Ah bè.. che il mondo sia pieno di ignoranti si sa..
 
Re: Soccorso in mare

Rodolfo ha detto:
Umberto è un discorso di carattere generale, non specifico; si vuol dire che c'è un sacco di gente che va per mare senza conoscere le più elementari norme di sicurezza e di navigazione.
Ti do perfettamente ragione, bisogna anche dire che non solo i diportisti ignorano le più comuni regole di sicurezza, ma anche certi commandanti, specialmenti quelli dei cargo.
Nel 1991 lavoravo per il Dipartimento di Biologia dell'Università di Trieste, ed ero impegnato in una serie di crociere oceanografiche nel Golfo di trieste nell'ambito del progetto internazionale dell'Alpe Adria per monitorare il formarsi delle muccillagini (ricordate????).
Il lavoro consisteva in una serie di immersioni con relative foto e prelievo di campioni di acqua in varie stazioni disseminate nell'Alto Adriatico (come limite la congiungente tra Monte Conero in Italia e Umago in Croazia) e segnalate con boe alte 5 metri ancorate al fondo. Al di là di vari episodi di mare con avvisi di burrasca, mi è capitato durante una di queste immersioni al traverso di Capodistria, che un portacontainer dell'allora Yugolinea in uscita dal porto sloveno, ignorasse la boa di segnalazione e ci passò sopra.E' stata l'esperienza più sconvolgente della mia vita, essere immerso a 30 metri, con visibilità pari a zero (il fondale in quella zona è melmoso con consistenza pari ad una creme caramell con conseguente sospensione di particolato) e sentire il rimbombo delle eliche avvicinarsi e diventare sempre più forte sopra di te...non mi è rimasto molto da fare se non cercare di sprofondare il più possibile nella melma di fondo e pregare che tutto questo finisca alò più presto.Una volta terminato e riemerso non ho più trovato ne la boa, che era stata strappata dal porta container,ne la nave appoggio che ha dovuto salpare l'ancora in tutta fretta per evitare di essere investita, e tutto questo per l'ignoranza di un becero commandante che ha ben pensato di andare in automatico dopo le manovre di uscita dal porto. Per fortuna sono qui a roccontare questa esperienza....
 
Re: Soccorso in mare

E anche io non posso che darti ragione; deve essere stata una esperienza terribile. Non solo i diportisti, ma anche qualche professionista talvolta sottovaluta i problemi di sicurezza, con le conseguenze che riporta la cronaca. E alla fine come è andata? Avete denunciato il comportamento tenuto dall'equipaggio?
 
Re: Soccorso in mare

Rodolfo ha detto:
Umberto è un discorso di carattere generale, non specifico; si vuol dire che c'è un sacco di gente che va per mare senza conoscere le più elementari norme di sicurezza e di navigazione.

Condivido il tuo pensiero, io sono velista praticamente da sempre e mi rendo conto che navigano persone con totale ignoranza delle più semplici regole della navigazione.
Il rispetto delle regole è alla base non solo della propria sicurezza ma anche qualla degli altri. Molti anni fa soccorremmo un gommone che stava facendo la traversata Circeo -Ponza. Aveva un solo motore , e si era rotto, non c'erano telefonini, non avea neanche un CB, e al tramonto lo abbiamo visto per caso.In compenso aveva a bordo un bambino di circa 10 anni....è vero che il mediterraneo è chiuso, però...
Leo
 
Re: Soccorso in mare

Purtroppo non siamo riusciti a fare denuncia perchè nessuno è riuscito a leggere il nome della nave ed eravamo tutti sotto shock per quanto accaduto, a "bocce ferme" ci siamo limitati a parlare delle madri dell'equipaggio ed in particolare di quella del loro commandante...
 
Re: Soccorso in mare

leo ha detto:
Rodolfo ha detto:
Umberto è un discorso di carattere generale, non specifico; si vuol dire che c'è un sacco di gente che va per mare senza conoscere le più elementari norme di sicurezza e di navigazione.

Condivido il tuo pensiero, io sono velista praticamente da sempre e mi rendo conto che navigano persone con totale ignoranza delle più semplici regole della navigazione.
Il rispetto delle regole è alla base non solo della propria sicurezza ma anche qualla degli altri. Molti anni fa soccorremmo un gommone che stava facendo la traversata Circeo -Ponza. Aveva un solo motore , e si era rotto, non c'erano telefonini, non avea neanche un CB, e al tramonto lo abbiamo visto per caso.In compenso aveva a bordo un bambino di circa 10 anni....è vero che il mediterraneo è chiuso, però...
Leo


CB? Banda Cittadina?..Il problema non e' la mancanza di conoscenza delle regole, e' la mancanza di conoscenza dei propri limiti, della barca, e la totale mancanza di capacità di valutare le situazioni. Per andare per mare in quelle condizioni ci vuole esperienza, e tanta, che non e' certo quella che si fa con la navigazione Procida - Ischia.
Conoscere bene la colreg non ti mette in condizione di fare una navigazione in sicurezza.. .
.Per rispondere a ensisminor ...che dire, penso che il problema non sia stato l'automatico visto che la navigazione avviene praticamente tutta in automatico, ma il fatto che mancasse un servizio di guardia, che mi sembra completamente assurdo...ma come stanno i fatti penso sia difficilmente negabile....anche se qualche mistero dal tuo racconto traspare, per esempio la manovra di una nave di salpare l'ancora per evitare che l'altra entri in collisione e' fantascientifica per tempi tecnici e di manovra....a meno che non fosse una barchetta..allora le cose cambiano, anche se di molto poco.
Anche io ho mi diletto a fare immersioni e penso sia stata una sensazione terribile!
 
Re: Soccorso in mare

La nostra barca appoggio era una barca da lavoro da mitilicoltori con fondo piatto, adattata per questo tipo di lavoro off shore, equipaggiata con due entrobordo diesel da 90 HP, il proprietario appena intuito il pericolo ha salpato l'ancora e si è allontanato dall'ormeggio...
 
Re: Soccorso in mare

Altro tipo di salvataggio cui ho assistito durante la crociera transatlantica effetuata con Costa Magica nel 2005. Alle ore 14 circa, il comandante dà l'ordine di sgomberare il ponte, tranne che nella parte prodiera, avvertendo i passeggeri che si fa rotta a tutta forza verso l'isola di Martinica, per sbarcare una crocierista gravemente ammalata. All'imbrunire l'operazione viene portata a compimento con perfetto sincronismo tra la velocità della nave, quella del vento e quella dell'elicottero della guardia costiera USA. A fine operazione tutti i presenti sul ponte, che avevano assistito con il fiato sospeso, si lasciano andare ad un lungo applauso. Scusate la qualità della foto.
COSTAMAGICA081b.jpg
 
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