Tè nel Deserto con Costa Eutopa - Novembre 2005
Tè nel Deserto con Costa Eutopa - Novembre 2005
Come promesso eccomi con qualche aneddoto
Questa era la nostra seconda crociera.
La prima fatta un anno prima (2004 con Costa Fortuna) è andata bene e quindi perché non replicare?
Questa volta l’abbiamo scelta soprattutto, anzi in pratica solo, per l’itinerario
Noi partimmo da Savona
Ecco l’Europa in porto che ci aspetta
Prima giornata tutto bene.
Il giorno dopo l’arrivo previsto a Napoli
……Come ben sapete, l’arrivo a Napoli da nord è spettacolare. Tutti gli ospiti sui ponti, vediamo sfilare prima Ischia e Procida belle vicine, poi a sinistra Capomiseno, Posillipo e l’ingresso al porto….
Gabriele, hai ragione da vendere
Mi ricordo di esser rimasto sui ponti ad ammirare il mare e le isole
Ecco qualche scatto
….Alessandria
Finalmente in Egitto! …
Anche noi non vedevamo l’ora di arrivare.
Nonostante i bimbi non avessero ancora 3 anni scegliamo l’escursione al Cairo.
Piramidi di Giza, gita in battello sul nilo (con pranzo) e visita ad una moschea (ora non ricordo quale)
Sul pullman noto subito l’attività frenetica dei venditori fuori dal porto
Mi rimane impressa l’interminabile autostrada per attivare al Cairo con giganteschi cartelloni pubblicitari (grandi come campi da tennis) che ininterrottamente si stagliano per tutto il percorso.
L’arrivo alla piana di giza è un po particolare. I bambini avevano sofferto un po il pullman ed io ero distratto nel cercare di intrattenerli quando mi giro e guardo fuori dal finestrino.
Quella senzazione non la scorderò mai.
Pura e semplice meraviglia. Non mi aspettavo uno spettacolo così.
Eccovi qualche altra foto
Una pattuglia della polizia locale con il loro fuoristrada
Finito il giro arriviamo sul nilo dove facciamo un breve giro sul fiume su un battello
A bordo pranzeremo con piatti tipici ed assisteremo ad una danza tradizionale da far girare la testa. I ballerini giravano come trottole dei Beyblade per poi finire l’escursione ad una famosa moschea di cui però ora mi sfugge il nome, però ricordo che sta nella parte alta e vecchia della città. Forse chiamata cittadella?!
Al ritorno eravamo distrutti ed i bambini più di noi. Peccato che ora non si ricordano quasi nulla.
Dello scalo cipriota non ho foto, se non familiari
Comunque mi son limitato ad un giro nella cittadina ed a una bevuta del tipico caffè.
Buonissimo
Un piacevole ricordo è l’incontro con il cameriere del ristorante della Costa Fortuna, un filippino di nome Victor.
La Fortuna era in porto insieme alla Europa e si vede che Victor era in “libera uscita”.
Lo abbiamo visto e riconosciuto sulla passeggiata a mare. Lo abbiamo salutato e lui si è ricordato subito di noi. Cinque minuti di chiacchiere (per quanto possibile visto il nostro reciproco scarso inglese) e saluti reciproci.
A Rodi scegliamo di fare l’escursione costa che prevede visita al castello ed a delle rovine greche per poi dedicare il resto della giornata alla visita libera della cittadina.
Qui, oltre le colonne, si vedono la Costa Fortuna e la Costa Europa nel porto
….Malta….
…Decido la visita fai-da-te…
Anche noi adottiamo la stessa soluzione
Fuori dal porto contrattiamo con un tassista e ci fa vedere mezza isola.
Ci troveremo benissimo.
Poi ci fermiamo sulla terrazza di non ricordo quale giardino ed assistiamo allo sparo del cannone per poi percorrere la strada centrale pedonale.
Qui per la prima volta vedo una cabina telefonica stile inglese ma colorata di blu con all’interno un monitor. Non era altro che una postazione pubblica per la navigazione internet.
Poi entriamo nella cattedrale di San Giovanni e andiamo a vedere l’opera di Caravaggio “La decollazione di San Giovanni Battista” più qualche altra opera custodita nella chiesa.
Purtroppo non sono molto ferrato in materia e queste due righe faranno storcere il naso ai più, comunque la visita vale veramente.
La Costa Europa nel porto di La Valletta
La pulizia del cannone dopo lo sparo
Qualche immagine interna alla cattedrale
L’arrivo nelle vicinanze della Libia è segnato dal ritiro da tutti i bar di qualsivoglia alcolico. Tutto sparito nelle cambuse o chiuso bene a chiave.
Noi optiamo ovviamente per una escursione per questioni di sicurezza e scegliamo il sito archeologico di Sabratha
Purtroppo prima di sbarcare ci informano che per poter portare con se una fotocamera c’è da pagare una tassa di 12 euro (o dollari, non ricordo) ed il prezzo sale a 24 per una videocamera.
Non è il prezzo che mi fa storcere il naso ma all’epoca pensai che era una boiata pazzesca. Come pensano di incrementare il turismo con queste trovate?
Per principio lasciai tutto in cabina.
Quindi non ho foto dell’escursione ma l’ho trovata molto bella ugualmente.
Guida preparata e molto ansiosa di parlare di tutto, oltre a quello strettamente collegato al sito archeologico. Certo che in alcuni aspetti sono proprio di una mentalità talmente diversa che viene difficile vedere il mondo con i loro occhi, ma questa è un’altra faccenda.
Al ritorno in nave ho ancora tempo e scendo da solo per fare un giro nella piazza Verde ed al souk. Bandiere verdi dappertutto come anche il volto di gheddafi. Onnipresente su tutti i cartelloni pubblicitari.
Il souk è stata una sorpresa. Di tutto e di più, anche in termini di etnie. Si passava dalle donne in tuta ignifuga
accompagnate da omuncoli barbuti a donne emancipate, truccate e vestite con eleganza e classe, come una qualsiasi città europea. Escludendo turisti della nave comunque frequentato da una moltitudine di razze diverse. Ne ho avuto una buona impressione con persone gentili che davano le informazioni basilari con il sorriso.
Al ritorno in nave il mio pensiero su quel paese era nettamente migliorato.
Qui riporto una serie di scatti fatti alla piazza verde ed all’area antistante il porto dal ponte della nave.
E qui invece qualche scatto alle bandiere esposte della nave nel porto di Tripoli
Dopo il giorno di navigazione sbarchiamo a Savona.
Notiamo con orrore che alcuni addetti lanciano alcune valige dai ponti su delle reti messe sul molo ma le reti non attutiscono bene e le valige sbattono comunque al suolo.
Mah, penso che è solo un episodio.
Alla consegna delle nostre valige 2 trolley hanno i piedi spezzati.
Non ne conosco la causa anche se il dubbio mi viene.
Solita procedura sulla denuncia dei danni bagagli da parte dell’assistenza Costa, peraltro molto gentili, ed attesa del risarcimento che deve ancora arrivare. Sarà che dopo 7 anni non ho più molte speranze.
Vabbeh, è una battuta ironica. Diciamo che era anche interesse mio sollecitare od approfondire la cosa ma da subito ho lasciato perdere. Ho cambiato valige e via, verso nuove avventure.
Non pensavo che per la crociera successiva sarebbero passati 6 anni
Alla fine dei conti un itinerario di 12 giorni bellissimo e fortunatamente il tempo è stato bello per tutta la vacanza. Forse se gli ospiti a bordo fossero stati più giovani sarebbe stata un’altra cosa ma con oltre il 90% di anziani, ma davvero anziani, non potevamo pretendere molto.
Come crociera diciamo che è stata la seconda in ordine di preferenza (la prima per l’itinerario). Ma la più bella deve ancora venire, ne sono certo.
Grazie a Gabriele per avermi concesso lo spazio nel suo diario.
Un saluto a tutti.