Purtroppo le scene descritte da Rodolfo le ho viste più volte a Venezia come a Roma.
A monte di tutto c'è un meccanismo perverso che si attua in tutti i siti storici. Arriva il turista e viene troppo spesso spennato...ho visto bottiglie di acqua da 1/2 litro a 3 euro in pieno agosto, a Venezia 22 anni fa spesi per due piatti di pasta e due contorni ben 125.000 lire, veramente troppo anche oggi.
In realtà queste furberie scoraggiano il turista "sano" e fanno aumentare quello che si porta il cibo al sacco, spesso privo delle più elementari regole civili.
C'è da dire che poi è più facile per un'amministrazione tassare una cosa certa come il numero di turisti che scende dalla nave, piuttosto che corre dietro ai negozianti truffaldini che non rilasciano ricevuta o scontrino.
In conclusione non sono completamente contrario, ma con delle regole di applicazione piuttosto serie e solo in alcuni porti.
Al momento le tasse portuali già incidono una bella fetta del costo di una crociera e le crociere certamente non sono in black (a nero)...insomma lo stato ci guadagna non poco.
ps.
Credo di non fidarmi più degli amministratori.
Che strano........
Chissà perchè....