MCP
Well-known member
Re: Al ristorante
Re: Al ristorante
Ah, che bella cosa quando le navi non viaggiavano mai a pieno carico e capitava spesso di avere il turno unico! Io non ceno quasi mai, è vero, ma quando capita è un piacere che sia a un'ora cristiana... e col turno unico si cominciava a cenare verso le 20.
Coi due turni non c'è n'è uno migliore e uno peggiore, entrambi hanno pro e contro.
E' vero che andare al ristorante alle 18.30 vuol dire interrompere il pomeriggio per andare in cabina a cambiarsi alle 17.30, ma anche andare al ristorante alle 21, cominciare a cenare alle 21.30, alzarsi da tavola alle 23... non è che sia un granché.
Le compagnie, compatibilmente con lo spazio, tendono a mettere gli anglosassoni al primo turno e i latini al secondo, cercando anche di assortire bene i commensali per età e nazionalità; ma in qualunque momento della crociera si può chiedere di cambiare tavolo e turno: se possono, accontentano tutti.
Direi che molto dipende da come uno è abituato a casa: se in una famiglia si cena d'abitudine alle 19.30, è inutile scegliere il secondo turno per fare quelli di mondo...
Quanto alla scelta e all'ubicazione del tavolo, gli habituée, quelli che navigano molto e cenano sempre, dicono che conta più un cameriere bravo, veloce, perspicace e simpatico, nonché una buona compagnia, del tavolo in sé. Io non mi pronuncio, perché il ristorante m'ha sempre interessato poco e non ci vado ormai più da molto tempo.
MCP
PS - un suggerimento "diplomatico" per chi cambierebbe tavolo per incompatibilità coi vicini, ma se ne astiene per ragioni di imbarazzo: ricordatevi che potete sempre dire - ammesso che qualcuno ve lo chieda - che avete cambiato perché avete incontrato degli amici e vi faceva piacere stare insieme; così non si offende nessuno e siete tutti più felici...
Re: Al ristorante
Ah, che bella cosa quando le navi non viaggiavano mai a pieno carico e capitava spesso di avere il turno unico! Io non ceno quasi mai, è vero, ma quando capita è un piacere che sia a un'ora cristiana... e col turno unico si cominciava a cenare verso le 20.
Coi due turni non c'è n'è uno migliore e uno peggiore, entrambi hanno pro e contro.
E' vero che andare al ristorante alle 18.30 vuol dire interrompere il pomeriggio per andare in cabina a cambiarsi alle 17.30, ma anche andare al ristorante alle 21, cominciare a cenare alle 21.30, alzarsi da tavola alle 23... non è che sia un granché.
Le compagnie, compatibilmente con lo spazio, tendono a mettere gli anglosassoni al primo turno e i latini al secondo, cercando anche di assortire bene i commensali per età e nazionalità; ma in qualunque momento della crociera si può chiedere di cambiare tavolo e turno: se possono, accontentano tutti.
Direi che molto dipende da come uno è abituato a casa: se in una famiglia si cena d'abitudine alle 19.30, è inutile scegliere il secondo turno per fare quelli di mondo...
Quanto alla scelta e all'ubicazione del tavolo, gli habituée, quelli che navigano molto e cenano sempre, dicono che conta più un cameriere bravo, veloce, perspicace e simpatico, nonché una buona compagnia, del tavolo in sé. Io non mi pronuncio, perché il ristorante m'ha sempre interessato poco e non ci vado ormai più da molto tempo.
MCP
PS - un suggerimento "diplomatico" per chi cambierebbe tavolo per incompatibilità coi vicini, ma se ne astiene per ragioni di imbarazzo: ricordatevi che potete sempre dire - ammesso che qualcuno ve lo chieda - che avete cambiato perché avete incontrato degli amici e vi faceva piacere stare insieme; così non si offende nessuno e siete tutti più felici...