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Meno importanti, o più "poveri" sono forse quelli che soffrono di più le controversie, le cose andate male, quando si lavora sul filo dei ricavi, o si riesce, p.e., fare una crociera dopo aver risparmiato per realizzarla.Ormai qualsiasi tipo di problematica giustifica la pretesa di un rimborso, purtroppo vale per tutti i settori. Spesso poi i clienti meno importanti da un punto di vista economico per le aziende sono quelli col tasso di litigiosità più elevato
Direi di sì, ovviamente il comportamento dovrebbe in ogni caso caso essere giustificato alla luce delle informazioni fornite. Il problema piuttosto è quante crociere venderebbero le compagnie in questo modo. O meglio quanti acquisterebbero una crociera in oriente nel periodo dei tifoni?io ad esempio no.Quindi, basterebbe, inserire nelle norme pre contrattuali la possibilità, per ogni tipo di crociera, di manifestare
aspetti meteorologici che potrebbero dare luogo a cambiamenti di rotta, cambio di scali, ritardi ecc ecc
P. e. nel caso dei Caraibi indicare che da maggio a novembre le crociere potrebbero essere interessate dallo sviluppo di uragani, che lo sbarco a Mykonos potrebbe essere annullato da maggio a settembre causa Meltemi e via dicendo.
Poi indicare genericamente che i percorsi programmati potrebbero essere modificati a causa di eventi imprevedibili, localizzati, inusuali (sempre più frequenti) per periodo ed aree geografiche o ancora per possibili attività di soccorso cui adempiere in caso di assistenza medica ad occupanti la nave o per qualsiasi altra attività di soccorso in mare prevista dalle leggi o su richiesta delle Autorità.
Basterebbero a ridurre/annullare eventuali proteste o rivendicazioni?
Non lo so, io non ne sarei più di tanto convinto.Direi di sì, ovviamente il comportamento dovrebbe in ogni caso caso essere giustificato alla luce delle informazioni fornite. Il problema piuttosto è quante crociere venderebbero le compagnie in questo modo. O meglio quanti acquisterebbero una crociera in oriente nel periodo dei tifoni?io ad esempio no.
Scusami , allora dovrebbe valere anche per Santorini? O Mykonos? Perché continuare ad inserirle se o per il vento la seconda, o per il troppo afflusso la prima , non si riesce a sbarcare o a vedere l'isola?Lo scorso anno eravamo su poesia ed è stato cancellato lo scalo a ilullisat: la nostra impressione è che la compagnia continua a proporre questo scalo anche se negli ultimi anni non è quasi mai riuscita a farlo, tranne qualche volta in agosto.
Perché non cambia mese oppure fin da subito cambia lo scalo?
In molti a bordo abbiamo avuto l'impressione che lo usi come specchio per allodole e ci siamo sentiti un po' presi in giro. Avendo fatto molte crociere sappiamo perfettamente che per avverse condizioni meteo queste cose possono succedere, così come possono essere modificati gli orari di scalo. Forse qualcuno più esperto di noi avrà una motivazione logica che noi non abbiamo trovato
È per questo che certe informazioni andrebbero date in fase di prenotazione perché se tu vendi una crociera già sapendo che ci sono discrete possibilità di doverlo modificare a causa di fenomeni che si ripetono ciclicamente ogni anno, allora è giusto che io cliente sappia che sto comprando un prodotto che ha buone probabilità di subire cambiamenti. A quel punto una volta informato in modo chiaro il cliente, questo potrà decidere in modo consapevole se comprare oppure no. Nella situazione attuale, invece, molte persone potrebbero sentirsi ingannate dalla compagnia soprattutto quando vengono a sapere che si è trattato di fenomeni tipici di quella data metà. Ad esempio a mikonos il vento è una costante, ma tanti non lo sanno e non sono consapevoli che c' è una possibilità tutt'altro che remota di non attaccare. Io credo informare il cliente di tutte le evenienze negative è l' unico vero modo per arginare il problema.Scusami , allora dovrebbe valere anche per Santorini? O Mykonos? Perché continuare ad inserirle se o per il vento la seconda, o per il troppo afflusso la prima , non si riesce a sbarcare o a vedere l'isola?
Il discorso è sempre quello: troppe informazioni = nessuna informazione. Come dire: chi leggerebbe tutte queste (corrette e veritiere) normative? O anche leggendole, chi le prenderebbe in seria considerazione prima di prenotare?Quindi, basterebbe, inserire nelle norme pre contrattuali la possibilità, per ogni tipo di crociera, di manifestare
aspetti meteorologici che potrebbero dare luogo a cambiamenti di rotta, cambio di scali, ritardi ecc ecc
P. e. nel caso dei Caraibi indicare che da maggio a novembre le crociere potrebbero essere interessate dallo sviluppo di uragani, che lo sbarco a Mykonos potrebbe essere annullato da maggio a settembre causa Meltemi e via dicendo.
Poi indicare genericamente che i percorsi programmati potrebbero essere modificati a causa di eventi imprevedibili, localizzati, inusuali (sempre più frequenti) per periodo ed aree geografiche o ancora per possibili attività di soccorso cui adempiere in caso di assistenza medica ad occupanti la nave o per qualsiasi altra attività di soccorso in mare prevista dalle leggi o su richiesta delle Autorità.
Basterebbero a ridurre/annullare eventuali proteste o rivendicazioni?
Prese o meno in considerazione sarebbero comunque vincolanti.Il discorso è sempre quello: troppe informazioni = nessuna informazione. Come dire: chi leggerebbe tutte queste (corrette e veritiere) normative? O anche leggendole, chi le prenderebbe in seria considerazione prima di prenotare?
Penso un numero molto limitato di potenziali clienti...
Sarà fortuna, ma a Mykonos e Santorini siamo sempre riusciti a sbarcare: forse dipende anche dalle dimensioni della nave, però se su dieci volte nove non riesci ad attraccare, soprattutto a ilullisat, secondo me c'è qualcosa che non va. La situazione ghiaccio era nota fin da prima della partenza: sarebbe stato sufficiente una nota da consegnare insieme ai documenti di inizio crociera. Poi a pensar male si fa peccato, ma nel nostro caso la nave ha risparmiato anche molto carburante.Scusami , allora dovrebbe valere anche per Santorini? O Mykonos? Perché continuare ad inserirle se o per il vento la seconda, o per il troppo afflusso la prima , non si riesce a sbarcare o a vedere l'isola?
Lo hai scritto tu: questione di fortuna.Sarà fortuna, ma a Mykonos e Santorini siamo sempre riusciti a sbarcare: forse dipende anche dalle dimensioni della nave, però se su dieci volte nove non riesci ad attraccare, soprattutto a ilullisat, secondo me c'è qualcosa che non va. La situazione ghiaccio era nota fin da prima della partenza: sarebbe stato sufficiente una nota da consegnare insieme ai documenti di inizio crociera. Poi a pensar male si fa peccato, ma nel nostro caso la nave ha risparmiato anche molto carburante.
Per quello che ci riguarda non ha modificato la nostra opinione sulla vacanza che è stata bellissima sotto ogni aspetto: semplicemente abbiamo riportato la nostra impressione, che non vuole alimentare polemiche inutili ma cercare di essere costruttiva per i futuri itinerari