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Tifone, cambio itinerario passeggeri inferociti.

Ormai qualsiasi tipo di problematica giustifica la pretesa di un rimborso, purtroppo vale per tutti i settori. Spesso poi i clienti meno importanti da un punto di vista economico per le aziende sono quelli col tasso di litigiosità più elevato
 
Anche per me tutto il mondo è paese, con sfumature e comportamenti dissimili: la cosiddetta "marmaglia" esiste dovunque, anche sulle navi, e non solo sulle navi, che solcano le acque domestiche.
 
Ormai qualsiasi tipo di problematica giustifica la pretesa di un rimborso, purtroppo vale per tutti i settori. Spesso poi i clienti meno importanti da un punto di vista economico per le aziende sono quelli col tasso di litigiosità più elevato
Meno importanti, o più "poveri" sono forse quelli che soffrono di più le controversie, le cose andate male, quando si lavora sul filo dei ricavi, o si riesce, p.e., fare una crociera dopo aver risparmiato per realizzarla.
 
Che dire... se Jack (di 3^ classe) fosse riuscito a sposare Rose (di prima classe), prima del naufragio, sarebbero stati salvati entrambi... e il film Titanic avrebbe avuto un esito molto differente.​
Marmaglia, snobboni, arricchiti etc. siamo letteralmente (in caso di crociera) sulla stessa barca.​
I giudizi reciproci non hanno alcun senso. Al di là della voglia di polemizzare o di ottenere vantaggi (comune a tutte le categorie coinvolte, non solo ai più dìsagiati) dipende dalle persone, non dalle etnie o dalle possibilità economiche.​
Ho conosciuto negli anni di crociera persone abbienti discutere per una bottiglia di vino a loro personale avviso non della giusta temperatura (solo per ottenerla gratuitamente), o pretendere di entrare al ristorante in accappatoio perché "Platinum"... e poi fare scorta di cibo al buffet per non spendere 20 euro mangiando al baracchino sulla spiaggia.​
Ma costoro, approfittando dei personali contatti con il management, sono sempre giustificati.​
E altri alla prima sudatissima crociera informarsi umilmente se fosse possibile ordinare una seconda porzione al ristorante quasi fosse un favore...​
Ergo: i cafoni ci sono in ogni classe sociale (e livello Costa Club)​
Io sono poco tollerante rispetto alla maleducazione ma, per cortesia, non facciamo di ogni erba una fascio.​
 
Lungi da me voler giustificare certi comportamenti da parte dei passeggeri, ma ho notato che questi problemi si stanno presentando sempre più spesso e più aumenterà la platea dei nuovi clienti peggio sarà. Io però penso che alla base di tanto malcontento ci anche un problema di comunicazione o di trasparenza dell' informazione da parte delle compagnie. Mi spiego meglio, sul forum ho letto della crociera MSC in Groenlandia che a causa del fenomeno dei ghiacci tipico dei mesi giugno e luglio ha dovuto cambiare itinerario, anche per costa serena pare che questa sia la stagione dei tifoni, in tutti questi casi è chiaro che le compagnie hanno deciso consapevolmente di vendere viaggi, che avevano già in partenza una grande probabilità di andare incontro a problemi climatici. Di contro il cliente non necessariamente è a conoscenza di certi rischi, ma viene convinto a comprare senza sapere che la sua vacanza potrebbe essere molto diversa da ciò che crede. Forse sarebbe più corretto che le informazioni precontrattuali comprendessero anche i rischi climatici oggettivamente collegati a ciascuna rotta in ogni periodo dell' anno, ovviamente mi riferisco a quelli particolari tipo il periodo degli uragani o dei tifoni o i ghiacci della Groenlandia per fare un esempio. In tal modo chi compra non potrà più lamentarsi dell' uragano di turno e le compagnie eviterebbe cause legali e rimborsi di vario genere. Adesso invece le persone comprano non sapendo o magari facendo finta di non sapere che in tale periodo dell' anno quella zone zona è soggetta ad un certo fenomeno meteorologico e poi si ritengono in diritto di prendersela con la compagnia.
 
Quindi, basterebbe, inserire nelle norme pre contrattuali la possibilità, per ogni tipo di crociera, di manifestare
aspetti meteorologici che potrebbero dare luogo a cambiamenti di rotta, cambio di scali, ritardi ecc ecc
P. e. nel caso dei Caraibi indicare che da maggio a novembre le crociere potrebbero essere interessate dallo sviluppo di uragani, che lo sbarco a Mykonos potrebbe essere annullato da maggio a settembre causa Meltemi e via dicendo.
Poi indicare genericamente che i percorsi programmati potrebbero essere modificati a causa di eventi imprevedibili, localizzati, inusuali (sempre più frequenti) per periodo ed aree geografiche o ancora per possibili attività di soccorso cui adempiere in caso di assistenza medica ad occupanti la nave o per qualsiasi altra attività di soccorso in mare prevista dalle leggi o su richiesta delle Autorità.
Basterebbero a ridurre/annullare eventuali proteste o rivendicazioni?
 
Quindi, basterebbe, inserire nelle norme pre contrattuali la possibilità, per ogni tipo di crociera, di manifestare
aspetti meteorologici che potrebbero dare luogo a cambiamenti di rotta, cambio di scali, ritardi ecc ecc
P. e. nel caso dei Caraibi indicare che da maggio a novembre le crociere potrebbero essere interessate dallo sviluppo di uragani, che lo sbarco a Mykonos potrebbe essere annullato da maggio a settembre causa Meltemi e via dicendo.
Poi indicare genericamente che i percorsi programmati potrebbero essere modificati a causa di eventi imprevedibili, localizzati, inusuali (sempre più frequenti) per periodo ed aree geografiche o ancora per possibili attività di soccorso cui adempiere in caso di assistenza medica ad occupanti la nave o per qualsiasi altra attività di soccorso in mare prevista dalle leggi o su richiesta delle Autorità.
Basterebbero a ridurre/annullare eventuali proteste o rivendicazioni?
Direi di sì, ovviamente il comportamento dovrebbe in ogni caso caso essere giustificato alla luce delle informazioni fornite. Il problema piuttosto è quante crociere venderebbero le compagnie in questo modo. O meglio quanti acquisterebbero una crociera in oriente nel periodo dei tifoni?io ad esempio no.
 
Direi di sì, ovviamente il comportamento dovrebbe in ogni caso caso essere giustificato alla luce delle informazioni fornite. Il problema piuttosto è quante crociere venderebbero le compagnie in questo modo. O meglio quanti acquisterebbero una crociera in oriente nel periodo dei tifoni?io ad esempio no.
Non lo so, io non ne sarei più di tanto convinto.
E già riportato p.e., seppur in maniera generica, nei Termini e Condizioni Generali di MSC all'articolo 17.
Già da solo dovrebbe eliminare gran parte delle contestazioni e richieste varie, ma non mi sembra sortisca più di tanto effetto.
La gente non legge o fa finta di non aver letto quanto sottoscritto.
 
Ma poi è scritto a chiare lettere già da ora che il Comandante può prendere decisioni anche dell' ultimo minuto qualora le condizioni meteo o altre cause mettono in pericolo la nave e i suoi passeggeri.
Poi che talune associazioni o chi per esse , vogliono intraprendere azioni tali da " garantire" il cliente, la vedo come una disonestà verso delle regole scritte ma se vogliamo anche di logica.

Condivido l' ultimo pensiero di Rodolfo...legge e fa finta di non aver letto...
 
Lo scorso anno eravamo su poesia ed è stato cancellato lo scalo a ilullisat: la nostra impressione è che la compagnia continua a proporre questo scalo anche se negli ultimi anni non è quasi mai riuscita a farlo, tranne qualche volta in agosto.
Perché non cambia mese oppure fin da subito cambia lo scalo?
In molti a bordo abbiamo avuto l'impressione che lo usi come specchio per allodole e ci siamo sentiti un po' presi in giro. Avendo fatto molte crociere sappiamo perfettamente che per avverse condizioni meteo queste cose possono succedere, così come possono essere modificati gli orari di scalo. Forse qualcuno più esperto di noi avrà una motivazione logica che noi non abbiamo trovato
 
Lo scorso anno eravamo su poesia ed è stato cancellato lo scalo a ilullisat: la nostra impressione è che la compagnia continua a proporre questo scalo anche se negli ultimi anni non è quasi mai riuscita a farlo, tranne qualche volta in agosto.
Perché non cambia mese oppure fin da subito cambia lo scalo?
In molti a bordo abbiamo avuto l'impressione che lo usi come specchio per allodole e ci siamo sentiti un po' presi in giro. Avendo fatto molte crociere sappiamo perfettamente che per avverse condizioni meteo queste cose possono succedere, così come possono essere modificati gli orari di scalo. Forse qualcuno più esperto di noi avrà una motivazione logica che noi non abbiamo trovato
Scusami , allora dovrebbe valere anche per Santorini? O Mykonos? Perché continuare ad inserirle se o per il vento la seconda, o per il troppo afflusso la prima , non si riesce a sbarcare o a vedere l'isola?
 
Scusami , allora dovrebbe valere anche per Santorini? O Mykonos? Perché continuare ad inserirle se o per il vento la seconda, o per il troppo afflusso la prima , non si riesce a sbarcare o a vedere l'isola?
È per questo che certe informazioni andrebbero date in fase di prenotazione perché se tu vendi una crociera già sapendo che ci sono discrete possibilità di doverlo modificare a causa di fenomeni che si ripetono ciclicamente ogni anno, allora è giusto che io cliente sappia che sto comprando un prodotto che ha buone probabilità di subire cambiamenti. A quel punto una volta informato in modo chiaro il cliente, questo potrà decidere in modo consapevole se comprare oppure no. Nella situazione attuale, invece, molte persone potrebbero sentirsi ingannate dalla compagnia soprattutto quando vengono a sapere che si è trattato di fenomeni tipici di quella data metà. Ad esempio a mikonos il vento è una costante, ma tanti non lo sanno e non sono consapevoli che c' è una possibilità tutt'altro che remota di non attaccare. Io credo informare il cliente di tutte le evenienze negative è l' unico vero modo per arginare il problema.
 
Quindi, basterebbe, inserire nelle norme pre contrattuali la possibilità, per ogni tipo di crociera, di manifestare
aspetti meteorologici che potrebbero dare luogo a cambiamenti di rotta, cambio di scali, ritardi ecc ecc
P. e. nel caso dei Caraibi indicare che da maggio a novembre le crociere potrebbero essere interessate dallo sviluppo di uragani, che lo sbarco a Mykonos potrebbe essere annullato da maggio a settembre causa Meltemi e via dicendo.
Poi indicare genericamente che i percorsi programmati potrebbero essere modificati a causa di eventi imprevedibili, localizzati, inusuali (sempre più frequenti) per periodo ed aree geografiche o ancora per possibili attività di soccorso cui adempiere in caso di assistenza medica ad occupanti la nave o per qualsiasi altra attività di soccorso in mare prevista dalle leggi o su richiesta delle Autorità.
Basterebbero a ridurre/annullare eventuali proteste o rivendicazioni?
Il discorso è sempre quello: troppe informazioni = nessuna informazione. Come dire: chi leggerebbe tutte queste (corrette e veritiere) normative? O anche leggendole, chi le prenderebbe in seria considerazione prima di prenotare?
Penso un numero molto limitato di potenziali clienti...

Vediamo invece il punto di vista delle Compagnie: inseriscono nei programmi scali diciamo così "a rischio". Molti clienti gradiscono e prenotano. Quindi le Compagnie raggiungono l'obiettivo, consapevoli però che ci saranno da parte della clientela alcune possibilità di reclami, proteste e altro. Si tratta però di percentuali ridotte, che sui "grandi numeri" su cui attualmente l'industria crocieristica opera non vanno a incidere in maniera determinante. Questi casi vengono affrontati e "gestiti" one to one... Accade più o meno in tutte le aziende commerciali che trattano con una grande platea di clienti.
Con questo non voglio assolutamente dire che le Compagnie "ci provano", ci mancherebbe altro; è semplicemente una prassi commerciale che, ripeto, si verifica di frequente.
 
Ultima modifica:
Il discorso è sempre quello: troppe informazioni = nessuna informazione. Come dire: chi leggerebbe tutte queste (corrette e veritiere) normative? O anche leggendole, chi le prenderebbe in seria considerazione prima di prenotare?
Penso un numero molto limitato di potenziali clienti...
Prese o meno in considerazione sarebbero comunque vincolanti.
 
Scusami , allora dovrebbe valere anche per Santorini? O Mykonos? Perché continuare ad inserirle se o per il vento la seconda, o per il troppo afflusso la prima , non si riesce a sbarcare o a vedere l'isola?
Sarà fortuna, ma a Mykonos e Santorini siamo sempre riusciti a sbarcare: forse dipende anche dalle dimensioni della nave, però se su dieci volte nove non riesci ad attraccare, soprattutto a ilullisat, secondo me c'è qualcosa che non va. La situazione ghiaccio era nota fin da prima della partenza: sarebbe stato sufficiente una nota da consegnare insieme ai documenti di inizio crociera. Poi a pensar male si fa peccato, ma nel nostro caso la nave ha risparmiato anche molto carburante.
Per quello che ci riguarda non ha modificato la nostra opinione sulla vacanza che è stata bellissima sotto ogni aspetto: semplicemente abbiamo riportato la nostra impressione, che non vuole alimentare polemiche inutili ma cercare di essere costruttiva per i futuri itinerari
 
Sarà fortuna, ma a Mykonos e Santorini siamo sempre riusciti a sbarcare: forse dipende anche dalle dimensioni della nave, però se su dieci volte nove non riesci ad attraccare, soprattutto a ilullisat, secondo me c'è qualcosa che non va. La situazione ghiaccio era nota fin da prima della partenza: sarebbe stato sufficiente una nota da consegnare insieme ai documenti di inizio crociera. Poi a pensar male si fa peccato, ma nel nostro caso la nave ha risparmiato anche molto carburante.
Per quello che ci riguarda non ha modificato la nostra opinione sulla vacanza che è stata bellissima sotto ogni aspetto: semplicemente abbiamo riportato la nostra impressione, che non vuole alimentare polemiche inutili ma cercare di essere costruttiva per i futuri itinerari
Lo hai scritto tu: questione di fortuna.
Le Compagnie di crociera propongono itinerari che debbano soddisfare un po' tutti ma soprattutto propongono alternative. Quante volte lo abbiamo scritto, letto, della necessità di avere nuovi itinerari. Se li ripropongono non è detto che " a fortuna" determinati scali non si riesca a fare.

Alla base di tutto, lo dico senza polemica ma rileggendo i diversi messaggi di altri utenti che hanno scritto qui, in tanti ci provano ( pur avendo consapevolezza dei potenziali rischi di non approdo), sapendo che la Compagnia per evitare discussioni, cede anche su banalità come la bottiglia di vino non necessariamente fredda a dovere....quindi...
 
Bah... da un fatto ben preciso siamo passati a offtopic colossali.

Innanzitutto, taggare Maurizio di razzismo mi sembra veramente una esagerazione di quel che ha scritto.
E' una cosa grave, a mio avviso, impiccare una persona per una frase (magari infausta, ma non del tutto falsa). Se avete attriti risolveteli tra di voi (si lo so Maurizio è uno dei Fondatori ma lo conosco e so che non è fatto così). Non risponderò oltre a questo offtopic se non per rendere conto in PVT del mio operato ai mod. come da Netiquette.

Per il resto, è scritto NERO su BIANCO (dai, date del razzista pure a me :ROFLMAO: ) che il Comandante può decidere che fare in qualsiasi momento riguardo alla rotta e non è scritto da nessuna parte che deve giustificarsi; questa tendenza al "rimborso de noiartri" andrebbe placata si con un rimborso ma seguito da un DASPO su tutte le compagnie (sono privati, possono benissimo farlo).
 
Mi chiedo a cosa serve inserire nel contratto la dicitura
( L'itinerario può variare in qualsiasi momento a discrezione del comandante al fine di garantire la sicurezza della nave. Passeggeri. Ed equipaggio
Se poi alla fine basta protestare per avere ( guadagni ) non dovuti avendo firmato un contatto

Non so se in quelle acque c'è questa. Regola da me citata quindi mi scuso se così non fosse
 
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