" Un viaggio nelle emozioni...Victoria, i ricordi rivivono nella splendida realtà."

[pmanlio]

L'Empire State è la nave scuola per l'addestramento degli allievi ufficiali, del Maritime College dell’Università del Stato di New York.
Ogni estate la nave fa una ‘crociera studiosa’ da 100 giorni, con più di 600 allievi.
Qualche volta è usata nelle emergenze (uragano etc) come ostello per i soccorritori.

Esatto Urs. è per questo che nelle foto

si vedono persone in divisa.
Nel seguito del post ritornerò su questo dettaglio

Ed in effetti queste navi "condominio" non è che mi piacciano tanto....

Come si evolve nel tempo la linea delle navi, belle e mi riferisco alle grandi linee dei transatlantici, di cui si vede qualche accenno nelle immagini che ci hai mostrato. Cosa prevederà il futuro?...mah, si assiste sempre più alla corsa dell'innovazione a tutti i costi, senza quasi più a pensare alla bellezza in funzione di altro. Le linee delle moderne navi si evolvono in maniera vertiginosa e ciò che ora è nuovo, in men che non si dica è già preistoria.
La funzione stessa della nave viene a mancare, secondo ciò che per me deve essere , legata alla visione del mare da ogni angolazione, e non solo come mezzo di trasporto, ma il mezzo che ' vive' con me il viaggio.

Il paragone tra le linee delle navi di ultima generazione e quelle delle navi di linea, ed anche di trasporto a volte, del passato, fino agli anni settanta, è abbastanza mesto.
Qui vediamo l'avveniristica linea della nave proposta nel remake del film Poseidon:

Qui il buon Mate presenta la Grand Princess del 1998

Io credo che con un minimo di buona volontà si potrebbe creare qualcosa di diverso da questo

Però il tema che ci poniamo non è certo nuovo nella storia della marineria.

Questo dipinto di William Turner, uno dei padri dell'impressionismo:

Mostra un magnifico Vascello, la Téméraire, uno dei protagonisti di Trafalgar, che sta andando in rottamazione, il titolo è ''La valorosa Téméraire'', la scena è pervasa da una grande malinconia, si vede il tramonto di un'epoca.

Il pittore associa al quadro questi versi non suoi:

«La bandiera che ha sfidato la battaglia e la brezza,
Non più la possiede.»

La nave è rappresentata nella sua bellezza, che in realtà in quel momento non aveva, essendo stata spogliata delle sue sovrastrutture, è trascinata, quasi con indifferenza, da una barca a vapore.
Viene esaltata la differenza tra il magnifico Vascello e l'anomima barca, che è mossa però dalla 'nuova energia' ed è il futuro, visto come grigio, anomino, privo di eleganza.

Turner riprende un un sentimento comune tra i marinai di allora, che vedevano le ultime navi a vela, come i Clipper:

O le magnifiche navi da trasporto come il Preussen:

soppiantate da navi mosse dal vapore, non dipendenti dal vento, dalla 'natura', ed abbastanza anonime rispetto a quei gioielli.

Pian piano le navi a motore hanno riacquistato una loro bellezza, fino ad evolvere nelle bellissime navi del novecento, anche se fino agli anni trenta per molti marinai il Titanic era un obbrobio se paragonato ad un veliero.

Chissà, oggi mi sembra che in alcuni ambiti, vedi i grattacieli, si cerchi di mettere insieme bellezza e funzionalità, sarebbe ora che anche il mondo navale si risvegliasse e riprendesse un sussulto di orgoglio.

Un saluto ed a presto per la conclusione del nostro giro.
Manlio

 

[pmanlio]

Torniamo indietro nel tempo?
Al 21 Agosto 2011

Dai, è tempo di andare.. seguiamo la Balear..

che il pilota della mia barca ha salutato con entusiasmo e ci ha chiesto di applaudire, come la barca 'Più bella del mondo!!'..

può non sembrarlo, specie se paragonata alle sue blasonate sorelle...

Ma la Balear agli occhi di chi conosce la storia del mare appare come un concentrato di millenni di evoluzione navale, mentre ad occhi meno esperti ricorda comunque il lavoro, il sudore, la fatica dignitosa di millenni di generazioni di uomini che si sono spesi per il mare, per la pesca, per i commerci..

Un saluto alla Balear che ci delizia di un concerto per il mare..

e che con la fine di questo

da il via alla fase preparatoria della regata..

E si, agli occhi degli appassionati la Balear è una barca del cuore, un piccolo riassunto della storia della vela, ma anche un omaggio ai tanti che si sono spesi nelle fatiche quotidiane del mare.

Quasi nascosta, dismessa, come se si vergognasse di se stessa..

la Balear è invece uno dei gioielli del porto di Palma, non meno di Yacht Famosi e centenari.. anzi..

I bozzelli..

Sono presenti nel mondo navale da almeno tremila anni,

e già allora erano molto evoluti.

Gli incastri degli alberi..

Le cavigliere e gli altri attacchi per il cordame..

I nodi marinari..

Il 'sapore' del legno e delle vele..

Il timone verticale, originario del Medio Evo..

Tutto ci parla di un mondo e di una cultura millenari, ad esempio, seppure appena abbozzato,

l'uso di decorare in qualche modo la prua risale alla notte dei millenni..

Nella Balear, a volte sotto un apparente disordine.

come sanno coloro che vanno in barca e coloro che costruiscono i modelli di nave, ogni oggetto, parte del sartiame, legame, posizione, ogni soluzione di bordo ha un suo perchè, un 'ordine' di pensiero e razionalità superiore, non esiste nulla di casuale o di superfluo..

E' sempre stato così per chi va in mare, tanto da poter far risalire i concetti di organizzazione e razionalità al mondo navale..
Gli antichi Greci lodavano l'ordine dei marinai Fenici, e spiegavano ai ragazzi come questi, una volta giunti in porto, non si precipitassero a terra per divertirsi, ma prima di scendere dalla nave mettevano tutto in ordine e pulivano, poi si davano al riposo ed ai divertimenti.

Uno dei passi che li citano appartiene per esempio a Senofonte:

“Il migliore ed addirittura il modo più perfetto di ordinare gli oggetti che io abbia mai visto lo costatai in una delle grandi navi fenicie; che io vidi un enorme quantità di materiali per la navigazione così disposta da occupare separatamente il minor spazio possibile. Ed anche compresi che l’assistente del capitano, che chiamano l’uomo che cerca, conosceva talmente bene la posizione di ogni cosa che persino a distanza era in grado di dire dove si trovava”.

(Senofonte - V secolo AC)

In questo le navi, le barche, sono scuole di vita valide ancor oggi.

La piccola Balear, nella sua apparente semplicità, si porta dietro tutta questa saggezza, oltre alla fatica del vivere quotidiano di chi sfidava le onde ogni giorno per poter sbarcare il lunario, ed oggi è anche divenuta una sede di concerti sul mare..

A volte è bello vedere con altri occhi, in una piccola barca

la meraviglia del quotidiano.. le radici, la nostra storia, ormai interiore ma parte di noi, seppur nascosta..

E chissà, molto probabilmente, come si faceva nelle nostre terre, da qualche parte di quello scafo, incastrata e celata, c'è una croce o una moneta beneaugurante messa dal maestro d'ascia, perchè accompagnasse la barca nella sua vita..
Come qualcuno fa ancora, a volte anche con le navi da crociera..

Salutiamo la Balear e torniamo per un attimo alla nostra Empire State..

L'Empire State è la nave scuola per l'addestramento degli allievi ufficiali, del Maritime College dell’Università del Stato di New York.
Ogni estate la nave fa una ‘crociera studiosa’ da 100 giorni, con più di 600 allievi.

Qualche volta è usata nelle emergenze (uragano etc) come ostello per i soccorritori.


Urs

Sabato, 16 giugno 1990, Vaticano

Cari cadetti della “USS Empire State”.

È per me un grande piacere accogliervi in Vaticano. Spero che la vostra visita a Roma, con il suo eccezionale patrimonio storico e la sua bellezza artistica, avrà un significato profondamente personale e religioso per ognuno di voi. Soprattutto, possa la presenza in questa città che offre così tante testimonianze della fede cristiana, tra le quali troneggia la tomba di san Pietro, far sì che comprendiate meglio la Chiesa e il suo ruolo di servizio all’umana famiglia.
Durante la mia ultima visita negli Stati Uniti, nel 1987, ho sottolineato questo stesso aspetto in relazione al vostro Paese. In un discorso rivolto al presidente a Miami, ho detto: “Il servizio all’umanità è sempre stato un aspetto peculiare della vocazione dell’America ed è ancora oggi rilevante” (10 settembre 1987). Voi proseguite questa nobile tradizione per il fatto che la vostra attività professionale è fondamentalmente al servizio della causa della pace e del bene comune. Servendo il vostro Paese e lasciando da parte le vostre preferenze e i vostri progetti personali, fino a mettere le vostre vite in pericolo, voi ispirate e promuovete la causa della pace in modo esemplare. La gente non vede in voi solo giovani uomini che sono sottoposti a un severo programma di addestramento ma persone capaci di integrità, di fare sacrifici e pronte a offrire il loro servizio per il bene del Paese. La testimonianza di lealtà, di solidarietà e di perseveranza della Marina può diventare un messaggio per tutti i giovani che cercano un modo di vivere colmo del più alto significato.
Miei cari amici: chiedo al Signore di sostenervi nella forza così che possiate rispondere generosamente ai vostri doveri personali e professionali. Su tutti voi qui presenti e su tutti i vostri cari che sono a casa, invoco le abbondanti benedizioni di Dio.

Le navi, purtroppo, sono anche strumenti di guerra e di morte, ma le navi solitamente aprono i mondi, li mettono in collegamento, offrono aiuto nelle situazioni di emergenza, fanno del bene..

La stessa Vic..

nella sua vita ha visto nascere bambini, purtroppo perdere la vita uomini anziani o persone suicide, ma soprattutto ha salvato vite in mare, al largo di Cuba, in Cina, ha offerto soccorso, ha lasciato un segno oltre la sua bellezza.. e da sempre non è ne la prima ne l'ultima nave che ha fatto questo.

Un saluto
Manlio

 

[capricorno]

Gran bel post Manlio! Hai potuto rivedere una vecchia conoscenza a distanza di anni.. . è sorprendente gli intrecci di situazioni ed emozioni, come in questo caso...si ripresentano con sorprendente casualità.
Le foto dei particolari sono straordinarie, pur non vedendo nessuno a bordo si intuisce la mano ed il lavoro di annodo, le pieghe delle vele, il ' disordine ' che in realtà è studiato e non frutto del caso.

È vero, ogni nave, ogni barca di qualsiasi forma, uso, ha una storia fatta di legami profondi...il primo è il mare, questo elemento che va conosciuto, rispettato, amato e in secondo ma inscindibile da tutto, la vita degli uomini che vivono a bordo. Forse noi ' naviganti' non ce ne rendiamo conto appieno, ma la vita dura è ancor più difficile in una famiglia allargata come quella di un comandante e del suo equipaggio. Deve esserci rigore e rispetto nello stesso tempo da ambo le parti.
Forse bisognerebbe salire a bordo con altri occhi.....e capire il sacrificio di chi è lontano da tutto e rispettato ancor di più e compreso per il lavoro che sta svolgendo, comprendendo a volte anche qualche superficialità e manchevolezza. I momenti di sconforto lì viviamo tutti....

La missione di chi va per mare è anche prendersi cura l'uno dell'altro e non avere frontiere nel salvare vite umane che si trovano in difficoltà ...in pace ed in guerra...il mare accomuna tutti....

A questo punto, credo che si avvicini il giro di boa per la nostra Vic, il tutti a bordo e la nuova destinazione....



A presto...

 

[Urs]

Manlio, tu sei un fotografo esperto delle barche e navi d’epoca! Grazie.

Un epitaffio possibile alla ‘nostra’ nave ‘TS Empire State VI’ (TS = Training Ship):

La proprietaria dell’Empire State, la MARAD, l’amministrazione della marina mercantile americana, pensa alla sostituzione delle navi scuola con un nuovo modello (ci sono sei vecchie navi scuola disparate, nelle differenti accademie).

Vogliano una nave più presso delle navi che gli allievi troveranno come ufficiali e più comode per i soccorritori eventuali...
Non sera una ‘bellissima’ nave >>>
https://gcaptain.com/u-s-maritime-administration-seeking-shipyard-to-deliver-new-national-security-multi-mission-vessel/

 

[pmanlio]

Manlio, tu sei un fotografo esperto delle barche e navi d’epoca! Grazie.

Grazie a te!!
Diciamo che tutto sommato qui a Palma, sia 'oggi' che 'ieri', è stato facile..

Un epitaffio possibile alla ‘nostra’ nave ‘TS Empire State VI’ (TS = Training Ship):

La proprietaria dell’Empire State, la MARAD, l’amministrazione della marina mercantile americana, pensa alla sostituzione delle navi scuola con un nuovo modello (ci sono sei vecchie navi scuola disparate, nelle differenti accademie).

Vogliano una nave più presso delle navi che gli allievi troveranno come ufficiali e più comode per i soccorritori eventuali...
Non sera una ‘bellissima’ nave >>>

No, direi proprio di no.. al paragone poi..

Purtroppo la scelta in se sarebbe pure condivisibile, ma corre dietro ad un mondo che forse una correzione di rotta dovrebbe farla invece proprio lui..
Questa tendenza alla 'utilità' di un oggetto, rispetto alla millenaria passione per l'abbellimento delle navi, qualunque fosse la loro funzione, ed in ogni parte del mondo, è una cosa tristissima.

Un saluto e grazie per il contributo!
Manlio

 

[capricorno]

- Venerdì 8 giugno - Tarragona -


Mare.

" M' affaccio alla finestra, e vedo il mare:
vanno le stelle, tremolano l'onde.
Vedo stelle passare, onde passare:

Un guizzo chiama, un palpito risponde.
Ecco sospira l'acqua, alita il vento:
sul mare è apparso, un bel ponte d'argento.

Ponte gettato ,sui laghi sereni,
per chi dunque sei fatto e dove meni?

( Giovanni Pascoli )

" Il tutti a bordo è arrivato da un bel po', il paesaggio fuori rispecchia la calma del luogo, anche se il via vai delle auto, sulla strada litoranea si fa più intenso. È sera.
La giornata lascia spazio , una volta giunti a tavola, a cena , ai racconti alle belle esperienze vissute.
Parole, risate , esperienze intrecciate ai ricordi passati e alle esperienze appena vissute.
Com' è strano lo scorrere del tempo e come ci accomuna nei nostri ricordi, nelle nostre sensazioni...

La nostra Vic, quasi non ce ne accorgiamo, molla gli ormeggi e scivola piano lungo la baia che ci ha accolto in giornata. Un respiro ampio del mare l'accoglie e per un buon tratto la costa ci accompagna, per poi diradarsi in lontananza.

La sera lascia il posto alla notte, meravigliosamente calda ed è un piacere poter vivere la solitudine dei ponti....

" Il giro di boa oramai è giunto.
In tutte le crociere arriva quel momento in cui la nave, sembra attratta da una forza magnetica che inevitabilmente la riporta, alla meta....da dove è cominciato il viaggio...arriva dunque anche per noi, quel cambio di rotta, anche se ancora abbiamo due giornate davanti a noi. Ma Victoria è già sulla via del ritorno....

La giornata che si preannuncia all'indomani è ricca di sorprese e di entusiasmante attesa per ciascuno di noi, ci aspetta Tarragona.


Che si preannuncia così....

Mare piatto, assenza di vento di quella che sarà, una giornata caldissima, paesaggio...insignificante per ora....







Continua....

 

[capricorno]

Il porto di Tarragona è uno dei più importanti del Mediterraneo, ma è principalmente porto commerciale. Una marina moderna con 64 ormeggi per yacht e ha anche una nautica sportiva, dove dispone di 440 ormeggi. Da poco è stato preso in considerazione anche dalle navi di crociera, che scalano settimanalmente, come la nostra Victoria.

Non è proprio un porto adatto, visivamente parlando, infatti prima di partire avevo preso delle informazioni a riguardo, che si sono verificate esatte.

Attracco in un luogo poco bello, attorniati da immensi cumuli di carbone. Totalmente inadatto a rilassanti passeggiate a piedi, con il rischio di respirare fumi di carbone.
Sicuramente questo è un'aspetto da considerare per il futuro, anche se, devo dire che la lungimiranza di chi ha preso in considerazione questo scalo, va riconosciuta.

Tarragona, come logistica, è in una posizione invidiabile ed una rete ferroviaria e stradale che la mette in comunicazione con tante importanti città della Catalogna ( che non è solo Barcellona) e della Spagna.
Ha due stazioni ferroviarie, una al centro città che offre collegamenti con : Barcellona, Tortosa, Reus e di lungo percorso nazionale ed internazionale, Valencia, Andalusia e Madrid.
L'altra stazione a soli dieci minuti dal centro, alta velocità che permette un collegamento più rapido. E poi, una rete capillare di autobus. Linee veloci e moderne che collegano il centro città da e per le stazioni dei treni , ed anche con il resto delle città vicine.

Una buona opportunità per chi desidera approfittare di uno scalo lungo come il nostro. Ma noi, desideriamo conoscere ciò che la città offre.

I collegamenti o taxi o bus navetta, optiamo per quest'ultima soluzione.

In pochissimi minuti usciamo dal porto, costeggiando i cumuli di carbone, e cominciamo la breve salita verso la città...

....il paesaggio sotto di noi, in lontananza il porto, sotto la linea ferroviaria che corre parallela alla strada....e dietro di noi ...

...questa torre, da dove comincerà il nostro viaggio attraverso la storia di questa città...






Continua....

 

[capricorno]

La città di Tarragona ha origini antichissime. Un tempo chiamata Tarraco, la città conserva ancora oggi numerose rovine del suo passato di colonia romana. Le sue origini risalgono alla seconda guerra punica, quando nel 218 a.C. in questo luogo si insedia una guarnigione romana, dando origine alla città e trasformando l'insediamento esistente in una città romana ben fortificata, che diventerà la più importante base militare romana, in Spagna.

Di quest'epoca si conservano perfettamente le mura, che circondano la città. Col tempo si ampliò e aumento' di importanza, tanto che Augusto vi si stabilì dirigendo da lì importanti campagne militari. La città ricevette un'impulso urbanistico molto importante, venne costruito il teatro ed il Foro cittadino e crebbe in bellezza.....e noi andremo alla scoperta delle sue vestigia del passato.

Da dove ci troviamo noi, il primo luogo visitato è il Circo Romano, appartiene al circuito archeologico e con un solo biglietto è possibile la visita di tre siti.

Entriamo....

La giornata è la più calda di tutti gli scali fin d'ora raggiunti, e dopo aver dato uno sguardo alla fortificazione muraria esterna, il refrigerio all'interno delle mura e dei lunghi corridoi scavati nella pietra è ciò che ci vuole.

In queste immagini la parte esterna e come doveva essere in passato.

Il Circo era l'edificio nel quale si tenevano le corse delle bighe o delle quadrighe. Aveva una lunghezza di 325 metri e largo 115.

Si accedeva agli spalti da ampie scalinate , come questa...

La cavea era separata dall'Arena da un muro alto circa due metri per proteggere gli spettatori dagli incidenti.

Le volte in muratura che sostenevano la cavea , ospitavano i corridoi che permettevano l'afflusso ed il deflusso degli spettatori e che si collegavano alle sostruzioni della soprastante piazza del Foro. La città ne aveva due: il Foro provinciale e il Foro cittadino.

Alcuni piccoli vani durante il percorso attraverso i corridoi sottostanti...

Proseguiamo il percorso attraverso questo intricato dedalo di corridoi....

....entrando in ambienti chiusi e bui sino ad una sala dove attraverso uno schermo è sintetizzata tutta la storia della città e di questo luogo.

Percorriamo un corridoi lunghissimo....

Il particolare del pavimento... è sorprendente, stiamo camminando sul suolo originale di questa antica città.. ma le sorprese non finiranno...

...oltre a questi reperti, alla fine e a metà del tunnel, ci sono delle aperture verso l'esterno, e scopro che siamo sotto ad un'intero isolato di palazzi costruiti in epoche diverse :

Non mi capacito!... Le fondamenta dei palazzi sull'intero complesso archeologico, no, non si fanno queste cose!!
Sono allibita...ma non sarà l'unico esempio questo....

Il palazzo della foto sorge proprio sopra il lungo corridoio che vi ho mostrato poco sopra, edificato per tutta la sua lunghezza!!




Da una ricerca fatta, vengo a scoprire che ben presto il Circo cessa di essere utilizzato ed alcune abitazioni iniziarono ad installarsi sulle sue strutture. Sino a che in periodo medievale, un piccolo borgo edifica completamente la zona, e chissà....utilizzando i materiali in esso contenuti e magari, come succede in alcuni stabilì di Roma è possibile ritrovarsi tra le cantine, parte di quegli ambienti romani del passato!
Fortunatamente qualcosa si è salvato, le torri che in epoca medievale vennero riutilizzate....

La lupa capitolina, la notate in alcune immagini...


Anche parte del Foro cittadino lo ritroviamo.....fiancheggiato dai tavolini di un caffè!!

Questa è parte del Foro romano!!
Le mura ai lati e le pietre della pavimentazione a lato e sopra, è stata edificata la piazza con una bel basamento nuovo di zecca sulla pavimentazione antica!!! Non ho parole...

Stendo un velo pietoso!!


Complessivamente la città mi è piaciuta ma onestamente mi aspettavo di più. Avere delle mura ed edifici antichi, storici e vederli così, non mi ha fatto piacere, anche se in parte curati, come i primi visti, altri in stato di semi abbandono o non fruibili, con nessuna possibilità di visita....

La città ha un altro cuore , un cuore catalano che vive attorno alla sua cattedrale.

Continua.....

 

[giada50]

Non mi capacito!... Le fondamenta dei palazzi sull'intero complesso archeologico, no, non si fanno queste cose!!
Sono allibita...ma non sarà l'unico esempio questo....

Chissà, forse sono stati ristrutturati o costruiti su vecchi edifici risalenti a molti anni fa quando non c'era l'attenzione che si ha oggi ai reperti archeologici...

Gianni

 

[capricorno]

Chissà, forse sono stati ristrutturati o costruiti su vecchi edifici risalenti a molti anni fa quando non c'era l'attenzione che si ha oggi ai reperti archeologici...

Gianni

Si, può essere, anzi sicuramente è cosìi. Figurarsi se in epoca medievale si teneva conto di conservare, anzi tutto veniva riutilizzato e quindi non mi meraviglio.

.....anche se ancor oggi in molti asseriscono che in fondo sono " solo quattro sassi "....[smilie=furioso_05[:

 

[capricorno]

La cattedrale, " la seul " la si raggiunge dopo una ripida salita, è posta sul punto più alto della città....

Stradine strette e molto ripide ed in fondo la si intravede....

Lungo questo percorso, guardatevi un po' attorno a scoprirete, oltre ad altri ruderi di mura romane, anche delle case molto , molto originali.

Pareti completamente dipinte a murales, il segno inconfondibile della città.

E dove mancano i disegni, non mancano i colori...

Arriviamo al sagrato in cui sorge la Cattedrale dedicata a Santa Maria ; costruita nel 1171, con una facciata di stile romanico a cui si aggiunge un portale gotico. Saliamo gli scalini e ci guardiamo attorno, nella bella piazza sopra al sagrato, dove tutte le case fanno da corona a questa bellissima e grandissima opera. La sua grandezza non è percepibile all'estero, ma solo una volta dentro ce ne renderemo conto.

La bella fontanella alla base della gradinata.

Il portale è semplicemente stupendo, con sculture del Giudizio universale....

....23 apostoli e profeti e la Madonna con il Bambino.

La facciata, come potete notare, è tronca ed infatti è incompleta nella sua parte alta, a causa della grave situazione nella città dopo la pestilenza occorsa che ha decimato la popolazione, portando crisi ovunque e mancanza di sostegni.

Anche questa cattedrale ha un rosone molto significativo.

Prima di continuare...un piccolo particolare che può venire utile osservando le varie cattedrali gotiche Europee...

...osservate le figure, sono stilizzate " allungate" in quel modo gotico europeo che si differenzia dal nostro gotico. Sono figure idealizzate secondo i canoni del gotico, che tende all'innalzamento verso l'alto delle strutture e le figure si fondono nell'insieme, seguendo questo andamento.

Anche la figura della Madonna posta al centro del portale. Le cattedrali gotiche d'oltralpe raggiungono altezze ragguardevoli, l'esempio lo troviamo anche qui....e lo vedremo all'interno.







Continua...

 

[capricorno]

Questa è la mappa che ci hanno fornito all'ingresso, potete già notare la complessità di tutta l'opera. È veramente immensa! Occupa un'area non indifferente ed al vederla da fuori, non si direbbe.

Procediamo al suo interno...

Nella penombra ci appare la grande navata centrale, un po' austera forse perché poco illuminata.

Uno sguardo indietro e verso l'alto, dove troviamo il rosone...

Uno sguardo a terra....i pavimenti, riccamente intarsiati in marmi policromi...

Le volte laterali....qui notiamo molto bene i pilastri a fascio, caratteristici dello stile gotico " l'ossatura " della cattedrale....e le volte a vela, con la chiave di volta che chiude le cordonatura della vela...

Le cappelle laterali, ce ne sono tantissime e tutte non accessibili da vicino in quanto sono chiuse da cancellate in ferro, altrettanto belle quanto le decorazioni che ovunque rivestono le pareti e gli altari...

Ed è un tripudio di stucchi bianchi e dorati e statue che dalle loro nicchie stanno a contemplare e a pregare....

Procedendo verso il centro e verso l'altare, un po' a fatica in quanto ci sono lavori in corso...grandi tele in restauro.

Ma intanto le possiamo ammirare da vicino..

L'organo.

Uno sguardo verso il fondo della chiesa

E l'altare maggiore...un vero capolavoro.

E mi scuso per la qualità delle foto , ma quel giorno ho avuto problemi con la reflex..

È la prima volta che mi capita di poter andare così vicino, quasi a toccarlo, ad un altare ed è magnifico poterlo vedere in tutti i suoi minuziosi particolari.
Ma la visita non è finita qui, a lato un portale ci condurrà dietro all'altare, dove si aprono diversi vani.

Ve li mostro in sequenza...

Sino ad arrivare nella stanza del tesoro.

Continua...

 

[Fabrizio]

Ho letto solo ora la prima, bellissima, pagina di questo diario (cercherò di recuperare in fretta) e ho avuto un tuffo al cuore, perché le emozioni che descrivi, le sensazioni che hai provato, lo smarrimento di fronte alla prima volta di questa tipologia di viaggio, perfino la nave e l'itinerario della prima crociera, sono le stesse che ho vissuto anch'io....

 

[capricorno]

Ho letto solo ora la prima, bellissima, pagina di questo diario (cercherò di recuperare in fretta) e ho avuto un tuffo al cuore, perché le emozioni che descrivi, le sensazioni che hai provato, lo smarrimento di fronte alla prima volta di questa tipologia di viaggio, perfino la nave e l'itinerario della prima crociera, sono le stesse che ho vissuto anch'io....

Grazie [emoji4]

Il diario è nato soprattutto spinto dall'emozione ed è il filo conduttore di tutto il racconto. I ricordi e le emozioni della prima volta su Victoria s' intrecciano con le nuove sensazioni provate....il titolo nasce da lì.

Se avrai la pazienza di leggerlo, man mano vengono a galla i ricordi, a volte anche banali, basta un colore, una musica, un'ambiente trasformato a far nascere il ricordo....ma è anche e soprattutto ritrovare ciò che c'era, a farti tornare indietro nel tempo.
Poi i luoghi, l'itinerario diverso ma che per molti aspetti è rievocativo di altri luoghi, rivissuto attraverso i colori, i profumi.

Un diario aperto a tutti, tutti quelli che come te, hanno potuto navigare su questa nave. All'inizio del diario in molti hanno aderito, arricchendolo, poi come per tutte le cose l'interesse si è affievolito.

In più, abbiamo a bordo il ' presidente' del Fan Club Costa Victoria...e non è poco!!
Conosce tutti i meandri di questa nave e la sua storia.


Grazie ancora, per essere passato di qua [emoji4]

 

[Fabrizio]

"....dei corridoi...quel blu che ricorre sempre nei miei ricordi....ringiovanito per l' accosto di tinte contrastanti che ben legano con il blu.

[emoji4] I corridoi della Victoria!! Che ricordi...

Tutte le grandi navi su cui sono salito hanno delle rientranze, fai un piccolo tratto in rettilineo, poi, ecco la "curva", altro tratto e così via...

Lei no, lei tutta d'un pezzo, avanti così, dritta per la sua strada....

E' la nave da crociera più piccola in cui mi sia mai imbarcato dopo la Romantica, ma ripensando ai corridoi ancora oggi la ricordo come la nave più lunga del mondo!! [emoji4]
Non finivano mai.... [emoji4] Io poi ero proprio in punta, l'ultima delle cabine a prua...

 

[capricorno]

[emoji4] I corridoi della Victoria!! Che ricordi...


E' la nave da crociera più piccola in cui mi sia mai imbarcato dopo la Romantica, ma ripensando ai corridoi ancora oggi la ricordo come la nave più lunga del mondo!! [emoji4]
Non finivano mai.... [emoji4] Io poi ero proprio in punta, l'ultima delle cabine a prua...

Sembrava così immensa perché era la nostra prima crociera, non vi erano paragoni con altre navi, almeno lo era per me.
Totalmente sconosciuta sia la nave in sé, sia il modo di vivere a bordo della stessa, quindi una salita alla cieca.

I corridoi, con lato destro e sinistro e relativi numeri distinti per lato e non consecutivi, al primo impatto non capivo e non trovavo la cabina.
Aneddoti che fanno sorridere ora, ma che ogni tanto mi capita di ritrovare in chi per la prima volta sale su una nave e li vedi disorientati, anche se oggi quasi tutti partono già preparati per via dei forum e siti online.

Se ricordi, prima venivi accompagnato sino dentro la cabina, ricordo persino una persona che agli ascensori era addetto alla chiamata e ti selezionava il piano.

La nave era immensa anche per me e alcuni spazi, lo confesso , non li avevo neppure visti allora, ma ho rimediato ora, con il valido contributo del ' presidente' lì ho scovati e fotografati. Insomma è stata anche una bella scoperta oltre che un rivissuto, su Victoria.

 

[prof]

Grazie ancora per questo bellissimo diario che mi ha riportato alla mia prima crociera, proprio per questo ho condiviso col cuore tante emozioni

 

[capricorno]

Ancora mille grazie, Prof!

 

[capricorno]

Proseguiamo nella visita....

Attraverso una porta laterale arriviamo ad uno spazio aperto....

Il chiostro della Cattedrale di Tarragona.

Annesso alla chiesa dal 1214, qui vi si svolgeva la vita comunitaria dei canonici della cattedrale. Arcate gotiche occupate da trifore, si susseguono con ordinata armonia...colonnine i cui capitelli sono scolpiti con scene figurative.

Al centro un piccolo spazio verde con una fontana.

Ed un punto strategico per vedere la bella cupola e l'abside, che avremo poi modo di vedere una volta fuori da altre angolazioni.

Il tempo a disposizione termina, ci vorrebbe un giorno intero per poter osservare con attenzione tutto ciò che è esposto nella cattedrale ed in tutti gli ambienti, vastissimi e numerosi, che la circondano.

Attraverso un varco , pensando sia la via d' uscita che si rivelerà in un'altra piccola sorpresa....

....entriamo in una serie di vani, posti anch'essi in un'ala antica adibita a museo.

Un magnifico esempio di conservazione di reperti molto antichi ritrovati durante i lavori di ristrutturazione..


Usciamo, il sole ci acceca ed il caldo ci investe. Siamo contenti di questa straordinaria ed inaspettata visita, mai avremmo immaginato di vedere simili meraviglie.

Lo sguardo ancora alla piazza, così inconsueta con la scalinata, la fontanella, le case colorate, tutte attorno ad essa....

...ma è tempo di scoprire il bello tra le sue stradine....

...una serie di piccoli negozi si aprono in questi porticati dall' aria antica, con il selciato lucido e sdrucciolevole.... chissà quanta storia è trascorsa sotto queste volte....

......vie strette che si aprono in belle vedute...

Anche vista da qui, la cattedrale è splendida!!






Continua....

 

[capricorno]

La città offre ben altro e ce ne rendiamo conto appena pochi passi oltre le mura. Tutta la parte moderna ad esempio, ed una bella Rambla che ci porta all'affaccio sul mare. Una breve passeggiata sulle mura ed il ritorno in nave, ma con la certezza di ritornare qui, a Tarragona.

È pomeriggio inoltrato e torniamo ancora una volta nel nostro luogo preferito, la passeggiata coperta di Victoria.

Sebbene la mattina ci abbia regalato un'immagine anonima, quasi apatica del porto, è proprio vero che con il passare della giornata la luce assume aspetti sorprendenti e il luogo anonimo si trasforma in qualcosa di inaspettato...

Il resto poi lo fa la magia del tramonto...

Si conclude così questa giornata.....