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United States, la nave dei record agonizza a Filadelfia

DrPianale

Co-Fondatore
"Salvate quel transatlantico: è un pezzo di storia Usa"

Era il transatlantico più veloce del mondo. Guai a confonderla con le moderne navi da crociera, autentici condomini galleggianti, tozzi, ridondanti e soprattutto lenti... Nel 1952, la United States percorse l'Atlantico ad una velocità media di 35,59 nodi, in 3 giorni 10 ore e 40 minuti, ed era capace di una velocitò massima di 38 nodi, contro i 22-23 delle attuali cattedrali del lusso e spesso del kitsch. Oggi agonizza ormeggiata davanti a un molo periferico del porto di Filadelfia. Ma dopo 15 anni di totale immobilismo, c'è chi sta provando a salvarla.

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http://viaggi.repubblica.it/articolo/salvate-quel-transatlantico-un-pezzo-di-storia-usa/222989

Filantropi comprano la United States, che giace nel porto di Filadelfia da 15 anni. E' la nave passeggeri più veloce mai costruita, e poteva essere riconvertita per trasportare 14mila soldati
"Salvate la Ss United States". L'appello, accorato e sostenuto da un assegno da 5,8 milioni di dollari (circa 4,5 milioni), arriva da un gruppo di "conservazionisti". L'obiettivo è quello di sottrarre alla rovina totale, e recuperare, una delle navi che hanno fatto la storia della marina mercantile del secolo scorso, la United States, appunto, che dal 1996 giace in una sorta di casa di riposo galleggiante per relitti, di fronte a una banchina della periferia portuale sud di Filadelfia. L'idea del manipolo di appassionati è quella di promuovere, se non di generare con le proprie forze, la riconversione del transatlantico in struttura turistica galleggiante. Ma il capitale a disposizione basta solo per l'acquisto e per le spese di manutenzione-parcheggio dei prossimi 20 mesi: il recupero vero e proprio richiederà somme dell'ordine delle diverse centinaia di milioni.

Il nome United States risuona con tutta la sua aura di leggenda a chiunque abbia conoscenze minime di marineria, un alone che neanche l'attuale livrea cadente e arrugginita riesce a scalfire. Costruita all'inizio degli anni Cinquanta, la United States è il transatlantico - guai a chiamarla nave da crociera - più veloce mai esistito. Nel luglio del 1952, in un viaggio andata e ritorno da Ambrose, nella Baia di New York al faro di Bishop Rock, in Cornovaglia, frantumò i precedenti primati sulla traversata Europa-Nordamerica, stabilendo due record, rispettivamente di 3 giorni, 10 ore e 40 minuti e di 92 minuti in più nella tratta Oriente-Occidente, che vale il celebre Nastro azzurro. Due primati, il più rapido dei quali percorso alla media di 35,59 nodi (quasi 66 chilometri orari) tuttora imbattuti, almeno se si parla di navi vere e non di prototipi superveloci dedicati, costruiti e pilotati da miliardari in cerca di fama.

Quasi due volte più veloce, con i suoi 38 nodi di punta, degli odierni colossi da crociera non vincolati agli obbighi del servizio di linea, ma anche nettamente più rapida di tutti i transatlantici della sua generazione e di quella seguente, il Concorde degli oceani aveva molti altri motivi per non essere considerato un vascello come gli altri. Nata allo scoccare degli Cinquanta, a cavallo tra la fine della Seconda Guerra Mondiale e l'inizio della guerra fredda, la United States era una via di mezzo tra un mezzo militare e un normale vascello passeggeri. Nei suoi 302 metri di lunghezza, per 53 mila tonnellate di stazza lorda, potevano infatti essere ospitati 1900 viaggiatori o, in alternativa, e con rapida conversione, 14 mila soldati, da trasportare nel minor tempo possibile dove necessario. Costruita da un'icona del design navale, l'architetto Francis Gibbs, la nave aveva poi un'autonomia di 11 mila miglia nautiche (quasi 20mila chilometri), poteva cioè fare mezzo giro del mondo senza rifornire. I motori erano di tipo militare, come lo erano la costruzione a compartimenti o la struttura delle comunicazioni telefoniche, o la presenza di stazioni di timoneggio multiple.

Per la fortuna di tutti noi, la vocazione militare del particolarissimo mezzo non ebbe mai ragione di essere impiegata. La United States svolse così la sua brillante carriera da transatlantico di linea fino al 1969. La concorrenza degli aerei era nel frattempo diventata troppo forte, negli Usa prima che nel resto del mondo: non rimaneva che imboccare il mesto tunnel dell'oblio, come sarebbe accaduto a tutti i bastimenti della sua era, tra cui le nostre Michelangelo e Raffaello. Quindici anni fa fu collocata nella posizione attuale, mentre l'ultimo proprietario (fino a ieri), l'armatore Norwegian Cruise Line (di proprietà asiatica) tentava l'impervia strada di un restauro finalizzato a fare l'ammiraglia della sua linea, ben presto fermato dai costi.

Il futuro sembrava segnato: un lento ma inesorabile decadimento allo stato di ruggine alla periferia di Filadelfia. Ma ora, un pizzico di speranza per i molti americani che considerano il "transatlantico militare" un pezzo di storia a stelle e strisce arriva da questo gruppo di entusiasti. Ne fanno parte, tra gli altri, Susan Gibbs, nipote del progettista, Dan McSweeney, capitano di marina, un americano di prima generazione il cui padre emigrò negli States per lavorare alla costruzione della United States, e Gerry Lenfest, un filantropo di Filadelfia, che ha contribuito più di tutti per la parte finanziaria.

Il gruppo ha in mente, per la nave, un futuro di struttura turistica mista, in parte albergo, in parte museo, in parte magari shopping center o casinò, da collocare in una delle marine più trendy della costa. New York, Miami e la stessa Filadelfia sono considerate il potenziale target. Le centinaia di milioni di distanza dall'obiettivo sono note, ma un primo passo è fatto. E le speranze di sopravvivenza del transatlantico che doveva salvare l'America non sono mai state tanto alte negli ultimi 40 anni.
 
Si dice, ma il tutto era coperto da segreto militare, che la nave raggiunse i 42 nodi di velocità. Non era una nave comune; era stata costruita con la sovvenzione della US Navy e anche durante il servizio, il Governo contribuiva con diversi finanziamenti alla sua gestione.

Per quei tempi, la nave garantiva in caso di necessità, il veloce trasferimento di truppe in aree "calde": poteva trasportare circa 18 mila militari equipaggiati di tutto punto. Era inquadrata in quel particolare segmento dell'organizzazione militare americana, chiamata "Forza di Dispiegamento Rapida". Durante la sua attività non furono mai diffuse immagini degli interni e dello scafo, che alla fine non rilevarono nulla di particolare, se non la motorizzazione di ben 240.000 CV erogati da quattro motori di derivazione delle portaerei americane della Classe Midway.

Secondo molte interpretazioni la partecipazione alla corsa per la conquista del Nastro Azzurro non avrebbe mai dovuta avvenire, in quanto la nave era di caratteristiche completamente diverse dalle navi in circolazione in quel momento. Un po' come è avvenuto nel recente passato ad opera del nostro Destriero.

Personalmente, fino a che non la vedrò ormeggiata ad una banchina completamente risistemata e in piena attività, qualunque sia, non ci crederò. Ciao Cristian.
 
Ultima modifica:
Si dice, ma il tutto era coperto da segreto militare, che la nave raggiunse i 42 nodi di velocità. Non era una nave comune; era stata costruita con la sovvenzione della US Navy e anche durante il servizio, il Governo contribuiva con diversi finanziamenti alla sua gestione.

Per quei tempi, la nave garantiva in caso di necessità, il veloce trasferimento di truppe in aree "calde": poteva trasportare circa 18 mila militari equipaggiati di tutto punto. Era inquadrata in quel particolare segmento dell'organizzazione militare americana, chiamata "Forza di Dispiegamento Rapida". Durante la sua attività non furono mai diffuse immagini degli interni e dello scafo, che alla fine non rilevarono nulla di particolare, se non la motorizzazione di ben 240.000 CV erogati da quattro motori di derivazione delle portaerei americane della Classe Midway.

Secondo molte interpretazioni la partecipazione alla corsa per la conquista del Nastro Azzurro non avrebbe mai dovuta avvenire, in quanto la nave era di caratteristiche completamente diverse dalle navi in circolazione in quel momento. Un po' come è avvenuto nel recente passato ad opera del nostro Destriero.

Personalmente, fino a che non la vedrò ormeggiata ad una banchina completamente risistemata e in piena attività, qualunque sia, non ci crederò. Ciao Cristian.

Anche secondo me non ha senso (economico) risistemarla...certo che con un "sportiva" come lei si potrebbero disegnare ben altri itinerari crocieristici rispetto ai lenti "condomini galleggianti" attuali
 
una velocita' mostruosa per una stazza simile,non credo che ci sia neanche ora un mezzo militare di quelle dimensioni che raggiunga tale velocita'.( c'erto che allora il petrolio lo regalavano)
 
Grazie Dr Pianale.

Una bella, ma bella , ma bella nave super veloce. Anch´io non credo che abbia un futuro felice e mi dispiace anche se credo che oggi giorno un puro transatlantico come quelli di una volta, viaggerebbe dall´Europa all´america tutto pieno, economicamente non converebbe per nessuna ragione del mondo !!!
Non credo neanche che in America vivrá ancora per molto tempo.
 
Grazie Dr Pianale.

Una bella, ma bella , ma bella nave super veloce. Anch´io non credo che abbia un futuro felice e mi dispiace anche se credo che oggi giorno un puro transatlantico come quelli di una volta, viaggerebbe dall´Europa all´america tutto pieno, economicamente non converebbe per nessuna ragione del mondo !!!
Non credo neanche che in America vivrá ancora per molto tempo.

Alang...

Chissa se un giorno vivremo in un mondo migliore (IMHO) dove non saranno più le motivazioni economiche e il "vile denaro" a decidere cosa è giusto tenere e cosa no...

Non che il passato della storia umana sia perfetto e il concetto di bello o utile è stato spesso associato alla sua rendita fin dalla notte dei tempi... però se i nostri antenati, da 5.000 anni avessero cominciato a ragionare come noi uomini "moderni" avremmo praticamente una tabula rasa di tutto quanto è stato realizzato dall'umanità e non è stato più utile.

Per fare un esempio...al posto delle "inutilli e grosse" Piramidi i Romani avrebbero fatto un bel Circo Massimo, gli arabi un caravanserraglio e un suk e adesso ci sarebbe un bel centro commerciale....

:-(
 
una velocita' mostruosa per una stazza simile,non credo che ci sia neanche ora un mezzo militare di quelle dimensioni che raggiunga tale velocita'.( c'erto che allora il petrolio lo regalavano)

Sì ce ne sono, non molti, ma ce ne sono. Le LCS Littoral Combact Ship, per una serie delle quali Fincantieri parteciperà alla costruzione di parecchie unità, avranno una velocità di 45 nodi:altre già in esercizio raggiungono i 50 nodi. Come pure qualche sottomarino nucleare, che su certe riviste viene indicato prossimo ad una velocità in immersione tra i 45 e i 50 nodi.
 
Sottomarino, non sommergibile. Sai che tra i due c'è una grande differenza. La struttura del primo permette una navigazione più veloce sott'acqua che in superficie; in superficie deve spostare enormi masse d,acqua che ne rallentano l'avanzamento. Il sommergibile, ormai ne esistono ben pochi, è una nave di superficie che può immergersi e quindi la sua velocità maggiore la ottiene navigando come le altre navi.

Un sottomarino della classe Los Angeles può viaggiare sott'acqua a oltre 60 kmh, 33 nodi, 20 in superficie, e qualcuno dell'ultima generazione viene dato come in grado di raggiungere gli 85/90 kmh. La letteratura in questo campo parla di cose davvero strabilianti: il sommergibile russo Akula, oltre la sua velocità operativa che rimane segreta, ma sembra si aggiri sui 35 nodi, dispone fra le varie armi subacquee, di un siluro supercavitante che raggiunge una volta lanciato, la velocità di 350 kmh.
 
Trasmettono sempre una grande tristezza le immagini di navi gloriose lasciate decadere in qualche porto, sempre che siano ancora salve. Sono soltanto lamiere forse, ma a me piace ricordare le storie che hanno vissuto, i momenti di gloria, le emozioni che hanno suscitato, i ricordi cui sono legate, le attenzioni di cui hanno goduto. Senz'altro non sono soprammobili o altri oggetti che si possono conservare in un cassetto, o trasmettere ai posteri sotto enormi teche di vetro. Forse il loro destino è immancabilmente una sorta di Alang..Ma quando si hanno notizie di un loro ripristino o quando vengono adibiti a qualche funzione, come biblioteche, hotel, musei galleggianti, in qualche modo fanno piacere. Forse è soltanto una sorta di sollievo morale, perchè alla fine vengono sempre e comunque snaturate della loro funzione principale, del motivo per cui sono nate: la navigazione. Forse è come un anziano che continua a sopravvivere in un ospizio ma in qualche modo ancora lo vediamo e questo ci solleva dal pensare ormai completamente finito il mondo dei transatlantici, il mondo delle navi vere. Mi piace pensare la United States ancora a galla, anche se mai più vedrà l'Atlantico, prima di conservarla esclusivamente, assieme alle altre, nei miei libri di navi!
 
Preferisco ricordarla cosí, nel suo miglior momento di grandezza, osservate mentre veniva construita la forza che ha questa nave.

Gurdate che splendida linea
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Si vede che ha molto di una nave militare.
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Indietro tutta ......la velocitá impressionante di 20 nodi !!!!!!
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E le cimenieri, troppo belle, studiate e disegnate dal grande Williams Francis Gibbs.
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Un saluto
 
Io condivido l'osservazione di Guizzo; le ciminiere le avrà disegnate un "grande" ma non piacciono nemmeno a me. Sono, a mio avviso, sproporzionate.

Tano, dai un po' un occhio di quanti rimorchiatori doveva servirsi per le manovre.
 
è una bellissima nave veramente,ma dico (la sparo li) non è che le ciminiere fossero grandi in porporzione per la grandezza dei motori che avra' avuto per camminare in quel modo??
 
Se fosse stato così, la Midway o le sorelle, avrebbero avuto sfoggiare ciminiere altrettanto grandi; ne avevano una sola e concentrata nell'"isola". Più che altro le ciminiere sono state sempre un segno di distinzione della Compagnia; in altre occasioni, ne abbiamo già parlato, ne venivano collocate anche di "finte".
 
Ciao Rodolfo.

Ne ho viste di foto in cui era circondato da cinque rimorchiatori !!! Appena posso ne metto.

La cimeniera cosí grande che puó piacere o no, secondo me da una sensazione di forza e l´United State credo che era propio quello che voleva dimostrare.

Un saluto.
 
Ultima modifica:
Forse è arrivato alla fine dell'agonia?

Guardate, secondo questo articolo, quanto costa al giorno la conservazione della nave? Chi volete possa permettersi cifre simili senza ritorni adeguati? Se non ci riescono negli U.S., nonostante lasciti, finanziamenti governativi, raccolta di fondi da parte di persone che credono nella sua "rinascita", chi altro può permetterselo?

http://shippingonline.ilsecoloxix.i...3/28/APrDLu8E-monumento_rischio_contati.shtml
 
Forse è arrivato alla fine dell'agonia?

Guardate, secondo questo articolo, quanto costa al giorno la conservazione della nave? Chi volete possa permettersi cifre simili senza ritorni adeguati? Se non ci riescono negli U.S., nonostante lasciti, finanziamenti governativi, raccolta di fondi da parte di persone che credono nella sua "rinascita", chi altro può permetterselo?

http://shippingonline.ilsecoloxix.i...3/28/APrDLu8E-monumento_rischio_contati.shtml

...beh per un dollaro quasi quasi un metro quadro me lo prendo :) :) :)

A parte gli scherzi...costi enormi e, tutto sommato, inutili...un progetto sensato dovrebbe auto-finanziarsi e non avere costantemente bisogno di soldi...
 
Mi sembravano tantini, ma in ogni caso, anche meno, son sempre tanti.

E se il risultato di 80.000 dollari, è il risultato che si vede dalle immagini, direi o che son spesi male o che non son nemmeno sufficienti.
 
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