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Venezia; navi da crociera sì, navi da crociera no?

Rewoof

New member
A tale proposito, come si pronunciano le amministrazioni locali? Comune, provincia e Autorità portuale? Perchè un deciso stop alla navigazione per navi superiore ad una certa stazza è teoricamente facile, rotte e attracchi si deviano anche in corso di navigazione per motivi vari, cancellare Venezia non sarà poi la fine del mondo.


ne approfitto per chiedere a te Rodolfo, che vedo sei di Venezia.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Già, cancellare uno dei porti più trafficati del Mediterraneo, non è poi così "difficile". Buttare all'aria il Porto più attrezzato d'Italia (li ho visti tutti) e del Mediterraneo (quasi tutti) , e questa è la prima volta che mi pronuncio positivamente su un aspetto della mia città, ma tant'è; eliminare di colpo quasi due milioni di passeggeri (su soli 8 mesi l'anno se fossero su 12 sarebbe alla lunga ai vertici) credo porterebbe un colpo non da poco all'indotto della città, compresi tutti i lavoratori che vivono con le crociere.

Le Autorità danno un colpo al cerchio e uno alla botte. Il Presidente dell'Autorità Portuale, quando era Sindaco, le voleva eliminare, ora sta difendendo i traffici con le unghie e con i denti. Il Sindaco attuale, non si capisce bene da che parte stia; direi che devo ancora capire se in città abbiamo un Sindaco. Gli esiti delle perizie sui transiti sono diametralmente opposti a seconda di chi li commissiona e di chi li porta avanti.

Le manifestazioni contrarie si sprecano, ma ultimamente stanno sorgendo anche quelle a favore, di categorie chiaramente legate direttamente od indirettamente al "business".

E' un problema difficile da risolvere.
 

DrPianale

Co-Fondatore
Venezia e navi da crociera: guadagna 270mln, ne perde 320mln in costi ambientali

Venezia e navi da crociera: guadagna 270mln, ne perde 320mln in costi ambientali

Venezia e navi da crociera: guadagna 270mln, ne perde 320mln in costi ambientali

http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/venezia-navi-da-crociera-guadagna-270mln-1566437/

VENEZIA – La città di Venezia dal passaggio delle navi da crociera ottiene 270 milioni di euro di ricavi, ma paga ben 320 milioni di euro per i costi ambientali. Questo il bilancio presentato da Gian Antonio Stella su Il Corriere della Sera, dove spiega anche come i limiti di velocità in Laguna non vengano rispettati, con il rischio che le navi possano causare incidenti e seri danni.

Gian Antonio Stella fa i conti su Venezia e le navi “in tasca” a Paolo Costa:

L’impatto del business, secondo l’autorità portuale, è questo: 1.775.944 croceristi imbarcati nel 2012, 1.530 occupati diretti e 4.255 nell’indotto, 222 milioni di euro di valore aggiunto («La metà dell’affare per un “home port” come il nostro viene dalle forniture alle navi», dice Costa) nell’area veneziana pari al 3,26% del Pil. Di più: «Il settore crocieristico consente di contenere le tariffe pagate dagli altri settori portuali. Sennò, dovremmo aumentare i prezzi del 40%: la morte, per un porto millenario».

In totale, diceva tre mesi fa uno studio delle Università di Padova e Ca’ Foscari, un business con l’indotto di 435 milioni. Neanche la metà di quanto sostiene Trevisanato (un miliardo), ma comunque una bella cifra. Solo che di quei 435 milioni solo 288 riguardano «l’acquisto di beni e servizi forniti da imprese locali» e cioè il territorio veneziano, gli altri 147 finiscono nel «mercato nazionale, soprattutto per l’acquisto di carburanti». Per capirci: resterebbero in Italia anche se le navi si rifornissero a Taranto o Gioia Tauro.

Poi arriva al nodo della questione citando i conti di Giuseppe Tattara, docente di Economia a Ca’ Foscari:

«Li contiamo come veneziani i salmoni cileni, la carne argentina o le aragoste di Baltimora? In realtà, il Pil locale andrebbe abbassato all’1,9%». Tanto più che solo un crocierista su quattro, e questo la dice lunga sul tipo di clientela, ne approfitta per visitare Venezia…Se poi contiamo i danni dell’inquinamento generale («Mi sono attenuto ai parametri europei e mancano gli inquinanti più pericolosi come le diossine o i metalli pesanti…») alla fine Venezia «non solo non ci guadagna ma ci perde: 270 milioni l’anno di ricavi complessivi e 320 di costi sul fronte ambientale»”.

Costa nega la tesi di Tattara, scrive Stella, ma il dubbio del giornalista che le navi da crociera non siano un bene per Venezia e per la Laguna è alto.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Mi piacerebbe sapere con che criterio ha quantificato i danni; io dico che i danni ammontano solo a 265 milioni di euro. Mi credono? E perché no?

Poi non capisco se nei 270 milioni vengono calcolati i soldi spesi nella città dai circa 450.000 (detto da loro) passeggeri che visitano la città, alberghi, ristoranti, escursioni, acquisti ecc. ecc.

Io ho un amico che ha un albergo e non vede l'ora inizi la stagione delle crociere. Boh!!
 

Julium

New member
L'argomento "Navi a Venezia" mi interessa particolarmente siccome è il porto da cui preferisco partire e questi 320 milioni di Euro mi incuriosiscono proprio. Ma per arrivare a una tale cifra ha incluso anche l'inquinamento prodotto dagli aerei e dal disastro di Fukushima? Tra l'altro mi sfugge a cosa servirebbe questa montagna di Euro, per questo giornalista le navi da crociera smaltiscono gli inquinanti direttamente in laguna? Mah...
 

Broke

New member

Broke

New member
Ma dico io, lì nel canale scogli non ce ne sono (almeno io non ne ho mai notato uno),l'ostacolo più grande che possano incontrare può essere uno di quei pali di legno (non so come si chiamino specificatamente) e questo non fa certo rovesciare una nave di queste dimensioni,in un estremo caso di collisione con un vaporetto penso che una nave da crociera possa solo inclinarsi di qualche grado e in ogni caso il vaporetto verrebbe immediatamente assistito (speriamo non accadda mai altrimenti si scatenerebbe un putiferio!). Non vedo dove stia il pericolo di ''un ruzzolone'' per le navi!
 

Rodolfo

Super Moderatore
I pericoli e le controindicazioni esistono Christian; alcuni remoti, altre reali. Qualsiasi attività umana può portare a degli effetti collaterali indesiderati; in ogni campo.

Quelli indicati da te non sono nemmeno da prendere in considerazione, tranne uno; la possibile collisione con un mezzo pubblico, con gran "gioia" di Julium ;) ;), ma meglio nemmeno pensarci.

"Ruzzolone" è inteso come incidente.
 

Julium

New member
Sì ma... per caso Venezia ha un'atmosfera diversa da quella del resto d'Italia? Tra quello che controlla la qualità dell'aria (se le navi attraccano a Ravenna per lui l'aria si ferma al confine del Veneto), lo iettatore (non gli diciamo che potrebbe anche venire colpito da un meteorite), certa gente fa proprio di tutto per creare problemi alle compagnie che investono su questo scalo...
Poi anche il vaporetto (grat grat) che per fare danni deve essere lanciato a tutta birra e carico di tritolo...

E io che ho sempre pensato che questo afflusso di turisti e denaro possa solo aiutare l'economia ed il mantenimento di Venezia.
 

Julium

New member
A parte gli scherzi, un vaporetto che procede ad andatura normale credete possa creare veri danni su di una nave da crociera moderna? Non si limiterebbe ad una eventuale falla che verrebbe gestita agevolmente (magari facendo inclinare la nave dal lato opposto)?
 

Rodolfo

Super Moderatore
Hai ragione Julium, grat, grat ;) ;) l'inquinamento non segue certamente i confini, ma quello è una componente dei tanti "no", non il principale.

I "principali" son altri.
 

DrPianale

Co-Fondatore
Ma come, non sai che le navi scaricano le acque reflue dei 5000 ospiti in laguna? Ahi, ahi Jiulium!!!! ;) ;)

Aggiungo questo link appena pubblicato.

http://shippingonline.ilsecoloxix.i.../05/20/APY2dZZF-zolfo_venezia_emissioni.shtml

Ecco lo stesso articolo scritto dall'ANSA


Crociere: emissioni grandi navi, nasce 'green zone' Venezia

Accordo compagnie per alternative a rotta S. Marco

http://www.ansa.it/mare/notizie/rub...NDI-NAVI-NASCE-GREEN-ZONE-LAGUNA_8735973.html
 
F

Felix73

Guest
Mi pare una buona notizia...
Non si parla però di rotte alternative...se ho capito bene...ma solo di utilizzo di carburanti a bassa concentrazione di zolfo...

Grazie Cristian
 

Rewoof

New member
probabile quanto scrivo possa essere OT, nel caso portate pure il messaggio nel posto più idoneo.
volevo segnalare la posizione di confindustria sarda e dell'ente turismo ( megalol ) nei confronti dei crocieristi che .. non porterebbero nulla a terra (inteso come tornaconto economico)

Polemica sembra scoppiata per un investimento o spesa a secondo dei punti di vista opposti tra Autorità portuale cagliaritana e confindustria di 20.000 euro per accoglienza nei confronti di circa 4000 crocieristi della royal C. giunti a Cagliari giorni fa.
Interessante seguire a distanza la polemica intorno a questa posizione


(fonte: Unione sarda online )
 

Julium

New member
Anche nell'articolo segnalato sopra si fa riferimento a croceristi che non "portano nulla"... Certo che così è un pò generica come cosa, sicuramente se la città è un porto di imbarco/sbarco il crocerista spende poco fuori dalle attività portuali, se invece è un porto di passaggio il crocerista spende come un qualunque altro turista e anzi, sono convinto che spenda mediamente di più...

Senza considerare l'indotto: i servizi portuali e le escursioni organizzate, se mi dicono che una città alla fine ci rimette io vorrei vedere i conti perchè francamente non ci credo. Ovvio che se una città investe nell'accoglienza ai croceristi ci metterà un pò di tempo per recuperare i costi ma alla lunga può solo guadagnarci.
Io mi chiedo sempre quale altro mezzo potrebbe permettere di portare in una città migliaia di turisti, rilassati e riposati, disposti a visitare e spendere, in modo relativamente silenzioso e senza creare particolari disagi alla città (inquinamento, circolazione stradale, ecc...).

Le città turistiche con un porto passeggeri nei paraggi hanno una delle fortune più grandi e spesso non se ne rendono neppure conto... sigh...
 

Rewoof

New member
Senza considerare l'indotto: i servizi portuali e le escursioni organizzate, se mi dicono che una città alla fine ci rimette io vorrei vedere i conti perchè francamente non ci credo. Ovvio che se una città investe nell'accoglienza ai croceristi ci metterà un pò di tempo per recuperare i costi ma alla lunga può solo guadagnarci.
Io mi chiedo sempre quale altro mezzo potrebbe permettere di portare in una città migliaia di turisti, rilassati e riposati, disposti a visitare e spendere, in modo relativamente silenzioso e senza creare particolari disagi alla città (inquinamento, circolazione stradale, ecc...).

Le città turistiche con un porto passeggeri nei paraggi hanno una delle fortune più grandi e spesso non se ne rendono neppure conto... sigh...

Hai colto il senso del messaggio postato qui, effettivamente, tirando le somme ad una economia di parte sempre più malmessa, quella procurata dal veicolare migliaia di persone attraverso le navi da crociera meriterebbe ben più attenzioni e investimenti a terra, altro che non porta a nulla... Credo sia una questione di mentalità specifica mancante, una nazione come la nostra piena di posti fantastici da visitare per chi arriva via mare dovrebbe vantare primati assoluti negli itinerari crocieristici, fosse per me lancerei le crociere "Solo Italia" con convenzioni tra linee aeree per attrarre clientela estera a pianificare viaggi esclusivi presso le nostre fantastiche coste.
Così vedremmo il tour Siciliano, pantelleria, palermo,agrigento, taormina ecc....

Il tour Sardo, il tour tirrenico e quello adriatico...

Bello fantasticare ;)
 
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