Rodolfo:
gli aspetti morfologici che hanno compromesso la laguna sono quelli legati all’accesso delle navi, perché per farle entrare si sono scavati canali (canali dei petroli) e per farle entrare sempre più grandi si sono continuati a scavare. Proprio qualche giorno fa leggevo che nel porto industriale arriverà a breve la nave mercantile più grande mai entrata (grazie agli ultimi scavi), purtroppo non ricordo il nome della nave né il tonnellaggio, anche perché era espresso in altra unità di misura, forse tipico delle navi da trasporto. Lungo il canale dei petroli i danni sono stati evidenti (vedi distruzione laguna e barene, basta comparare le carte geografiche della zona di un secolo fa a quelle attuali).
Non sono cose che dico io, consiglio di leggere il libro di D’Alpaos (ingegnere idraulico) fatti e misfatti di idraulica lagunare.
Anche la bocca di san nicoletto è stata scavata, perché c’era la cosiddetta barra di foce che non cedeva alla forza della corrente prodotta dall’inserimento dei moli. Lì ora lo scavo è meno palese, perché è fatto direttamente dalle navi quando passano. Basta vedere di che colore diventa l’acqua al loro passaggio.
Se non vogliamo dare la “colpa” alle navi, è però innegabile che la “colpa” sia degli scavi ed approfondimenti prodotti per consentirne l’accesso.
Certo anche il moto ondoso incide nella perdita dei detriti, ma in modo assolutamente inferiore.
Ieri ho sentito solo la fine della presentazione di De Piccoli. Ha trattato a lungo il problema dei collegamenti. Lui ipotizza un terminal di smistamento a tessera (visto che la maggior parte dei crocieristi arriva in aereo), rifornimenti carburanti via acqua, rifornimenti alimentari via fausta (stima tre camion per nave, da far arrivare di primissimo mattino, quando le strade son deserte). Ma dice anche che questa è la sua idea, che può essere sicuramente rivista e perfezionata, è apertissimo.
Io ad esempio sarei più per chiatte dall’attuale marittima, da far circolare sempre all’alba. E mantenere i parcheggi alla marittima, perché per chi arriva in auto e treno è più comodo da lì che non da tessera.
Non lo butterei via come progetto di massima, anche se è sicuramente perfezionabile.
Sempre meglio dello scavo del Contorta…. Ghe vol poco…
E che dire della litigata tra Costa e Orsoni su chi è che decide della città? In effetti non è ammissibile che il canale della giudecca non appartenga a venezia, così non si può programmare nulla, si litiga e basta.
Ciao!
gli aspetti morfologici che hanno compromesso la laguna sono quelli legati all’accesso delle navi, perché per farle entrare si sono scavati canali (canali dei petroli) e per farle entrare sempre più grandi si sono continuati a scavare. Proprio qualche giorno fa leggevo che nel porto industriale arriverà a breve la nave mercantile più grande mai entrata (grazie agli ultimi scavi), purtroppo non ricordo il nome della nave né il tonnellaggio, anche perché era espresso in altra unità di misura, forse tipico delle navi da trasporto. Lungo il canale dei petroli i danni sono stati evidenti (vedi distruzione laguna e barene, basta comparare le carte geografiche della zona di un secolo fa a quelle attuali).
Non sono cose che dico io, consiglio di leggere il libro di D’Alpaos (ingegnere idraulico) fatti e misfatti di idraulica lagunare.
Anche la bocca di san nicoletto è stata scavata, perché c’era la cosiddetta barra di foce che non cedeva alla forza della corrente prodotta dall’inserimento dei moli. Lì ora lo scavo è meno palese, perché è fatto direttamente dalle navi quando passano. Basta vedere di che colore diventa l’acqua al loro passaggio.
Se non vogliamo dare la “colpa” alle navi, è però innegabile che la “colpa” sia degli scavi ed approfondimenti prodotti per consentirne l’accesso.
Certo anche il moto ondoso incide nella perdita dei detriti, ma in modo assolutamente inferiore.
Ieri ho sentito solo la fine della presentazione di De Piccoli. Ha trattato a lungo il problema dei collegamenti. Lui ipotizza un terminal di smistamento a tessera (visto che la maggior parte dei crocieristi arriva in aereo), rifornimenti carburanti via acqua, rifornimenti alimentari via fausta (stima tre camion per nave, da far arrivare di primissimo mattino, quando le strade son deserte). Ma dice anche che questa è la sua idea, che può essere sicuramente rivista e perfezionata, è apertissimo.
Io ad esempio sarei più per chiatte dall’attuale marittima, da far circolare sempre all’alba. E mantenere i parcheggi alla marittima, perché per chi arriva in auto e treno è più comodo da lì che non da tessera.
Non lo butterei via come progetto di massima, anche se è sicuramente perfezionabile.
Sempre meglio dello scavo del Contorta…. Ghe vol poco…
E che dire della litigata tra Costa e Orsoni su chi è che decide della città? In effetti non è ammissibile che il canale della giudecca non appartenga a venezia, così non si può programmare nulla, si litiga e basta.
Ciao!