29 Luglio Bergen
La settimana è volata ed è già ora di sbarcare.
Colazione alla Terrazza e visto che c’è poca gente colgo l’occasione per fare qualche foto.
Liberiamo la cabina per le 8.00 e ci accomodiamo alla Panorama Lounge in attesa dello sbarco.
Usciti, ci mettiamo alla ricerca di un taxi che ci porti all’aeroporto dove prederemo un aereo x Amsterdam e scopriamo che in fondo, ovunque tu sia, “tutto il mondo è paese”….un addetto del terminal ci aveva detto che un taxi per l’aeroporto poteva costare di Sabato circa 500 corone; ci presentiamo al primo tassista, chiediamo per sicurezza il prezzo della tratta e ci dice che il tragitto costa 700 corone (parliamo di circa 20 euro in più), gli faccio presente che al terminal ci avevano parlato di 500 corone, mio marito dice in italiano “dai allora prendiamo un Uber” e alla parola magica il tassista dice che ci può portare anche per 600….questa sua frase mi fa però innervosire, perché non amo questi comportamenti e pertanto prendiamo le nostre valigie e ci allontaniamo; non facciamo in tempo ad aprire la app che arriva da noi un altro tassista che ha assistito alla scena e ci dice che ci porta in aeroporto per 500 corone…
Fatto questo excursus sulla globalizzazione delle cattive abitudini, è tempo adesso delle considerazioni finali.
Premetto che siamo saliti in nave sapendo già tutto , forse fin troppo, di Silversea; avevamo letto ogni diario presente sul Forum e visto ogni video presente su YouTube.
Questo mi rendo conto ora, che siamo sbarcati da ormai un mese, si è rivelato in qualche modo un errore, perché ci ha probabilmente tolto l’effetto wow che la nave avrebbe, invece, meritato.
Avevamo già visto tutto e non siamo, quindi, rimasti sorpresi dall’eleganza degli ambienti, dalla presenza di orchidee fresche ovunque, dalla bellezza della suite, dalla ampia scelta di ristoranti compresi ecc.
Ci è così successo di notare, al contrario, quello che ci aspettavamo ma non c’era, piccoli particolari, come qualche omaggio in cabina che non era presente; come non aver trovato i membri dell’equipaggio che ti incontrano per nave e ti salutano per nome (perché avevamo letto che in passato così succedeva perché avevano a disposizione le fotografie dei passeggeri); come un maggiordomo super efficiente e presente (il nostro decisamente purtroppo non lo è stato e lo abbiano notato particolarmente perché il maggiordomo della nostra successiva crociera si è rivelato una spanna sopra come bravura).
Un’altra cosa che non ci aspettavamo, ma che poi ci ha confidato anche la stessa hotel director non si aspettava neanche lei, è stata la numerosa presenza di bambini a bordo.
Solitamente su Silversea sono presenti veramente pochi bambini, anche perché non è previsto alcun tipo di servizio od animazione per loro, capita di vederne al massimo 4/5; in questa crociera erano più di 30, e numerose erano le famiglie che ne avevano 3. Questo ha sicuramente modificato l’atmosfera della nave, perché su Silversea solitamente non capita di vedere bambini che si inseguono x la nave o di sentire ad ogni ora bambini correre nel corridoio delle cabine, come, invece, siamo abituati a sentire normalmente su altre compagnie che hanno una grande offerta di servizi per famiglie con bambini.
Detto questo, questi piccoli particolari non possono certamente non averci fatto notare che Silversea è una compagnia luxury, di alto livello.
Le marche dei prodotti presenti in bagno, delle lenzuola (mai avute lenzuola così morbide), degli accappatoi sono di ottima qualità.
Ottime anche le materie prime utilizzate nella ristorazione.
Su Silversea il dress code prevede serate casual (in cui nei ristoranti principali per l'uomo è richiesta la camicia), informali (in cui è richiesta la giacca) e formali (in cui è richiesto il completo scuro con cravatta). È stato un piacere notare che il dress code viene effettivamente fatto rispettare ed è stato un piacere la serata formale andare in giro per la nave e ricevere i complimenti per il nostro abbigliamento...solitamente a casa vestiamo casual, ma credo che una nave elegante come questa meriti di essere ricambiata dai passeggeri con altrettanta eleganza. Poi ovviamente se si preferisce vestire comunque casual, si può tranquillamente andare in pizzeria o all'hot rock.
Confermata a pieno l’affermazione che avevo letto nell’ultimo diario di Prof che su Silversea “non ci sono file e stop”: mai fatta fila per uscire o rientrare in nave, per salire su un tender, per entrare in un ristorante, per accedere alla reception o all’ufficio escursioni; va precisato che la nave era quasi al massimo della sua capacità su base doppia, eravamo infatti 584 sui 596 indicati; ma mai in una nave di tal genere può capitare di avvertire il peso della gente.
Il servizio, in generale, è sempre attento e di alto livello.
Il personale è preparato e disponibile.
Si nota costantemente che il rapporto personale/ passeggero è diverso rispetto ad altre compagnie.
Come si nota che anche il rapporto metri quadri a disposizione / passeggeri è di altro livello…si trova sempre posto ovunque per sedersi.
Siamo, quindi, assolutamente contenti di aver provato questa compagnia e confermiamo la nostra attuale preferenza per navi di piccole dimensioni.
Siamo stati probabilmente un pochino sfortunati per la presenza di alcuni passeggeri che non erano il massimo della buona educazione….ma speriamo che la prossima volta vada meglio!!
E quindi concludendo, così faccio fischiare per l’ennesima volta le orecchie a Prof, sì, Silversea è la quinta essenza delle crociere!!
Ringrazio tutti voi per aver seguito il mio diario e per i complimenti fatti...ed inizio a preparare il mio secondo diario norvegese!!
Se avete qualche domanda o curiosità chiedete pure!