Re: Terremoto Haiti magnitudo 7.0
.... e non è Mauro, che anche Royal Caribbean si sia piegata davanti al Dio Denaro, e per lei sia più conveniente, economicamente, continuare i suoi scali nell'isola, magari giustificandone la scelta con l'invio di aiuti in generi alimentari (quale forma di risonanza pubblicitaria)?
Per quel che può valere è un racconto di alcuni passeggeri a bordo di una sua nave, tratto da Internet:
"Una nave da crociera ha attraccato ad Haiti a meno di 100 chilometri dall’epicentro del sisma. L’imponente imbarcazione, con a bordo 3.100 passeggeri, ha fatto scalo venerdì scorso a Labadee, nel nord del Paese caraibico. Nonostante molti passeggeri si siano rifiutati di scendere, c’è stato chi invece ha scelto di godersi l’ultimo angolo di paradiso rimasto nel Paese. I turisti - racconta il Guardian - hanno potuto sorseggiare cocktail su amache in riva al mare, mangiare carne cotta al barbecue e dilettarsi con lo sci d’acqua. Per garantire la sicurezza dei viaggiatori, la spiaggia privata di Labadee è stata blindata e i turisti sono stati accompagnati a fare compere nel resort scortati da guardie del corpo. «È stato disgustoso», ha commentato un passeggero, «non posso pensare di stare al sole, giocare in acqua e mangiare carne alla brace in riva al mare mentre a Port-au-Prince ci sono decine di migliaia di persone morte per la strada». Nonostante la bufera sui media di tutto il mondo, la compagnia `Royal Carribbean´ ha difeso la decisione di continuare a fare tappa nel paradiso di Labedee."
Secondo me dietro l'espressione "The show must go on" che tu citi, si nascondono in genere molte convenienze personali. E' chiaro che il mondo non si può fermare, ma una certa forma di rispetto credo sia dovuta, in particolare dove si è manifestato il dramma.
In pratica è la stessa cosa successa qualche sera fa in una discoteca del Veneto; una ragazza di 28 anni mentre ballava in pista, è stata colta da infarto. E' stata adagiata su di un divano poco vicino, ma nessuno ha pensato per un attimo di sospendere musica e ballo. Perché rovinarsi la serata?
Oppure in una spiaggia in pieno agosto, dove un bagnante si accascia sulla sabbia fulminato anche esso da un infarto, proprio nel mezzo del rettangolo di gioco di una partita di calcetto. Ma prontamente la "Pietas" dei giocatori, ha provveduto spostare le porte di qualche metro, per continuare il gioco. Poco importava se il pallone ogni tanto rotolava accanto al corpo dell'uomo coperto da un asciugamano, in attesa dei rilievi di legge.
"The show must go on". Non sempre Mauro, non sempre.