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MSC Sinfonia - Mediterraneo Chic - 15-22 ottobre 2011

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

Gabriele C.

Well-known member
Diario Crociera “Mediterraneo Chic”
Armatore: MSC
Nome Nave: Sinfonia
Data Partenza: 15 Ottobre 2011
Porto di imbarco: Livorno
Porto di sbarco: Livorno
Giorni di crociera: 7

Occupazione nave: Quasi piena, circa 1400 ospiti su 1560 di capacità max. in doppia.
Crociere fatte(compresa questa): 12


Voti:


Voto Itinerario: 9

Voto Complessivo della nave: 7
Voto Servizi a Terra: 9
Voto zona Piscine: 9
Voto Servizi Alberghieri: 8
Voto Pulizia Cabina: 8
Voto Pulizia Nave: 10
Voto Personale di Bordo: 9
Voto Ristorante: 8
Voto Gastronomia: 7
Voto Escursioni: 8
Voto Spettacoli in teatro: 7
Voto Animazione e musica serale: 8

Questa crociera non era in programma, ma avendo ricevuto una proposta di un “last minute” ad un prezzo stracciato, ho colto l’occasione e utilizzando una settimana di ferie già fissata, senza pensarci troppo ho prenotato e via……
I miei familiari, per motivi di lavoro (moglie) e di studi (figli), non mi hanno potuto accompagnare; ho preso allora la mia mamma a braccetto che, conoscendo il mio entusiasmo, si è volentieri prestata a farmi compagnia!!!
Premetto subito che in questo diario non riporterò la cronaca di bordo, in quanto già conosciuta dai più e esattamente simile allo standard delle crociere precedenti. Mi limiterò a qualche commento. Devo infatti dire che il programma a bordo non è stato esaltante, non ci sono state occasioni particolari o eventi degni di attenzione. Intendiamoci, mi sono trovato bene e la crociera è riuscita, ma è mancato quel qualcosa di innovativo o di particolare che avrebbe potuto caratterizzarla di più.
Vi proporrò resoconti e foto sulla nave e soprattutto sugli scali, quasi tutti veramente interessanti. E’ questo aspetto infatti che già da tempo mi stuzzicava nella scelta di questo itinerario, che svolgendosi nel Mediterraneo occidentale non tocca porti già ampiamente conosciuti e frequentati, ma va a scalare luoghi almeno per me più insoliti. Se MSC la prossima stagione impiegherà su questo circuito Orchestra, ben più capiente di Sinfonia, è la conferma del successo della proposta.
Si parte dunque da Livorno, raggiunta rapidamente da Roma con due ore e mezza di treno. A Civitavecchia la ferrovia transita abbastanza vicina al porto, e dal treno ammiro le banchine al gran completo: Costa Magica, Norwegian Jade, Queen Victoria, una HAL e Costa Deliziosa, con il nostro Tommaso-Trenta che probabilmente si sta per imbarcare…
Pochi minuti di taxi e giungiamo alla stazione marittima di Livorno. La sala è semivuota, anche perché è presto, mancano 4 ore alla partenza. Mai imbarco è stato più celere: fila inesistente, check in rapidissimo, refreshing gratuito e subito a bordo…Mi chiedo dove siano gli altri crocieristi…Vabbè che siamo in bassa stagione, ma stiamo salendo su una nave da 780 cabine o su uno yacht? La risposta la avrò a ora di cena (primo turno, per me una consuetudine)nel ristorante “Il Galeone”: quasi tutto esaurito!!!
Ci rechiamo in cabina, esterna con oblò, all’estrema poppa. Si rivelerà silenziosa, anche se con qualche vibrazione, ma mai fastidiosa. E’ però piuttosto piccola, se ci fosse una terza persona ci starebbe stretta. Si trova vicinissima alle belle balconate di poppa della Sinfonia, luogo da me molto frequentato, da dove è possibile ammirare attracchi e partenze con ottime visuali. E’ la parte esterna della nave che più la caratterizza, secondo me la migliore:

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Bagagli recapitati in meno di un’ora, ci sistemiamo per la cena. A tavola siamo in sei, con noi una coppia romana e due signore livornesi, una buona compagnia per tutta la crociera.

Prima puntatina al casinò: ulteriore conferma che MSC segue generalmente gli schemi di Costa, anche qui alla roulette la puntata minima per ogni giro di pallina è di 5 fiches (5 euro, tranne un pomeriggio con le fiches a 0.50). Ho parlato con un croupier, mi ha riferito che MSC da quest’anno gestisce direttamente il casinò, avendo abbandonato la concessione con una società esterna (se non vado errato, questa società aveva dato problemi alla Compagnia, facendole la cresta…).
Una curiosità: il Comandante è Ciro Pinto, lo stesso che si trovava a bordo di Melody qualche anno fa nell’Oceano Indiano quando la nave subì e respinse un attacco di pirati. Io e mia madre, scherzando, ci diciamo che ci troviamo in buone mani…!!!

Altre immagini della partenza, la prima va con tutti gli onori alla mia compagna di viaggio...!!!

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La vedo bella motivata, che ne dite?!!!!!!!!!!!!

Vicino a noi la Moby Aki:

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...Può piacere o meno, l'ho messa per ricordare che non solo le navi da crociera, ma anche i traghetti fanno la loro parte nel meraviglioso mondo dell'andar per mare.


Questa la dedico al nostro Lorenzo, con il panorama della sua bella città, il grattacielo di piazza Matteotti e sullo sfondo Montenero:


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...Per chiudere la giornata, e darvi appuntamento a domani con Villefranche, vi offro un tramonto sul Tirreno, con l'isola di Gorgona che appare all'orizzonte:

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Ultima modifica:
alle belle balconate di poppa della Sinfonia, luogo da me molto frequentato, da dove è possibile ammirare attracchi e partenze con ottime visuali. E’ la parte esterna della nave che più la caratterizza, secondo me la migliore

Le balconate di poppa di questa nave sono davvero un posticino splendido!;)

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La vedo bella motivata, che ne dite?!!!!!!!!!!!!

...mi sembra proprio di sì!Guardandola mi ispira tanta simpatia e mi sembra abbia proprio voglia di divertirsi...

Grazie dell'inizio del diario, seguirò con piacere!
 
Bell'inizio di "fotodiario", come sempre, attendiamo con interesse il seguito.

Balla Livorno al tramonto dal Porto Mediceo, vero ? :-)
 
Complimenti Gabriele, un inizio splendido...
Lo sguardo della tua mamma è sognatore e profondo... che dolce ... più la guardo e più mi sovviene Ciaula :-)
E' stata forse la sua prima crociera?
 
Domenica 16 ottobre, Villefranche.

Dopo una tranquilla navigazione notturna di sole 128 miglia, MSC Sinfonia sosta nella rada di Villefranche quando è ancora buio. Questo sarà l’unico scalo con sbarco previsto in lancia. Ci svegliamo presto, abbiamo l’escursione per Nizza ed Eze con orario fissato alle 6.45: arriviamo con un quarto d’ora di ritardo, e all’appuntamento in sala non c’è più nessuno! Non mi perdo d’animo, mi reco nella sala vicina dove sono raccolti gli ospiti dell’altra escursione, mi scuso per il ritardo e una ragazza dell’animazione, gentilissima, mi dice: “Siete voi i due che mancavano! Venite con me, che se ci sbrighiamo vi unite al gruppo!” Bypassiamo tutta la fila che si è formata per lo sbarco (che figura, guardavo dall’altra parte…!!!), saliamo subito sulla lancia e raggiungiamo la guida con la paletta bianca e blu appena in tempo! Devo dire che il Personale MSC si è distinto per tempestività e disponibilità, bravi!
In questa crociera, considerate le esigenze di mia madre, ho preferito fare qualche escursione in più rispetto alle visite ” fai da te”: solitamente quando sbarco io parto in quarta per poter vedere di tutto e di più, ma stavolta per ovvii motivi abbiamo scelto soluzioni più tranquille e riposanti.

La baia di Villefranche è uno spettacolo, è il porto naturale tra i più profondi del Mediterraneo, in alcuni punti tocca i 95 metri di profondità. Infatti né la nostra nave né la Sovereign di Pullmantur, che arriva più tardi, gettano l’ancora, ma fissano le cime a due boe al centro della rada:

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Qui la Costa Azzurra presenta scorci di paesaggi molto gradevoli, con costa frastagliata coperta da una vegetazione lussureggiante, scogliere a picco sul mare e villaggi con panorami mozzafiato. Villefranche si presenta adagiata su una collina digradante verso il mare, circondata da mura, con un’antica fortezza, alberghi, ristoranti e localini dappertutto. Tutto molto bello, un paesaggio che non mi aspettavo. Queste foto non sono un granchè, le ho prese dal bus in corsa:

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Cominciamo l’escursione con Nizza, che dista solo sei chilometri da Villefranche. Lungo questa strada la guida ci indica le ville di Elton John e di Gianni Agnelli. Nizza è città signorile, e lo sembra ancora di più con le strade semivuote di una domenica mattina presto. Transitiamo per la celebre promenade des Anglais, con una elegante e ordinata marina, il famoso albergo “Negresco” con la facciata rococò, il mercato dei fiori, il teatro dell’Opera e la chiesa Russa. Agli inizi del secolo scorso, l’alta borghesia inglese e russa era solita “svernare” qui, questo il motivo dei nomi di alcune strade e della presenza di chiese ortodosse. Una curiosità: le targhe sui muri riportano i nomi delle strade in due idiomi, il francese e il nizzardo. Un’ora di passeggiata libera ci fa apprezzare ancora di più il centro di questa città, la quinta per abitanti della Francia. Non manca l’aspetto nazionalistico, così acceso in questa nazione, quando vediamo i due monumenti (uno bello, l’altro angosciante…) che celebrano i 100 e i 150 anni di Nizza francese, passata dall’Italia dopo che Cavour la consegnò in cambio dell’aiuto prestato per l’unificazione risorgimentale. Per rimanere in ambito storico, non poteva mancare la visita (esterna) alla casa natale di Garibaldi e al suo monumento che fa bella mostra in una grande piazza centrale:

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...Un gabbiano in posa...

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...Non poteva mancare la foto ad una banca...Deformazione professionale!

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Il teatro dell'Opera:

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La seconda tappa è un villaggio medioevale, arroccato sulla cima di una collina: Eze. Bei panorami dalle terrazze sul mare, e vicoletti, passaggi e archetti molto pittoreschi:

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Mia mamma tra colori autunnali...

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Scendiamo poi in basso per visitare una fabbrica di profumi, immancabile da queste parti. La descrizione della produzione di profumi e saponi è rapida e interessante, svolta da un’impiegata italiana da due anni in Francia, che parla un romanesco più carico di Carlo Verdone…Alla fine della dimostrazione, non riesco a trattenermi e sorridendo le dico “a signorì, ma ‘o sa che nun se capisce pè gnente che lei è de Roma?”

Rientriamo a bordo, e il bel sole caldo mi invita prima di pranzo a un tuffo in piscina. E’ semivuota, però l’acqua ha una temperatura polare. Ma che ci vuole a metterci un po’ di acqua calda? Nuoto senza fermarmi (lo spazio me lo permette), ma dopo un po’ il freddo (…o l’appetito?) mi fanno smettere.

Nel pomeriggio mi godo la nave, e attendo il dopocena per un appuntamento importante…Quale? Il derby Lazio-Roma, naturalmente! Mi piazzo davanti allo schermo del bar “Le Baroque” , intorno a me una piccola colonia di tifosi romanisti. Gioiamo per il vantaggio giallorosso, ci preoccupiamo per il pareggio degli odiati cugini, e in pieno recupero la beffa…Derby perso, dopo 5 vittorie. Ma proprio qui in crociera mi doveva capitare? E’ confermata la negatività dei risultati delle partite di calcio viste a bordo: quattro occasioni (due volte la nazionale italiana, due volte la Roma) e quattro sconfitte. La prossima crociera, se ci dovesse essere una partita, andrò a imparare a piegare i tovaglioli….!!!!

Domani...Espana...Olè!!!!!!!!!!!
 
Ultima modifica:
un altro che parte in crociera senza avvisare!!vero Gabriele!!!comunque bravissimo bel diario..complimenti alla mamma...una bella signora!!!un saluto
 
Domenica 16 ottobre, Villefranche.

Dopo una tranquilla navigazione notturna di sole 128 miglia, MSC Sinfonia sosta nella rada di Villefranche quando è ancora buio. Questo sarà l’unico scalo con sbarco previsto in lancia. Ci svegliamo presto, abbiamo l’escursione per Nizza ed Eze con orario fissato alle 6.45: arriviamo con un quarto d’ora di ritardo, e all’appuntamento in sala non c’è più nessuno! Non mi perdo d’animo, mi reco nella sala vicina dove sono raccolti gli ospiti dell’altra escursione, mi scuso per il ritardo e una ragazza dell’animazione, gentilissima, mi dice: “Siete voi i due che mancavano! Venite con me, che se ci sbrighiamo vi unite al gruppo!” Bypassiamo tutta la fila che si è formata per lo sbarco (che figura, guardavo dall’altra parte…!!!), saliamo subito sulla lancia e raggiungiamo la guida con la paletta bianca e blu appena in tempo! Devo dire che il Personale MSC si è distinto per tempestività e disponibilità, bravi!
In questa crociera, considerate le esigenze di mia madre, ho preferito fare qualche escursione in più rispetto alle visite ” fai da te”: solitamente quando sbarco io parto in quarta per poter vedere di tutto e di più, ma stavolta per ovvii motivi abbiamo scelto soluzioni più tranquille e riposanti.

La baia di Villefranche è uno spettacolo, è il porto naturale tra i più profondi del Mediterraneo, in alcuni punti tocca i 95 metri di profondità. Infatti né la nostra nave né la Sovereign di Pullmantur, che arriva più tardi, gettano l’ancora, ma fissano le cime a due boe al centro della rada:

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Qui la Costa Azzurra presenta scorci di paesaggi molto gradevoli, con costa frastagliata coperta da una vegetazione lussureggiante, scogliere a picco sul mare e villaggi con panorami mozzafiato. Villefranche si presenta adagiata su una collina digradante verso il mare, circondata da mura, con un’antica fortezza, alberghi, ristoranti e localini dappertutto. Tutto molto bello, un paesaggio che non mi aspettavo. Queste foto non sono un granchè, le ho prese dal bus in corsa:

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Cominciamo l’escursione con Nizza, che dista solo sei chilometri da Villefranche. Lungo questa strada la guida ci indica le ville di Elton John e di Gianni Agnelli. Nizza è città signorile, e lo sembra ancora di più con le strade semivuote di una domenica mattina presto. Transitiamo per la celebre promenade des Anglais, con una elegante e ordinata marina, il famoso albergo “Negresco” con la facciata rococò, il mercato dei fiori, il teatro dell’Opera e la chiesa Russa. Agli inizi del secolo scorso, l’alta borghesia inglese e russa era solita “svernare” qui, questo il motivo dei nomi di alcune strade e della presenza di chiese ortodosse. Una curiosità: le targhe sui muri riportano i nomi delle strade in due idiomi, il francese e il nizzardo. Un’ora di passeggiata libera ci fa apprezzare ancora di più il centro di questa città, la quinta per abitanti della Francia. Non manca l’aspetto nazionalistico, così acceso in questa nazione, quando vediamo i due monumenti (uno bello, l’altro angosciante…) che celebrano i 100 e i 150 anni di Nizza francese, passata dall’Italia dopo che Cavour la consegnò in cambio dell’aiuto prestato per l’unificazione risorgimentale. Per rimanere in ambito storico, non poteva mancare la visita (esterna) alla casa natale di Garibaldi e al suo monumento che fa bella mostra in una grande piazza centrale:

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...Un gabbiano in posa...

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...Non poteva mancare la foto ad una banca...Deformazione professionale!

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Il teatro dell'Opera:

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La seconda tappa è un villaggio medioevale, arroccato sulla cima di una collina: Eze. Bei panorami dalle terrazze sul mare, e vicoletti, passaggi e archetti molto pittoreschi:

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Mia mamma tra colori autunnali...

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Scendiamo poi in basso per visitare una fabbrica di profumi, immancabile da queste parti. La descrizione della produzione di profumi e saponi è rapida e interessante, svolta da un’impiegata italiana da due anni in Francia, che parla un romanesco più carico di Carlo Verdone…Alla fine della dimostrazione, non riesco a trattenermi e sorridendo le dico “a signorì, ma ‘o sa che nun se capisce pè gnente che lei è de Roma?”

Rientriamo a bordo, e il bel sole caldo mi invita prima di pranzo a un tuffo in piscina. E’ semivuota, però l’acqua ha una temperatura polare. Ma che ci vuole a metterci un po’ di acqua calda? Nuoto senza fermarmi (lo spazio me lo permette), ma dopo un po’ il freddo (…o l’appetito?) mi fanno smettere.

Nel pomeriggio mi godo la nave, e attendo il dopocena per un appuntamento importante…Quale? Il derby Lazio-Roma, naturalmente! Mi piazzo davanti allo schermo del bar “Le Baroque” , intorno a me una piccola colonia di tifosi romanisti. Gioiamo per il vantaggio giallorosso, ci preoccupiamo per il pareggio degli odiati cugini, e in pieno recupero la beffa…Derby perso, dopo 5 vittorie. Ma proprio qui in crociera mi doveva capitare? E’ confermata la negatività dei risultati delle partite di calcio viste a bordo: quattro occasioni (due volte la nazionale italiana, due volte la Roma) e quattro sconfitte. La prossima crociera, se ci dovesse essere una partita, andrò a imparare a piegare i tovaglioli….!!!!

Domani...Espana...Olè!!!!!!!!!!!


Mi sa che al prezzo "stracciato" abbiano contribuito i tifosi laziali, per "spedirti" in crociera!!! Ciao Gabriele.
 
Balla Livorno al tramonto dal Porto Mediceo, vero ? :-)

Grazie Seamen! Diciamo di si, anche se la banchina è proprio a lato del porto mediceo, l'accesso è un altro.

Gabriele tua mamma è semplicemente FAN TA STI CA :p
Raffaella, ti ringrazio per i complimenti, me li prendo tutti e li giro subito a mia madre!!!

Lo sguardo della tua mamma è sognatore e profondo... che dolce ... più la guardo e più mi sovviene Ciaula :-)
E' stata forse la sua prima crociera?
Loredana, un grande grazie anche a te...No, mamma fece varie crociere prima con noi ragazzi, poi un paio sola con mio padre quando era ancora in vita. E' passato però un bel pò di tempo, stiamo parlando degli anni 70 e 80, e anche se la sua memoria oggi non la aiuta, ha trovato navi e ambiente ovviamente molto cambiati!
Scusami, ma Ciaula chi è?;)
 
Lunedì 17 ottobre, Valencia
Dopo una tranquilla mattinata di navigazione, in cui mi cimento con discreto successo (secondo posto in graduatoria) al quiz sui monumenti nel mondo, si giunge a Valencia. Terza città di Spagna (800mila abitanti), combina armoniosamente architettura antica e futurista, in un bel mix che la rendono attraente, bella e vivace, sicuramente una visita da non perdere. Il porto dista qualche chilometro dal centro città, che visitiamo con l’escursione MSC condotta da una brava guida, essenziale ma molto preparata.

Appena sbarcato, fotografo la Grand Voyager, poche settimane prima del suo passaggio nella flotta Costa:

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Dopo aver attraversato i viali teatro del Gran Premio di F1, ci avviciniamo al centro costeggiando l’ex letto del fiume che in precedenza scorreva in quest’area. Il fiume è stato deviato, e il lungo spazio ricavato è stato attrezzato a parco pubblico e strutture sportive. Dal bus vediamo la plaza de toros e la stazione ferroviaria, l’una accanto all’altra. Passiamo vicino ad un arco, sormontato da una piccola statua, il simbolo della città: un pipistrello. La guida ci spiega che il re Giacomo I nel 1218 affrontò la battaglia decisiva per liberare la città dagli arabi invasori e, secondo la leggenda, la sera precedente lo scontro un pipistrello gli si posò sulla spalla. L’esercito guidato da Giacomo I sconfisse gli arabi e lui riprese il potere sulla città, ma non scacciò i precedenti invasori, bensì stipulò un trattato di pace che prevedeva la permanenza in città di parte degli arabi.

Facciamo una lunga e bella passeggiata in centro, iniziando con la visita del mercato, edificio molto particolare costruito nel 1928 con parti in ferro, in stile liberty, con interni e cupola spettacolari:

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Finalmente arriviamo alla famosa Cattedrale in stile gotico, ecco il modellino all'esterno:

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Il caratteristico campanile ottagonale soprannominato “Miguelete”:

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Il portale ha una forma convessa, così da dare un’impressione di grandiosità in uno spazio più ristretto:

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Una teca all’interno custodisce il Santo Graal, il calice utilizzato da Gesù nell’Ultima Cena. Per i valenciani non si discute: questo è l’originale! Il Papa evidentemente sembra essere d’accordo , avendo utilizzato questa coppa di alabastro blu-violetto nella celebrazione eucaristica durante la sua ultima visita a Valencia. La storia del calice narra che Gesù la consegnò a san Pietro, lui a san Lorenzo, che prima di essere martirizzato la affidò ad altri discepoli spagnoli, poi finì in mano ai re di Spagna.

Altri particolari interessanti del ricco interno sono un bell’ostensorio dorato, la statua della Madonna protettrice delle partorienti (visitata e venerata dalle mamme valenciane prima e dopo il parto), e una curiosa finestra obliqua, la cui particolare costruzione permette l’ingresso dei raggi del sole. Lascio parlare le foto:

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Dopo un caffè in uno dei vivaci e accoglienti bar della piazza, proseguiamo verso la parte più moderna, la Città delle Arti e della Scienza, quartiere futurista costruito su progetto del celebre architetto Calatrava, tra il centro città e il porto. Anche questa zona è da non perdere, luminosa, aperta, con costruzioni dalle linee pulite ed essenziali:

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Visitiamo gli esterni dell’ edificio del cinema, a forma di occhio, del teatro a forma di nave:

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I musei espositivi a forma di scheletro di dinosauro, con un altro dinosauro semovente che gli fa la guardia al centro di una vasta fontana…

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Calatrava è anche l’autore del ponte a forma di pettine che raggiunge questo avveniristico quartiere, ulteriore fiore all’occhiello di Valencia:

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Rientriamo a bordo molto soddisfatti. Prima di cena mi immergo nell’idromassaggio, sempre frequentato ma mai troppo affollato: lì dentro il tempo vola…Nel frattempo la nostra nave affronta il breve tratto (111 miglia) che separa Valencia da Ibiza, dove arriveremo dopo mezzanotte.

Dopocena, il programma offre una bella festa tropicale a bordo piscina. Il clima non è proprio favorevole, tira un bel vento e la temperatura richiede un abbigliamento non proprio in tema con la festa. E’ da ridere vedere la cantante solista che si esibisce in sciarpa, e tutti noi che balliamo con felpe e giubbotti, ma va bene lo stesso, la musica è buona e l’atmosfera è allegra. In un angolo, a lato del bar, anche il Comandante Pinto si gode la serata, in attesa del prossimo vicino attracco. Scambio con lui due battute di circostanza.

Dalla balconata di poppa seguo poi l’attracco al nuovo molo del porto di Ibiza, e sbarco all’una di notte passata. Mi avvio a piedi verso il centro, ma dopo mezz’ora vedo che è tutto chiuso e le luci tutte spente, per cui faccio ritorno in nave. Anche i crocieristi che hanno preso il bus navetta fanno ritorno quasi subito, confermando il fatto che fuori stagione ad Ibiza la movida notturna è inesistente!

L’indomani mattina visiteremo la città e l’isola in autonomia, vi racconterò…
 
Ciao Gabriele, scusa se mi ero perso l'inizio del tuo diario, ma da quando ho fatto il trasloco, non riesco più ad avere molto tempo per il pc, piano piano recupererò. Voglio invece ringraziarti per le foto, tutte, ma sopratutto quelle di Livorno, che ad Ottobre ci ha dato tramonti spettacolari grazie al bel tempo. Hai colto l'ultim chance per salire da Livorno sulla Sinfonia, perchè come sai dal prossimo anno sarà sostituita dalla sorella maggiore Orchestra. Continuerò a seguire il tuo meraviglioso diario. ciao..
 
Vicino a noi la Moby Aki:

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...Può piacere o meno, l'ho messa per ricordare che non solo le navi da crociera, ma anche i traghetti fanno la loro parte nel meraviglioso mondo dell'andar per mare.

Concordo totalmente con te...
E complimenti per il tuo diario, originale e dettagliato.

Un saluto
 
Eccomiii Gabriele, come ti accennavo oggi per telefono, intanto mi sottoscrivo al tuo topic e con calma mi gusto la lettura! ;-)
Tornerò ad esprimerti le mie considerazioni! :-)
Ciao,
 
Martedì 18 ottobre, Ibiza.

Dopo una rilassante colazione in ristorante, sbarchiamo e contrattiamo un buon prezzo con un tassista per un giro dell’isola di un paio d’ore. L’autista è bravo e simpatico, parla solo spagnolo ma le sue spiegazioni si comprendono abbastanza bene…Facciamo un veloce giro del centro della cittadina, poi saliamo sulla collina dove sorge la Cattedrale e la Fortezza. Dall’alto ammiriamo il bel panorama della città, del porto e della vicina isola di Formentera:

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Ecco in rada la Bleu de France, in una delle ultime crociere con la CDF prima di essere sostituita dalla Horizon:

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Usciamo poi dalla città e proseguiamo per la celebre spiaggia di Las Salinas, situata nei pressi di una vasta area in cui già i Romani avevano organizzato la produzione e la raccolta del sale, bene commerciale molto rilevante all’epoca. Anche oggi il sale prodotto ad Ibiza è abbondante e di buona qualità, e ne vediamo grosse quantità ammucchiate nella zona.
La spiaggia, fuori stagione e non frequentata, non ti attira più di tanto, ma una passeggiata tranquilla ce la godiamo:

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Continuiamo la visita in un altro punto panoramico sul mare, prima di fare ritorno al porto e alla nave:

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Possiamo dire di aver visitato la celebre Ibiza, ma è stata una tappa in tono minore: in effetti è decantata più per la movida notturna estiva che per le bellezze naturali. Chi la volesse visitare tenga presente questa mia impressione…..
Lasciamo l’isola con una bella navigazione costiera, prima di prendere il largo e affrontare la tratta più lunga della crociera: 470 miglia che ci separano da Tunisi.

Nel pomeriggio svolgo svariate attività: roulette al casinò (con fiches a metà prezzo), pennichella al tiepido sole su una sdraio a bordo piscina, poi bingo, bagno in piscina, idromassaggio e per finire mezz’ora di footing su un bel circuito al ponte 12.

Per quanto riguarda l’attività serale, diciamo che gli spettacoli in teatro sono stati gradevoli, ma non mi hanno entusiasmato; portati avanti con impegno dal gruppo dei ballerini e dal mago, presentavano buone musiche e discrete coreografie, ma spesso si ripetevano, peccavano un po’ di originalità, e soprattutto è mancata la presenza di qualche recital di singoli artisti, proposto invece in altre occasioni. I gruppi che hanno proposto musica dal vivo nei vari bar e saloni sono stati all’altezza, in particolare al Manhattan Bar, il mio preferito, dove ogni sera vi era un ampio e variegato repertorio di canzoni italiane, ben eseguite. Il gruppo degli animatori ha dimostrato un bell’impegno, nei vari intrattenimenti già conosciuti. In tutte le serate a bordo, mia madre si ritirava abbastanza presto in cabina, solitamente dopo lo spettacolo, mentre io passavo da un locale all’altro fino all’una circa.

Domani ci aspetta l’Africa…
 
Stato
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