Questo ambiente così particolare è la sala da pranzo, dove i signori della villa ricevevano i loro ospiti. Di gusto prettamente barocco presenta molti particolari di pregio...i pavimenti.


Un esempio di seminato veneziano unico nella storia delle ville lombarde di delizia, unicità presente in maniera esponenziale in ogni ambiente di questa villa e perfettamente conservati. In questo ambiente particolarmente ci raccontano molto su ciò che in quel tempo, imbandiva le tavole dei signori. Frutti , pesci poiché il parco aveva un laghetto a cui approviggionarsi e naturalmente selvaggina.


Ci guardiamo attorno ma non vediamo camini...ma come si riscaldavamo? In realtà erano molto più avanti di altre dimore...si pensi alla villa Reale di Monza o a Versailles, dove si diceva che il vino gelava nei bicchieri da tanto che faceva freddo. Qui è stato pensato un sistema rivoluzionario per quel tempo: aria calda.

Ecco il bocchettone da dove usciva.
Tutto ciò avveniva nei piani bassi della dimora.... è vero, siamo a piano terra, o meglio, rialzato rispetto al giardino...se vedete c'è una scalinata in aggetto al frontespizio. Ciò per permettere di dare luce agli ambienti sottostanti: le cucine e il chiamiamolo....locale caldaia, dove della legna bruciava e il calore veniva convogliato nelle stanze attraverso tubi alle famose bocchette. Nel lato riservato alla servitù vi erano anche le cantine dove veniva prodotto il vino. Le ville di delizia dovevano anche rendere, quindi , campi coltivati, vigne e agrumi....un lato del giardino vicino alla orangerie veniva coltivato " alla genovese" , con terrazzamenti che stavano frutti e la limonata/ orangerie veniva utilizzata in inverno per riporre le piante preservandole dal gelo.


Un esempio di seminato veneziano unico nella storia delle ville lombarde di delizia, unicità presente in maniera esponenziale in ogni ambiente di questa villa e perfettamente conservati. In questo ambiente particolarmente ci raccontano molto su ciò che in quel tempo, imbandiva le tavole dei signori. Frutti , pesci poiché il parco aveva un laghetto a cui approviggionarsi e naturalmente selvaggina.


Ci guardiamo attorno ma non vediamo camini...ma come si riscaldavamo? In realtà erano molto più avanti di altre dimore...si pensi alla villa Reale di Monza o a Versailles, dove si diceva che il vino gelava nei bicchieri da tanto che faceva freddo. Qui è stato pensato un sistema rivoluzionario per quel tempo: aria calda.

Ecco il bocchettone da dove usciva.
Tutto ciò avveniva nei piani bassi della dimora.... è vero, siamo a piano terra, o meglio, rialzato rispetto al giardino...se vedete c'è una scalinata in aggetto al frontespizio. Ciò per permettere di dare luce agli ambienti sottostanti: le cucine e il chiamiamolo....locale caldaia, dove della legna bruciava e il calore veniva convogliato nelle stanze attraverso tubi alle famose bocchette. Nel lato riservato alla servitù vi erano anche le cantine dove veniva prodotto il vino. Le ville di delizia dovevano anche rendere, quindi , campi coltivati, vigne e agrumi....un lato del giardino vicino alla orangerie veniva coltivato " alla genovese" , con terrazzamenti che stavano frutti e la limonata/ orangerie veniva utilizzata in inverno per riporre le piante preservandole dal gelo.
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