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Arrestati in India 2 marò italiani di scorta alla petroliera Enrica Lexie

U

unochenavigaverament

Guest
Ti dico la verità dalle tue parole, anche da inteventi passati e su altri argomenti percepisco che poco digerisci il mondo della Marina Militare nel suo insieme, mi sembri sempre abbastanza critico. Questo penso che sia assolutamente legittimo dal tuo punto di vista e dal punto di vista di tutti quelli che la possono pensare come te, e ti assicuro che lo rispetto pienamente.
Voglio però dirti, e tu me lo insegni, che è sempre inutile generalizzare su casi della storia recente. Credo che ogni caso sia a se, altrimenti facciamo la fine della stampa che sta mettendo in dubbio il concetto di sicurezza sulle navi. 30 morti sono un dato di fatto, Schettino era uno stimatissimo comandante fino ad un mese fà, ma nonostante ciò io ci metto la mano sul fuoco che sulle navi da crociera, grazie agli equipaggi, si continua a navigare in assoluta sicurezza.

Infine quei ragazzi, mi piace il termine, non sono li a fare la guerra, ma sono li mandati dal nostro governo per proteggere il naviglio nazionale da azioni ostili che in passato abbiamo pesantemente subito, tutto ciò che ha a che fare con la guerra e le armi è uno schifo, ma dobbiamo avere l'onesta di ammettere che il quella situazione non puoi mandare la croce rossa. Ricordiamoci che le armi dei pirati non sono le reti, quelle le usano i pescatori, anche se pare si confondano ultimamente.

Ti sbagli Ale, ho anche fatto parte della Marina Militare, e non do assolutamente per scontato che abbiano sparato a caso...ma non si puo' negare che in passato cose del genere siano successe, io non generalizzo affatto, ne in un senso dicendo che sicuramente hanno saprato, ne' nell'altro dicendo che sono tutti bravi ragazzi tanto da metterci la mano sul fuoco (ammetterai che anche questo e' generalizzare)...tutto qua.

Una considerazione, a me le notizie sono arrivate frammentarie e magari mi manca qualche dato...... ma si parla solo di 2 pescatori e un peschereccio..... bhe una nave non la si assalta con un peschereccio e in 2. Che io sappia......poi appunto magari mi manca qualche cosa.
 

Gigi

New member
la parcella dell' avvocato dei due militari chi la paga, il Ministero della Difesa o la compagnia che li aveva "affittati"?
Questa si chiama solidarietà nazionale....se.....Dio non voglia, dovessi trovarti per responsabilità anche non tue, schiaffato in una galera di un paese straniero, penso ti farebbe piacere un intervento di un console italiano, con relativo avvocato, pagato da tutti noi italiani, dalla collettività...per trarti d'impaccio....o pensiamo sempre al nostro "particulare" come ebbe a dire il nostro Guicciardini....
Quando si riunisce l'unità di crisi della Farnesina per liberare ostaggi, o gente comunque detenuta siano essi marittimi o cooperatori o altro....che vuoi che venga fatto tutto gratis?....chiaro che le spese se le accolla la collettività...
 

pmanlio

Active member
Gigi, il link lo guarderei volentieri, ma non funziona.. controllalo..

Unoche, in barca erano in sei.. però se ho capito bene la barca era una sola..

Qualunque cosa si avvenuto l'idea che i due siano prigionieri delle autorità Indiane è antipatica, perchè parliamo di due militari in missione, ma ovviamente la cosa è difficile da trattare..

Quante volte noi abbiamo chiesto di poter processare gli Americani (Chermis, uccisione Calipari)? Ora gli Indiani lo hanno fatto..

Ci sono o no autorità Italiane in zona che si stanno occupando sia di chiarire la situazione sia di difendere i nostri? In parte ho capito di si, la Farnesina, in parte non mi è chiaro (autorità militari? Avvocati?).

Spero che l'insistenza da una parte e la collaborazione Italiana siano fattive ed a 360 gradi, non solo legate al ministero degli Esteri..

Un saluto
Manlio
 
U

unochenavigaverament

Guest
..sì insegno Italiano e storia e se vuoi sincerarti dell'apprezzamento e della considerazione che riscuoto, non hai da far altro che andare sulla mia pagina di facebook...
Non metto in dubbio i tuoi successi professionali, solo mi domando come mai nonostante tu abbia una magistrale conoscenza delle lingua italiana, tu sia portato a modificare a tuo piacimento gli interventi degli altri...ricordi ti ho gia' titolato come saponatore schettiniano, proprio per questa ragione.

Bei libri...... allora mi ricredo, devi essere veramente un espertissimo uomo di mare......peccato che non lo dimostri se non elencando la biblioteca e parentele, anche se ti atteggi a tale
 

pmanlio

Active member
Mauro mi sembra assurdo farne una questione di soldi..

Quando si riunisce l'unità di crisi della Farnesina per liberare ostaggi, o gente comunque detenuta siano essi marittimi o cooperatori o altro....che vuoi che venga fatto tutto gratis?....chiaro che le spese se le accolla la collettività...

La Farnesina va dietro a quelli che si mettono da soli nei guai rischiando in viaggi in paesi pericolosi e non dovrebbe tutelare i militari inviati in missione dalla nazione?
In questo credo che tutti noi appoggiamo il ragionamento di Gigi..

un saluto
Manlio
 

Gigi

New member
Non metto in dubbio i tuoi successi professionali, solo mi domando come mai nonostante tu abbia una magistrale conoscenza delle lingua italiana, tu sia portato a modificare a tuo piacimento gli interventi degli altri...ricordi ti ho gia' titolato come saponatore schettiniano, proprio per questa ragione.

Bei libri...... allora mi ricredo, devi essere veramente un espertissimo uomo di mare......peccato che non lo dimostri se non elencando la biblioteca e parentele, anche se ti atteggi a tale
Sfotti pure. è tra le attività che ti riescono meglio...a proposito dell'italiano, ti sei dimenticando delle possibilità d'interpretazione di un messaggio subliminale, stra le righe, ci sono tante sfumature per dire e non dire, per affermare una cosa e facendo arrivare sotto sotto un messaggio contrario e tu in questo sei ampiamente maestro. Se sei stato almeno sei mesi nell'Accademia Militare di Livorno, spero che tu abbia appreso certi valori di amor patrio, di onore, di sprezzo del pericolo, di dignità e di fermezza, che sono sicuro ti saranno di molto aiuto nel duro espletamento di ufficiale nella Marina Mercantile che in guerra come in pace ha saputo farsi sempre onore....almeno sino alla disgraziata disavventura dello scoglio affiorante o non delle Scole...(forse derivante dal latino: scola....scuola....appunto)
 

pmanlio

Active member
Gigi ed Uno, credo sia il caso di tornare al tema del discorso, che già è brutto di suo..

Gigi, ci sono molti modi di concepire la parola 'patria' è non è detto che siano migliori/peggiori di quelli che trasmettono i militari..

Specie quando sei un Italiano e giri il mondo mostrando fuori la tua capacità, la tua correttezza ed il tuo senso del dovere, ed in quel momento rappresenti la tua nazione anche in questo senso..

Un saluto
Manlio
 
Ultima modifica:

CostaMagica

Super Moderatore
Gigi, ci sono molti modi di concepire la parola 'patria' è non è detto che siano migliori/peggiori di quelli che trasmettono i militari..

Specie quando sei un Italiano e giri il mondo mostrando fuori la tua capacità, la tua correttezza ed il tuo senso del dovere, ed in quel momento rappresenti la tua nazione anche in questo senso..

Un saluto
Manlio

Manlio, non posso esimermi dal quotarti, in poche parole hai colto il senso del patriottismo unito ad un profondo senso di legalità che, evidentemente, porti radicato nell'animo.
 
F

Felix73

Guest
La vicenda è lungi dall'essere chiarita e, a sentire la versione italiana, si parlerebbe addirittura di due imbarcazioni differenti.
Sinceramente, non mi sono fatto un'idea.
Come ho più volte ribadito, oltre ad un lavoro di natura politica e diplomatica verso quelle nazioni che danno copertura ai pirati (quanto ci vorrà? mesi? Anni? ), io sono daccordo nell'utilizzo di scorte militari che possano rappresentare un deterrente ad eventuali attacchi.
La settimana scorsa, ne abbiamo avuto un esempio. Può esserci stato un errore, ma ancora gli eventi devono essere chiariti.
Piuttosto, mi preoccupa non poco l'approccio dell'India, soprattutto in relazione alla linea decisamente poco "garantista" che ha tenuto in passato su vicende giudiziarie che hanno coinvolto anche nostri connazionali. Speriamo che si possa sviluppare una cooperazione proficua con la Farnesina.
Ma il problema rimane.
Rodolfo, Manlio, Uno, sono con voi quando parlate di "soluzione diplomatica", però il tempo passa, ed al di là di qualche dichiarazione estemporanea proveniente dalla Somalia, non è che la situazione stia cambiando.
Quindi, preso atto che uno scenario di pericolo esiste sia per i marittimi, che per le compagnie, nell'immediato, che soluzioni alternative si possono adottare?
Cosa si potrebbe fare di concreto subito?
Immagino di avere un figlio o un fratello a bordo, oppure di essere un'armatore, va bene la soluzione diplomatica (che ha i suoi tempi), ma ora, subito, che soluzioni ci sarebbero per tutelare la sicurezza dei miei affetti o della mia attività?
Personalmente ritengo ancora che navigare con sei marò a bordo mi dia più sicurezza rispetto ad una situazione in cui si è semplicemente delle facili prede.

Un saluto
 

pmanlio

Active member
Felix, se torni indietro nei post vedrai che io non dico affatto di non utilizzare la forza, ma di non portare uomini armati sulle navi civili.. cosa ben diversa..

Io ed Uno abbiamo scritto più volte che di fronte alla certezza che una determinata imbarcazione è dedita all'attività di pirateria va benissimo utilizzare la forza, e più di quanto non si faccia oggi per esser chiari..

Ma questo è diverso dal portare dei militari in una imabrcazione civile.. ed i motivi per non farlo sono molti..

Tra di essi ce ne metto uno semplice: se i pirati hanno un Bazooka e la nave va in fiamme? E' un esempio..

Considera che i marinai non sono preparati ad una guerra, sarebbero solo dei personaggi in mezzo ai professionisti, i nostri da una parte ed i pirati dall'altra..

Sull'India condivido la paura, se la cosa va in politica interna (per attaccare l'attuale governo o per fare patriottismo) ci possono essere brutti risvolti..

Un saluto
Manlio
 

Rodolfo

Super Moderatore
Felix è logico che una scorta armata possa essere un deterrente, ma non risolve il problema, se non, addirittura, in qualche caso estremizzarlo. L'ho già detto, un conflitto a fuoco fra scorta e pirati, reazione violenta di questi ultimi con tutti gli esisti del caso, senza entrare in particolari, potrebbe trasformarsi in una catastrofe. Finora, stressati, umiliati, fisicamente e psicologicamente provati, son tornati tutti a casa, e credo sia quello che conti.

Io non vedo tante altre soluzioni percorribili; cirgumnavigazione (tra l'altro questo scontro è avvenuto in luogo diverso dai soliti) difficilmente da prendere in considerazione per gli alti costi di esercizio, con costi finali dei prodotti trasportati, la "messa in ginocchio" dell'economia egiziana ecc. ecc.

Costituire dei convogli scortati, ma ugualmente difficile riunire tante "pecore" in un unico gregge, con le centinaia e centinaia di navi che percorrono quei mari.

Aumentare la presenza di navi militari con costi enormi che non tutti gli stati possono o vogliono accollarsi, e comunque aree da controllare "enormi".

Ne vedete delle altre soluzioni?
 
F

Felix73

Guest
Rodolfo, lungi da me pensare che possa essere una soluzione definitiva.
Manlio, sento parlare di Bazooka, navi in fiamme, reazioni violente etc.
Ma, che interessero avrebbero i pirati nello scatenare una sfida balistica rischiando di rimanerci secchi e per avere poi solo un relitto?
Il loro obbiettivo è avere vite umane ed una nave "sana", e rimanere a loro volta in vita (credo che ci tengano anche loro...). Senza di questo, non hanno forza contrattuale, loro puntano ai soldi del riscatto, non ad uccidere o ad affondare navi.
Questo come regola generale, ci sarranno state e ci saranno eccezioni.
Ricordiamoci che spesso è bastato il solo accenno ad una reazione per farli volatilizzare.

Un saluto
 

pmanlio

Active member
Felix, se lo hanno dietro potrebbero avere l'idea di utilizzarlo solo per contrastare la difesa a bordo (per salvarsi la vita) oppure per affondare una nave mandando un brutto messaggio alle altre..

Il fatto che sono scappati è vero, ma di solito di fronte ad unità militari..

Purtroppo per queste persone è facile procurarsi armi pesanti, ovviamente di fronte all'Andrea Doria ci fanno poco, ma di fronte a due tiratori scelti della marina posti su una nave civile la cosa potrebbe essere diversa e potrebbero avere la tentazione di fare il guaio..

Non dico che hai torto, ma il dubbio che la cosa sia meno semplice di come sembra mi pare leggittimo..

Un saluto
Manlio
 

Rodolfo

Super Moderatore
Assolutamente d'accordo che a loro servano solo navi intere ed integre per la richiesta di riscatto. Credo anche che le selezionino per tipologia; penso, anche se un tentativo sia stato effettuato, che gestire per mesi sotto sequestro una nave gasiera sia più complicato che gestire una semplice Bulk Carrier.

Anche in mezzo a loro ci può essere qualcuno che perde la testa; mi auguro che non sia mai così.
 
F

Felix73

Guest
Manlio, magari pensassi che fosse semplice... e che effettivamente sia semplice risolverla così....;)
Il discorso che ha fatto prima Rodolfo, e che in parte condivido, lo dimostra, da qualunque parte la si guardi...si parla di impossibilità...
Ma una strategia và comunque adottata, no?
Ed a me questa pare, con tutti i suoi limiti, potenziali pericolosità ed i suoi se e ma, la più efficace.
E le vittime potrebbero esserci anche a seguito di qualcosa che va storto in sede di contrattazione del riscatto, non possiamo escludere anche questa ipotesi.
Insomma, questione non semplice da tutti i punti di vista.

Un saluto
 
F

Felix73

Guest
No Manlio, settimana scorsa sono scappati quando hanno tentato di assaltare una nave della Linea Messina (S.Marco a bordo, lo avevo anche scritto da qualche parte).
I casi non sono pochi, e, qualche anno fa, ci fù anche la vicenda della Melody.

ciao
 

pmanlio

Active member
Felix, credo che vada adottato un complesso di strategie, e ripeto che sono totalmente d'accordo con l'uso della forza quando non metti in mezzo i civili..

Per uso della forza intendo quello che hanno fatto proprio gli indiani quando hanno scoperto una nave 'madre' dei pirati: gli hanno dato cinque minuti per evacuarla e dopo l'hanno distrutta, arrestando tutto l'equipaggio..

E nel caso in cui si è trovato tempo fa l'Andrea Doria (i pirati spararono ai nostri marinai che dovevano perlustrare la nave) sarei andato anche oltre, visto che in quella occasione la Doria alla fin fine non ha reagito..

Questo comportamento duro lo metterei insieme ad altri ben diversi, con interventi umanitari, di tipo sociale ecc.

Ma non mi illudo che bastino, perchè chi si può permettere certi mezzi non fa quello che fa perchè non ha lavoro, lo farei più che altro per fargli il vuoto intorno, togliergli il consenso (e perchè umanamente lo ritengo anche giusto, sia chiaro).

Diciamo che per me l'esempio migliore viene dalla storia (l'ho detto in passato), ovvero da quello che fece Pompeo contro i pirati del Mediterraneo, la somma tra una azione militare molto pesante ed una azione politica invece molto lungimirante..

Ma portare militari su navi civili è diverso, ed io non mi sentirei di farlo.. tutto lì

Un saluto
Manlio
 

Rodolfo

Super Moderatore
In certi casi hanno desistito anche senza Marò a bordo. Mi auguro che questa soluzione sia la più percorribile e che i due ragazzi tornino a casa.
 

pmanlio

Active member
No Manlio, settimana scorsa sono scappati quando hanno tentato di assaltare una nave della Linea Messina (S.Marco a bordo, lo avevo anche scritto da qualche parte).
I casi non sono pochi, e, qualche anno fa, ci fù anche la vicenda della Melody.

ciao

Scusa, letto dopo!!

un saluto!
Manlio
 
F

Felix73

Guest
In certi casi hanno desistito anche senza Marò a bordo. Mi auguro che questa soluzione sia la più percorribile e che i due ragazzi tornino a casa.
Si Rodolfo, non a caso ho citato la Melody.

Tornando al tuo discorso, certo, io non posso escludere che qualche testa calda, magari proprio mentre si cerca di sequestrare una gasiera, non possa compiere gesti estremi.
E che quindi avvenga una catastrofe.

Manlio, concordo con te sulle strategie politiche da adottare in prospettiva con i paesi che "coprono", agendo anche nel sociale, come tu dici.
Ma ora c'è comunque una situazione da gestire. Per la vastità delle zone interessate, è difficile pensare ad un presidio sicuro e costante da parte delle marine Militari.
Anzi, purtroppo tendenzialmente impossibile.

Un saluto
 
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