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Arrestati in India 2 marò italiani di scorta alla petroliera Enrica Lexie

S

sciguetto

Guest
In generale la pirateria è un fenomeno che si manifesta in assenza i un forte potere centrale che la blocca..

I Cretesi la fermarono ai tempi del mitico Re Minosse, ed i Cretesi erano la potenza egemone del mare.. dopo di loro i Romani la cancellarono letteralmente dal Mediterraneo per circa quattrocento anni (e lo fecere unendo forza ed intelligenza con un approccio che farebbe scuola anche oggi), successivamente siamo dovuti arrivare ad un tempo recentissimo per vederla di nuovo sparire. Se oggi sembra di essere tornati al 1500/1700 il motivo è la mancanza di una vera presenza di stati organizzati nella zona..

La Somalia, come si è detto in precedenza, lo Yemen, ed altri stati ancora, che stati sono?

Un saluto
Manlio

Stati che alla fin fine avranno il loro bel tornaconto...
 

La76

New member
E' mio parere che veniamo a conoscenza di un "nulla" rispetto a cio' che succede realmente, anche se le navi dovrebbero comunicare tempestivamente ogni attacco ed ogni conseguente (eventuale) reazione.
E' sempre mio parere, che il mare sia una tomba molto efficace...... se affondi un barchino e/o un peschereccio di appoggio e nessuno ti vede, la fai franca ! :( .... e' sufficiente che nessuno parli.
I contractors privati non hanno l'obbligo di presentare un rapporto scritto ai propri superiori, e generalemente sono dotati di armi "non convezionali" ! :D
Secondo me applicano la regola d'oro: "Nel dubbio.... spara, tanto i morti non parlano"

...ed è anche il mio dubbio...visto che questa alta percentuale di sequesti andati a buon fine mi sembra realmente troppo alta rispetto al "quasi nulla" di quelli tentati...da qui il sospetto che molti non vengano neanche segnalati.
Se però la situazione è realmente questa c'è seriamente da fare qualcosa a livello mondiale, qui non stiamo più parlando di casi rari.
 
F

Felix73

Guest
Infatti, Sciguetto introduce un elemento di riflessione....
I soldi dei riscatti? A chi finiscono? E per cosa?

Ciao
 

pmanlio

Active member
Stati che alla fin fine avranno il loro bel tornaconto...

Ma, non credo.. proprio perchè alla fin fine non sono neanche degli stati..

Aspirante, spero non sia come dici.. non so in realtà se crederci o no..

Però, a naso, se gli attacchi fossero per loro così pericolosi anche i pirati o si sarebbero dissolti o si sarebbero armati di più.. con armi pesanti..

Un saluto
Manlio
 
S

sciguetto

Guest
E' mio parere che veniamo a conoscenza di un "nulla" rispetto a cio' che succede realmente, anche se le navi dovrebbero comunicare tempestivamente ogni attacco ed ogni conseguente (eventuale) reazione.
E' sempre mio parere, che il mare sia una tomba molto efficace...... se affondi un barchino e/o un peschereccio di appoggio e nessuno ti vede, la fai franca ! :( .... e' sufficiente che nessuno parli.
I contractors privati non hanno l'obbligo di presentare un rapporto scritto ai propri superiori, e generalemente sono dotati di armi "non convezionali" ! :D
Secondo me applicano la regola d'oro: "Nel dubbio.... spara, tanto i morti non parlano"

A prima vista puo' essere una soluzione, ma finche' godranno di coperture dagli stati di origine/appoggio non se ne esce... Con il buonismo imperante, chi vedi che si possa prendere la responsabilita' di andare ad attaccarli in acque territoriali? Oltretutto ammesso e non concesso che si conoscano...
 

aspirante mozzo

New member
In generale la pirateria è un fenomeno che si manifesta in assenza i un forte potere centrale che la blocca..

I Cretesi la fermarono ai tempi del mitico Re Minosse, ed i Cretesi erano la potenza egemone del mare.. dopo di loro i Romani la cancellarono letteralmente dal Mediterraneo per circa quattrocento anni (e lo fecere unendo forza ed intelligenza con un approccio che farebbe scuola anche oggi), successivamente siamo dovuti arrivare ad un tempo recentissimo per vederla di nuovo sparire. Se oggi sembra di essere tornati al 1500/1700 il motivo è la mancanza di una vera presenza di stati organizzati nella zona..

La Somalia, come si è detto in precedenza, lo Yemen, ed altri stati ancora, che stati sono?

Un saluto
Manlio

Ciao Manlio

Il fenomeno della pirateria somala e' noto dall'inzio del '900.
Si e' attenuato sino quasi a scomparire durante il "ventennio" del gentleman Siad Barre che, con la sola forza di persuasione dell'amore e della fraternita', ha fatto desistere alcuni suoi concittadini dall' imitare Jack Sparrow :)
 

aspirante mozzo

New member
A prima vista puo' essere una soluzione, ma finche' godranno di coperture dagli stati di origine/appoggio non se ne esce... Con il buonismo imperante, chi vedi che si possa prendere la responsabilita' di andare ad attaccarli in acque territoriali? Oltretutto ammesso e non concesso che si conoscano...

Si conoscono eccome, si conoscono anche i loro porti sicuri.... e se non ricordo male gli USA e/o forse anche la UE, ha/hanno il diritto di inseguimento in acque territoriali somale.
E' che, come al solito, nessuno vuole sporcarsi le mani...... ;)
 
S

sciguetto

Guest
Si conoscono eccome, si conoscono anche i loro porti sicuri.... e se non ricordo male gli USA e/o forse anche la UE, ha/hanno il diritto di inseguimento in acque territoriali somale.
E' che, come al solito, nessuno vuole sporcarsi le mani...... ;)

Certo. Immagina le reazioni dei media sugli USA (o altre nazioni) che se la prendono per l'ennesima volta con i poveri del mondo, costretti a delinquere per sopravvivere...

Manlio citava, giustamente, i romani, ma allora non c'era la tv. [smilie=non_parlo[1:


EDIT

Senza dimenticare che in Europa c'erano praticamente solo loro.
 
Ultima modifica:

La76

New member
Ciao Manlio

Il fenomeno della pirateria somala e' noto dall'inzio del '900.
Si e' attenuato sino quasi a scomparire durante il "ventennio" del gentleman Siad Barre che, con la sola forza di persuasione dell'amore e della fraternita', ha fatto desistere alcuni suoi concittadini dall' imitare Jack Sparrow :)

Leggendo la biografia di questo "gentleman" non faccio fatica ad intuire i metodi...
 

La76

New member
Si conoscono eccome, si conoscono anche i loro porti sicuri.... e se non ricordo male gli USA e/o forse anche la UE, ha/hanno il diritto di inseguimento in acque territoriali somale.
E' che, come al solito, nessuno vuole sporcarsi le mani...... ;)

Ecco...una cosa che mi sono sempre chiesta è come, una volta sequestrata una nave, questa "sparisce"!
Non la vedono neanche con i satelliti?!?
mah...
 

aspirante mozzo

New member
Già Enrico... se poi i tuoi vicini di casa sono Eritrea ed Etiopia....

Ciao!

Ciao Felix.

Io non ne capisco di "geopolitica" ma azzardo un'ipotesi neanche' troppo originale.....

Paesi africani con materie prime "interessanti"... come sfruttarle ?

1 - insediando il tiranno di turno che riceve lauti compensi (personali) e tiene "belli rasati" i propri concittadini
2 - fomentando il caos fra le varie tribu' (nel torbido si pesca meglio) e pagando con le armi le materie prime

Molte volte mi chiedo se ho una mentalita' un po' troppo ON/OFF...... ma mi rispondo che - in fondo - mi trovo bene cosi'.... (scusate la supponenza)

ciao
enrico
 
U

unochenavigaverament

Guest
Ti dico e ti ripeto, come ormai si sa ufficialmente....i marò in missione su navi mercatili usano solo armi in cal. 5,56....addirittura è successo tempo fa, che marò del San Marco, imbarcati su nave Doria siano stati fatti segno, quando erano su gommoni (per ispezionare imbarcazioni sospette) a colpi provenienti da terra anche di grosso calibro ed abbiano risposto al fuoco a solo scopo dissuasivo, sparando in aria ed in acqua (questi sono gli ordini) e tanto è bastato perché i Somali sospendessero il fuoco...
Solo in Afghanistan e prima ancora in Iraq i marò hanno utilizzato MG e Browning...

Gigi dove posso verificare questo dato ufficiale?
 

aspirante mozzo

New member
Riguardo al "diritto di inseguimento" di cui ho accennato in un precedente post, ecco la conferma:


Risoluzione ONU 1814 e 1816 del giugno 2008.
La 1814 autorizza le navi delle marine da guerra di Paesi terzi a entrare nelle acque somale per inseguire i pirati in forza di una volontà di contrasto del fenomeno della pirateria nell'Oceano Indiano e sulla terra ferma.
La 1816 tratta gli atti di pirateria come ‘atti di guerra’ a norma del diritto internazionale.
Con la 1814 è stata istituita una missione navale militare di contrasto conosciuta con il nome di dispositivo anti pirateria del Pentagono e gestito dalla V.a Flotta USA, il Combined Task Force, Ctf-151. Una flotta militare con il compito di contrastare il fenomeno della pirateria marittima e proteggere le navi in transito nel Golfo di Aden, soprattutto quelle con gli aiuti del Programma Alimentare Mondiale, PAM.
Alla missione prendono parte Gran Bretagna, Germania, Grecia, Italia, Turchia e Stati Uniti. Una missione autorizzata per la prima volta il 9 ottobre 2008.

Oltre a queste risoluzioni esiste anche la risoluzione approvata dal Parlamento europeo nell’ottobre del 2008 che nel condannare la pirateria marittima, riconosce la pirateria marittima come un ‘atto criminale’ internazionale.
Da essa e' nata la missione 'Atalanta' a guida Ue.

Oltre a queste è operativa anche la missione internazionale dell’Alleanza Atlantica, NATO, denominata ‘Ocean Shield’.
Vi sono poi, altre navi da guerra che operano in modalità individuale a difesa degli interessi del Paese di bandiera per contrastare il fenomeno.
 
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