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Costa Classica - Tra il cuore e le isole blu

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
T

tano

Guest
Continuo ad ammirare le foto !!!! stupende.
La la cimeniera é superba, secondo me hanno una personalitá come poche, poi le hai immortalate !!!!!!
Il grifone, il Genoa squadra del cuore della famiglia Costa, infatti é una nave Costa Armatori !!!
La notte passeggiando in coperta con la cimeniera e le sue luci accese penso che sia uno dei momenti piú belli in assoluto, specialmente in mancanza di vento.


Un saluto.
 

fandelmare

New member
Emh...Laura...interessante la parte della storia dello stemma che riguarda la coda dei Grifoni...dopo l'annessione della repubblica di Genova al Regno di Sardegna..in segno di sottomissione...la coda dei grifoni è sempre stata rappresentata ribassata e "tra le zampe"...solo alla fine degli anni 90 è stata "rialzata"...
Piccolo OT di natura storica, e perdonatemi anche questa "pillola" di "orgoglio" sardo... :)

Un salutone!

Non mi soffermo ancora su Classica qui esaltata al meglio ma aspetto da Felix qualche delucidazione su un eventuale "comune denominatore" tra Sardegna-Piemonte visto che l'Italia (quella burocratica) nasce proprio come regno di Sardegna e di Piemonte.
Certo Cavour è stato un grande campione d'assemblaggio nel mettere insieme popoli alquanto diversi, però, poiché amo la buona cucina, mi piace usare questa
metafora: lo Chef ha curato un pranzo sostanzioso e succulento, da grande evento, un banchetto con tante portate che però ancora non è completamente digerito poiché, malgrado dosi abbondanti di bicarbonato di circostanza ancora ora residui di qualche piatto indigesto risalgono su per l'esofago della nostra amata Italia che poi arrossendo suo malgrado rutta imbarazzata dopo aver cantato a bocca chiusa il famoso coro di verdiana memoria.
A proposito poi di code di grifoni, in su o in giù, meno male che la nostra signora avvolta nel tricolore con la chioma ornata dall'elmo di Scipio avendo umane sembianze non ha problemi di coda; di questi tempi sarebbe finita sotto lo stivale.
Insomma: "...il morbo infuria, il pan ti manca sul ponte sventola bandiera banca!" Si riciclano plastica o alluminio, perché non riciclare anche un paio di versi di un'ode scritta dal nostro Rodolfo (il grande vecio) per la sua Venezia nel 1848!? Basta un piccolissimo ritocco. O no?
Un salutone.
P.s. Fuori della nave però c'è il mondo, ogni tanto diamo fondo e scendiamo a terra.
 

La76

New member
Grazie a tutti...mi piace sempre di più come si sta sviluppando questo diario...ormai è una piacevole chiacchierata tra amici, non solo il racconto di un viaggio.
Ogni giorno è più bello, ricco e prezioso ;)

P.s. Fuori della nave però c'è il mondo, ogni tanto diamo fondo e scendiamo a terra.

ehm...:rolleyes:...io ci sono...è "qualcuno" (indovinate un po' chi?:p) che mi deve passare una foto per partire...[smilie=mail_02[1].:
 
F

Felix73

Guest
Non mi soffermo ancora su Classica qui esaltata al meglio ma aspetto da Felix qualche delucidazione su un eventuale "comune denominatore" tra Sardegna-Piemonte visto che l'Italia (quella burocratica) nasce proprio come regno di Sardegna e di Piemonte.
Certo Cavour è stato un grande campione d'assemblaggio nel mettere insieme popoli alquanto diversi, però, poiché amo la buona cucina, mi piace usare questa
metafora: lo Chef ha curato un pranzo sostanzioso e succulento, da grande evento, un banchetto con tante portate che però ancora non è completamente digerito poiché, malgrado dosi abbondanti di bicarbonato di circostanza ancora ora residui di qualche piatto indigesto risalgono su per l'esofago della nostra amata Italia che poi arrossendo suo malgrado rutta imbarazzata dopo aver cantato a bocca chiusa il famoso coro di verdiana memoria.
A proposito poi di code di grifoni, in su o in giù, meno male che la nostra signora avvolta nel tricolore con la chioma ornata dall'elmo di Scipio avendo umane sembianze non ha problemi di coda; di questi tempi sarebbe finita sotto lo stivale.
Insomma: "...il morbo infuria, il pan ti manca sul ponte sventola bandiera banca!" Si riciclano plastica o alluminio, perché non riciclare anche un paio di versi di un'ode scritta dal nostro Rodolfo (il grande vecio) per la sua Venezia nel 1848!? Basta un piccolissimo ritocco. O no?
Un salutone.
P.s. Fuori della nave però c'è il mondo, ogni tanto diamo fondo e scendiamo a terra.

Caro Sergio, l'Italia nasce come Regno di Sardegna (regno per "accondiscendenza papale") e non di Piemonte (che era solamente un principato, i Savoia infatti erano Re di Sardegna e Principi di Piemonte).
L'inno in lingua sarda fu eseguito in una manifestazione "ufficiale" per l'ultima volta nel 2001, ai funerali di Maria Josè di Savoia, per suo espresso desiderio.
Cosa hanno in comune Sardi e Piemontesi? Culturalmente, economicamente, storicamente, geograficamente, assolutamente niente. Tranne il sangue comune versato per la causa Italiana. E questo, ma è una mia opinione, ritengo sia meritevole di profondo rispetto.

Un salutone!!
 
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fandelmare

New member
Caro Sergio, l'Italia nasce come Regno di Sardegna (regno per "accondiscendenza papale") e non di Piemonte (che era solamente un principato, i Savoia infatti erano Re di Sardegna e Principi di Piemonte).
L'inno in lingua sarda fu eseguito in una manifestazione "ufficiale" per l'ultima volta nel 2001, ai funerali di Maria Josè di Savoia, per suo espresso desiderio.
Cosa hanno in comune Sardi e Piemontesi? Culturalmente, economicamente, storicamente, geograficamente, assolutamente niente. Tranne il sangue comune versato per la causa Italiana. E questo, ma è una mia opinione, ritengo sia meritevole di profondo rispetto.
Un salutone!!

... e infatti caro MAX se hai visto bene ho scritto Sardegna-Piemonte e non il contrario; se poi ci fai caso alla "causa italiana" i piemontesi d'allora versarono sangue come tutti gli altri ma a parte il sangue c'è chi versò allora anche ben altro. Comunque acqua passata! Torniamo a quella di mare altrimenti ci bannano e poi ora è di grande attualità la "causa" europea: "...so' tutte cause che durano a lungo e ...costeno tanto, che ce voi fa'... direbbe Trilussa.
Ciao. Fan
 
Ultima modifica:

pmanlio

Active member
Su queste navi mancano opere che c´erano sull´Eugenio, Federico, Carla, Franca come per esempio le sculture di Marcello Mascherini, uniche e meravigliosamente belle.

Mascherini..

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( :) )

Il mosaico di Victoria è spettacolare...quelli di Classica confermo che mi piacciono quasi di più in foto che dal vero, ma sono indubbiamente di notevole valore artistico.

Inseriti nel teatro i mosaici perdono di visibilità, anzi ci stanno per certi versi male, ma singolarmente, uno ad uno, non dovendo tappezzare una parete con una sola scena, questi mosaici danno più presenza alle figure dei protagonisti rispetto alla scena, come avviene invece su Victoria..

Su Victoria sono più fruibili, indubbiamente bellissimi, ed hanno successo, ma su Classica, visti singolarmente, sono forse più belli che sulla Vic..


A più tardi con qualche particolare apprezzamento (mosaici a parte che non apprezzo per mia natura);

Ma come? Una siciliana!! (Piazza Armerina, Duomo di Monreale.. ) :(

Qualcuno ha notizie da darmi sul "grifone" sotto il fumaiolo? Ha un significato particolare?

Lasciamo stà er Grifone.. nà storia..

Ma voi avete capito perché a GENOVA gioca nà squadra chiamata SAMPIERDORIA??? Ma che me reppresenta????

:) :) :) :) :)

Tralasciando, per adesso, il discorso sulla qualità e ricercatezza delle immagini, direi che l'accostamento tra i mosaici e i personaggi delle fiabe è stato davvero geniale, e questa volta il "geniale" non in senso ironico ;) ;). Ciao Manlio.

Anch'io ci ho visto un po di "Pinocchio" ma anche un po del "Piccolo Principe" di Antoine de Saint-Exupéry.
Alcuni mosaici mi ricordavano le ambientazioni ed i disegni presenti in quel libro per ragazzi, libro che molti adulti dovrebbero leggere :D
Complimenti per l'accostamento

Tutto questo lungo preludio su Classica l'ho fatto per molti motivi, di questi uno è che forse la nave andrà a sparire, almeno nei termini in cui la vediamo ora, un altro è che è davvero una nave che offre mille spunti per parlare di argomenti legati alla architettura ed all'arredo navale, ed un altro ancora riguarda proprio i mosaici..

Sin dalla prima volta che li ho visti sulla 'mia' Vic mi hanno colpito molto, ed ho cercato di vedere e capire cosa volessero rappresentare quelle scene (potete vedere quelli di Vic sul topic specifico ndr).

Ora quando si parla di arte e la si vuole interpretare occorre capire sia come l'opera fosse contestualizzata quando è stata realizzata sia come la possiamo vedere noi oggi, che vogliamo dargli un significato..

Sarebbe bello poter parlare con Tadini, ma purtroppo lui non è più qui, e di quelle opere non conosco neanche il titolo..

Emilio Tadini nasce nel 1927, e realizza questi mosaici negli anni novanta..

Per un uomo così i termini 'Pinocchio' 'Arlecchino' 'Balanzone' hanno un significato che qualsiasi ragazzo nato nel 1990 non riuscirebbe mai ad interiorizzare..

Anche i termini 'fame', 'miseria', 'società contadina', 'paese', intesi come lo erano durante e dopo la guerra un ragazzo di oggi non potrebbe capirli pienamente..

Questo è il 'Pinocchio' di Comencini:

andreabalestribambino.jpg


è un bambino dallo sguardo vispo, furbetto, dal vestito lacero, sporco.. chissà quante volte a settimana si lava (una? Due? Ogni dieci giorni?)

questo quello di pochi anni fa su Canale Cinque:

Robbie_Key_Pinocchio.jpg


bellissimo, perfetto, pulito, precisino..

Il primo è uno scugnizzo napoletano.. il secondo un piccolo Lord..

Cosa voglio dire con questo? Che nel duemiladieci è forse addirittura impossibile concepire il Pinocchio di Comencini, perché non ne abbiamo più un retaggio culturale interiore.. non lo abbiamo dentro..

Alcuni di noi possono ritrovarlo perché hanno 'sfiorato' quel periodo, e magari possono capire il senso delle opere di allora, mentre un ragazzo di dieci anni non le capirebbe mai, come un uomo anziano non capirà mai i cartoni di Goldrake, appartengono ad una cultura, ad una visione, non sua..

Ed ecco che per ritrovare quello spirito occorre andare a vedere le opere di chi lo aveva, e magari, se non si ha la 'cultura' studiare..

Ma l'interpretazione dipende non solo dal contesto in cui l'opera è stata realizzata, ma anche dalla 'cultura' di chi prova a capirla, che a sua volta dipende dal contesto attuale e dalla storia particolare della persona.. ed ecco che se Tadini avesse avuto in mente Pinocchio, Balanzone o De Saint-Exupéry lo sapeva lui (e non è neanche detto che fosse totalmente cosciente di tutto quello che aveva dentro ndr) mentre la possibile lettura, che mi sembra correttissima, del 'Piccolo Principe' non era nelle corde di chi interpretava, ovvero il sottoscritto..

Personalmente non so se Tadini avesse in mente Pinocchio e Bonaventura (lo credo però.. i riferimenti mi sembrano molto espliciti) però sono convinto che nella sua pelle aveva l'idea della 'povertà' alla Comencini..

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e chissà, forse ha ragione Amedeone..

copertina.gif


17.jpg


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anche il Principe era nelle sue idee.. ;)

Signor Presidente....mi sa che si è innamorato!!!
Lo ammetta pure, ma non dimentichi che il suo cuore è legato alla Signora Victoria!!!

Non scherziamo mininamente!!!

:) :) :) :)

In realtà mi sono affezionato a tutte le navi con cui ho viaggiato, e finora non posso che considerarmi un fortunato, infatti ho avuto il privilegio di viaggiare su navi che hanno una concezione legata al passato e che mi piace molto..

Vic è però Vic.. possiede una magia che mi ha rapito.. si potrebbe dire che è stata fatta pensando a me (e non solo a me, vero VICEPRESIDENTE??)

Una sola nave si è avvicinata al cuore come Vic, ed è Costa Marina.. non è Victoria ma.. gli manca davvero poco.. ;)

Anche Costa Europa ha lasciato qualche segno, ma Vic prima, e Marina solo poco dopo.. mi sono proprio entrate dentro..

Classica e Romantica si sono rapite due pezzi di cuore.. ma il pezzone è tutto di Vic.. ed una buona fetta anche di Marina..

Scherzi a parte Manlio, questo racconto ti trasporta il cuore in altri tempi;
è un viaggio attraverso le immagini che approda nei luoghi, nell'architettura di interni, nell'arte, nelle presenze fugaci dei passeggeri....
La curiosità del bambino ti porta a sbirciare in angoli che i comuni mortali neanche si sognano....
e difatti, sono i bambini che ereditano...... il regno dei cieli!!

Cerchiamo di tenerci sempre un bambino dentro.. ;)

Grazie a tutti...mi piace sempre di più come si sta sviluppando questo diario...ormai è una piacevole chiacchierata tra amici, non solo il racconto di un viaggio.
Ogni giorno è più bello, ricco e prezioso ;)

effettivamente ci tenevo molto a questa parte.. in un sito dedicato alle navi per me era importante inserirla.. e Classica era la nave ideale per farlo..

Spero che questa chiaccherata abbia destato interesse e non sia stata pesantissima..

Però avete ragione.. siamo a pagina tredici ed ancora non abbiamo lasciato il porto!!

:) :) :) :)

P.s. Fuori della nave però c'è il mondo, ogni tanto diamo fondo e scendiamo a terra.

Almeno PARTIAMO.. :) :) :) :)

dai.. la nave è partita.. guardiamo fuori dall'oblò.. ;)

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in un mare leggermente agitato, ed in una notte sempre più scura la nostra nave avanza con decisione..

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il tempo passa, e si intravede la luce..

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sempre di più.. verso l'alba..

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ed ecco apparire qualcosa di diverso..

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siamo arrivati a Dubrovnik/Ragusa..

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il nostro oblò ci mostra una giornata che si preannuncia poco interessante, grigia e piovosa..

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invece si rivelerà molto particolare.. ;)

Un salutone!!
Manlio
 
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fandelmare

New member
Manlio, belle quelle foto dall'oblò, prima in notturna con tutto il senso di mistero del mare di notte, abisso scuro imperscrutabile e poi all'alba sotto un cielo livido e imbronciato. Che fascino arriva da quelle onde lì fuori, contemplate al tepore della cabina, un fascino tutto particolare dato da quel mare mosso che malgrado si sia al sicuro trasmette comunque qualche brivido di trepidazione, è un mare che incute rispetto e malgrado una certa confidenza fatta di consuetudine riesce a trapassare lo spessore dell'oblò facendo riaffiorare ancestrali sensazioni d'insicurezza. Infine la calma, la fine della traversata, la costa ormai e lì!
Questo è ciò che un Fandelmare ha visto grazie a quelle foto guardando attraverso quell'oblò. Mosaici, opere d'arte, arredi, suppellettili, tutte cose belle ma che c'è che fa più "nave" di un semplice oblò?
Ciao a tutti.
 
T

tano

Guest
Ricordo quando guardavo il mare da un obló, che bello !!!!
Passavo tanto tempo ed adoravo vedere le varie forme e pensare a tutti i pesciolini che c´erano lá fuori.
Ed il pescecane ? Quanta paura !!!!
La notte ed il giorno. Svegliarmi e vedere cosa succedeva lá fuori. Quante sensazioni, che momenti.

Un saluto.
 
S

sciguetto

Guest
Manlio, [smilie=calcio_04[1: :D:p

dai che lo sai...... Sampierdarenese + Andrea Doria


:D:D sempre meglio Sampdoria che "La Dominante", no?:rolleyes:
 
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La76

New member
il nostro oblò ci mostra una giornata che si preannuncia poco interessante, grigia e piovosa..


invece si rivelerà molto particolare.. ;)

Eh già...a sbirciare fuori dall'oblò proprio non ispira per niente...

...ma c'è Dubrovnik da vedere!

scediamo...

In teoria il nostro programma doveva essere molto più ampio.
Causa il tempo siamo stati costretti a mutarlo un po'...ma come ha detto Manlio la giornata si rivelerà alla fine molto interessante lo stesso...

La città ci accoglie lambita dalla nebbia...

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quella bandiera che sventola ci dice che siamo in Croazia, per questo l'ho volutamente chiamata Dubrovnik e non Ragusa :)

Qui voglio aprire una piccola parentesi...Ragusa sembra un nome Italianissimo vero?
In realtà non lo è affatto...è semplicemente italianizzato, ma non è Italiano....in tutta la sua storia Dubrovnik ha avuto solo 150 anni di dominazione Italiana (nello specifico Veneziana...ma solo dopo il 1200...con un'altra piccola parentesi di due anni, 6 secoli dopo, in cui ha fatto parte del Regno d' Italia...nient'altro.

Dubrovnick/Ragusa...o meglio, Ragusium è stata fondata nel VII secolo dagli abitanti di Epidaurum in fuga dall'invasione degli Slavi...ma chi fondò Epidaurum?I Greci, nel IV secolo a.c. ...quindi gli abitanti di Ragusum/Ragusa/Dubrovnik al limite discendono dai Greci.
Che poi abbia avuto altri contatti (commerciali e culturali) con il nostro paese nessuno lo mette in dubbio...ma dominazione proprio no.

Il fatto che l'Italiano fosse una lingua conosciuta e parlata (non da tutti) non ne fa un possedimento Italiano...nel passato, la nostra lingua, era una sorta di Inglese moderno...era la lingua commerciale del mediterraneo.

Ragusa (adesso che abbiamo chiarito l'etimologia del nome, la posso anche chiamare così) è stata una fierissima Repubblica fino ai tempi di Napoleone...una Repubblica marinara, la quinta del mediterraneo (anche se non ufficialmente) che ha avuto la meglio, in termini di durata anche sulla sua rivale diretta:Venezia
(Rodolfo, scendi pure dal gradino più alto del podio, questi hanno battuto tutti e due :p)

Ragusa ha avuto per secoli una solida alleanza con Ancona e un florido commercio con Bari, oltre che con buona parte del Mediterraneo...ha sempre avuto una minoranza Italiana indipendente tra la sua popolazione, ma solo una minoranza, che è diminuita sempre di più negli anni, fino ad arrivare ad integrarsi completamente dopo la fine della seconda guerra mondiale.

Per questo oggi è giusto chiamarla con il suo nome Croato: Dubrovnik.

Quello che noi vediamo oggi è frutto della ricostruzione attuata nel XVII dopo un devastante terremoto...oltre ovviamente a quella che è stata necessaria dopo la guerra, da noi purtroppo conosciuta, degli anni 90...ma per fortuna mantiene ancora un notevole fascino e anche qualche angolino molto storico.

Andiamo su...ho parlato anche troppo...la città ci aspetta

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ed ecco che, appena entrati, incontriamo il primo "gioiello"

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Il Convento dei Domenicani, del XIV secolo, all'interno del quale è possibile visitare la più antica farmacia d'Europa (purtroppo gli arredi non si possono fotografare)
la versione 'moderna', ma sempre antica, è questa...

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Annessa al Convento c'è la Chiesa...io vi mostro il campanile, per la Chiesa dovete attendere Manlio :p

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Proseguendo per lo Stradum, al lato opposto incontriamo un bel palazzo di ispirazione chiaramente Veneziana (il bello si copia sempre :p)

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a fianco una curiosa torre

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Cosa c'è in questo cortile?

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siamo all'interno del Palazzo del Rettore, costruito nel XV sec per ospitare il governatore

Dubrovnick, stradum a parte, è un' intricato insieme di vicoli...

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ne prendiamo uno e saliamo?

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andiamo a dare un' occhiata dall'alto...

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purtroppo da quanto sono nuove le tegole dei tetti si può intuire la devastazione dei bombardamenti :(

uno sguardo al porto vecchio...

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...una torre difensiva...

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...e ancora tetti

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Io per ora mi fermerei...vediamo se sbuca qualcuno a mettere qualche integrazione...

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La76

New member
Ricordo quando guardavo il mare da un obló, che bello !!!!
Passavo tanto tempo ed adoravo vedere le varie forme e pensare a tutti i pesciolini che c´erano lá fuori.
Ed il pescecane ? Quanta paura !!!!
La notte ed il giorno. Svegliarmi e vedere cosa succedeva lá fuori. Quante sensazioni, che momenti.

Un saluto.

Tano quanto ti capisco!
Quando ho la cabina tutta per me e non disturbo nessuno io amo dormire con tutto aperto...così se mi sveglio la notte come prima cosa posso dare una sbirciatina fuori e vedere cosa succede...troppo bello.
Io in interna non riuscirei mai a viaggiare...per me la crociera è vedere il mare...nel silenzio, la notte, anche solo da un oblò...fermarsi a contemplarlo e perdersi a pensare...non c'è nulla di più rilassante del respiro del mare, delle sue onde, ognuna diversa dall'altra...ognuna più bella dell'altra...mi incanterei per ore...a volte devo impormi di andare a letto e dormire, perchè ci passerei la notte incollata :)
 

Mate

Active member
Da storico (nel senso di laurea e anche specializzazione in storia dell'Europa Orientale) non sono per nulla d'accordo sulle tue affermazioni. Durante il Rinascimento la maggioranza della popolazione parlava l'italiano, mentre i croati erano la minoranza (i cosidetti Dubrovi). La Prepubblica di Ragusa fu sempre fiera della propria indipendenza e sul fatto che non fu mai "italiana" ti do ragione, ma culturalemte no, in quanto anche i maggiori letterati della sua storia erano parlanti italiano (poi sono stati croaticizzati). E poi se chiami Ragusa Dubrovnik non vedo perchè non chiami Rodi Rodhos. Ovvio che poi con la Dominazione austriaca la popolazione si impoverì, comq la città partecipò lo stesso ai moti del Risorgimento Italiano (come Cattaro) nel 1848. Nel 1920 la popolazione italiana era ancora di circa il 20%, poi molti migrarono a Zara in seguito agli accordi sulla cittadinanza del "Patto di Rapallo". Oggi è un città croata, ma questo non dovrebbe farci dimenticare la sua storia che fa parte della nostra cultura come il suo nome. I croati giustamente la chiamano nella loro lingua, ma noi italiani dovreste essere almeno un po' orgogliosi del vostro passato... invece, delusione :(
 

Mate

Active member
Caro Sergio, l'Italia nasce come Regno di Sardegna (regno per "accondiscendenza papale") e non di Piemonte (che era solamente un principato, i Savoia infatti erano Re di Sardegna e Principi di Piemonte).
L'inno in lingua sarda fu eseguito in una manifestazione "ufficiale" per l'ultima volta nel 2001, ai funerali di Maria Josè di Savoia, per suo espresso desiderio.
Cosa hanno in comune Sardi e Piemontesi? Culturalmente, economicamente, storicamente, geograficamente, assolutamente niente. Tranne il sangue comune versato per la causa Italiana. E questo, ma è una mia opinione, ritengo sia meritevole di profondo rispetto.

Un salutone!!

Visto che l'avete citata, per chi non la conosce questa è "Marcia Reale", nostro inno fino al 1946:

http://www.youtube.com/watch?v=D8e6zNgg-KI

Come potete sentire non è un granchè, niente a che vedere con i "competiors" del nostro risorgimento che potevano vantare il bellissimo "Inno Popolare" (o "Serbi Dio l'austriaco regno). Molto meglio quindi l'odierno "Canto degli Italiani".
 

Mate

Active member
Da storico (nel senso di laurea e anche specializzazione in storia dell'Europa Orientale) non sono per nulla d'accordo sulle tue affermazioni. Durante il Rinascimento la maggioranza della popolazione parlava l'italiano, mentre i croati erano la minoranza (i cosidetti Dubrovi). La Prepubblica di Ragusa fu sempre fiera della propria indipendenza e sul fatto che non fu mai "italiana" ti do ragione, ma culturalemte no, in quanto anche i maggiori letterati della sua storia erano parlanti italiano (poi sono stati croaticizzati). E poi se chiami Ragusa Dubrovnik non vedo perchè non chiami Rodi Rodhos. Ovvio che poi con la Dominazione austriaca la popolazione si impoverì, comq la città partecipò lo stesso ai moti del Risorgimento Italiano (come Cattaro) nel 1848. Nel 1920 la popolazione italiana era ancora di circa il 20%, poi molti migrarono a Zara in seguito agli accordi sulla cittadinanza del "Patto di Rapallo". Oggi è un città croata, ma questo non dovrebbe farci dimenticare la sua storia che fa parte della nostra cultura come il suo nome. I croati giustamente la chiamano nella loro lingua, ma noi italiani dovreste essere almeno un po' orgogliosi del vostro passato... invece, delusione :(

Ancora una curiosità. E nativo di Ragusa di Dalmazia il celebre stilista Ottavio Missoni, anche lui emigrato con la propria famiglia negli anni venti a Zara (enclave italiana nel Regno di Iugoslavia): infatti oggi è sindaco del "Libero comune di Zara in esilio".
 

La76

New member
Oggi è un città croata, ma questo non dovrebbe farci dimenticare la sua storia che fa parte della nostra cultura come il suo nome. I croati giustamente la chiamano nella loro lingua, ma noi italiani dovreste essere almeno un po' orgogliosi del vostro passato... invece, delusione :(

Mate...ho citato quanto la città è stata "Italiana" (150 anni sotto la dominazione Veneziana e due anni nell' 800) a fronte di tutto il restp della sua storia, francamente, mi sembra un nulla.

Citi il trattato di Rapallo...bene...da Wikipedia: "Con l'ingresso di Ragusa nel Regno dei Serbi, Croati e Sloveni, a seguito della firma del Trattato di Rapallo, agli italiani locali venne data la possibilità di optare per la cittadinanza italiana, pur mantenendo la residenza in città, tuttavia poche furono le domande di opzione. Infatti a Ragusa molti italiani, che in precedenza avevano manifestato intenzione di optare, erano ormai decisi a rimanere cittadini jugoslavi: soprattutto coloro che avevano rilevanti interessi economici da tutelare, per non esporsi a persecuzioni ed angherie."

neanche loro, messi davanti alla scelta, hanno voluto essere Italiani...

Neanche l'Italia stessa l'ha mai rivendicata come possedimento, per lo meno in tempi recenti.

...perdonami, ma il tuo è sentimentalismo...tu stesso dici che non è mai stata Italiana...il discorso della cultura è diverso, come mi sembra di aver spiegato era abbastanza comune all'area la conoscenza e l'uso dell'Italiano (per le classi abbienti era uso venire da noi a studiare) ma sono tutti aspetti che fanno parte dell' "internazionalità" culturale del bacino mediterraneo (per certi versi molto più avanti di noi...)

E comunque, al di là di tutto, noi stessi Italiani portiamo nel nostro dna le dominazioni straniere...eppure oggi a nessuno verrebbe la minima voglia di dire che Napoli è Spagnola e non Italiana (per fare un esempio tra i tanti possibili)...il passato è passato...rispettiamo le identità culturali, le conquiste e le scelte di identità degli abitanti...mi sembrerebbe corretto e rispettoso.
 
Stato
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