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Costa Classica - Tra il cuore e le isole blu

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Manlio, hai colto perfettamente il significato del mio post.
Anzi, non buttare via "quasi niente" (valori e radici culturali) proprio per avere maggiore consapevolezza nel guardare avanti...e avanti è "diverso"...è "nuovo"..è "cambiamento".....
"Avanti" è anche estremamente più importante del "FU"... se così non fosse...l'Italia sarebbe ancora il "centro del Mondo"...

Un saluto
 
E' indiscutibile che ogni paese e ogni popolazione porti in sè i segni del passato...a volte negli angoli più remoti della sua memoria.

Sergio a Napoli è innegabile che ci siano ancora "tracce" Spagnole...e da un certo punto di vista è anche giusto, fa parte della vostra storia.
Ma se domani arrivasse il Re di Spagna a rivendicarvi come suo possedimento in virtù del passato, penso che lo rimandereste in Spagna a pedate!

Se parliamo di lingue e dialetti, ad esempio, il genovese ha molte parole in comune con il veneziano...ed è chiaramente un retaggio dello scambio che c'era ai tempi delle Repubbliche Marinare, perchè non siamo proprio vicini di casa.

La storia di quello che si è oggi è per forza legata a quello che si era nel passato...non tutto si cancella, ma quasi tutto si cambia e muta in funzione del tempo che passa.

La memoria storica è qualcosa di molto importante per ogni popolo...ma poi bisogna anche saper andare avanti ed evolversi, altrimenti diventa un limite.
 
Felix, Laura, Manlio, su ciò che affermiamo c'intendiamo perfettamente, osserviamo da diverse angolazioni le tante sfaccettature, si guarda al futuro e verso il futuro si cammina ed è giusto che sia così ma bisogna anche tener conto che questa "pappa" futuro può rivelarsi in relazione a luoghi, storia, circostanze ed altro ancora, più o meno viscosa, in alcuni casi la si trova solubile e già bella che sciolta mentre in altri bisogna lavorarla per un bel po', è importante però non perdere comunque il senso della realtà valutando che la marcia proceda con il passo giusto evitando così che la modernità sia più apparente che reale con contraddizioni e divaricazioni assurde, dicendo questo penso a certi paesi che acquistano o fabbricano tecnologia da terzo millennio e magari poi vivono rapporti umani da medioevo.
Diceva Totò che la morte è una livella ma oggi direi che la livella più attuale si chiama mercato, chiedo però a me stesso ed a voi basta questa a livellare, a colmare differenze e gap, personalmente credo che certamente contribuisce a farlo ma aggiungo che il mercato può essere un fattore anche importante, poi però ci vuole anche il fattore tempo, quel fattore che consente adattamento a nuove realtà, in mancanza si hanno disagi e forzature.
Qui tra noi si parla di viaggi, ebbene sappiamo tutti che è certamente più facile colmare distanze spaziali che distanze temporali cioè differenze dovute al semplice fatto che alcune civiltà si sono evolute più in fretta ed altre assai meno, nel primo caso bastano aerei o portacontainers nel secondo ci vuole tempo e tanto interscambio di tipo culturale, commerciale, politico ecc. ecc. e tutto questo senza parlare poi di conflitti e contrasti aperti che remano contro.
L'omologazione non è solo quella che si auspica in certi palazzi, forse sarebbe meglio "collaudarla" sempre per le strade prima di procedere oltre. Affermando ciò spero di non essere frainteso. Ciao ragazzi se posso affettuosamente salutarvi così. Fan
 
Manlio, sto cominciando a pensare che un oblò al ponte 4 sia anche meglio di un balcone al ponte 11...
Le tue foto mi stanno togliendo certezze...:)

Ciao

ciao....no,mi dispiace....l'oblò sarà poetico e la vista sarà innegabilmente romantica,ma da un balcone,
che non è detto debba essere a ponte 11,sulla Luminosa ne esistoni a ponte 4...una delizia.....,si respirano anche l'aria,
il vento e l'odore del mare.........;)
la colazione,la mattina......una piccola gioia della vita.....che davanti a un oblò,
non è la stessa cosa
 
Ultima modifica:
Sergio, concordo in toto con il tuo post. Assolutamente.

Mal di mare...ho sempre viaggiato con balcone...e so bene cosa intendi....
Infatti il balcone , nel mio post, l'ho "volutamente" posizionato al ponte 11 (e non a poppa.. ;) ) ....

Ciao!
 
ciao....no,mi dispiace....l'oblò sarà poetico e la vista sarà innegabilmente romantica,ma da un balcone,
che non è detto debba essere a ponte 11,sulla Luminosa ne esistoni a ponte 4...una delizia.....,si respirano anche l'aria,
il vento e l'odore del mare.........;)
la colazione,la mattina......una piccola gioia della vita.....che davanti a un oblò,
non è la stessa cosa

Oblò o balcone? Il balcone piace tanto al crocerista ma un po' meno, per quel che so agli uomini di mare, in quanto non giova alla aerodinamicità. Col balcone si gode ampia vista e aria di mare ma il mare lo si tiene a debita distanza, invece un oblò al ponte 1 o 2 quel mare te lo fa sentire così vicino da darti qualche brividino e se poi arriva l'onda che bagna il vetro e si resta a tu per tu con la spuma, questo, piaccia o no, non è cosa da poco. Comunque balcone o oblò l'importante è saper osservare e questo non è da tutti. Ciao
 
Mate, comprendo la tua appassionata difesa della passata italianità della Dalmazia. Sicuramente per te e per tanti italiani è una ferita ancora aperta, ma purtroppo non è possibile far tornare indietro l'orologio della storia. Rimane solo la rabbia che a causare tutto questo casino sia stata la stupidità degli uomini che hanno voluto le guerre, con tutto il seguito di lutti e di popoli contrattati e sballottati come merci. In fin dei conti l'Italia ne uscì perdente e rischiò per anni di perdere anche Trieste e la Venezia Giulia! La pace faticosamente sta tornando, col tempo svaniranno anche i brutti ricordi e le nuove generazioni conosceranno finalmente una sola unica patria, l'Europa e la cultura italiana sarà fiera di averne plasmato la storia.
 
Caro Manlio innanzitutto mi scuso in anticipo per il mio piccolo o.t...ma leggendo i vostri post la mia mente è tornata indietro di qualche annetto quando da novelli sposini sulla mia cara Riviera il mio fresco maritino non perdeva occasione per immortalarmi mentre mi appostavo ad osservare il mare...e mi sono tornate vive nella memoria queste immagini....

Scan_Pic0011 di Albachiara2012, su Flickr


Scan_Pic0011 (2) di Albachiara2012, su Flickr


leggendo degli oblò dei ponti esterni non ho resistito alla tentazione di rispolverare queste foto e ho setito l'esigenza di condividerle con voi.
Chi ama il mare non perde occasione di contemplarlo ed io non l'ho mai persa ne ieri...ne oggi.
Grazie a tutti e scusatemi l'intromissione
 
Ultima modifica:
Maddalena non scusarti...hai fatto benissimo a mettere le foto!;)

Grazie anche a Elenamaria...mi fa piacere sapere che ci segui.
 
Stupendo..grazie a voi stasera ho rispolverato le foto della Riviera con la mia cabinista, i camerieri di sala,i saloni, la festa in maschera....credimi ho la pelle d'oca ma questo è un altro argomento e non c'entra niente con il diario bellissimo di Manlio....pensandoci però il "cuore" c'entra....
 
Stupendo..grazie a voi stasera ho rispolverato le foto della Riviera con la mia cabinista, i camerieri di sala,i saloni, la festa in maschera....credimi ho la pelle d'oca ma questo è un altro argomento e non c'entra niente con il diario bellissimo di Manlio....pensandoci però il "cuore" c'entra....

Maddalena, che bello leggere anche te qui, vedere le tue foto e percepire le tue emozioni.
Trapela il senso della passione che ci unisce.
 
Mate, comprendo la tua appassionata difesa della passata italianità della Dalmazia. Sicuramente per te e per tanti italiani è una ferita ancora aperta, ma purtroppo non è possibile far tornare indietro l'orologio della storia. Rimane solo la rabbia che a causare tutto questo casino sia stata la stupidità degli uomini che hanno voluto le guerre, con tutto il seguito di lutti e di popoli contrattati e sballottati come merci. In fin dei conti l'Italia ne uscì perdente e rischiò per anni di perdere anche Trieste e la Venezia Giulia! La pace faticosamente sta tornando, col tempo svaniranno anche i brutti ricordi e le nuove generazioni conosceranno finalmente una sola unica patria, l'Europa e la cultura italiana sarà fiera di averne plasmato la storia.

Vorrei puntualizzare che non sono nazionalista, anzi mia nonna era slovena e una persona a cui sono molto legata è slovena. Da piccolo parlavo un po' di sloveno e ad ancora oggi ne parlo alcune parole che fanno parte del mio vocabolario. Sono orgoglioso delle mie origini e faccio con piacere parte di una terra multiculturale.
Censuro completamente i nazionalismi che hanno portato solo alla sopraffazione del diverso e a violenze. Come non ricordare degli amici sloveni a cui non veniva permesso di parlare la propria lingua o mio zio che ha dovuto lasciare l'Istria solo perchè italiano. Il Fascismo fu una grave piaga per la Venezia Giulia come il regime titino.
Con le mie parole non difendo l'italianità di Ragusa nel senso politico, oggi città pienamente croata, ma la cultura italiana che sono due cose ben diverse. Non ho mai messo in dubbio che la Repubblica di Ragusa ci tenesse alla propria indipendenza, ma nel Rinascimento era come San Marino oggi. Chiedete ad un san marinese se si sente italiano, ti dirà di no... ma la sua cultura italiana lo è chiaramente per l'idioma che parla (stesso esempio si può fare con il Canton Ticino).

A Laura, che stimo ci mancherebbe, rispondo anche su Wikipedia: è una fonte interessante certo, è un sapere libero... ma non è la Bibbia, è ottima per un'infarinatura generale. Ma per specializzarsi in un settore ci vuole ben altro. Io per esempio ogni esame universitario dovevo leggermi anche 12 libri di storia per 2.500 pagine totali, me li sudavo i Trenta e lode sulla storia delle mie terre. Se bastava wikipipedia farebbero tutti esami universitari uno dietro l'altro. Quindi non dico che non mi fa piacere essere citato su Wikipedia (come in tanti altri siti), ma è una piccola fonte rispetto al sapere che puoi ottenere in anni di studio.
Poi ognuno la pensi come vuole, per me RAGUSA sarà sempre RAGUSA, come per i croati è giusto che sia DUBROVNIK. Non mi stanno antipatici quelli che non la pensano così... ma soltanto per me ignorano una parte della cultura italiana (da non confondere con il nazionalismo).

Infine anch'io apprezzo molto la caratura culturale di questo post creato da Manlio che da un semplice diario è diventato un luogo su cui discutere di arte, natura, fotografia e storia... dove il viaggio, la nave fanno da contorno ad un'avventura chiamata crociera. E spero quindi che possiate anche voi apprezzare i miei interventi che vi permettano di conoscere un po' più la storia delle terre da cui provengo e limitrofe.
 
Ultima modifica:
Mate, i tuoi interventi culturali sono piacevoli, ma per noi "ignoranti" crocieristi è più facile chiamare le città con il nome con cui le identificano tutti, ma ben venga la conoscenza!
Laura è una donna affabile e eccezzionale, non si può non provare stima nei suoi confronti, spero un giorno di poter condividere di nuovo con lei e con Manlio un nuovo viaggio, sono stati degli impareggiabili compagni di viaggio insieme a Oliver e family. Viaggiare con dei veri crocieristi e amanti del mare aggiunge un valore inestimabile a una crociera. Un saluto a tutti!
 
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