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Norwegian Jade-22 dicembre 2012

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Palermo65

New member
Palermo, non ricordo di essere andata a questa chiesa del miracolo delle nozze. Hai delle foto da pubblicare?
Come no? Impossibile! Non hai visto la giara nella parte sotterranea della Chiesa? L'area è poi tutta piena d'insegne Cana Wedding: c'è il "Cana Wedding" Hotel, il "Cana Wedding" Restaurant e poi il famoso vino. Se non erro anche Marialuisa ne ha acquistato una bottiglia. Domani, metto le foto.
 

Robizauli

New member
Ciao Ermanno sarò in crociera con moglie e figlio di 18 mesi e sono molto interessato sia a fare amicizia con persone nuove che a valutare la possibilità di organizzarci le escursioni ( compatibilmente con le esigenze del bimbo ) . Considera che siamo alla nostra prima crociera e siamo molto titubanti nell' organizzare la cosa da soli ( sempre per via del bimbo ). Ma con qualcuno che ha già esperienze la cosa si fa interessantissima. Contattatami nei prossimi giorni !

Ciao Ermanno sarò in crociera con moglie e figlio di 18 mesi e sono molto interessato sia a fare amicizia con persone nuove che a valutare la possibilità di organizzarci le escursioni ( compatibilmente con le esigenze del bimbo ) . Considera che siamo alla nostra prima crociera e siamo molto titubanti nell' organizzare la cosa da soli ( sempre per via del bimbo ). Ma con qualcuno che ha già esperienze la cosa si fa interessantissima sia come risparmi che per la compagnia .Contattatami nei prossimi giorni !

Spero di incontrare tanta gente simpatica
 
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Palermo65

New member
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Palermo65

New member
Arrivati a Nazareth iniziamo una lieve salita che ci conduce alla Chiesa dell’Annunciazione.
La Chiesa, meta di molti pellegrinaggi, è la più grande basilica cattolica francescana del Medio Oriente, costruita sulla grotta dove la tradizione vuole che l’Arcangelo Gabriele abbia annunciato a Maria che avrebbe concepito il figlio di Dio.
Il Vangelo secondo Luca ricorda cosi’ l’episodio:
“L'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse : «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo partì da lei. » ( 1,26-37)

Il complesso della Chiesa ha una grande importanza archeologica perché comprende l’antico villaggio di Nazareth.
La facciata e’decorata con motivi che illustrano i quattro elementi: acqua, terra, fuoco e aria e su di essa leggiamo la seguente'iscrizione:
Angel domini nuntiavit mariae
Verbum caro factum est
Et habitavit in nobis
Il portale bronzeo centrale è fiancheggiato da due porte più piccole che conducono nella prima delle due chiese sovrastanti che compongono l’edificio.
Il battente di sinistra, come si puo’ vedere nella foto, è dedicato all’infanzia di Gesù iniziando dall’alto: Nascita, Fuga in Egitto, vita a Nazaret.
Il battente di destra racconta la vita pubblica di Gesù Maestro, dal basso in alto: Battesimo, Beatitudini, Crocifissione.
Della basilica bizantina, a tre navate, resta visibile l’abside centrale e resti del mosaico della navata settentrionale e meridionale.
L’altare nell’abside centrale della basilica è decorato con un crocifisso in rame (Ben Shalom), mentre due bassorilievi con i santi Gioacchino e Anna, genitori della Vergine e nonni di Gesù, sono appesi alle pareti dell’abside nord.
Le due scale elicoidali in facciata ,che mettono in comunicazione la chiesa inferiore con la superiore, sono illuminate da vetrate ispirate a temi mariani.
Sulla parete di fondo del presbiterio domina il grande mosaico ispirato al tema della chiesa una, santa, cattolica e apostolica accompagnato dai graffiti ispirati all’Apocalisse.
Quella inferiore, da cui iniziamo la visita, venne costruita sui resti di un’antica chiesa sorta sulla grotta dell’Annunciazione.
La sala è sovrastata da una cupola da cui filtra la luce naturale per illuminare l’interno e che ha la forma di un bocciolo che si apre sulla grotta e sull’altare (la parola Nazareth deriva , infatti, da “nezer”, che significa bocciolo).
L’interno presenta ,quindi, due chiese sovrapposte: quella inferiore, con lo stile di una cripta, custodisce la grotta-abitazione della Sacra Famiglia; quella superiore, invece, è dedicata
all’ esaltazione della Vergine Madre del Dio fatto uomo.
Nella Basilica dell’Annunciazione, la grotta si trova, quindi, nella parte bassa e ingloba i resti dell'antica chiesa bizantina.
Gironzolando nel cortile attorno alla Chiesa ci accorgiamo che sui muri sono appese delle rappresentazioni della Madonna col bambino, donazioni provenienti da tutto il mondo. Affascinanti, ,a parte la Madonna di Siracusa, quelle dell'estremo oriente.
Terminata la visita, ci dirigiamo all’esterno confabulando sulla possibilità di fare gli ultimi acquisti.
Ronny,che da buon pastore conosce gia’ le sue pecorelle, ci concede una sola mezz’ora di liberta’ minacciandoci di lasciare tutti a Nazareth se non rispetteremo la puntualita’.
In poche parole, non andrà alla ricerca della pecorella smarrita!
Sfruttiamo questo misero tempo concesso per girovagare nel souk, caratteristico per le sue stradine strette e buie e riccamente provvisto di vestiti, articoli per la casa e souvenirs .
I profumi di spezie che si spandono nell’aria sono invitanti e non manca nel gruppo chi ne approfitta per farsi un kebab..
La voce del nostro pastore, tutto ad un tratto, ci richiama all’ovile.
A dire il vero, le partenze non ci sono mai piaciute, figuriamoci questa, dopo due giorni tanto particolari e intensi.
Non vorremmo andare via : vorremmo fermare il tempo per contemplare, ancora una volta, tutto quello che abbiamo visto e per vedere tutto quello che ancora è a noi ignoto.
Ultimo caffè, ultimo sguardo alla gente del luogo, ai negozi e alle case e poi, di corsa sul pullman.
Che tristezza!
L’ilarità ha lasciato il posto al silenzio piu’ assoluto.
Il pullman sembra vuoto; è come se l’autista ci avesse lasciato in Israele.
Ma forse è cosi’, non tutto di noi è andato via : una parte, sicuramente, e’ rimasta la’ e attende, prima o poi, il nostro ritorno.
 
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fernando59

Active member
Il pullman sembra vuoto; è come se l’autista ci avesse lasciato in Israele.
Ma forse è cosi’, non tutto di noi è andato via : una parte, sicuramente, e’ rimasta la’ e attende, prima o poi, il nostro ritorno.

Identica sensazione che abbiamo provato noi. Sono luoghi che, per quanto rappresentano, lasciano senza fiato.
Speriamo di poterci tornare.
 

Palermo65

New member
Oggi è shabbat in Israele . Le strade sono deserte e il tragitto che ci conduce al porto è breve.
Il silenzio , sovrano, ci invita a chiudere gli occhi, non tanto per la stanchezza, quanto per fissare nella memoria i momenti vissuti che sembrano scorrere nella mente come i vagoni di un treno ad alta velocita’.
Le immagini , come un flash, si ripresentano un po’ alla volta: l’ebreo-ortodossa, il muro del Tempio, il candelabro a sette braccia, la Chiesa della Natività, la Sinagoga, la Via Dolorosa, il Monte Golgota e , non ultimo, il volto di Cristo.
Sembrano tante foto alla rinfusa ma ricche di emozioni e causa di una commozione che tocca il cuore.
Perché vedere, guardare, vivere e toccare gli stessi luoghi dove è stato Gesù, la Madonna e gli apostoli non puo’ che portare un brivido unico dentro.
Un brivido eterno.
Il ricordo di questa “Santa Terra” fa dimenticare ad alcuni di noi di salutare la nostra preziosa guida appena scesi dal pullman.
Si, proprio lui, Ronny, quella persona colta e credente che abbiamo tanto elogiato per le sue spiegazioni chiare , minuziose e inscindibili , soprattutto, dalle narrazioni bibliche .
Ancora oggi ci chiediamo come cio’ possa essere accaduto ma se cerchiamo una spiegazione a questo spiacevole evento, la troviamo solo in Gesu’ Cristo, unico e presente piu’ che mai , in quel momento, nella nostra mente.
Ma Ronny, a cui porgiamo, ancora oggi mille ringraziamenti ed altrettante scuse, non è il solo ad essere stato dimenticato;
a lui rimane anche uno dei nostri giubbotti , abbandonato nel pullman, quale souvenir di un’esperienza, a dir poco, coinvolgente e meravigliosa.
 

pinkbutterfly

Active member
Come no? Impossibile! Non hai visto la giara nella parte sotterranea della Chiesa? L'area è poi tutta piena d'insegne Cana Wedding: c'è il "Cana Wedding" Hotel, il "Cana Wedding" Restaurant e poi il famoso vino. Se non erro anche Marialuisa ne ha acquistato una bottiglia. Domani, metto le foto.

No, noi non ci siamo stati lì. Io non ero nel gruppo con Marialuisa, ma con l'ultimo gruppo che si è formato qui tra i crocieristi.

Non vorremmo andare via : vorremmo fermare il tempo per contemplare, ancora una volta, tutto quello che abbiamo visto e per vedere tutto quello che ancora è a noi ignoto.
Ultimo caffè, ultimo sguardo alla gente del luogo, ai negozi e alle case e poi, di corsa sul pullman.
Che tristezza!
Stessa sensazione ho provato anche io....ho cominciato a scattar foto a negozi, insegne, giusto per avere un ricordo indelebile di quella Terra.
 

Palermo65

New member
Il ricordo d’Israele è cosi’ forte che mette nell’ultima pagina di un diario tutte le altre tappe della nostra crociera; ma non per questo le sottrarro’ dalla descrizione e, pertanto, continuo con la visita di Limassol.
Limassol , situata nella parte meridionale dell’isola di Cipro, e’ caratteristica per le sue spiagge incantevoli ma anche per il famoso castello di Kolossi, un tempo residenza del governo ed oggi monumento storico .
Ubicato vicino al porto e fronteggiato dal mare, il castello è importante perché è qui che Riccardo Cuor di Leone sposo’ e incorono’ regina d’Inghilterra Berengaria di Navarra.
Raggiungiamo il centro storico con l’autobus n 30,la cui fermata si trova giusto appena usciti dal porto.
Il centro di Limassol non è straordinario, ma, visitandolo, ci si rende conto di com’è l’isola, il tipo di costruzioni, le vie, le chiese e le moschee, la gente.
I negozi , per via della festività, sono chiusi tranne quelli di souvenirs e di dolciumi ;ma la giornata ,mite ed assolata ,c’invita ad una tranquilla passeggiata tra vicoli e vicoletti.
In pieno centro, si erge la Cattedrale greco-ortodossa di Ayia Napa dagli elementi architettonici bizantini.
Gli interni sono ricchi di affreschi e di una bella icona, raffigurante Gesù e i 12 Apostoli , ricamata a mano, in seta e pizzo d'oro. Davanti alla facciata della Chiesa, c’incuriosisce una fila di turisti che si accinge a scendere una scala verso la parte sotterranea. Ci accingiamo anche noi e, per un attimo, l’odore sgradevole che esala , a mano a mano che si scende, ci fa insinuare dei dubbi circa che si tratti di uno dei comuni cessi cittadini. Scesa la prima rampa , all’improvviso il buio; , poi grazie alla luce del cellulare scorgiamo , davanti a noi, un quadro raffigurante la Madonna. Ci chiediamo quale possa essere la sua storia ma nessuno ,intorno a noi, è in grado di darci spiegazioni.
Purtroppo, oltre all’icona mariana ,scopriamo anche di avere le scarpe inzuppate di acqua per via di una buca sotterranea dove pare si sia concentrata l’acqua piovana.
Nel corso della nostra passeggiata, i colori e i profumi di un negozio attirano la nostra attenzione: un ‘esposizione, in lungo e in largo, di frutta candita, frutta secca, pistacchi, mandorle, nocciole salate e glassate… Una vera leccornia per il nostro palato che, come già sapete , necessita di un fabbisogno calorico maggiore. La scena è invitante ancor piu’ perché l’assaggio è gratuito , in piena autonomia , e rispetta appieno tutto quello che puo’ soddisfare i nostri gusti. Ma come si suol dire: “il gioco e’ bello fnché dura poco”; infatti, nonostante l’acquisto, la nostra prolungata e “dolce” permanenza comincia a disturbare il venditore e al terzo richiamo non solo visivo ma anche verbale, decidiamo, ormai sazi e soddisfatti, di andare via .
Anche qui non veniamo meno all’incontro degli altri crocieristi: Marialuisa. Pinkbutterfly, Greg, Dany e Dxj nonché Icarus21 con famiglia che, finalmente, dopo giorni di duro e continuo lavoro, si concede un attimo di tregua per dedicarsi allo shopping.
Dopotutto, se l’è guadagnato e meritato!
Nella strada del ritorno anche noi approfittiamo per comperare qualche souvenir: le colorate calamite dell’isola, dolciumi tipici locali e, per finire, valigie e trolley per tutti.
Un souvenir un po’ ingombrante e alquanto voluminoso specie quando, in lontananza, avvistiamo il n. 30 alla fermata che attende la salita di alcuni passeggeri.
La corsa, a quel punto, si rende necessaria: a gambe spedite e con tutto il fiato che si possa avere in corpo cominciamo a correre, tutti, incessantemente e con noi, le valigie e i trolley che sembrano aver perso anche loro qualche rotella.
Finalmente riusciamo a salire sul bus non risparmiandoci la "romanzina dell’autista dallo sguardo infuocato e le nostre sfrenate risate nonostante gli occhi attoniti e atterriti i di tutti. "
 

Roby71

New member
Un racconto cosi' pieno di fascino che quando saremo in Israele ci sembrera' di esserci gia' appena stati :)

Noto che il giubbotto ve lo siete dimenticati sul pulmann ,

ma il vino di Cana NO!!! ;)
 

Palermo65

New member
Ma a cosa vi son serviti tutti quei trolley?Avevate preso tanti souvenirs? ah ah ah :D
Magari...comperati per i souvenirs che , puntualmente, ogni anno, ci lascia il personale aeroportuale addetto al lancio dei bagagli.I trolley li abbiamo acquistati per evitare problemi nelle dimensioni ma alla fine ci siamo ritrovati a dovere smontare le rotelle per non pagare la penale
 

Palermo65

New member
KALIMERA! Oggi siamo ad Héraklion, una città greca situata nella costa settentrionale dell’isola di Creta, dove siamo in procinto di rivivere il mito di Minosse attraverso la visita del Palazzo di Cnosso .
La città offre il servizio sightseeing tour, il famoso bus turistico rosso a due piani con circuito plurilingue. Il prezzo del biglietto per un giro completo e’ di 15 euro ma, poiché il nostro gruppo è abbastanza corposo ,decido di spacciarmi per guida turistica per vedere fino a che punto uno sconto puo’ essere applicato. Pertanto, con cartina in mano, e braccio alzato , invito il mio gruppo ad avanzare, scavalcando una decina di persone che ci precedono. Mi presento come guida turistica e chiedo all’impiegato quale tariffa ci viene applicata. Con tanta di cortesia, m' informa che possiamo godere di 5 euro di sconto a persona , con un risparmio di oltre 100 euro ma ,nonostante la convenienza, decidiamo alla fine di rinunciarvi in quanto i tempi di attesa sono abbastanza lunghi: 45 minuti. Con questi tempi, non riusciremmo comunque a visitare tutti i siti che, a dire il vero, non ci sembrano tanto interessanti.
Decidiamo allora di fare da noi e, per questo, dopo una serie di indagini, scopriamo che di fronte al lungomare, non lontano dal porto, c’è il capolinea dei bus n. 2 e n.3 che, con 1.50 euro, ci conducono direttamente al Palazzo Cnosso.
Il Palazzo Cnosso è una delle aree archeologiche piu’ importanti della collina di Kefala e il più grande testimone della civiltà minoica.
Venuto alla luce grazie agli scavi di Arthur Evans ,il palazzo era il centro politico, religioso ed economico di quella civiltà ; svolgeva funzioni economiche ,cioe’ di produzione agricola e artigianale, di raccolta delle materie prime, di ridistribuzione degli strumenti e delle risorse; svolgeva anche funzioni religiose e culturali. Dal punto di vista architettonico, il palazzo aveva una struttura complessa e intricata (che è alla base del mito del labirinto costruito da Dedalo), studiata per rispondere alle molteplici esigenze dei cittadini cretesi .
Intorno ad un grande cortile centrale,di forma rettangolare e orientato in direzione nord-sud, si raggruppavano sale destinate a varie funzioni , stanze di servizio, di abitazione , di ricevimento; sale di culto, uffici, laboratori e magazzini dove, nelle giare in terracotta, venivano conservati gli alimenti.
In particolare, si possono ammirare la sala del trono che veniva occupata da colui che svolgeva funzioni di capo-politico e la Mégaron della Regina dove sono conservati affreschi con temi marini e, particolarmente, con delfini.
La religione era un aspetto fondamentale della vita del Palazzo come dimostrano i vari ambienti specifici per il culto .
Assenti, invece,le fortificazioni forse perché c’era una certa sicurezza verso le aggressioni esterne.
Nelle rovine del palazzo di Cnosso non possiamo non ricordare il mito del labirinto di Minosse :
la leggenda narra che il re Minosse aveva una moglie, Pasifae che si era invaghita di un toro. Dedalo, abile costruttore, l’aiuto’ ad accoppiarsi con il toro e dalla loro unione nacque una creatura mostruosa, il minotauro,che era per meta’ uomo e per meta’ toro. Minosse ordino’ allora a Dedalo di costruire un labirinto a Cnosso dove rinchiudere la creatura e, per la colpa di cui si era macchiato, fu egli stesso, insieme al figlio Icaro, imprigionato da Minosse. Ma Pasifae li libero’.
Nel suo tentativo di fuga, Dedalo scopri’ che Minosse aveva sequestrato tutte le sue imbarcazioni e cosi’ per scappare dall’isola Dedalo costrui’ per se’ e il figlio delle ali di piume tenute insieme dalla cera. Cosi’ volarono via ma Icaro, nonostante le raccomandazioni del padre, volo’ troppo vicino al sole e cosi’ precipito’ in mare e mori’.
Dedalo invece si salvo’ e da li’ arrivo’ in Sicilia.
Secondo il mito di Teseo, Minosse era nemico di Atene ed essendole ,dopo una guerra ,vincitore, doveva ricevere ogni sette anni 7 ragazze e 7 ragazzi , scelti tra le famiglie nobili, da offrire in pasto al minotauro.
Teseo fu sorteggiato tra i ragazzi da sacrificare, ma era ben deciso a porre fine al pesante tributo. Al suo arrivo a Creta fu accolto da Arianna, la figlia di Minosse, che s’innamoro’ di lui e l’aiuto’ nell’impresa. Infatti gli forni’ una spada e un gomitolo di filo d’oro srotolando il quale Teseo pote’ facilmente ritrovare la via per uscire dal labirinto.
Raggiunto lo scopo, l’eroe pote’ partire alla volta di Atene portando con se’ Arianna che pero’ abbandonera’ piu’ tardi in una delle isole Cicladi.
Restiamo letteralmente affascinati e rapiti da questa famosa leggenda greca che, vera o falsa, ci fa comunque sognare, aprendo, davanti a noi uno scenario emozionante, un paesaggio intenso e ricco di grazia, scalinate in pietra, verande colonnate, sale interne che un tempo servivano per il ricevimento, e soprattutto un'armonia di colori e dipinti da lasciare letteralmente a bocca aperta, soprattutto se si pensa che sono datati ben oltre 3500 anni.
La visita al Palazzo ci è veramente piaciuta e, ancora una volta, immortaliamo questo momento con un “ciaK” nel preciso istante in cui passa la ormai famosa compagnia di crocieristi che non occorre piu’ menzionare.
Dopo una mezza ora di attesa, riprendiamo il bus che ci porta , questa volta, nel cuore della citta’ dove le boutiques di designer della Daedalou Street e i negozietti di souvenir delle strade laterali non possono che attirare la nostra attenzione e alleggerire, al tempo stesso, le nostre tasche.
Non mancano infatti gli ultimi acquisti nei negozi di abbigliamento nonché i ciondoli di madreperla, a forma di cuore, con il nome inciso in lingua greca.
Ricordo, giusto per ultimo, il viso di questo venditore ambulante che parlando discretamente l’italiano mi dice , ironicamente, che è l’unico cardiochirurgo nel mondo che opera in 5 minuti….Molto scherzoso ma anche simpatico e, non di meno, gentile: alla fine, mi regala una collana perché, a Creta, alla fine dell’anno, fare un dono porta bene. Ovviamente non posso che ringraziarlo e congedarmi augurandogli il meglio di questa vita..
”Buon Anno” mi dice. “ kalI khron'A" gli rispondo.
Yasou Héraklion!
 
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