Le regole devono adattarsi alla realta', e sembra che questo non lo voglia capire nessuno.
Leo, mi permetto però una cattiveria su questa osservazione..
Se domani mattina si decidesse di portare quel famoso numero da 3 a 30 cosa succederebbe?
Per come la vedo io solo che aumenterebbero gli sprechi, tradotto, le 'rendite' per chi tratta appalti ecc. e non ci sarebbe nessun guadagno per la nazione..
Non dico che sia sbagliato aumentare la spesa, anzi è sacrosanto, ma vivendo dentro un certo ambiente posso fare un milione di esempi di come, allo stato attuale, non servirebbe a nulla..
Prima di parlare del 3% dovremmo parlare dei soldi Europei che non riusciamo ad utilizzare, del perchè non riusciamo neanche a vincere certe gare 'pubbliche' della comunità Europea per fondi di ricerca ed altro, tanto che l'Europa per aiutarci in modo indebito e mezzo nascosto ha ormai deciso di darci trenta miliardi tramite bandi di gara
per consorzi Italiani..
Quanto costa un'opera in Italia, opera che spesso neanche si realizza? E sappiamo tutti
perchè costa tanto..
Prima di cambiare le regole ed i patti esterni, che mi sembra tutto sommato non abbiano ammazzato nessun paese del Nord Europa, anche se quei paesi sono ovviamente favoriti dal loro numero di abitanti e da altri fattori, dovremmo guardarci allo specchio e farci un processo profondo..
In parte lo facciamo parlando di 'classe politica' ma onestamente non basta.. con altrettanta franchezza dobbiamo ammettere che in tutta la società c'è un modo di fare che non è più sostenibile in un ambiente ormai aperto alla concorrenza di un pianeta..
Faccio un piccolo esempio: un digestore anaerobico è una macchina che riceve rifiuti organici e fornisce metano e concime.. nel Nord Europa è una macchina che funziona alla grande, perchè i contadini si consorziano tra di loro e ne comprano uno grande su cui versare i loro scarti e lo mettono al centro delle loro piantagioni, in modo che ogni proprietario arrivi al comune digestore minimizzando il costo di trasporto..
In Italia tutti i contadini rifiutano di associarsi e ne comprano solo di piccoli, ognuno nel suo campo, con il risultato che l'efficienza è talmente bassa che sono soldi buttati..
Se andate in alcuni paesi esteri, anche al centro di città affollatissime alzate gli occhi al cielo e vedete le costellazioni, da noi no..
Sembra una stupidata ma non lo è, della luce che utilizziamo che illuminare le strade i 2/3 vanno sprecati, ogni anno i 2/3 di quello che paghiamo per illuminare l'Italia va.. in cielo..
Quanti soldi sono?
Potrei andare avanti, ma andando avanti con alcuni esempi penso che il Ban lo prenderei.. dal posto di lavoro..
Dato che non sono l'unico che lavora in posti dove è possibile vedere lo spreco quotidiano mi chiedo, vale la pena di 'investire' in nuovo spreco o è ora di capire che una barca piena di buchi o li ripara o affonda? Successivamente si potrebbe discutere del 3% e del controllo della moneta, ma se non ripari i buchi sono solo pagliativi..
Fosse solo un problema di regole sarebbe difficile ma fattibile. Il problema principale del nostro bel Paese è il debito pubblico; Io penso che uno che guadagna 10.000,00 Euro al mese sia una persona benestante, ma se ogni mese 9000,00 Euro li deve spendere per pagare interessi di debiti enormi contratti in passato e che difficilmente saranno estinguibili in una vita, credo che con i 1000,00 Euro che gli rimangano non può certo vantarsi di essere un ricco.... Sta sicuramente meglio di Lui l'impiegato virtuoso... O no?
Quoto parola per parola..
Aggiungendo che con la barca riparata questa sarebbe una cosa da ridiscutere ed alla grande..
che poi....detto tra noi....sto italian style comincio ad avere anch'io dei dubbi su cosa sia realmente!
ciao!
A rigori non è quello del passato, non è quello dei giardini all'Italiana o dell'architettura del rinascimento..
Quelle forse sono ''Italian meraviglie'', l'Italian style come ce lo rivendiamo oggi nasce dall'applicazione di certi concetti di eleganza ad oggetti di tutti i giorni.. all'inizio l'oggetto '
di tutti i giorni' erano le Ferrari, ma la vera nascita è stata con questa macchina
E' l'Olivetti programma 101, il primo personal computer della storia (1965) in cui per la scocca i progettisti, che erano tutti giovani, vollero fondere i termini eleganza, funzionalità, ergonomia e stile, per fare ciò si rivolsero ad un giovane architetto, Mario Bellini, il quale mise questo disegno che a noi pare antichissimo..
Da quel momento in poi anche un bagno, una caffettiera, una maniglia ecc. divennero oggetti se non di arte di stile, e furono progettati da designer Italiani..
Anche per l'Italian Style dovremmo mettere su un compenso.. come i Greci per le loro colonne..
Un salutone!!
Manlio