Re: 29/03/2008 - Azamara Quest - Caribbean Cruise
mercoledì 2 aprile 2008 – Ponce – Puerto Rico
La nave attracca alle 07.30. Una banchina ed un capannone ed alcuni gazebo, il tutto in mezzo ad una vastissima area di cantiere per la realizzazione del nuovo terminal crocieristico e della relativa viabilità.
Ancor più che a Mayaguez qui colpisce lo spiegamento di forze messo in campo dalle autorità locali per garantire l’accoglienza ai croceristi.
Banco per la prenotazione di tour, un altro per la prenotazione dei taxi con tariffe predeterminate.
Assaggi di prodotti locali, soprattutto alcolici, danze tipiche e musica locale.
Dalla nave si vede “la Guancha” un complesso pubblico costituito da spiaggia pubblica con bagni, spogliatoi, servizio di pronto soccorso medico, posto di polizia ed una passeggiata il legno sulle sponde del canale del porticciolo turistico, lunga circa mezzo miglio.
Si tratta di una zona particolarmente curata con ampio parcheggio, numerosi locali caratteristici, ristoranti, bar, lo yacht club, una torretta di avvistamento dalla quale scattare qualche foto ed un palco con antistante piazzale per le manifestazione pubbliche fra le quali spicca il carnevale di Ponce che si svolge ogni anno nella prima settimana di febbraio.
Questa località è veramente a pochi passi dal porto ma i lavori in corso costringono ad una percorso un po’ più lungo che ci impegna per circa una decina di minuti a piedi.
La spiaggia è di sabbia scura, a differenza delle strutture retrostanti l’arenile non è particolarmente curato in quanto a pulizia. Il vento è fortissimo e spazza il lungomare. Impossibile godersi la spiaggia. Percorriamo la passeggiata del lungomare e poi la passerella in legno sul canale. Qui la vita inizia abbondantemente dopo le 10.00. Prima è tutto chiuso.
Nubi minacciose si avvicinano ed il vento si fa sempre più impetuoso.
Troviamo riparo da un temporale nell’edificio che ospita i servizi pubblici.
Completata la visita decidiamo di rientrare a bordo. Ci cambiamo mangiamo uno spuntino e poi con un taxi per 10$ raggiungiamo in circa 15 minuti “Plaza las Delicias”, la piazza principale di Ponce. Considerate, soprattutto per il rientro al orto, che il traffico del centro cittadino è piuttosto caotico.
La piazza è molto carina, con alcune fontane, monumenti, al centro la cattedrale di Nostra Signora della Guadalupa sul retro della quale si trova un edificio in legno rosso che ospita il servizio di informazioni turistiche e la biglietteria del trenino e del bus turistico. Stesso tragitto, stesso prezzo 2$, ma il trenino non effettua fermate ed è privo di guida. Optiamo per il bus che ci fa trascorrere circa un’ora e mezza fra le varie “bellezze” della città con soste al museo dello sport, al vecchio mercato (e meno male che è stato ristrutturato in occasione del 500 anniversario della scoperta dell’America, non oso neppure pensare come potesse essere prima…) ed al primo cimitero di Ponce. In questo cimitero vi sono le tombe, veri e propri mausolei delle personalità più illustri della città, accanto a vecchie tombe distrutte e vandalizzate. Il campo santo ha pianta quadrata, inizialmente destinato solo ai cattolici, poi fu riservata una zona ai protestanti, su di un lato le donne ed i bambini, su un altro le sepolture conseguenti ad epidemia di colera.
Prima della costruzione di questo cimitero le soglie dei defunti venivano conservate nelle chiese con evidenti problemi igienici.
Impressionante la presenza della Polizia in città, con agenti perfettamente attrezzati anche di giubbetto antiproiettile, e di custodi e guardiani vari tutti in divisa impeccabile, come del resto anche le guide turistiche, gli studenti e gli insegnanti.
Al termine del giro possiamo dire di non aver visto niente di particolare ma ci siamo fatti un’idea del luogo. Ci incamminiamo dell’isola pedonale, zona commerciale con negozi non proprio caratteristici e poi facciamo ritorno alla piazza in tempo per assistere ad uno spettacolo di majorette e banda musicale, veramente caratteristico. All’apposito chiosco richiediamo il taxi che ci riporta al porto.
Un piccolo spuntino dal room service e poi alla spa per i trattamenti prenotati.
Dobbiamo compilare una dettagliata scheda, una parte anamnesica una parte relativa alle nostre abitudini alimentari e stile di vita.
Le terapiste ci invitano a seguirle nelle salette trattamenti.
A me tocca l’orientale Lori, a Monica una statunitense.
Per me massaggio balinese con pietre laviche calde e riflessologia plantare.
Lori è eccezionale, legge la scheda e si sofferma sui punti critici che avevo segnalato.
Al termine dell’ora di trattamento compila una scheda nella quale consiglia alcuni prodotti dei quali indica anche i prezzi e che potranno essere eventualmente acquistati alla spa, ed alcuni trattamenti che potranno essere effettuati, sempre da lei, nei giorni di sosta in porto, ad un prezzo speciale.
Merita una mancia di 10$.
Monica non può godersi appieno il trattamento accusando qualche fastidio dovuto al movimento della nave leggermente sballottata dal fortissimo vento.
Il menu del ristorante Discoveries anche questa sera non ci attira. Ormai abbiamo capito che questo ristorante è destinato ad andare incontro al gusto americano ma per dovere di cronaca lo proveremo nei prossimi giorni.
Ci ritroviamo quindi anche questa sera al Windows Cafè a cenare con ufficiali (la maggior parte sono europei, molti greci) e staff. Evidentemente non siamo gli unici a preferire le proposte di questo buffet rispetto al ristorante.
Le previsioni per domani sono per una giornata molto ventosa, variabilità diffusa al mattino in miglioramento al pomeriggio.
Giovedì 3 aprile 2008 – St. John – USVI
Il cielo è parzialmente coperto ed il vento ritarda leggermente le operazioni di ammaraggio dei tender.
Facciamo colazione in cabina ammirando il sempre affascinante panorama offerto dalle isole vergini. Alle 09.30 sbarchiamo e facciamo un giro in centro fra i negozi che stanno aprendo. Spediamo un paio di cartoline all’ufficio postale e vediamo il traffico passeggeri dei traghetti che fanno la spola con St. Thomas.
Il vento spazza le nubi e prendiamo un taxi (safari-bus) che per 6$ a testa di porta a Trunk Bay all’interno del parco nazionale. L’ingresso costa 4$ a persona e viene pagato all’apposito ufficio del dipartimento dei parchi naturali. All’interno spogliatoi, docce di acqua dolce, servizi igienici, bar, ristorantino, negozietto, noleggio seggiole (non si posso definire neppure sdraio, attrezzatura da snorkeling), servizio di salvataggio, ma che tiene lontane le minacciose nubi all’orizzonte. La spiaggia è molto bella, pulitissima e curata, i servizi efficienti. Peccato per il troppo vento che solleva di tanto in tanto vere e proprie tempeste di sabbia, bianca e finissima.
Al centro della baia a non più di una cinquantina di metri da riva un isolotto ai cui lati e segnato un percorso sottomarino di snorkeling. Per chi ama questa pratica una vera attrattiva. Questa è definita una delle più belle spiagge del mondo ed abbiamo quindi voluto visitarla. Da rilevare che non risultava affatto affollata. La prossima volta magari andremo alla più vicina Cannel Bay dove sorge un lussuoso resort che dispone di ben sette spiagge di cui sei private per i clienti e questa il cui accesso gratuito è subordinato alla registrazione presso un apposito chiosco. A pagamento disponibili i vari servizi del resort ed il noleggio dei lettini. Abbiamo potuto vederla dall’alto dal taxi e mi ha fatto un’ottima impressione. Da visitare!!!
La giornata trascorre serena e ci godiamo sole e mare.
Da notare che Azamara non fornisce teli da spiaggia in cabina per i vari scali ma si posso tranquillamente usare i teli disponibili nel bagno della cabina. Un vero delitto a mio parere utilizzare quei bellissimi teli in spugna di cotone di qualità superiore per la spiaggia e quindi portiamo con noi tre teli prelevati dal ponte sole, di qualità normale.
Rientriamo con il penultimo tender dopo esserci concessi un altro giro per i vari negozi.
Rientro movimentato da vento sempre più forte che mette a dura prova il nostro stomaco e la capacità dell’ufficiale romeno addetto al pilotaggio del tender nonché dello staff addetto all’ormeggio.
Prima di salpare il Comandante annuncia che, a causa del forte vento, lo sbarco in tender a Falmouth non potrà essere effettuato per ragioni di sicurezza.
La nave attraccherà quindi al porto di St. John. Sono confermate tutte le escursioni la cui partenza è erò anticipata di 15 minuti ed una nuova escursione viene aggiunta al programma.
Ceniamo anche questa sera al Windows Breeza dove ormai cuochi e camerieri conoscono le nostre preferenze.
Finezza: mentre il buffet sta per chiudere un cameriere viene a chiederci se desideriamo ancora qualcosa offrendosi di portarcelo direttamente al tavolo.
Al teatro Cabaret questa sera “by popular demande” Elliot Finkel, pianista con un nuovo spettacolo. Il tizio lavora praticamente da sempre sulle navi Celebrity e pare riscuotere molto successo. In effetti è molto bravo e simpatico e la sua performance è supportata dall’ottima orchestra.
Questa sera si balla!!! … e non sulle note del bravo Elliot purtroppo!!!
In cabina troviamo rose rosse sul cuscino. Forse non ve lo avevo ancora detto ma un’altra quotidiana finezza è lo scendiletto con la scritta good night / good morning.
Peccato per domani… lo sbarco a Falmouth ci avrebbe consentito di raggiungere con maggiore facilità alcune bellissime spiagge della arte est dell’isola.
Ci organizzeremo diversamente.
Speriamo inoltre in un ulteriore miglioramento delle condizioni di Monica che questa sera è ko...