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29/03/2008 - Azamara Quest - Caribbean Cruise

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Re: 29/03/2008 - Azamara Quest - Caribbean Cruise

Sembra di essere in vacanza con voi! Ve la state proprio godendo questa crociera! Che invidia.... :mrgreen:
 
Re: 29/03/2008 - Azamara Quest - Caribbean Cruise

Grazie Generale per come riesci a farci immaginare la vostra crociera, mi sembra di essere a bordo con voi.
Che invidia che ho. :mrgreen:
 
Re: 29/03/2008 - Azamara Quest - Caribbean Cruise

Grazie, grazie, grazie............ per questa testimonianza in diretta!
Non ho fatto in tempo a sbarcare da Costa, che già sto pensando alla prossima esperienza in crociera
mi piacerebbe orientarmi su una nave di dimensioni più modeste
e di classe superiore
questo tuo diario è davvero prezioso!

Buona continuazione!
 
Re: 29/03/2008 - Azamara Quest - Caribbean Cruise

Veramente ci fai sentire in vacanza con voi , complimenti !
Ho notato anch'io che il numero del personale di servizio sulle navi Celebrity e Holland è superiore a quello della Costa , offrendo cosi la possibilità di sentirti coccolato al massimo .
 
Re: 29/03/2008 - Azamara Quest - Caribbean Cruise

Grazzissime, per il racconto, sembra proprio di essere con voi. :!:
 
Re: 29/03/2008 - Azamara Quest - Caribbean Cruise

oooh :) bene bene ci fai vivere la crociera giorno per giorno!
Diciamo anche che così hai praticamente il diario pronto.. :D
 
Re: 29/03/2008 - Azamara Quest - Caribbean Cruise

Che bello leggere giorno per giorno questo appassionante diario! E' un modo splendido per staccare dalla rotture sul lavoro :wink:
Grazie e buona continuazione!!!
Daniela
 
Re: 29/03/2008 - Azamara Quest - Caribbean Cruise

mercoledì 2 aprile 2008 – Ponce – Puerto Rico

La nave attracca alle 07.30. Una banchina ed un capannone ed alcuni gazebo, il tutto in mezzo ad una vastissima area di cantiere per la realizzazione del nuovo terminal crocieristico e della relativa viabilità.
Ancor più che a Mayaguez qui colpisce lo spiegamento di forze messo in campo dalle autorità locali per garantire l’accoglienza ai croceristi.
Banco per la prenotazione di tour, un altro per la prenotazione dei taxi con tariffe predeterminate.
Assaggi di prodotti locali, soprattutto alcolici, danze tipiche e musica locale.
Dalla nave si vede “la Guancha” un complesso pubblico costituito da spiaggia pubblica con bagni, spogliatoi, servizio di pronto soccorso medico, posto di polizia ed una passeggiata il legno sulle sponde del canale del porticciolo turistico, lunga circa mezzo miglio.
Si tratta di una zona particolarmente curata con ampio parcheggio, numerosi locali caratteristici, ristoranti, bar, lo yacht club, una torretta di avvistamento dalla quale scattare qualche foto ed un palco con antistante piazzale per le manifestazione pubbliche fra le quali spicca il carnevale di Ponce che si svolge ogni anno nella prima settimana di febbraio.
Questa località è veramente a pochi passi dal porto ma i lavori in corso costringono ad una percorso un po’ più lungo che ci impegna per circa una decina di minuti a piedi.
La spiaggia è di sabbia scura, a differenza delle strutture retrostanti l’arenile non è particolarmente curato in quanto a pulizia. Il vento è fortissimo e spazza il lungomare. Impossibile godersi la spiaggia. Percorriamo la passeggiata del lungomare e poi la passerella in legno sul canale. Qui la vita inizia abbondantemente dopo le 10.00. Prima è tutto chiuso.
Nubi minacciose si avvicinano ed il vento si fa sempre più impetuoso.
Troviamo riparo da un temporale nell’edificio che ospita i servizi pubblici.
Completata la visita decidiamo di rientrare a bordo. Ci cambiamo mangiamo uno spuntino e poi con un taxi per 10$ raggiungiamo in circa 15 minuti “Plaza las Delicias”, la piazza principale di Ponce. Considerate, soprattutto per il rientro al orto, che il traffico del centro cittadino è piuttosto caotico.
La piazza è molto carina, con alcune fontane, monumenti, al centro la cattedrale di Nostra Signora della Guadalupa sul retro della quale si trova un edificio in legno rosso che ospita il servizio di informazioni turistiche e la biglietteria del trenino e del bus turistico. Stesso tragitto, stesso prezzo 2$, ma il trenino non effettua fermate ed è privo di guida. Optiamo per il bus che ci fa trascorrere circa un’ora e mezza fra le varie “bellezze” della città con soste al museo dello sport, al vecchio mercato (e meno male che è stato ristrutturato in occasione del 500 anniversario della scoperta dell’America, non oso neppure pensare come potesse essere prima…) ed al primo cimitero di Ponce. In questo cimitero vi sono le tombe, veri e propri mausolei delle personalità più illustri della città, accanto a vecchie tombe distrutte e vandalizzate. Il campo santo ha pianta quadrata, inizialmente destinato solo ai cattolici, poi fu riservata una zona ai protestanti, su di un lato le donne ed i bambini, su un altro le sepolture conseguenti ad epidemia di colera.
Prima della costruzione di questo cimitero le soglie dei defunti venivano conservate nelle chiese con evidenti problemi igienici.
Impressionante la presenza della Polizia in città, con agenti perfettamente attrezzati anche di giubbetto antiproiettile, e di custodi e guardiani vari tutti in divisa impeccabile, come del resto anche le guide turistiche, gli studenti e gli insegnanti.
Al termine del giro possiamo dire di non aver visto niente di particolare ma ci siamo fatti un’idea del luogo. Ci incamminiamo dell’isola pedonale, zona commerciale con negozi non proprio caratteristici e poi facciamo ritorno alla piazza in tempo per assistere ad uno spettacolo di majorette e banda musicale, veramente caratteristico. All’apposito chiosco richiediamo il taxi che ci riporta al porto.
Un piccolo spuntino dal room service e poi alla spa per i trattamenti prenotati.
Dobbiamo compilare una dettagliata scheda, una parte anamnesica una parte relativa alle nostre abitudini alimentari e stile di vita.
Le terapiste ci invitano a seguirle nelle salette trattamenti.
A me tocca l’orientale Lori, a Monica una statunitense.
Per me massaggio balinese con pietre laviche calde e riflessologia plantare.
Lori è eccezionale, legge la scheda e si sofferma sui punti critici che avevo segnalato.
Al termine dell’ora di trattamento compila una scheda nella quale consiglia alcuni prodotti dei quali indica anche i prezzi e che potranno essere eventualmente acquistati alla spa, ed alcuni trattamenti che potranno essere effettuati, sempre da lei, nei giorni di sosta in porto, ad un prezzo speciale.
Merita una mancia di 10$.
Monica non può godersi appieno il trattamento accusando qualche fastidio dovuto al movimento della nave leggermente sballottata dal fortissimo vento.
Il menu del ristorante Discoveries anche questa sera non ci attira. Ormai abbiamo capito che questo ristorante è destinato ad andare incontro al gusto americano ma per dovere di cronaca lo proveremo nei prossimi giorni.
Ci ritroviamo quindi anche questa sera al Windows Cafè a cenare con ufficiali (la maggior parte sono europei, molti greci) e staff. Evidentemente non siamo gli unici a preferire le proposte di questo buffet rispetto al ristorante.
Le previsioni per domani sono per una giornata molto ventosa, variabilità diffusa al mattino in miglioramento al pomeriggio.

Giovedì 3 aprile 2008 – St. John – USVI

Il cielo è parzialmente coperto ed il vento ritarda leggermente le operazioni di ammaraggio dei tender.
Facciamo colazione in cabina ammirando il sempre affascinante panorama offerto dalle isole vergini. Alle 09.30 sbarchiamo e facciamo un giro in centro fra i negozi che stanno aprendo. Spediamo un paio di cartoline all’ufficio postale e vediamo il traffico passeggeri dei traghetti che fanno la spola con St. Thomas.
Il vento spazza le nubi e prendiamo un taxi (safari-bus) che per 6$ a testa di porta a Trunk Bay all’interno del parco nazionale. L’ingresso costa 4$ a persona e viene pagato all’apposito ufficio del dipartimento dei parchi naturali. All’interno spogliatoi, docce di acqua dolce, servizi igienici, bar, ristorantino, negozietto, noleggio seggiole (non si posso definire neppure sdraio, attrezzatura da snorkeling), servizio di salvataggio, ma che tiene lontane le minacciose nubi all’orizzonte. La spiaggia è molto bella, pulitissima e curata, i servizi efficienti. Peccato per il troppo vento che solleva di tanto in tanto vere e proprie tempeste di sabbia, bianca e finissima.
Al centro della baia a non più di una cinquantina di metri da riva un isolotto ai cui lati e segnato un percorso sottomarino di snorkeling. Per chi ama questa pratica una vera attrattiva. Questa è definita una delle più belle spiagge del mondo ed abbiamo quindi voluto visitarla. Da rilevare che non risultava affatto affollata. La prossima volta magari andremo alla più vicina Cannel Bay dove sorge un lussuoso resort che dispone di ben sette spiagge di cui sei private per i clienti e questa il cui accesso gratuito è subordinato alla registrazione presso un apposito chiosco. A pagamento disponibili i vari servizi del resort ed il noleggio dei lettini. Abbiamo potuto vederla dall’alto dal taxi e mi ha fatto un’ottima impressione. Da visitare!!!
La giornata trascorre serena e ci godiamo sole e mare.
Da notare che Azamara non fornisce teli da spiaggia in cabina per i vari scali ma si posso tranquillamente usare i teli disponibili nel bagno della cabina. Un vero delitto a mio parere utilizzare quei bellissimi teli in spugna di cotone di qualità superiore per la spiaggia e quindi portiamo con noi tre teli prelevati dal ponte sole, di qualità normale.
Rientriamo con il penultimo tender dopo esserci concessi un altro giro per i vari negozi.
Rientro movimentato da vento sempre più forte che mette a dura prova il nostro stomaco e la capacità dell’ufficiale romeno addetto al pilotaggio del tender nonché dello staff addetto all’ormeggio.
Prima di salpare il Comandante annuncia che, a causa del forte vento, lo sbarco in tender a Falmouth non potrà essere effettuato per ragioni di sicurezza.
La nave attraccherà quindi al porto di St. John. Sono confermate tutte le escursioni la cui partenza è erò anticipata di 15 minuti ed una nuova escursione viene aggiunta al programma.
Ceniamo anche questa sera al Windows Breeza dove ormai cuochi e camerieri conoscono le nostre preferenze.
Finezza: mentre il buffet sta per chiudere un cameriere viene a chiederci se desideriamo ancora qualcosa offrendosi di portarcelo direttamente al tavolo.
Al teatro Cabaret questa sera “by popular demande” Elliot Finkel, pianista con un nuovo spettacolo. Il tizio lavora praticamente da sempre sulle navi Celebrity e pare riscuotere molto successo. In effetti è molto bravo e simpatico e la sua performance è supportata dall’ottima orchestra.
Questa sera si balla!!! … e non sulle note del bravo Elliot purtroppo!!!
In cabina troviamo rose rosse sul cuscino. Forse non ve lo avevo ancora detto ma un’altra quotidiana finezza è lo scendiletto con la scritta good night / good morning.
Peccato per domani… lo sbarco a Falmouth ci avrebbe consentito di raggiungere con maggiore facilità alcune bellissime spiagge della arte est dell’isola.
Ci organizzeremo diversamente.
Speriamo inoltre in un ulteriore miglioramento delle condizioni di Monica che questa sera è ko...
 
Re: 29/03/2008 - Azamara Quest - Caribbean Cruise

Grazie veramente per questo diario in diretta.
Divertiteviiiiiiiiiiiiiiiiiiii
 
Re: 29/03/2008 - Azamara Quest - Caribbean Cruise

Grazie Generale, spero che il vento vi lasci in pace così potrete godervi meglio il sole e il mare.
 
Re: 29/03/2008 - Azamara Quest - Caribbean Cruise

Anch'io mi associo, che bei posti, peccato per il tempo, ma in vacanza tutto è bello comunque, poi su una nave!!!!!!!
 
Re: 29/03/2008 - Azamara Quest - Caribbean Cruise

Che bello leggere giorno per giorno e vivere la crociera insieme a voi , grazie !
 
Re: 29/03/2008 - Azamara Quest - Caribbean Cruise

Buona continuazione e grazie per il resoconto quasi giornaliero....
Daniela
 
Re: 29/03/2008 - Azamara Quest - Caribbean Cruise

Venerdì 4 aprile 2008 – St. John – Antigua
(scalo in sostituzione di Falmouth – Antigua annullato causa vento)

Questo maledetto vento ci costringe ad attraccare a St. John. Per noi è la quarta volta…
Avevamo programmato una visitina al Nelson Dockyard e da lì in water taxi per trascorrere qualche ora a Galleon Beach e concludere con un giretto ad English Harbour.
Pazienza... Ripieghiamo su Castaway Beach a Jolly Harbour. Taxi andata e ritorno 48$. Noleggiamo per 10$ due lettini e ci godiamo la bella giornata su questa lunga spiaggia di sabbia bianca cosparsa di conchiglie, lungo la quale sorge anche un enorme resort, ideale per il nuoto, un po’ meno per lo snorkeling, dove sono disponibili a noleggio oltre ai lettini anche ombrelloni, moto d’acqua, piccoli catamarani che con il vento di oggi sfrecciano a velocità elevata. Un bar ristorante con servizi igienici e spogliatoi ma niente docce.
Alle 15.00 rientriamo in nave per una doccia ed uno spuntino per poi concederci un veloce giro per Eritage Quai, la zona portuale duty free. Ogni volta che vengo da queste parti mi domando se questa gente abbia voglia di lavorare? Considerato che la nave salperà alle 18.00 perché chiudono i negozi alle 17.00? Peggio per loro, buon per le nostre carte di credito… avremmo fatto uno shopping considerevole e invece…
Il dolore di Monica si riacutizza improvvisamente e diventa insostenibile. E’ costretta nuovamente a ricorrere alle cure mediche. Viene visitata da un altro medico Colombiano che le diagnostica un’infezione all’orecchio forse conseguenza dell’infiammazione. Gocce per l’orecchio, cocktail di antibiotici e antidolorifici. Conto finale 230$. Le assicurazioni servono!!!
Serata al ristorante speciale Acqualina. Seconda esperienza. Cotto dal sole, non ho sufficiente appetito per provare il menu completo di sette portate (a 25$) magari con vini abbinati (totale 50$) e quindi optiamo entrambi per il menu a la carte di tre portate senza sovrapprezzo.
Oggi decidiamo di provare le specialità di terra. Zuppa di fagioli cannellini, ottima, brie in fritto in pastella con composta di ciliegia, abbinamento eccezionale, filet mignon superlativo e per finire una crema catalana, buona. Offerti anche appetizer di salmone affumicato, caffè, e piccola pasticceria. Il tutto innaffiato da un Chianti Classico riserva del 2002.
Ormai siamo di casa in questo ristorante, sicuramente quello più vicino al gusto italiano ed infatti ispirato alla cucina mediterranea, e dove è anche più facile sentire parlare la nostra lingua. Oggi siamo affidati alle cure di un cameriere romeno che parla un po’ di italiano avendo lavorato per Costa Crociere. Conosce infatti Savona e ne conserva un ottimo ricordo.
Eccellente il servizio. A fine pasto, entusiasti per questa esperienza migliore della precedente, prenotiamo un’altra serata in questo ristorante e già che ci siamo un’altra al Prime C.
A teatro stasera un comico-cantante… non fa per noi! …e Monica deve riposare quindi niente discoteca (che ancora non siamo riusciti a vedere operativa) che è posizionata a prua nel ponte più alto, con il perimetro di vetrate che ricorda molto le sale da ballo della Costa Classica e Romantica.
5 aprile 2008 – Roseau – Domenica
(scalo in sostituzione di Cabrits – Dominica annullato causa vento)

Ci svegliamo di buon ora per goderci l’arrivo a Cabrits dove dovremmo sostare in rada e sbracare in tender. Sereno e sole molto “aggressivo” sul mare e nubi sulle alte montagne dell’isola che è un vero spettacolo con una natura rigogliosa ed apparentemente incontaminata. Anche oggi il vento soffia forte ma il balcone è sufficientemente riparato e ci consente di fare colazione. Da questa posizione assistiamo alle complicate manovre di avvicinamento a Cabrits con due pilotine che ci guidano. Capiamo subito che le cose non stanno procedendo per il meglio. Siamo in ritardo. Alle 08.15 il Comandante, dopo vari tentativi è costretto a rinunciare e ci annuncia che ripiegheremo nel porto di Roseau dove resteremo fino alle 20.00.
Mi sarebbe piaciuto molto vedere il parco nazionale di Cabrits e la vicina Purple Turtle Beach, mete raggiungibili in pochi minuti a piedi. Il vento non ce lo consentirà.
Viste le condizioni di Monica, comunque in netto miglioramento, eviteremo tour dell’isola per rimanere in prossimità della nave per precauzione.
La nave attracca a Roseau in un molo commerciale distante circa 1 km dal centro città, poiché l’attracco principale in pieno centro è occupato dalla Azamara Journey.
Curioso ritrovare le due gemelline nello stesso scalo!
Le manovre di accosto sono anche qui problematiche e lunghe ma alle 10.00 siamo ormeggiati.
Sbarchiamo fra container e silos.
Impressionante l’organizzazione della compagnia, dell’agenzia marittima e l’ingegno della popolazione locale.
In meno di un’ora vengono forniti opuscoli informativi su Roseau con chiare informazioni, vengono riorganizzate le escursioni, gli ospiti che avevano prenotato tour per proprio conto o avevano prenotato auto a noleggio vengono invitati a rivolgersi alla reception per il successivo rimborso delle spese sostenute, l’ufficio escursioni resta aperto per fornire informazioni sulla città e sulle diverse possibilità offerte dai dintorni. A terra all’interno di un enorme capannone adibito a stoccaggio delle merci viene improvvisato un mercatino di manifatture locali ed i taxisti sono pronti sul piazzale.
Raggiungiamo il centro città a piedi con una passeggiata sotto un sole cocente ed alcune gocce di pioggia proveniente dalle montagne e portata dal vento.
Prezzi nei negozi duty free molto cari. Ammiriamo da vicino la Journey, facciamo un giro per il mercato e per le vie principali raggiungendo la chiesa. Poi rientriamo in nave per il pranzo.
Dopo il pasto un po’ di relax sul balcone bevendoci un cappuccino ordinato dal room service e poi ci dirigiamo alla spa dove oggi vengono effettuate dalle 15.00 alle 16.00 dimostrazioni gratuite di vari trattamenti.
Il consueto buffet della spa è oggi completato da fragole ricoperte di cioccolato e champagne.
Usufruendo delle agevolazioni concessemi a seguito del primo massaggio (sconto di 50$ per alcuni trattamenti combinati, valido nei giorni di sosta in porto) prenoto, non badando a spese, un trattamento per oggi ed uno per domani.
Mi viene applicato su tutto il corpo un gel rinfrescante e poi vengo “impanato” di fango di alghe ed impacchettato in un cartoccio. Rimango lì per oltre mezzora con questa applicazione che, nonostante i drappi caldi esterni, mi causa un’intensa sensazione di freddo, mentre Lori mi fa un massaggio al cuoio capelluto ed ai piedi. Doccia calda per eliminare il fango e di seguito vengo cosparso di olio e massaggiato con una crema che crea un intenso calore.
Altra doccia e poi massaggio full body incredibilmente rilassante. Durata totale del trattamento, oltre due ore.
A cena sperimentiamo, facendo violenza a noi stessi, il ristorante principale Discoveries.
La scelta è molto ampia ma ci lascia un po’ perplessi. Vogliamo andare fino in fondo ed ordiniamo la pasta: Ziti con aragosta e formaggio. Sinceramente pensavo peggio, comunque non raggiunge la sufficienza. Buona invece al carne. Servizio molto curato ma ovviamente inferiore ai ristoranti speciali. Tavoli ravvicinati che ci consentono di conoscere una coppia della Pennsylvania, Nik e Nansy, lui di lontane origini siciliane ed abruzzesi, al cinquantesimo anno di matrimonio ed alla trentatreesima crociera, con la quale imbastiamo una simpatica conversazione.
Non penso torneremo a mangiare qui. Ormai ci siamo abituati bene fra ristoranti speciali e buffet serale.
Monica è ancora convalescente e quindi andiamo a letto.
Qualche prezzo delle bevande: Coca et similia 2$ la lattina, 1,5$ il bicchiere, birre 33cl. da 4,5 a 6,5$, vini al bicchiere da 8 a 12$, caffè speciali 6$, cocktail Martini 8-10$ (oltre 18% di servizio),
Carta dei vini ampia ma troppo focalizzata su USA e sudamerica e Francia.
 
Re: 29/03/2008 - Azamara Quest - Caribbean Cruise

Bene bene bene, che organizzazione!
L'avevo già notato nel tuo precedente post.

Deludente il discorso del ristorante principale. Domanda: se non ricordo male all'inizio del tuo resoconto avevi detto che avevi 3 cene incluse (per la Suite) nei ristoranti speciali, giusto?
Quindi se si prenota una interna e si vuole cenare al Prime C si deve pagare?! Oppure le portate base sono incluse?
La mia è pura curiosità in quanto per 25$ sette portate con quel servizio non è niente.. :P

Un saluto a monica :P
 
Re: 29/03/2008 - Azamara Quest - Caribbean Cruise

Grazie ancora per il resoconto. Vedo che i prezzi delle bevande sono molto bassi!
Buon proseguimento. :P :D
 
Re: 29/03/2008 - Azamara Quest - Caribbean Cruise

VaLyUS ha detto:
Bene bene bene, che organizzazione!
L'avevo già notato nel tuo precedente post.

Deludente il discorso del ristorante principale. Domanda: se non ricordo male all'inizio del tuo resoconto avevi detto che avevi 3 cene incluse (per la Suite) nei ristoranti speciali, giusto?
Quindi se si prenota una interna e si vuole cenare al Prime C si deve pagare?! Oppure le portate base sono incluse?
La mia è pura curiosità in quanto per 25$ sette portate con quel servizio non è niente.. :P

Un saluto a monica :P
Valerio..se occupi una semplice cabina interna avrai comunque 2 cene incluse ai ristoranti club che salgono a 3 gli occupanti delle suite.
Strano che il ristorante principale sia deludente..
 
Re: 29/03/2008 - Azamara Quest - Caribbean Cruise

Domenica 6 aprile 2008 – Basse-Terre – Guadalupa – FWI

Con un po’ di ritardo attracchiamo al molo della sonnolenta capitale della Guadalupa. … molto sonnolenta soprattutto perchè, come ci aspettavamo e come ci era stato riferito dal team delle escursioni, nei giorni festivi quasi tutti i negozi sono chiusi.
Anche gli autonoleggi sono chiusi e per avere un’auto occorre attraversare l’isola ed arrivare all’aeroporto cosa impensabile visti i proibitivi costi dei taxi.
Il programma era quello di raggiungere Trois-Rivières e la spiaggia di sabbia scura di Grande Anse magari con un autobus o con il taxi.
Scendendo la scalandrone il fortissimo vento ci scoraggia. Dopotutto conosciamo già piuttosto bene l’intera isola. Il vento era talmente forte da non consentire l’installazione del consueto gazebo con acqua fresca, succhi di frutta e asciugamanini freschi per il rientro dei passeggeri.
Alcuni studenti delle scuole superiori ci accolgono fornendoci una piantina della città ed alcune informazioni sui monumenti ed i luoghi degni di visita, rinviandoci per maggiori dettagli ad un altro banchetto gestito dall’azienda di promozione turistica.
Un misero mercatino con quattro banchetti di solite chincaglierie e spezie, pochi ed esosi taxisti e nulla più.
Percorriamo le vie principali della città, visitando la chiesa e la cattedrale, ed ammirando il parco pubblico con il teatro civico ed il sottostante anfiteatro (peccato per i graffiti ed i vandalismi), il nuovo mercato civico,il palazzo del governo, il palazzo di giustizia ed il municipio.
I negozi aperti non sono più di cinque oltre a due supermercati.
Percorriamo tutta la nuova e lunghissima passeggiata a mare ancora in fase di completamento ma già presa di mira dai teppisti.
Sulla via del rientro sentiamo suonare la sirena della nave che sembra “scodare” rischiando di strappare gli ormeggi e notiamo uno sbuffo di fumo nero uscire dal fumaiolo segno evidente dell’improvviso avvio dei motori per mantenere l’imbarcazione accostata alla banchina. Il vento è talmente forte che preferiamo abbandonare la passeggiata e rientrare verso il centro percorrendo una delle vie parallele interne, un po’ più riparate.
Per altre due volte udiamo il suono della sirena della nave.
Giunti in prossimità della piazza del municipio e dell’ingresso in porto notiamo a bordo ed a terra concitazione fra gli ufficiali, i marinai e gli addetti all’ormeggio.
Lo scalandrone è stato sganciato. Ci avviciniamo entrando in porto da un’ingresso secondario seguendo due ufficiali che corrono verso la nave e assistiamo alle operazioni di riaggancio della passerella. Decidiamo di risalire a bordo.
Sono le 14.00. Consumiamo il pasto al buffet oggi un po’ più affollato visto che evidentemente molti non sono neppure scesi dalla nave e che, durante i giorni di sosta in porto, il ristorante non effettua il servizio a pranzo.
Mangio dei deliziosi ravioli all’aragosta, veramente superlativi, e dei gustosi spiedini di pesce. Certo che qui l’aragosta te la danno quasi anche a colazione!!!
Chiariamo che il termine self-service poco si addice al buffet di questa nave perché c’è sempre un inserviente che ti serve il cibo da te richiesto, i camerieri ti portano al tavolo anche le bevande gratuite erogate dai dispenser, o i piatti che hai ordinato al grill.
Fantastica poi l’offerta di gelati e sorbetti. Oltre alle consuete macchinette, affiancate da dispenser di cialde e di granelle varie, c’è un vero e proprio banco dei gelati fornito di una quindicina di gusti, con tanto di “gelataio” che ti serve coni e scodelle, senza alcun sovrapprezzo.
Rientriamo in cabina e richiediamo al room service un cappuccino ed un espresso quando ecco l’annuncio del Comandante. Ormai siamo abituati a sentire la sua voce che porta cattive notizie.
Il forte vento, fra i 25 ed i 30 nodi, non consente di mantenere la nave ormeggiata alla banchina in condizioni di sicurezza. La partenza, programmata per le 17.00, è quindi anticipata e stiamo per salpare. Sono le 15.15. I passeggeri eventualmente rimasti a terra saranno recuperati con un tender, se sarà possibile, od in un altro porto dell’isola.
Il pensiero corre subito a quei poveracci che stanno passeggiando sulle alture della città e vedono salpare la nave; gli verrà un’infarto!!!
Dalla piscina idromassaggio talassoterapico notiamo che la nave sta procedendo speditamente verso il mare aperto.
Scopriremo poi che, fortunatamente, i passeggeri erano già tutti a bordo (alcuni sono stati contattati telefonicamente).
Per Monica un massaggio alla schiena ed un trattamento al viso che provo anche io accompagnato da un massaggio full body (oltre due ore di trattamento).
Cena al ristorante speciale Prime C. Monica opta per il filet mignon con verdure del giornoe per il chocolate lava cake come dessert. Io insisto (ma perché poi?) con il pesce; crema di aragosta, ottima, tempura di gamberi con tris di salse (salsa thai, pesto, ed altra salsa ignota ma buona), molto buona, filetto di tonno in crosta di sesamo, non male, e fonduta di cioccolato con frutta, niente di che. Cameriere spagnolo di origini filippine, ex Costa Crociere, che parla italiano, maitre che parla anche francese e un po’ di italiano ed un’altro cameriere di un tavolo accanto guatemalteco che parla un buon italiano. Tavolo lungo la vetrata di poppa quasi a centro nave con vista splendida.
Ottima cena ma la carne risulta sempre la scelta migliore secondo me.
Terminiamo la serata discutendo sul programma di domani su un divanetto della bella discoteca, a dire la verità quasi deserta con una decina di passeggeri e molti membri dello staff.
A mezzanotte sembra ci sia il coprifuoco, anche il casino chiude per mancanza di clienti. Sarà che domani Virgin Gorda è uno scalo “impegnativo”.
 
Re: 29/03/2008 - Azamara Quest - Caribbean Cruise

NicolaFank ha detto:
Strano che il ristorante principale sia deludente..
...il fatto è che gli accostamenti non incontrano di certo il gusto italiano... ma il bufet è una validissima alternativa.
 
Stato
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