Re: 29/03/2008 - Azamara Quest - Caribbean Cruise
Martedì 8 aprile 2008 – in navigazione
Dopo una lunga serie di scali finalmente una giornata per potersi godere un po’ questa splendida nave. Questa mattina oziamo un po’ e ci alziamo verso le 09.30. Colazione al buffet e poi sole e spettacolo della navigazione dall’area relax. Pranzo al buffet, riposino, palestra, the del pomeriggio con pasticceria servito nel ristorante Aqualina dalle ore 15.30 alle 16.30. Da segnalare che il the viene anche servito, alla medesima ora, in cabina. Il butler ed un assistente passano con un carrellino con the e pasticceria nei corridoi e bussano alle porte delle cabine qualora non sia esposto il cartellino “do not disturb”. A seguire verso le 17.30 vengono invece consegnati gli stuzzichini (consideriamo che il ristorante principale è aperto dalle 18.00 alle 21.30).
Serata con cena al buffet dove, prima del consueto piatto di pollo e gamberi con verdura varia, salsa di soia, ginger e peperoncino, provo la pasta. Alla sera viene qui allestito una “pasta station” con un paio di formati di pasta e quattro sughi. La pasta viene fatta saltare in padella con il sugo desiderato.
Scelgo un piatto di farfalle con quello che dovrebbe essere un sugo ai formaggi, non quattro come nostra consuetudine ma forse se va bene uno annegato in un mare di panna. Peccato per il sugo perché la pasta è cotta a puntino. La prossima volta prenderò un piatto di formaggi e lo consegnerò al cuoco affinché li aggiunga in padella. Nell’attesa c’è il posto per qualche affettato dalla scelta abbastanza ampia; fesa di tacchino, prosciutto cotto, bresaola, filetto di manzo, salame piccante.
A teatro uno spettacolo di un ventriloquo che non ci attira. Rimaniamo a goderci il cielo stellato dalla terrazza del Windows Breeza e poi facciamo una capatina alla discoteca, questa sera abbastanza animata.
Cosa raccontarvi di più oggi.
Abbiamo scoperto che oltre a noi ci sono altri europei a bordo: qualche francese, alcuni belgi, un nutrito gruppo di inglesi, un paio di spagnoli.
Certo che questi “vecchietti” americani si sanno godere la vita… Sfoggiano tenute molto giovanili, sono estremamente attivi più di molti giovani che incontriamo sulle navi delle compagnie mass market, partecipano a tutte le attività, sempre pronti ad iniziare una conversazione, a raccontare le loro esperienze, a dispensare consigli, ballano, cantano, anche quelli con difficoltà motorie si fiondano in escursione e sui tender magari zoppicando un po’ con un bastone, con il deambulatore, o con la carrozzina elettrica. Fantastici!!!
E poi come detto ci sono parecchie coppie fra i 30 ed i 40 anni, qualche famiglia con figli adulti e qualche giovane.
Come ho già detto in precedenza l’unico settore che si sta rivelando al di sotto delle mie aspettative è l’housekeeping. Mentre per tutto il resto il personale di bordo sembra riuscire ad anticipare le tue esigenze e voluttà, questo buttler ha una marcia in meno. Un po’ trascurata la cura del balcone, più volte ho dovuto richiedergli cose piuttosto scontate che poteva tranquillamente prevedere (ghiaccio nel secchiello per tenere in fresco il vino, prodotti da bagno che stavano per esaurirsi, rifornimento del frigobar, etc.). Parlando con altri ospiti delle suite alloggiati in altre zone della nave sembra che queste manchevolezze non siano consuete.
Prima di partire pensavo che il prodotto di questa compagnia fosse in evoluzione ma non mi aspettavo di percepire dei “lavori in corso” durante la crociera.
Il secondo giorno penso fra me e me che potevano anche prevedere un’appendiabiti all’ingresso; due giorni dopo vedendolo inizio a dubitare della mia memoria visiva ma Monica mi è di conforto confermandomi che era stato aggiunto.
Oggi invece sono stati installati un alloggiamento a fianco della porta all’interno della cabina per contenere il cartellino “Do not disturb / Please remake my room” quando non utilizzato ed un campanello alla porta di tutte le cabine con il classico suono “dlin-dlon” molto più gradevole della più consueta “bussata” alla porta.
Mercoledì 9 aprile 2008 – Cayo Levantado – Samanà – Repubblica Dominicana
Mi sveglio di buon ora per godermi la navigazione lungo la penisola di Samanà fino all’arrivo in a Cayo Levantado.
Questa zona di Samanà dovrebbe far parte di una riserva protetta per salvaguardare la natura ma non posso non notare con grande disappunto alcuni scempi compiuti dall’uomo lungo queste coste.
Cayo Levantado non è altro che la versione Royal Caribbean / Celbrity / Azamara / MSC di quello che Isla Catalina è per Costa Crociere; un’isolotto destinato ad accogliere le mandrie di turisti e crocieristi.
Sbarchiamo con il tender ed esploriamo tranquillamente le strutture realizzate per ospitare i passeggeri della mega-navi e quindi ampiamente sovradimensionate per i poco più di 700 crocieristi della Azamara Quest.
Al molo ci accoglie una band musicale locale con un gruppo di ballerini in costume tipico.
La fotografa di bordo ci chiede se desideriamo una foto; una presenza molto discreta al punto che solo oggi la noto, dopo averla vista all’imbarco. A bordo ha un suo chiosco e offre ritratti fotografici professionali realizzati in sedute di minimo un’ora con consulenza per trucco, parrucco, abbigliamento, senza obbligo di acquisto.
Una parte dell’isola (la più bella) è occupata da un resort a cinque stelle, l’altra è riservata ai crocieristi ed ai turisti.
La spiaggia lunga circa 300m. è letteralmente coperta di lettini e sdraio (uso gratuito per i crocieristi, 2$ per i turisti), disposti su alcune file sotto le palme che garantiscono l’ombra. Vi è un campo da beach-volley, un photo shop con fotografi che vorrebbero scattare foto con pappagalli e scimmiette (che tristezza, poveri animali…), serie di banchetti con mercanzie varie, possibilità di noleggio attrezzature da snorkeling e canoe, docce e bagni, lettini per massaggi offerti a 1$ al minuto trattabile, alcuni bar, alcuni chioschi ristorante e l’area dove viene normalmente trasferito il buffet della nave. Non per noi però! Azamara raccomanda di evitare cibi e bevande dai chioschi locali e di acquistare bevande e cibo solo dal bar principale dove opera il personale della nave o da un ristorante locale a pagamento con struttura fissa. Non potendo garantire la qualità del cibo e del servizio sull’isola la compagnia preferisce evitare di organizzare il buffet in loco considerata anche la facilità e la velocità del trasferimento con il tender dall’isola alla nave e viceversa. Concordo pienamente con tale decisione. Le condizioni igieniche sull’isola non mi sembrano le migliori per mettersi a cucinare.
In 700 anime ci si riesce a godere tranquillità e pace …ma se qui di fossero 3500 persone? Meglio non pensarci...
L’acqua non è certo quella delle Isole Vergini e l’assenza di impianti di depurazione unita alla maleducazione diffusa di turisti e gente del posto non contribuisce a migliorare la situazione. E dire che siamo in una riserva naturale… Non è bello vedere rifiuti galleggiare in acqua…
Chi mi conosce sa che non sono un appassionato della Repubblica Dominicana che tuttavia continua ad essere sfruttata dalle compagnie e dai tour operator per via dei bassi costi e degli ampi margini di guadagno.
Una giornata di sola spiaggia, un po’ particolare, che ci può anche stare nel corso dell’itinerario e che vola via tranquilla fino alle 14.00 quando il nostro rientro in nave per il pranzo è seguito da un’acquazzone che ci scoraggia dal ridiscendere sull’isola e ci fa optare per trascorrere il resto del pomeriggio sulla nave.
Del resto una volta tornati a bordo è sempre difficile abbandonare nuovamente una nave così confortevole ed accogliente.
Anche stasera cena al Windows Breeza dove da “clienti abituali” riceviamo le particolari attenzioni di tutto il personale.
La serata continua al Teatro Cabaret per lo spettacolo di una giovane violinista inglese ispirato alle colonne sonore di celebri film.
Tutti gli spettacoli che si svolgono nel teatro Cabaret, a prescindere dai gusti personali, sono stati fino ad ora di ottimo livello e sono proposti alle 20.45 ed in replica alle 21.45. Ci sono poi intrattenimenti musicali in varie zone della nave, quiz, game-show ed intrattenimenti vari.
Giovedì 10 aprile 2008 – Gran Turk – Turk & Caicos – BWI
Avendo letto qualcosina in internet ero psicologicamente preparato a questo scalo ma non potevo immaginare un simile scempio.
Quest’isola, nella quale ha sede la capitale amministrativa dell’arcipelago territorio d’oltremare della corona britannica, è famosa per i suoi profondi fondali nei quali ammirare la fauna marina e per le lunghe barriere coralline. Un vero paradiso insomma non solo fiscale ma anche per gli appassionati di immersioni e snorkeling. Ancora lontana dal turismo di massa mantiene il suo carattere pacifico e tranquillo con bovini ed equini allo stato brado che vagano fra le saline e le strade.
Peccato che Carnival abbia pensato di vituperare un tratto di costa, prossimo all’aeroporto, con arenile di sabbia bianca per costruire una orribile banchina di attracco per meganavi ed un cruise center.
Il “mostro” è già in funzione anche se non è ancora terminato e sono visibili i lavori per l’ampiamento del complesso.
Un solo sguardo avrebbe dovuto farci optare per il noleggio di un’auto con fuga dalla parte opposta dell’isola ma, giunti al penultimo giorno di crociera, non abbiamo voglia di stancarci troppo e siamo anche curiosi di vedere cosa accadrà nel corso della giornata.
Arriviamo alle 08.00. Al termine della lunga banchina a “L” proprio davanti alla spiaggia (… siamo sicuri che sotto quella distesa di lettini ci sia la sabbia???) si è costretti a passare per una sorta di grosso “supermercato” nei quali potete trovare tutti, ma proprio tutti, i prodotti che vengono usualmente venduti nei negozi delle navi del gruppo Carnival, Costa Crociere incluse. Con relativi prezzi… Borse, orologi, profumi, cibarie, chincaglierie varie, liquori sigarette. Che tristezza…
Usciti da questo edificio si apre una piazza con i vari punti di informazione e di raduno per le escursioni e con le indicazioni per taxi, auto a noleggio, noleggio attrezzature varie.
Intorno alla piazza una serie di “soliti” negozi; gioiellerie, orologi, magliette, capellini, negozio “Del Sol”, abbigliamento ed una serie di negozietti con merci locali, collanine, bracciali, conchiglie, ricordini vari. C’è anche un piccolo ufficio postale con sportello filatelico.
La spiaggia sembra quasi “artificiale” con il sistema di irrigazione automatico per le palme, file di lettini, fondale che digrada rapidamente e zona per il nuoto delimitata fino a non più di venti metri dalla costa, anche perché se si va oltre si è praticamente sotto la nave. Di uno squallore incredibile.
Inutile aspettarsi che l’acqua sia pulita…
C’è poi una grande piscina dai contorni irregolari e dalla profondità variabile (massimo 150cm.) attorniata da lettini ed ombrelloni. Su di un lato un enorme bar ristorante. C’è un grande bancone direttamente sulla piscina e gli avventori possono acquistare i cocktail restando a bagno e raggiungendolo con i dollari in bocca o tenendoli in mano fuori dall’acqua. Mio Dio!!!
Sopra il bar un ristorante che effettua servizio anche a bordo piscina con camerieri che consegnano cibi e bevande.
Per finire una pista da ballo e la consolle del DJ.
Per stare più comodi e tranquilli si possono noleggiare delle vere e proprie casette con patio che ospita due lettini ed all’interno arredare di tutto punto con tavole e sedie per consumare il pasto. Il tutto ad una ventina di meri dalla piscina.
L’uso di lettini e ombrelloni è gratuito, così come servizi igienici e spogliatoi.
Ci godiamo questa oscenità per tutta la mattinata.
Alle 11.00 arriva la Carnival Triumph… e ci sarà da ridere…
Puntuale il “mostro marino” “vomita” il proprio carico di “simpatiche” famigliole e di personaggi a dir poco singolari.
Poverini… gli abbiamo preso i posti migliori!!!
In un’ora colonizzano il posto. Non c’è un centimetro quadrato di spiaggia libero e la piscina diventa un parco acquatico per marmocchi.
Ci divertiamo tantissimo a commentare la situazione e gli episodi curiosi con i nostri compagni di nave.
L’ora del pranzo scatena l’assalto al ristorante. Urla e spintoni, gente che agita i dollari in mano, per avere l’agognato superburgher inondato di salsine varie. Qualcuno riesce pure ad ubriacarsi.
Parte la discoteca con il DJ che invita ragazzine dodicenni con costumi da pornostar a dimenarsi accanto a signori di mezza età in evidente sovrappeso. Ragazzini un po’ più grandicelli si spintonano e quasi fanno a botte.
Negozi affollati di gente in costume sgocciolante che sembra vagare senza meta. Centinaia i cloni di baby Paris Hilton con occhialoni da sole che giocano a fare shopping. Ostentazione di tatuaggi e piercing in ogni parte del corpo.
Osserviamo questi crocieristi un po’ come faremmo con gli animali allo zoo.
C’è però da dire che questa gente sui diverte… e pure molto!!!
Buon per loro!!! E’ bello vedere intere famiglie con nonni, genitori e figli che si godono questo tipo di vacanza per loro ideale.
E da alcuni dettagli possiamo notare come il servizio Carnival appaia migliore di quello Costa.
I teli da spiaggia Carnival sono molto belli, di colore blu scuro, molto ampi.
Personale delle compagnia è presente all’interno della struttura per assistere i crocieristi.
Insomma per lo meno Carnival ha le idee chiare su quale sia il proprio target e i sembra riesca a soddisfare pienamente i propri clienti.
Qualche “disertore” oltrepassa i limiti del “recinto” e carca la libertà delle spiagge adiacenti.
Ma alle 16.30 la mega-nave ingurgita nuovamente il proprio carico di merce umana e salpa.
Abbiamo ancora un’ora e mezza per rilassarci prima di ritornare anche noi a bordo.
Ultima serata al ristorante speciale Prime C oggi al completo.
Ci godiamo la serata un po’ tristi perché la crociera sta ormai volgendo al termine ed un chiaro segnale di ciò è il questionario lasciato sul cuscino; uno per ogni cabina, dettagliato ma poco ingombrante (formato A4 piegato in tre) nel quale vengono richiesti i giudizi per ogni servizio e settore, con spazio per eventuali osservazioni, che deve essere imbucato nel box presso la reception.
Da segnalare che a metà crociera è stata consegnata in cabina una lettera del Capo Commissario – Hotel Director nella quale si spiegava come la compagnia abbia da poco iniziato la sua attività e stia cercando di migliore i propri servizi adeguandoli alle esigenze della clientela. Per questo motivo era possibile compilare un modulo allegato con eventuali consigli, suggerimenti o richieste.