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Adventure of the Seas - Caraibi meridionali 18-25 marzo 2012

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
...bene bene ! (alla zelig..) sono contento che la nave ti sia piaciuta (abbastanza..), tra 77 giorni toccherà a noi....
per caso hai delle foto della zona adventure beach ?
p.s.
su navigator e mariner la nutella era presente, speriamo che in europa venga rimessa a disposizione
 
Purtroppo non abbiamo foto della zona Adventure Beach, ci siamo passati durante i vari giri di esplorazione ma senza macchina fotografica al seguito.

Anche grazie all'assenza di Nutella abbiamo concluso la crociera a +0 kg e credo sia la prima volta che ciò accade in tanti anni e tante crociere e nonostante la limonata (e il suo elevato contenuto di zuccheri).

Anche io vorrei partire di nuovo presto, ma per problemi di lavoro non so quando potrò iniziare a programmare nuovamente un periodo di ferie.

Vedrete che sulla nave vi troverete benissimo, con o senza Nutella
 
La tappa più bella: Aruba

La tappa più bella: Aruba

Finalmente il giovedì siamo arrivati in quella che era il motivo della scelta della crociera: Aruba. Se si cerca su internet o sulle guide tutti ne dicono meraviglie: e hanno ragione, perchè sarà piccolina (ecco un difetto è questo), sarà piatta (chiamano monte una collinetta di 167 metri lo Hooiberg che funge da punto di riferimento per gli spostamenti in macchina), ma le spiagge sono bellissime, sia a nord sia a sud (lato ovest soprattutto).

Dato che si guida a destra (cioè come in Italia), che avevamo di nuovo 10 ore di buono e che le strade erano dichiarate ben tenute, ci siamo precipitati - come sempre - tra i primi giù dalla nave e alle 8.45 salivamo sulla nostra macchinetta in affitto per la giornata. E' vero che era l'unica macchina non automatica a disposizione dell'unico car rental trovato nello spazio dedicato in porto, ma erano anni che non salivamo su una macchina (modello Spark ?!) senza chiusura centralizzata delle porte (cioè col "pirellino" - non mi ricordo nemmeno più il nome - che va su e giù per chiudere la portiera) e con il finestrino piccolino triangolare (deflettore?) sulle portiere davanti. Non era pulitissima, ma ci ha portato quasi ovunque.

Commento: se volete visitare anche solo per un tratto il parco nazionale di Arikok è vivamente consigliato affittare una jeep perchè già la strada di accesso all'entrata è sterrata, piena di buche, etc etc, motivo per cui noi abbiamo desistito subito.

Fatta benzina siamo subito partiti verso sud alla ricerca di alcune spiagge consigliate perchè molto belle. In realtà vi posto qui sotto foto di una spiaggia su cui ci siamo fermati casualmente, solo perchè abbiamo visto un'apertura verso il mare: cosa ne pensate?
Aruba_una_spiaggia.JPG

Sì, lo so, rovino la foto, ma mancava una presenza umana in spiaggia.
:D
Speranzosi siamo ripartiti verso sud e siamo arrivati a due spiagge meravigliose e vicinissime l'una all'altra (non lo si intuisce dalle guide, ma i cartelli dicevano così):
Rodgers Beach:
Aruba_Rodgers_Beach.JPG


e Baby Beach (che avete già visto prima):
Aruba_Baby_Beach.JPG

Putroppo su entrambe ci siamo fermati appena il tempo di qualche foto e di bagnarci i piedi, dato che avevamo ancora molte cose da vedere.
Le due spiagge, soprattutto la prima, hanno un grosso neo: se ci si volta verso nord si ha una magnifica vista su una delle raffinerie più grandi dei Caraibi! Le raffinerie hanno portato benessere ad Aruba (ben prima e più del turismo) ma sono proprio brutte!:(

Siamo quindi andati alla ricerca di Colorado Bridge, un piccolo arco di roccia naturale sul mare e così facendo ci siamo resi conto che in effetti le indicazioni stradali e turistiche sono casuali: per un po' si trovano enormi cartelli e segnalazioni per le mete più gettonate, poi, quando si sa di essere quasi arrivati, ci si ritrova nel nulla, con molte diramazioni e senza più indicazioni, per cui bisogna andare a intuito e inventandosi dei punti di riferimento. Quindi se volete trovare il piccolo Colorado Bridge puntate al faro di Punta Basora e poi scendete (a piedi) verso la scogliera, godetevi il panorama, le lucertole con le macchie azzurre e scrutate in basso: ce la farete.

;)
Tornando indietro siamo andati a vedere la riproduzione della grotta di Lourdes (che tristezza, non assomiglia proprio all'originale) che era sulla strada verso l'ingresso del parco di Arikok. Volevamo visitare una parte del parco, ma la strada era troppo brutta e stava piovigginando, per cui siamo tornati indietro, puntando verso nord e perdendoci nel dedalo di stradine di semi campagna senza indicazioni. Ritrovata la strada principale (che fa nord - sud) abbiamo poi proseguito verso le rocce di Casibari: enormi rocce granitiche, perfettamente levigate, di cui non si conosce l'origine. Carine, è possibile scalarle facilmente (tanto non sono molto alte, come una casa) ma molto molto turistiche e affollate.

Abbiamo quindi puntato verso le rovine delle miniere d'oro sulla spiaggia e, dopo un paio di tentativi abbiamo azzeccato la stradina giusta e siamo arrivati. Il posto è affascinante, anche se non spettrale come pubblicizzato sulle guide:
Aruba_miniera_d_oro.JPG

In compenso fa molto caldo, c'è molto vento e, al ritorno è facile perdersi: non ci sono indicazioni e all'inizio non è facile trovare punti di riferimento; solo quando compare il "monte" è possibile capire in che direzione si sta andando.
Tappa successiva la bella chiesetta cattolica detta Cappella di Alto Vista, con bellissima vista sul mare (nella foto notate i Divi divi - cactus locali - in primo piano):
Aruba_capella_di_Alto_Vista.JPG


e poi il faro California (turistico, con vista su brutte dune di sabbia e ristorante italiano) che ha il pregio di essere vicino alla serie di spiagge che hanno reso famosa Aruba:
Malmok, Arashi, Palm Beach, Eagle Beach:

Aruba_Arashi_Beach.JPG

Aruba_Eagle_Beach.JPG

P1050443.JPG


P1050426.JPG


le foto non sono in ordine di spiaggia perchè non saprei dire quale sia più bella: su tutte la sabbia è bianchissima e il mare è trasparente. Sulle prime due c'è un po' più di vento, dietro a Palm Beach ci sono tanti albergoni enormi (tutti 5 stelle molto lusso) e tutte le attrezzature e confort che si possono desiderare, Eagle Beach sembra più spartana (forse meno lusso) con le sue costruzioni più basse.

Putroppo quello che le foto non possono rendere è la sensazione della rena di Palm e Eagle Beach: non era sabbia era TALCO, sì, al tatto sembrava soffice polvere di talco e non sabbia, e se sbattevi i piedini ti rimanevano bianchi, ricoperti di delicata polvere bianca. Questa è stata una delle sensazioni più belle della vacanza caraibica, spesso sulle brochure si legge di spiagge che sono di soffice sabbia: Aruba è il primo posto dove ho trovato conferma della definizione pubblicitaria: soft white powder (ovvero: soffice polvere bianca).

Dopo questo incanto siamo tornati, ovviamente soddisfatti, alla nave. Abbiamo restituito la macchina e fatto un breve giro in città a piedi. Oranjestad è la tipica cittadina duty free caraibica per crocieristi: colori pastello, i negozi delle principali e solite catene, bar con birra locale e di importazione.
Abbiamo fatto un giretto, comprato qualche souvenir e quindi siamo andati a mangiare qualcosetta in nave per merenda (tarda, ma, come sapete sulle navi si trova sempre qualche cosa da mangiare).

Sicuramente Aruba è un posto dove torneremo volentieri, anche per qualche giorno, o qualche anno.
:cool::cool:
 
L'ultima tappa è stata Curacao (scusate la grafia ma non so come far saltare fuori la cediglia sotto la c), un'altra bellissima isola, però seconda ad Aruba per bellezza.
La giornata minacciava pioggia, abbiamo così optato per una spiaggia abbastanza vicina al porto anche se non naturalmente bellissima: Mambo Beach, che è però particolarmente apprezzata per le attrezzature offerte, la vita notturna e la vicinanza del vicino acquario (con tanto di leoni di mare e relativo spettacolo per turisti).
Si tratterà pur di una spiaggia che è stata "aiutata" a essere bellissima, ma a noi è piaciuta: la sua rena non ha la delicatezza del talco di Palm Beach ad Aruba, ma di certo l'effetto non è brutto, tanto è vero che a metà mattinata abbiamo visto "sbarcare" in spiaggia anche i tour organizzati di Royal (per la verità non erano molti, a ulteriore dimostrazione che gli americani sono molto autonomi nelle escursioni). Giudicate voi:
Curacao_Mambo_Beach.JPG

e:
Curacao_MamboBeach_2.JPG


Dopo circa 3 ore abbiamo deciso di tornare alla nave, non senza prima aver osservato un iguana che girava libero nella zona dell'acquario e i leoni di mare che, liberi tra uno spettacolo e l'altro si riposavano nella loro vasca (esterna all'acquario vero e proprio):
Curacao_Iguana.JPG


Io adoro le iguane, ma le più belle le ho viste - libere, ovviamente - a Tulum, che si crogiolavano al sole tra le rovine Maya (ma era un'altra crociera).

Rientrando sulla nave in taxi siamo riusciti a scambiare qualche parola con il tassista, molto simpatico e stupito di aver trovato la seconda coppia di italiani in un giorno (e tra noi abbiamo pensato che era riuscito a trovarli tutti!!!) e che ci ha parlato un po' di tutto in un ottimo inglese. Praticamente a Curacao (come ad Aruba) tutti studiano a scuola quattro lingue: olandese - lingua officiale - inglese, spagnolo e papamiento (cioè la lingua locale) e vivono abbastanza bene (anche qui non ci sono le baracche viste a St Kitts o Saint Thomas) grazie alle raffinerie. O meglio all'unica raffineria rimasta, dopo che la Shell se ne è andata qualche anno fa, ora a gestione locale. Infatti non c'è (non ci sarebbe, almeno secondo il tassista) più inquinamento del suolo ma ancora, se il vento soffia male, inquinamento dell'aria in una zona ristretta dell'isola. Una corrente politica locale vorrebbe chiudere anche questa ultima raffineria ma, per contro, pare che la Shell stia re-iniziando le estrazioni (di gas naturale, credo) al largo di Curacao e che questo abbia creato grosse contestazioni da parte della popolazione, dibattuta tra benessere e ecologia.

Dopo un veloce pranzo, avendo ancora diverse ore di attracco davanti a noi, siamo ridiscesi, a piedi, per visitare Willemstad, che in effetti, con le sue casette colorate, i suoi negozi, il ponte di barche (che purtroppo non abbiamo visto aprirsi al passaggio di navi, ma sempre operativo) e il suo mercato su barche, è proprio carina.

Ecco a voi:

il ponte di barche, carico di turisti e di locali:
Curacao_ponte_di_barche.JPG


le case colorate del centro città:
Curacao.JPG


il mercato flotante di verdura e frutta (in teoria provenienti dal vicinissimo Venezuela):
Curacao_mercato_della_frutta_2.JPG


Ovviamente il porto crocieristico è pieno di negozi "duty free" tipici dei Caraibi, Tiffany (sì quella della celebre colazione) compresa, ma una veloce passeggiata al suo interno è stata piacevole (dato che il tempo resisteva e non è piovuto). Ovviamente abbiamo concluso i regalini per nipotini, cognati e genitori comprando due bottiglie di Curacao Blu e siamo risaliti ormai pensando al ritorno (anche se mancava ancora un giorno di navigazione).

Una annotazione, anche a Curacao abbiamo notato come Royal sia stata molto attenta a evitare che gli alcoolici comprati a terra venissero portati in cabina, curando che venissero tutti lasciati in deposito presso di loro. in alcuni porti abbiamo anche visto far buttare via bottigliette di acqua e di coca cola ai crocieristi in rientro sulla nave, mentre le forme di formaggio Edam olandese, debitamente in confezione originale e sigillata sono "entrate" senza problemi (ed erano difficili da nascondere! ne abbiamo dedotto che l'impacchettamento fosse per Royal una garanzia).

La sera altra serata di gala, anche se questa volta abbiamo notato più gente "casual" e un nostro vicino di tavolo a cena al ristorante centrale in bermuda! E col freddo che noi quattro italiani pativamo non ci sembrava proprio il caso.

Anche Curacao, comunque, è un posto dove torneremmo volentieri.
 
Belle, belle postane ancora io adoro i Caraibi e non mi stanco mai di guardali ;) visto che visitarli ancora mi riesce più complicato ;)
 
L'ultimo giorno di navigazione e il ritorno

L'ultimo giorno di navigazione e il ritorno

Dopo Curacao, ancora un giorno di navigazione, che ci siamo goduti appieno, nonostante la minaccia di pioggia (poi effettivamente arrivata nel pomeriggio).

Abbiamo preso il sole, siamo andati in palestra, nell'idromassaggio e, da sola viste le remore di mio marito con l'inglese, sono andata all'Angolo del Capitano, ad assistere alle domande e risposte dei passeggeri al comandante. E' stato interessante (anche se non ho assimilato molto delle discussioni sui tipi di motore e di generatori elettrici a bordo), sia per l'affinamento del mio inglese, sia per la simpatia del Comandante e dei suoi ricordi di quando lavorava sui container in Canada. Alla domanda "cosa pensa dell'incidente di Costa Concordia", ha glissato alla grande, dicendo che non aveva abbastanza elementi per esprimere un'opinione.

Incredibilmente, forse proprio perchè era l'ultima sera e i Portoricani avevano già i bagagli pronti, abbiamo trovato pista libera e siamo riusciti a ballare latino americano! Meglio tardi che mai.

Un'ultima annotazione positiva su Royal: mentre abbiamo lasciato i bagagli fuori dalla porta un po' prima di quanto fossimo abituati con Costa, cioè per le 23 anzichè per le 2 di notte, il mattino dopo (arrivo a Puerto Rico alle 6, prime discese alle 8.30, la nostra prevista per le 11) abbiamo potuto tenere la cabina sino all'ultimo, senza ritrovarci con i borsoni rimanenti in giro per la nave già dall'alba. Una bella comodità, che abbiamo molto gradito.

La nostra prima crociera Royal è così terminata in una Puerto Rico bagnata e piovosa (che differenza rispetto al sole a picco della domenica precedente) e con una mezzoretta di ritardo sulla scaletta ufficiale per la discesa definitiva dalla nave.

Le procedure di discesa dalla nave sono state molto più lunghe di quelle di imbarco (ritengo più che altro a causa della dogana americana) e sono durate una buona mezzora d'orologio, se non di più, al termine delle quali abbiamo salutato gli altri due italiani, abbiamo preso un taxi per l'aeroporto e abbiamo dato l'addio alla prima parte della nostra vacanza.

Concludendo: avevamo scelto questa crociera per l'itinerario (Aruba, soprattutto) e Royal è stata una conseguenza di questa scelta, ma è stata una piacevole conseguenza, che quasi sicuramente sceglieremo di nuovo in futuro per le nostre crociere, per l'efficienza e la disponibilità sempre dimostrate e pazienza per l'americano a oltranza, mio marito se ne farà una ragione.

Non so ancora quale sarà la nostra prossima crociera, ma spero sia presto, molto presto, perchè non sono bastati 15 mesi di astinenza da crociere per perdere il vizio, e io non vedo l'ora di ripartire, ma su di una nave!
 
Letto tutto, bello complimenti ancora ! Beh dai ne hai comunque 13 all' attivo adesso pensa solo ad organizzarti per la prossima crociera ;)
 
Ciao Paola e complimenti per il tuo bellissimo resoconto :-)
Le foto delle spiagge poi... fanno sognare ad occhi aperti, una meraviglia!! Ps: le iguane di Tulum sono delle star!! Le ho viste tanti anni fa... davvero uniche...
 
Complimenti Paola,mi sono dilettata con il tuo diario!!!! Mi hai fatto rivivere i ricordi e le emozioni vissute durante le mie crociere ai Caraibi..
 
Grazie Paola per il tuo bel diario con partenza ed arrivo da San Juan .
Graie anche per le foto, complimenti.

Un salutone.
 
Grazie a voi tutti per avermi fatto compagnia, sia nella preparazione della crociera, sia durante la redazione del diario, che per me è stato il primo, ma spero non sia l'ultimo.
 
Complimenti anche d parte mia!
Peccato per il tempo che dalle foto ho visto essere sempre un po' coperto... come l'ho trovato anche io quando sono stata ai Caraibi :-(
 
In effetti il tempo è quasi sempre stato incerto. Per fortuna di pioggia vera e propria ne abbiamo presa poca e sempre mentre eravamo in nave.
Comunque finora nelle nostre crociere ai Caraibi siamo stati abbastanza fortunati e non siamo mai tornati pallidi!
 
wow Paola , che racconto emozionante! Bellissime le foto, brava!!! Fai davvero venire voglia di partire ai Caraibi !!! Io non ci sono mai stata, ma adesso ho voglia di fare una crociera ai Caraibi. Felice che la Royal ti sia piaciuta , io da costista mi accingo a provare la royal nel mediterraneo a Luglio, spero di trovare la medesima cortesia e gentilezza che ha allietato la tua vacanza! [smilie=occhiolino_:
 
Ciao Paola,
grazie per le belle fotografie e per avermi fatto rivivere alcunii momenti di questo viaggio indimenticabile!!! Ho fatto anch'io lo stesso itinerario ma a bordo della Caribbean Princess!
 
E' un itinerario che rifarei - quasi - subito. Ho provato a guardare come raggiungere Aruba in aereo ma sembrerebbe che ci vogliano 28 ore (via Amsterdam) con 3 cambi!

Preferisco tornare a Puerto RIco e ripartire da lì. Magari cambiando nave. Ti sei trovata bene sulla Caribbean Princess? Si balla? (ovviamente intendevo sulla pista da ballo.)
 
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