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Altri porti "insofferenti" alle navi

Rodolfo

Super Moderatore
In questi giorni o cittadini, o comitati od autorità stanno sollevando i problemi legati alla presenza delle navi da crociera

Stati Uniti
New York contro l'inquinamento: solo navi collegate a terra?


Bar Harbour nel Maine rivedere sbarchi: limite massimo 1000 pax al giorno


Sitka Alaska troppi passeggeri a terra


Italia
La Spezia inquinamento oltre i limiti

 

massimilianob

Well-known member
E' un fenomeno globale. Da persona che ama le crociere e che ripartirebbe anche oggi stesso mi viene da pensare se effettivamente il gigantismo navale non stia "sbilanciando" un po' troppo i flussi di turisti. Navi che sono in grado di scaricare e ricaricare anche 4/5000 persone al giorno sono ormai la quotidianità in molte località. Se una grande metropoli come Miami ha una viabilità, ricettività complessiva, infrastrutture, trasporti pubblici ecc in grado di sostenere un multiplo dei numeri che ho citato poc'anzi su base quotidiana ( e mi sembra che pure li qualche muso lungo ci sia), come potranno reggere in futuro molte altre località ?
Lo ribadisco: NON SONO un no navi ne simpatizzo per alcuno di tali movimenti, rivendico il mio essere crocierista. Tuttavia, senza tifoserie pro o contro mi sorge questo interrogativo.
Non si può non riconoscere che effettivamente ci sia una certa questione, non foss'altro che logistico/organizzativa.
 

capricorno

Super Moderatore
E' un fenomeno globale. Da persona che ama le crociere e che ripartirebbe anche oggi stesso mi viene da pensare se effettivamente il gigantismo navale non stia "sbilanciando" un po' troppo i flussi di turisti. Navi che sono in grado di scaricare e ricaricare anche 4/5000 persone al giorno sono ormai la quotidianità in molte località. Se una grande metropoli come Miami ha una viabilità, ricettività complessiva, infrastrutture, trasporti pubblici ecc in grado di sostenere un multiplo dei numeri che ho citato poc'anzi su base quotidiana ( e mi sembra che pure li qualche muso lungo ci sia), come potranno reggere in futuro molte altre località ?
Lo ribadisco: NON SONO un no navi ne simpatizzo per alcuno di tali movimenti, rivendico il mio essere crocierista. Tuttavia, senza tifoserie pro o contro mi sorge questo interrogativo.
Non si può non riconoscere che effettivamente ci sia una certa questione, non foss'altro che logistico/organizzativa.
Il gigantismo navale si è evoluto molto velocemente, troppo oserei dire e di pari non è stato per le logistiche e l'accoglienza nei porti che sono rimaste tali . Vero è che c'è il lato inverso della bilancia, porti poco considerati che farebbero di tutto per accogliere le navi ma le strutture non consentono gli sbarchi in banchine che non hanno la capacità di accogliere i giganti del mare.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Sempre lo stesso discorso. Le navi in una ventina di anni son passate da 2000 pax a 7000 e le strutture dei porti sono ferme a decenni e decenni fa. I disagi sono inevitabili e le proteste di conseguenza
 

capricorno

Super Moderatore
Ovvio , ma non vedo soluzioni alternative o risolutive il problema c'è e mi meraviglio che non sia stato previsto, o meglio, credo lo sapessero già per tempo ma come al solito non vi è coordinazione di pensieri tra le varie competenze che avrebbero dovuto cercare soluzioni prima. Si arriverà al contingentamento degli scali e delle presenze.
 

tiziano

Well-known member
Il "problema" NON sono le navi, sono le infrastrutture, se i politici pensassero/agissero come i manager del settore privato non avremmo tutte queste problematiche.
 

capricorno

Super Moderatore
Il "problema" NON sono le navi, sono le infrastrutture, se i politici pensassero/agissero come i manager del settore privato non avremmo tutte queste problematiche.
Ti rispondo con un "ni". Se le navi fossero state più piccole non ci sarebbero sbarchi di 5/6 Mila persone a nave.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Come ha detto giustamente, a mio avviso, Massimiliano, pur condividendo il mondo delle crociere, non posso non rilevare come le navi non comportino dei problemi di vario tipo alle strutture sociali che giornalmente le accolgono, e perché no anche al personale che deve manovrare questi giganti in spazi esigui, ristretti non all'altezza per poterli ospitare in sicurezza, aspetto che in molti sembrano non valutare.
È una realtà, un dato di fatto, non una critica.
 

MCP

Well-known member
Le città quelle dimensioni hanno, e le presenze in qualche decennio sono decuplicate...
Vero è che gli sbarchi gli portano un sacco di soldi, ma alcuni centri piccoli diventano invivibili.
Problema di difficile soluzione: le navi continuano a ingigantirsi, e le località in grado di accoglierle sono sempre meno, e sempre le solite.
 

dmartinotti

New member
Mi pare che qui ci siano due ordini di problemi distinti, l'inquinamento (New York, La Spezia) e l'affollamento (Ban Harbor, Sitka).
Sul primo penso si possa essere generalmente d'accordo, anche se mi fa sorridere (eufemismo) che una città come New York punti il dito sull'inquinamento della navi da crociera e... non guardi altro (traffico ad esempio?). Comunque direi che sul tema "ambientale" diverse compagnie si stiano impegnando per ridurre al minimo le emissioni: sicuramente sulle nuovi navi, anche se ci sarebbe molto lavoro da fare sulle vecchie.
Per l'affollamento il discorso diventa molto complicato e va secondo me valutato da realtà a realtà.
 

RIC

Well-known member
Purtroppo è un sistema mondiale che definirei ipocrita, si vogliono contenere i flussi turistici delle navi da crociera ma non si vogliono ridurre i flussi ben più elevati e inquinanti delle navi cargo che sono il vero problema ambientale dei mari...vogliamo parlare delle migliaia di navi cargo che girano il mondo partendo dalla Cina? E' un discorso che abbiamo fatto diverse volte, chi non lavora nell'industria ma sulla scrivania di un comune forse non si rende conto dei traffici marittimi legati all'industria...in tante cose nel mondo si tende a vedere solo la punta dell 'iceberg...io ad esempio penso sempre all'inquinamento sonoro dei mari ma la gente vede solo il fumo delle navi...tutto questo è colpa della cattiva ea volte nulla informazione. Sulle navi da crociera solo una cosa mi ha sempre trovato contrario,

la corsa al gigantismo, non ci vuole molto a capire che 6000 persone impattano di più di 2000
 
Ultima modifica:

Rodolfo

Super Moderatore
Ma lo hanno capito benissimo e ben più di noi. Solamente che la spinta al gigantismo continua per ovvi motivi di mercato: quasi sicuramente ne vedremo delle "belle" nelle prossime costruzioni.
I problemi di inquinamento saranno lentamente rimossi, per le navi da crociera, mentre sarà molto più lento per le navi mercantili.
A Genova domenica c'era un mercantile che vomitava un fumo denso dalla ciminiera e a causa del vento si abbatteva sulle abitazioni prospicenti il porto.
 

Rodolfo

Super Moderatore
In effetti non è che le emissioni siano poi così trascurabili se non alla vista.
Questa è la partenza di poco fa di Odissey of the Seas da Napoli; la fumata si riversava copiosamente sulla cittàIMG_20230925_181910.jpg
 

Rodolfo

Super Moderatore
Ma non è che con gli scrubber non ci siano emissioni altrimenti il problema sarebbe risolto: se ne abbattono/riducono alcune.
 

massimilianob

Well-known member
lo so, ma dal momento che rimotorizzare tutte le navi esistenti con gli standard più recenti sarebbe un opera faraonica/fantascietifica, installare gli scrubber a ciclo chiuso ripeto, è di gran lunga più semplice e di certo male non fa, sarebbe già un primo passo, peraltro con un benficio emissivo non trascurabile, sebbene non rivoluzionario, questo è certo.
 

Nancy71

Well-known member
Ma davvero vogliamo credere che il problema sia l'inquinamento o la presenza di troppe persone nelle città di scalo? De questo discorso lo facessero solo a Oslo o nelle ricche città del nord Europa dove oltre ai soldi hanno una spiccata sensibilità per la tutela ambientale potrei anche capirlo, ma quando sento parlare di città come Napoli o Istanbul allora no! Se è vero che i soldi muovono il mondo io comincio a pensare che dietro questo movimento così generalizzato organizzato e pubblicizzato ci siano gli interessi economici della classe politica, che evidentemente vuole guadagnare di più dalla presenza di queste navi e dei loro passeggeri. Io penso che di qui a poco le tasse di ingresso sul modello di Venezia si moltiplicheranno soprattutto nei porti crocieristici, il che forse non sarebbe neppure sbagliato perché consentirebbe alle amministrazioni di potenziare le infrastrutture cittadine come i porti, trasporti pubblici ecc, che inevitabilmente risentono dell'impatto di questi giganti del mare.
 

massimilianob

Well-known member
l'inquinamento è sempre, costantemente, immancabilmente un problema. io faccio un discorso più ampio, prendendo spunto dal incipit del topic. sono andato un po' sul tecnico, parlando di navi, perchè intravedo una soluzione tampone, che pur essendo certamente un tampone, potrebbe essere un piccolo ma buon inizio.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Ma davvero vogliamo credere che il problema sia l'inquinamento o la presenza di troppe persone nelle città di scalo? De questo discorso lo facessero solo a Oslo o nelle ricche città del nord Europa dove oltre ai soldi hanno una spiccata sensibilità per la tutela ambientale potrei anche capirlo, ma quando sento parlare di città come Napoli o Istanbul allora no! Se è vero che i soldi muovono il mondo io comincio a pensare che dietro questo movimento così generalizzato organizzato e pubblicizzato ci siano gli interessi economici della classe politica, che evidentemente vuole guadagnare di più dalla presenza di queste navi e dei loro passeggeri. Io penso che di qui a poco le tasse di ingresso sul modello di Venezia si moltiplicheranno soprattutto nei porti crocieristici, il che forse non sarebbe neppure sbagliato perché consentirebbe alle amministrazioni di potenziare le infrastrutture cittadine come i porti, trasporti pubblici ecc, che inevitabilmente risentono dell'impatto di questi giganti del mare.
Io sì ci cred, con i limiti dovuti, ma ci credo.
 
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