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Arrestati in India 2 marò italiani di scorta alla petroliera Enrica Lexie

La76

New member
Manlio, non concordo con il tuo post.
Ti spiego perchè: tu poni sullo stesso piano la versione Italiana e quella Indiana. Può essere, perchè ad ora non ci sono certezze.
Ma c'è una sostanziale differenza: gli Indiani stanno facendo ostruzionismo e propaganda, gli Italiani vogliono invece solo capire.
Ritieni quindi normale questo ostruzionismo e questa attuale (e spero temporanea) chiusura Indiana?
Regole d'ingaggio: prevedono chiaramente vari tipi di warning, ed i tipi di avvertimento cambiano man mano che la distanza tra potenziali assalitori e potenziali assaliti diminuisce.
Se sei un pescatore, e sei a 500 metri di distanza, e ricevi degli spari (in aria) di avvertimento, che fai, continui ad avvicinarti?
Ed a 300 continui ancora, caro buon pescatore temerario, ad avvicinarti?
A meno che tu non pensi che i marò abbiano mirato direttamente alle persone a 500 metri di distanza ad un natante che non aveva neanche intrapreso una rotta di avvicinamento verso la nave italiana. Però è un'affermazione un pò forte in questo momento, non credi?
In discussione non ci sono le regole d'ingaggio, nè chi ha messo i marò a bordo con il solo scopo di difendere l'equipaggio ed una nave privata che svolge in piena libertà un'attività e quindi esercita un diritto legittimo.
Al limite c'è da discutere di un errore, soggettivo, ma un errore che non c'entra con le regole. E questo errore è tutto da dimostrare.
E che l'India agiti le acque rendendo tutto più torbido, scusa, ma mi puzza, e non poco.
Vedremo.

Un saluto

Ed è anche il mio pensiero...questa "chiusura" dell' India nel cercare di fare chiarezza (autopsia sui cadaveri e perizia sull'imbarcazione) mi sa tanto di giustizia sommaria...e non è affatto civile.
Non riesco a comprenderne le motivazioni, se sai di avere ragione non hai nulla da nascondere, giusto?
Anzi!Dovresti avere tutto l'interesse in questo momento ad arrivare alla verità.

Queste sono posizioni che non si possono accettare...
 

Seafoam

New member
Ed è anche il mio pensiero...questa "chiusura" dell' India nel cercare di fare chiarezza (autopsia sui cadaveri e perizia sull'imbarcazione) mi sa tanto di giustizia sommaria...e non è affatto civile.
Non riesco a comprenderne le motivazioni, se sai di avere ragione non hai nulla da nascondere, giusto?
Anzi!Dovresti avere tutto l'interesse in questo momento ad arrivare alla verità.

Queste sono posizioni che non si possono accettare...

Tutto questo avrebbe un altro sapore se i nontri ragazzi non fossero stati consegnati.
Pazzesco, allucinante che la nostra diplomazia abbia permesso/fatto una simile azione.
Ma scherziamo?
 

La76

New member
Tutto questo avrebbe un altro sapore se i nontri ragazzi non fossero stati consegnati.
Pazzesco, allucinante che la nostra diplomazia abbia permesso/fatto una simile azione.
Ma scherziamo?

Beh...per lo meno non ci sarebbe da preoccuparsi (seriamente) per l'incolumità di due nostri ragazzi...
 

allocci

New member
Sicuramente l'India è uno stato emergente, e vuole sedere nei tavoli che contano, penso che prima debba , in casa sua, avere un comportamento democratico, forse lo è nello stato Centrale , ma non nelle province dove covano corruzione clientelismo e quant'altro....., sono dei veri e propri territori di nessuno....Tornando all'episodio, i due marò hanno eseguito solo degli ordini MILITARI , pertanto sono soggetti all'autorità militare del paese di appartenenza, non ho capito perchè non è stato mandato un elicottero dalle unità navali e portato a bordo,il loro comportamento lo reputo un atto di guerra!! è sempre la stessa storia....... se due indiani avrebbero stuprato e ucciso un innocente in ITALIA sarebbero già agli arresti domiciliari.........e noi accusatti di razzismo.........
 
Ultima modifica:

pmanlio

Active member
Felix, io ho dei dubbi, ed anche forti sulla versione Indiana..

In linea di principio concorderei con te su tutto, mi tengo però in una parte della mente l'idea che la propaganda la possano fare entrambe le parti..

O che addirittura entrambe possano fare 'un po' ' di propaganda.. e quindi la verità magari è nel mezzo..

Nel racconto Italiano c'è una sola cosa che non mi torna, ed è il perchè se gli Indiani erano davvero intenzionati a colpire la nostra nave siano poi scappati a casetta..

Che faccio se sono un contrabbandiere e la marina Tunisina mi spara? Scappo in Italia e protesto sapendo che la polizia indagherà anche su di me?

E' un punto che non riesco a capire..

Detto questo starei attento alle notizie, per es. qui è stato detto che l'Autopsia non verrà fatta per motivi (se ho capito bene) essenzialmente religiosi, mentre oggi in TV ho sentito che è stata fatta solo che per ora non sono stati resi noti i risultati..

Insomma, ho paura di una campagna di disinformazione stile Costa Concordia per esser chiari..

Se avessi certezza nei nostri mezzi di informazione sarei più tranquillo a dare giudizi..

Per quanto riguarda l'India, sinceramente del suo ordinamento interno e del suo comportamento sui diritti umani non so nulla, e questo ovviamente mi preoccupa..

Personalmente (ma è solo un giudizio personale) non ci credo che i nostri hanno sparato a cavolo su una barca, e sposerei del tutto la versione Italiana, e neanche mi fido della giustizia Indiana, ma la cosa nasce da convinzioni personali (per la prima parte) e da quello che ora vedo sui giornali (per la seconda)..

Io la terza via (coinvolgere un tribunale internazionale) la tenterei subito, proprio per disinnescare la bomba del patriottismo da una parte e dall'altra, ed anche dare una lezione di civiltà..

Insistere sulla nostra giurisdizione quando quelli hanno i nostri uomini in carcere mi sembra più una operazione senza senso, e vista come provocatoria dagli Indiani..

Questo evento mi ricorda il Chermis, e lì gli Indiani eravamo noi, per questo credo che dovremmo utilizzare quell'esperienza amara in modo costruttivo..

Un saluto
Manlio
 

Gigi

New member
La situazione non è in mano alla giustizia (per altro piuttosto inquietante degli indiani) ma alla politica o meglio alla propaganda politico-ettorale indiana...e purtroppo sta prevalendo l'ala oltranzista e nazionalista che ha orchestrato tutta questa messa in scena per mettere in crisi la presidentessa del partito indiano al governo (il partito del congresso) che come ben tutti sanno è l'Italiana Sonia Maino, vedova Ghandi...capirai questo è il casus belli per tagliarla fuori politicamente....
 

allocci

New member
La situazione non è in mano alla giustizia (per altro piuttosto inquietante degli indiani) ma alla politica o meglio alla propaganda politico-ettorale indiana...e purtroppo sta prevalendo l'ala oltranzista e nazionalista che ha orchestrato tutta questa messa in scena per mettere in crisi la presidentessa del partito indiano al governo (il partito del congresso) che come ben tutti sanno è l'Italiana Sonia Maino, vedova Ghandi...capirai questo è il casus belli per tagliarla fuori politicamente....
Purtroppo hai ragione.......è puramente un caso politico......e i nostri politici sono alla berlina........
 

lulap

Member
Comunque non si possono mettere sullo stesso piano questa vicenda e quella del Cermis.
USA e Italia sono due Stati in cui, pur con grandissime diversità nelle procedure processuali, esistono precise e controllabili garanzie per gli imputati.
Se i nostri ragazzi finiscono in mano alla giustizia Indiana, mi dite quali garanzie hanno ????
Zero virgola zero.
E lì c'è la pena di morte.......
 

pmanlio

Active member
Lulap, lo metto sullo stesso piano a livello politico: entrambe le parti all'epoca difesero il proprio punto di vista e fecero una propaganda contro l'altro..

La differenza (non da poco) è che gli Americani si sono presi i loro bei piloti, li hanno portati a casa e gli hanno pure dato una bella aurea di eroismo..

Vi riporto due stralci dal sito di Repubblica..

Il traffico merci davanti al porto di Kochi, nel tardo pomeriggio di mercoledì scorso, a quanto pare era vivace. Lo testimonia il modo stesso in cui in cui la nave italiana è stata "convinta" a rientrare in acque territoriali indiane e a ficcarsi davvero nei guai, entrando in un difficile conflitto di competenze su chi debba giudicare i crimini di cui sono accusati i due giovani militari pugliesi. Lo racconta il sistema di tracciamento elettronico "Ais": alle 18.20 ora locale, ricevuto l'allarme dei pescatori rientrati precipitosamente in porto con i corpi dei due colleghi uccisi, la guardia costiera indiana rileva nell'area la presenza di 4 imbarcazioni in movimento compatibili con il racconto dei superstiti. Oltre alla Enrica Lexie ci sono la petroliera gemella "Kamome Victoria", la nave cisterna italiana "Giovanni" e la "Ocean Breeze".


Se i pescatori indiani avessero segnato il nome della nave che ha crivellato il loro peschereccio, il gioco per la guardia costiera sarebbe fatto. Invece gli indiani sono costretti a tendere un tranello. Li chiamano uno per uno alla radio, e li tranquillizzano: "Abbiamo trovato un peschereccio con armi a bordo, avete per caso subito un attacco?". Rispondono tutti di non saperne nulla, tranne la Enrica Lexie che conferma; e non ha alcuna difficoltà ad assecondare la guardia costiera quando le autorità indiane chiedono loro "per favore" di rientrare in porto per sporgere denuncia, aiutandoli a riconoscere il peschereccio e i pirati.

Se questa ricostruzione è vera allora si spiegano i miei dubbi (i pescatori possono essere in buona fede e non sapere quale nave li ha colpiti) e la cosa ha un senso diverso..

Nell'articolo si dice che gli Indiani non hanno fatto alcuna autopsia ai pescatori, e questo è molto brutto.. oggi avevo sentito il contrario..

Se la cosa viene buttata in politica si fa dura davvero..

Spero che alla Farnesina venga l'idea di chiedere un coinvolgimento di un gruppo internazionale terzo rispetto alle parti in causa, secondo me sarebbe di aiuto..

Un saluto
Manlio
 

lulap

Member
PManlio, capisco quello che dici, ma fare paragoni è sempre pericoloso.

Intanto, come dici tu, la differenza è che gli americani si sono portati a casa i loro piloti, mentre le nostre Autorità gli hanno consigliato di consegnarsi.
Tra l'altri stamattina è uscita la notizia che all'interno delle autorità italiane c'è stato un acceso dibattito tra chi sosteneva la linea "dura" quella invece più "conciliante". Ha vinto quest'ultima, ma credo che adesso se ne siano pentiti e neanche i nostri governanti sappano bene come venirne fuori.

L'altra differenza è che i militari USA eventualmente processati in Italia avrebbero avuto tutte le garanzie processuali e la promessa di poter scontare la pena negli USA. I nostri invece, torno a ripetere, garanzie ne hanno zero.
In India non esiste una Magistratura indipendente e per qualsiasi processo può essere orhestrato per fini politici interni.

Purtroppo sembra vero: si rifutano di eseguire l'autopsia, di fare le perizie balistiche, di affidarsi a perizie tecniche terze.

Sembra tutto già precostituito. (Spero di sbagliarmi ovviamente).
 
U

unochenavigaverament

Guest
Quei ragazzi NON dovevano scendere dalla nave, non dovevano essere consegnati alle autorità del luogo!

Infatti saranno state le autorita' del luog a salire sulla nave, a pieno diritto per prenderseli.
Piu' che altro bisogna capire perche' la nave e' entrata nelle acque territoriali della zona.....
 
U

unochenavigaverament

Guest
e secondo me e' anche da considerarsi la possibilita' che il Comandante sia stato costretto a entrare nelle acque territoriali Indiane, magari raggiunto da qualche unita' della Marina Militare. Per quanto non legale se in acque internazionali, una nave da guerra equivale a una pistola puntata addosso, e allora il comandante deve garantire la sicurezza della nave e dell'equipaggio.

Ora viene fuori la tesi che ci sia stata un'altra nave in zona (Greca)......chissa'.....
 
U

unochenavigaverament

Guest
Purtroppo sembra vero: si rifutano di eseguire l'autopsia, di fare le perizie balistiche, di affidarsi a perizie tecniche terze.

Sembra tutto già precostituito. (Spero di sbagliarmi ovviamente).

Da paura..chissa' cosa succedera'..speriamo bene.
 

pmanlio

Active member
e secondo me e' anche da considerarsi la possibilita' che il Comandante sia stato costretto a entrare nelle acque territoriali Indiane, magari raggiunto da qualche unita' della Marina Militare. Per quanto non legale se in acque internazionali, una nave da guerra equivale a una pistola puntata addosso, e allora il comandante deve garantire la sicurezza della nave e dell'equipaggio.

Bravo!! E' esattamente quello che penso..

A dare retta alla stampa ci si perde perchè le versioni sono diverse, in una di esse la nave viene affiancata da una motovedetta Indiana, a quel punto che si doveva fare?

Rifiutare voleva dire rischiare di scatenare un conflitto a fuoco con gli Indiani, una responsabilità gravissima sia per il comandante che per i militari di bordo..

Non sono assolutamente contento che i nostri siano in mano degli Indiani, ma non credo che la fuga fosse la giusta soluzione..

Se invece, come è stato scritto da altre fonti, la nave è stata attirata con l'inganno, la storia è ancora diversa..

Faccio però notare che dobbiamo stare attenti alla stampa: oggi ho sentito versioni per cui la autopsia non è stata fatta e versioni per cui è stata fatta, versioni per cui la nave è stata ingannata e versioni per cui è stata scortata, versioni per cui la Farnesina li ha fatti entrare e versioni opposte...

Peraltro le presunte manifestazioni anti Italiane nelle immagini sembrano raduni di venti persone e nulla di più..

insomma, non facciamo i teledipendenti..

Un saluto
Manlio
un saluto
 
U

unochenavigaverament

Guest
Preso da qua. http://ultimoranotizie.it/2012/02/16/due-pescatori-uccisi-da-maro-italiani-india-protesta/


''La petroliera italiana Enrica Lexie e’ stata intercettatata da due motovedette e da un aereo da ricognizione e fatta attraccare nel porto di Kochi, nello stato meridionale del Kerala, per interrogare l’equipaggio.''


Se questo e' vero......qualcuno mi spiega il grave errore del comandante di entrare nelle acque Indiane tanto decantato da esperti? cosa doveva fare?? forse tirare dietro cipolle e patate alle navi avversarie?

Il secondo errore quello di far scendere i Maro' sappiamo che e' privo di fondamento, ma azione che va oltre i poteri del comandante.

Quindi?!?!
 

Rodolfo

Super Moderatore
E i l Comandante avrà pur avvisato della "costrizione" le Autorità italiane, o no? Se tu fossi stato al comando, lo avresti fatto, o avresti deciso di testa tua? In queste situazioni esistono dei protocolli da seguire, e anche non ci fossero, credo che avvisare i Comandi Italiani dedicati a tale attività, sia quanto meno logico.
 

La76

New member
Credo che la prima cosa interessante da chiarire sarebbe quella di sapere se quando una nave si trova in acque internazionali può essere "dirottata" da una qualsiasi autorità, personalmente non l'ho ancora capito.

Sentivo oggi che al momento dell' "incidente" dai tracciati radar la nave risulterebbe a 33 miglia dalla costa, quindi in acque internazionali.
 
U

unochenavigaverament

Guest
Credo che la prima cosa interessante da chiarire sarebbe quella di sapere se quando una nave si trova in acque internazionali può essere "dirottata" da una qualsiasi autorità, personalmente non l'ho ancora capito.
Codice della navigazione

Capo III
Della polizia sulle navi in corso di navigazione marittima

Articolo 200 - Polizia esercitata dalle navi da guerra.

In alto mare, nel mare territoriale, e nei porti esteri dove non sia un'autorità consolare, la polizia sulle navi mercantili naZiOnali è esercitata dalle navi da guerra italiane.

A tal Fine, i cOmandanti delle navi da guerra possono richiedere alle navi mercantili informazioni di qualsiasi Genere, nonché procedere a visita delle medesime e ad ispezione delle carte e dei documenti di bordo; in caso di gravi irregolarità possono condurre le navi predette per gli opportuni provvedimenti in un porto dello Stato, o nel porto estero più vicino in cui risieda un'autorità consolare.

Nei porti ove risiede un'autorità consolare le navi da guerra italiane esercitano la polizia, a norma dei comma precedenti, su richiesta dell'autorità medesima.


Articolo 201 - Inchiesta di bandiera.

Le navi mercantiLI nazionali devono obbedire all'intimazione di fermata delle navi da guerra di potenze amiche, giustificando, se richieste, la propria nazionalità.
 
U

unochenavigaverament

Guest
La Convenzione di Montego Bay prevede espressamente le eccezioni al principio della libertà dell'alto mare. I casi sono la pirateria (artt. 100 a 107); il diritto di inseguimento (art. 111)[7]; le emissioni non autorizzate a partire dall'alto mare (art. 109). In queste ipotesi uno Stato può esercitare la sua giurisdizione su una nave straniera che si trova in alto mare.


Quindi secondo me' quella fatta dall'India e' una azione illegale...ma fatto sta........ che l'ha fatta!!
 
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