capricorno
Super Moderatore
Nel 1087, con l’arrivo delle reliquie di San Nicola di Myra, noto come Santa Claus, Bari divenne anche un rigoglioso centro religioso che univa Oriente e Occidente. La dominazione normanna in Puglia assicurò a Bari un lungo periodo di prosperità, ma fu anche oggetto di conflitti. Ricostruita dagli gli Svevi visse un nuovo momento di splendore, che decadde di nuovo con gli Angioini poiché dilaniata dalle lotte tra signorotti locali e banchieri stranieri.
Passata agli Aragonesi e donata ai duchi di Milano nel 1464, nel 1500 fu riportata ai fasti di un tempo da Isabella d’Aragona. Nel 1558 finì nelle mani degli spagnoli, con diverse ribellioni sanguinose, e nel 1657 fu duramente provata dalla peste. Passò poi dal dominio austriaco a quello dei Borboni, rinascendo sotto il comando francese dei primi anni del 1800 con la costruzione della città nuova.
Il castello Svevo....
In men che non si dica....tutte le strade portano lì....
Edificato ai margini della parte più antica della città di Bari , su preesistenti strutture abitative di epoca bizantina (VIII – X secolo) di cui restano tracce in alcune aree di scavo interne, la fondazione del Castello risale al 1131 con Ruggero il Normanno.
Più volte assediato, distrutto e ricostruito nel corso del XII secolo, nel XIII secolo il castello diventa uno dei castra excludea di Federico II di Svevia , che avvia un programma di ristrutturazione del sistema castellano difensivo del Regno di Sicilia e lascia una forte impronta nel Castello di Bari,
ancora oggi visibile sull'ingresso originario, nel vestibolo e nella loggia.
Con l'arrivo in città della duchessa Isabella d'Aragona e della figlia Bona Sforza , nel XVI secolo, il Castello diventa sede della loro corte e assume l'aspetto di residenza rinascimentale. Successivamente, il Castello subisce un sostanziale abbandono fino all'epoca borbonica, quando diviene sede di carcere prima e di caserma poi.
Oggi è polo museale, ospita in tutti i suoi spazi esposizioni permanenti e temporanee, oltre ad eventi di rilevanza nazionale e internazionale.
Continua....
Passata agli Aragonesi e donata ai duchi di Milano nel 1464, nel 1500 fu riportata ai fasti di un tempo da Isabella d’Aragona. Nel 1558 finì nelle mani degli spagnoli, con diverse ribellioni sanguinose, e nel 1657 fu duramente provata dalla peste. Passò poi dal dominio austriaco a quello dei Borboni, rinascendo sotto il comando francese dei primi anni del 1800 con la costruzione della città nuova.
Il castello Svevo....
In men che non si dica....tutte le strade portano lì....
Edificato ai margini della parte più antica della città di Bari , su preesistenti strutture abitative di epoca bizantina (VIII – X secolo) di cui restano tracce in alcune aree di scavo interne, la fondazione del Castello risale al 1131 con Ruggero il Normanno.
Più volte assediato, distrutto e ricostruito nel corso del XII secolo, nel XIII secolo il castello diventa uno dei castra excludea di Federico II di Svevia , che avvia un programma di ristrutturazione del sistema castellano difensivo del Regno di Sicilia e lascia una forte impronta nel Castello di Bari,
ancora oggi visibile sull'ingresso originario, nel vestibolo e nella loggia.
Con l'arrivo in città della duchessa Isabella d'Aragona e della figlia Bona Sforza , nel XVI secolo, il Castello diventa sede della loro corte e assume l'aspetto di residenza rinascimentale. Successivamente, il Castello subisce un sostanziale abbandono fino all'epoca borbonica, quando diviene sede di carcere prima e di caserma poi.
Oggi è polo museale, ospita in tutti i suoi spazi esposizioni permanenti e temporanee, oltre ad eventi di rilevanza nazionale e internazionale.
Continua....