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" Atmosfere natalizie " .....a bordo del Costa Deliziosa - Dicembre 2024

Costruita presso lo stabilimento Fincantieri di Porto Marghera è stata battezzata a Dubai il 23 febbraio 2010...

...L' interno dei suoi ponti è un' avvolgente mix di vetri di murano, serigrafie liberty e opere artistiche di valenza mondiale... campeggia nell' atrio la scultura "Sfera" di Arnaldo Pomodoro.


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Questa scultura di Arnaldo Pomodoro in precedenza si trovava su Costa Classica. Durante l'allestimento di Deliziosa fu trasferita nel suo atrio, e su Classica venne rimpiazzata dalla scultura "Ginger e Fred" proveniente dalla dismessa Costa Marina.
 
Facciamo un tuffo nella storia di Trieste, partendo dal secondo millennio a.C., quando tutta la provincia fu sede di insediamenti protostorici, da parte dei cosiddetti Illiri. Nel 50 a.C. circa avvenne la conquista romana dell’Illiria, che prese il nome di Tergeste, da cui deriva Trieste. Dall’inizio del III secolo d.C. la città fu travolta dalle invasioni barbariche. Si affermò come libero comune nel 1300, ma, nel 1382, richiese la protezione di Leopoldo III d’Austria, dando il via al rapporto con la dinastia asburgica....tutto ciò lo notiamo nel suo tessuto urbano ..


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Il Teatro Romano si trova ai piedi del colle di San Giusto, nel cuore della città e delimita la città nuova da quella vecchia.


All'epoca della sua costruzione il teatro si trovava fuori dalle mura cittadine ed in riva al mare, che a quel tempo giungeva sino in quella zona. Sulle sue gradinate, costruite anche sfruttando la naturale pendenza del colle, potevano venir ospitati, a seconda delle varie fonti, dai 3.500 ai 6.000 spettatori. La costruzione del teatro viene datata alla fine del I secolo a.C.; fu poi ampliato all'inizio del II secolo d.C. Probabilmente fu costruito per volere del triestino Quinto Petronio Modesto, procuratore e flamine dell'imperatore Traiano, citato in diverse iscrizioni, che secondo altre fonti ne curò invece solamente degli interventi di rinnovamento.

Nel corso dei secoli il teatro venne poi nascosto dalle case che vi sorsero sopra. Ritenuto perduto, venne individuato nel 1814 dall'architetto Pietro Nobile, ma solo nel 1938 venne riportato alla luce, durante la demolizione di una parte della città vecchia.
Le statue e iscrizioni rinvenute negli scavi sono conservate presso il Lapidario Tergestino, al Castello di san Giusto, al Civico Museo del Castello.

Se avete più tempo vi consiglio di esplorare tutta questa zona con molta calma...vi trovate nel luogo dove sorgeva il Foro Romano di Trieste antica.



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La Trieste moderna arrivò nel 1719: Carlo VI emanò un editto decretando la libertà di navigazione e aprendo le porte al commercio. La città, godendo del privilegio di porto franco, si espanse. Nell’Ottocento, con l’impero austriaco, a Trieste vinse un clima di prosperità generale.

Agli inizi del Novecento, i disordini agitarono una Trieste che aspirava all’annessione all’Italia. A seguito di lunghe violenze, nel 1918 l’esercito dei Savoia entrò a Trieste e l’imminente annessione della città e della Venezia Giulia all’Italia fu accompagnata da un ulteriore inasprimento dei rapporti tra il gruppo etnico italiano e quello sloveno, con scontri armati. Il Trattato di Rapallo del novembre 1920 sancì l’annessione di Trieste all’Italia. Il periodo tra la Prima e la Seconda guerra mondiale fu segnato da numerose difficoltà economiche.

Curiosità:

Trieste è anche la città del caffè, perché, sin dal Settecento, è porto franco per la sua importazione. Non solo commercio ma anche cultura: sono tanti i caffè letterari dal fascino retrò, un tempo frequentati da Italo Svevo, Umberto Saba, James Joyce, oggi da intellettuali contemporanei....ed è proprio James Joyce che potreste incontrare per strada .;)


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....sapevate che a Trieste c'è il Canale Grande?


Canal Grande di Trieste è un canale navigabile che si trova nel cuore del Borgo Teresiano, in pieno centro della città, a metà strada circa tra la stazione ferroviaria e piazza Unità d'Italia, con imboccatura dal bacino di San Giorgio del Porto Vecchio.

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Fu realizzato nel 1754-1756 dal veneziano Matteo Pirona, scavando ulteriormente il collettore principale delle saline, quando queste vennero interrate per permettere lo sviluppo urbanistico della città all'esterno delle mura. È stato costruito affinché le imbarcazioni potessero giungere direttamente sino al centro della città per scaricare e caricare le loro merci.

Nella sua conformazione iniziale, il canale era più lungo di come si presenta oggi, ed arrivava sino a lambire la chiesa di Sant'Antonio. La parte terminale del canale è stata infatti interrata nel 1934, con le macerie derivanti dalla demolizione della città vecchia, ricavando così l'attuale piazza Sant'Antonio. Nell'interramento si dice che sia stata sepolta anche una piccola nave torpediniera che si trovava lì ormeggiata in avaria ed abbandono dalla fine della guerra sebbene dalle fotografie dell'epoca, ritraenti i lavori di interramento, non si scorga alcuno scafo.

Si affacciano numerosi palazzi e chiese, ora è il luogo iconico d'incontro della città per i numerosi locali e ristoranti che vi si affacciano. In questo particolare periodo natalizio è sede di numerosi( non solo qui) mercatini natalizi con oggetti e generi di ogni tipo. Numerose le casette in legno posizionate in un contesto splendido di palazzi adornati delle classiche ghirlande natalizie e numerosi alberi di natale che all' imbrunire donano un fascino particolare a tutta la zona. Luci riflesse e tremolanti nell' acqua del canale.

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Il Borgo Teresiano è un quartiere di Trieste costruito attorno alla metà del XVIII secolo e voluto dall'allora Imperatore del Sacro Romano Impero Carlo VI e, dopo la sua morte, da Maria Teresa d'Austria...ne fa parte il territorio compreso tra la stazione di Trieste e il Canal Grande, le sue piazze e i suoi splendidi palazzi dall' aria un po' retrò. Prendetevi tempo a guardare all' insu' scoprirete palazzi riccamente decorati, pizzi e trine di marmo bianchissimo e meravigliose statue...


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Dal Borgo Teresiano in un attimo si arriva alla zona d'eccellenza della città, contraddistinta da numerosi bei palazzi.

Piazza della Borsa è una delle piazze principali di Trieste. Conosciuta anche come il secondo salotto buono cittadino la piazza è stata il centro economico della città per tutto il XIX secolo.

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Il luogo ove sorge la piazza si trovava anticamente appena fuori dalle mura cittadine. Infatti nel punto dove si trova il passaggio con piazza Unità si trovava la porta di Vienna e le case che delimitano la piazza verso monte seguono la linea delle antiche mura verso la torre di Riborgo.

La piazza inizialmente si chiamava piazza della Dogana, dal nome dell'edificio che sorgeva al posto dell'attuale Tergesteo. Il suo nome attuale le deriva da un evidente toponimo dovuto al palazzo costruito nel 1806 dall'architetto maceratese Antonio Mollari per ospitare le attività dei commercianti di Borsa. Tale edificio, che contraddistingue la piazza e che costituisce uno degli esempi più rilevanti dei monumenti neoclassici triestini, è attualmente sede della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Trieste, ed è chiamato anche Borsa vecchia, in quanto la Borsa si è spostata dapprima nel 1844 al Tergesteo, e quindi nel 1928 in un palazzo attiguo (ex palazzo Dreher) che viene perciò anche chiamato Borsa nuova.



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A fianco di questo palazzo si trovava un tempo il Canal Piccolo, ancor oggi ricordato dal nome della via, che attraverso la Portizza e via del Ponte arrivava fino al centro della città vecchia. Il canale fu interrato nel 1816.

Nella piazza si affacciano numerosi altri palazzi, oggi adibiti per lo più a sedi bancarie o a negozi. Interessante è l'edificio in stile liberty realizzato dall'architetto Max Fabiani nel 1905 (casa Bartoli). Sempre nella piazza si affaccia l'antica galleria coperta del palazzo del Tergesteo (architetto Buttazzoni - inaugurato nel 1842), che crea un collegamento pedonale fino alla piazza antistante il teatro lirico "Giuseppe Verdi". Nel palazzo del Tergesteo trovano posto anche alcuni dei caffè storici di Trieste.

Di fronte al palazzo della Camera di commercio una colonna in pietra sorregge la figura di un imperatore. È la colonna di Leopoldo I d'Austria il cui figlio, Carlo VI, istituì a Trieste il porto franco. La colonna era stata eretta nel 1660 in piazza Pozzo del Mare e venne spostata in piazza della Borsa nel 1808.


Questa è tutta un' area pedonale ed è un piacere percorrerla, oggi si stanno allestendo , anche qui, i mercatini di Natale...tra casette in legno con il tetto a spiovente tutte uguali, si può vivere...specie alla sera, una magnifica atmosfera....

Il giorno cala rapidamente, andiamo verso il mare che ci regala una visione totalmente aperta...il sole sta per tramontare e i palazzi assorbono le ultime luci del sole trasformandosi completamente. Il bianco delle facciate si tinge di dolci sfumature rosate...

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Il lungomare della città è qualcosa di assolutamente unico, immenso , abbraccia uno spazio di mare che non ha fine e in una giornata come questa , completamente tersa e limpida ti dà un senso ancora maggiore di spazialità ...con un cielo al tramonto che sembra un' acquarello....colori fluidi che si stemperano con il mare all' orizzonte in un tutt' uno...


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il Molo Audace, uno dei posti più amati dai triestini e dai turisti che visitano la città. Questo molo di pietra lungo circa 200 metri deve il suo nome alla prima nave della Marina Italiana “Audace” che attraccò nel porto di Trieste.

È il luogo ideale per fare due passi in qualsiasi momento della giornata e in qualsiasi stagione e restare ammaliati dai tramonti sul mare, mentre le facciate dei palazzi si tingono di rosso.

Proprio davanti a questo molo è Piazza Unità d’Italia, la piazza aperta sul mare più grande d’Europa. Sui suoi lati si possono ammirare i vari edifici degli attori principali che hanno reso grande la città: il palazzo della Luogotenenza austriaca (ora sede della prefettura) in stile liberty, Palazzo Stratti, Palazzo Modello, il palazzo del municipio, Palazzo Pitteri, il Grand Hotel Duchi d’Aosta e, infine, il Palazzo della Regione.

Al centro della piazza campeggia la Fontana dei Quattro Continenti, opera di Giovanni Battista Mazzoleni. Costruita tra il 1751 e il 1754 rappresenta i quattro continenti conosciuti all’epoca: Europa Asia, Africa e America.


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Il più autentico e più ampio centro di Trieste, definito da edifici di funzione politica, finanziaria o di ritrovo, si presenta ancora nella sistemazione che aveva ricevuto alla fine dell’800 austro-ungarico, intitolato con l’occasione all’imperatore Francesco Giuseppe. Da una novantina d’anni, invece, due pali verso il mare sono destinati a far sventolare nei giorni di festa le bandiere dell’Italia e del Comune di Trieste.


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Fa da sfondo alla piazza la facciata eclettica giocata su chiari e scuri del Palazzo comunale, tardo-ottocentesco. Guardandolo, si hanno a sinistra il leggendario Caffè degli Specchi e il neorinascimentale Palazzo del Governo del primo ’900, ora Prefettura. A destra si allineano il tardo-settecentesco Palazzo Pitteri, poi un edificio ottocentesco di gusto rinascimentale francese e infine, a mare, il palazzo costruito alla fine dell’800 come sede del Lloyd Austriaco, dal 1919 Lloyd Triestino, la prima compagnia privata di navigazione mai istituita nella Penisola. Il palazzo del Lloyd ospita oggi la presidenza della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, di cui Trieste è capoluogo. Infine, verso il mare, quasi di fronte al Molo Audace, il Caffè Tommaseo, il locale triestino di più lunga apertura continuativa.

Una piazza che a noi pare ancora più bella e suggestiva di ciò che è per la presenza di tanti addobbi che la rendono ancora più preziosa....


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Il sole gioca con i suoi ultimi raggi a colorare e sottolineare le splendide architetture sulla piazza....aria di Natale che incombe e allo scomparire degli ultimi raggi, si accendono le piccole luci che adornano gli abeti...
Il freddo pungente di un' improvvisa folata di vento, ci fa rifugiare in uno dei tanti caffè presenti in zona. Un ristoro caldo prima di ritornare al nostro albergo per prepararci per la cena in uno dei ristoranti tipici della città.

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Che bella passeggiata a Trieste, in compagnia di Oriana!
Città poliedrica, con tanta storia e tanti luoghi e angoli interessanti.
A me particolarmente affezionata perchè qui da ragazzo mi imbarcai per la mia prima crociera...anzi, non fu proprio una crociera, ma la prima breve tratta di un viaggio transatlantico di linea, dall'Italia a New York, sulla mitica Cristoforo Colombo. Io con la mia famiglia navigammo da Trieste a Napoli, con scali al Pireo e a Palermo.
 
I caffè storici di Trieste svolgono un ruolo fondamentale in questa affascinante storia, fungendo da veri e propri epicentri di vita culturale e sociale.
Passeggiare per le strade di Trieste è come fare un viaggio nel tempo, immersi in un’atmosfera ricca di storia e cultura. I caffè storici della città non sono solo luoghi dove gustare un buon caffè, ma sono veri e propri salotti culturali, luoghi di incontro per intellettuali, artisti e commercianti. Questi locali sono testimoni di conversazioni intense, dibattiti appassionati e scambi di idee che hanno contribuito a plasmare la storia e la cultura di Trieste. Sedersi ai tavolini di questi caffè significa diventare parte di una tradizione che risale a secoli fa.


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Tra i caffè storici più noti della città, ricordiamo il Caffè degli Specchi, situato nel cuore della città, in Piazza Unità d’Italia, fondato nel 1839. Questo caffè è un simbolo di eleganza e storia, un luogo dove è possibile immergersi nella maestosità del passato triestino.

Il Caffè Urbanis, un altro storico locale, rappresenta un punto di incontro dove la tradizione si fonde con l’innovazione, offrendo un’atmosfera unica e moderna pur mantenendo intatto il suo fascino storico. Il Caffè Tommaseo, situato in Piazza Tommaseo, è aperto dal 1919 e rappresenta uno dei pilastri della cultura del caffè triestina. L’Antico Caffè Torinese, situato in Corso Italia e anch’esso aperto dal 1919, è un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, permettendo ai visitatori di assaporare l’autentica atmosfera di un’epoca passata.
Infine, l’Antico Caffè San Marco, situato in Via Battisti, è il più antico della città. Fondato nel 1914, è un luogo carico di storia, frequentato da illustri personaggi come Svevo, Saba e Joyce.

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Saba lo potrete" incontrare "davanti alla libreria da lui fondata


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Così come Gabriele D'Annunzio....seduto in attesa forse di un amico e naturalmente immerso nella lettura....

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Trieste è una città che ti sorprende anche in questo.

Intanto si fa buio, terminiamo il nostro caffè...
Questi luoghi sono molto più di semplici bar. Sono scrigni di cultura e memoria, dove il passato e il presente si incontrano e si fondono. Sono luoghi dove si può assaporare un buon caffè, ma anche immergersi in un’atmosfera ricca di storia e cultura. Ogni caffè storico di Trieste racconta una parte della storia della città, unendo la tradizione alla modernità e offrendo un’esperienza unica ai suoi visitatori.
 
Le vie adiacenti al centro della vecchia Trieste, sono brulicanti di vita. Molte persone nei locali, altre nelle vie che nel buio brillano di mille luci....

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Vicoli stretti e bui che portano nella parte alta della città, ma che noi non avremo il tempo di percorrere ...


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Antichi negozi che conservano ancora al loro interno preziosi arredi in legno....oramai ne restano pochi così.
 
La meraviglia appena il sole tramonta quando Trieste si illumina e torna ad indossare il suo abito più scintillante....

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Il centro storico della città si trasforma in una magica cittadella ornata da luminarie e addobbi, profumata da dolci speziati e animata da musica dal vivo che si diffonde dagli altoparlanti nelle piazze, nelle vie , avvolgendoci completamente. Una bellissima atmosfera da grande capitale Europea. Sembra appunto di stare in quelle mete blasonate tipiche di una Parigi o di una Vienna in periodo natalizio ..ecco si, con orgoglio tutto italiano siamo a Trieste!

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Mercanti, marinari, letterati, turisti e teste coronate sono sbarcati in queste bellissima piazza, non a caso i triestini la chiamano affettuosamente il "salotto buono della città".
Era ed è una piazza di rappresentanza!

È qui, in piazza Grande come ancora la chiamano i triestini, che oggi come allora ci si ritrova a bere il caffé al bar la domenica mattina o l'aperitivo aspettando il tramonto ed è sempre qui che i bambini iniziano a muovere i primi passi, ad andare in bicicletta, e a rincorrersi....il salotto buono dove ci si può immaginare, lavorando di fantasia, di essere in un altro tempo, con abiti sontuosi ...abiti di altri tempi ...in una festa ....e il sottofondo di un valzer invita a ballare....



Questa è la musica di sottofondo che ci accompagna in questa lunga serata triestina.



È questa bella atmosfera che rende assolutamente ed ancor più magica questa città.....le musiche si rincorrono, le luci fanno tutto il resto...le magiche, perché così appaiono le architetture, vengono sottolineate da luce che gioca tra i chiari e scuri.....scintillio di luci,
 
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