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  • Autore discussione Autore discussione RIC
  • Data d'inizio Data d'inizio
Questo Lorena, non lo trovo affatto giusto, generalizzare è sbagliato a prescindere.

Sembra quasi che abbiano un bisogno enorme di auto-convincersi della scelta fatta.

Ehm beh una frase così, estrapolata dal contesto in cui era scritta, e per di più priva di soggetto in teoria potrebbe riferirsi addirittura al mondo intero :D
In realtà, prima dell’operazione bisturi, aveva un soggetto e cioè chi elabora/divulga e cerca di propinare agli altri teorie inverosimili (ndr. uomo frugifero) e in alcuni casi arriva persino alla violenza. Motivi? … a me viene da pensare a scopi di indottrinamento o per altri al bisogno di un supporto pseudo-scientifico per meglio convincersi della propria scelta.
Accetto invece più che volentieri un altro tipo di motivazione, che ritengo più sincera e più degna di comprensione … ovvero questa molto semplice: “l’idea dell’animale che soffre non mi permette di cibarmi di carne”. E sono in tanti veg a rispondere così o in maniera similare, per fortuna ;)


Non posso impedirvi di mangiare carne, anche se questo, sinceramente, non significa che non vorrei che ciò avvenisse, senza tanti se e tanti ma

I desideri sono infiniti e ognuno di noi ha la sua scala di priorità .... anche io vorrei che non ci fossero più guerre, che i bambini del terzo mondo non soffrissero più di fame e malattia, che in questo mondo ci fosse più rispetto ecc ecc ... non li elenco tutti :D


ma di una cosa mi sento di dire con il cuore: ................. basta all'allevamento di animali da pelliccia (l'industria tessile ha raggiunto risultati di gran lunga migliori), basta alla sofferenza inutile (come ad esempio la cementazione dei piedi delle oche per la produzione del foie gras).
Insomma, non saranno dotati dell'uso della parola, ma i loro occhi sanno esprimere emozioni, e noi quando vogliamo, sappiamo comprenderle molto bene.

Più che d'accordo :D

P.S.Non è che non sia d'accordo sul rivedere i metodi di sperimentazione .... ma ci sarebbero tante precisazione e distinguo da fare ... che non mi sento di limitarmi a dire basta :)
 
L'ho estrapolata dal contesto perchè è proprio questa frase che non condivido, per il resto se ne sta parlando.

Non ho elencato tutti i miei desideri in generale, certo che l'elenco che fai tu è più che corretto, anzi la sua collocazione è ai vertici della piramide più che mai, ma visto l'argomento in essere, mi sono limitata ad elencare parte degli orrori vissuti dagli animali ad opera dell'uomo.

Per quanto concerne la vivisezione, scusa ma quì più che mai sono convintissima che questo dovrebbe finire, subito, immediatamente, ieri se possibile.

Ho seguito direttamente gli sviluppi inerenti Green Hill e visti da vicino ti garantisco che non c'è proprio nulla di cui l'uomo dovrebbe essere orgoglioso.

Lorena, su molti post precedenti, ho spiegato che personalmente non mi sono mai fatta tutte le domande che in questo Thread sono state affrontate, anche in modo più che approfondito, come hai detto tu, la mia motivazione è molto semplice, non credo sia giusto uccidere animali o farli soffrire per i miei bisogni.
Ciao e buon fine settimana da Alessandra
 
L'ho estrapolata dal contesto perchè è proprio questa frase che non condivido, per il resto se ne sta parlando.

Non ho elencato tutti i miei desideri in generale, certo che l'elenco che fai tu è più che corretto, anzi la sua collocazione è ai vertici della piramide più che mai, ma visto l'argomento in essere, mi sono limitata ad elencare parte degli orrori vissuti dagli animali ad opera dell'uomo.

Per quanto concerne la vivisezione, scusa ma quì più che mai sono convintissima che questo dovrebbe finire, subito, immediatamente, ieri se possibile.

Ho seguito direttamente gli sviluppi inerenti Green Hill e visti da vicino ti garantisco che non c'è proprio nulla di cui l'uomo dovrebbe essere orgoglioso.

Lorena, su molti post precedenti, ho spiegato che personalmente non mi sono mai fatta tutte le domande che in questo Thread sono state affrontate, anche in modo più che approfondito, come hai detto tu, la mia motivazione è molto semplice, non credo sia giusto uccidere animali o farli soffrire per i miei bisogni.
Ciao e buon fine settimana da Alessandra

D'accordo, prima avevo letto un'accusa di generalizzazione ma forse ho frainteso, è solo una non condivisione che quindi se non ho capito male ti colloca nella categoria dei veg non ultrà ... ma su questo mi sono un pò persa perchè non condividerla significa anche in un certo qual modo appoggiare le teorie improbabili che si stanno elaborando in questi ultimi anni.
Per il resto per sperimentazione non pensavo intendessi vivisezione ... ma ripeto ci sarebbe molte considerazioni da fare.
Hai comunque la mia stima ... tu e tutti gli altri che sono intervenuti in questa discussione :)
Buon fine settimana anche a te :)
 
.... Su pellicce vivisezione allevamenti assurdi per produzione di cibi o maltrattamenti di altro tipo ti do perfettamente ragione.... Ripeto odio visceralmente la caccia, inorridisco per le corride... Ho qualche remora anche per manifestazioni quali Palio di Siena e Sartiglia di Oristano....non mangerei mai fois grais come non mangio cinghiale, uccellini e cacciagione in genere.... Ma anche qui è una mia scelta che non posso imporre a nessuno..... Ahimè neanche in famiglia....

Buongiorno a tutti, quoto lia68, ma ammetto che non ho letto tutti i post, perchè in sunto concordo con le sue parole.

Penso che non si debba estremizzare in niente, nè sul cibo, nè sulle idee, perchè estremizzare non porta mai a nulla di buono e si finisce sempre per vedere una sola ragione a scanso di mille altre cose che potrebbero essere giuste.

Premetto che non adoro mangiare carne, soprattutto perchè non fà bene, come non fà bene "il troppo" di una tipologia di alimento. Ovviamente non ho conoscenze alimentari forti, ma mi baso su piccoli principi presi un pò di quà e un pò di là.

Per tornare al discorso dell'equilibrio, l'industrializzazione e la crescita "umana" degli ultimi decenni, ha portato a "brutalizzare" una cosa sana, come il vecchio metodo di allevare bestiame, pollame e ovini. Ad oggi nemmeno il pesce è più "come quello di una volta".

Noi veniamo da zone di campagna, dove la cultura contadina è ancora viva e il vero gusto della carne lo si sente ancora, come quello della verdura.

Da piccola andando in campagna dai miei parenti ho assistito una volta al rito definito "smettere il maiale" ed ho assistito dall'inizio e vi assicuro che non è una scena "bella e felice", ma quello era il "modo di vivere", la cosa che dava da vivere, da mangiare, era il frutto del lavoro di tante persone ed a tante famiglie faceva sopravvivere. Non son più voluta andare ad assistere a questo rito, perchè era e forse lo è ancora un rito, in quanto tutti ci si riunisce e dopo un duro lavoro, si mangia e si festeggia con tutta la famiglia di parenti riuniti, ma non per questo ho smesso di mangiare carne.

Un saluto a tutti.
 
ciao, vedo che nonostante non abbia scritto per due giorni la discussione continua...devo per forza intervenire per dire una cosa a chi spesso dice che è contro la caccia, le corride, la vivisezione...Io vi rispetto perché la maggior parte delle persone non sa...non ha visto e non si rende conto delle reali proporzioni della realtà ma l'industria della carne (parlo sempre di quella intensiva) produce animali e li uccide a miliardi in condizioni vergognose!!!! (quantità non paragonabili a quelle della caccia nonostante io non la approvi), nessuno di noi vorrebbe provare nemmeno per un attimo cosa vuol dire stare in un recinto senza muoversi, vivere una vita che non è vita per essere subito ucciso, essere in fila al macello e sentire le urla e l'odore del sangue dei propri simili! ricordiamoci che sono esseri che provano sentimenti, dolore come noi...

Siccome abbiamo appurato e mi sembra di capire che siamo tutti d'accordo che troppa carne fa male e che a livello ambientale questa industria ha un impatto enorme direi di concentrarsi solo sull'aspetto etico: chi è l'uomo per pensare di avere il diritto di poter uccidere miliardi di animali? e poi la famosa domanda alla quale non avete dato risposte valide: perché dobbiamo uccidere quando è dimostrato che possiamo vivere anche con un'alimentazione vegetariana/vegana?

x Deliziosa: "che fine farebbero?, teorie fantasiose?" guarda... tutti hanno dato risposte che non condivido ma rispetto.... ma te continui a dire cose alle quali ho dato chiare risposte!!!!! Noi non abbiamo nessun bisogno di auto convincerci!!!!!!!!!!! Non hai proprio cultura a riguardo, leggiti qualche libro che è meglio...Vegetariani e vegani hanno il diritto di manifestare la propria contrarietà vedendo i danni causati dall'industria della carne...un po' come chi ai tempi chi ha manifestato vedendo i danni del fumo! Se vuoi ti posto qualche filmato della realtà se hai il coraggio di guardarlo!!!!???
 
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Ric forse non hai capito che il mio lavoro si svolge proprio nell’ambito della ricerca e sperimentazione in agricoltura, zootecnia e pesca, con finalità (governative e comunitarie) di miglioramento del benessere degli animali, di sviluppo delle colture delle proteine vegetali, di informazione e divulgazione rivolta agli operatori economici verso nuove forme di coltivazione (in primis biologica) e allevamento sostenibile, proprio nell’ottica di ridurre i consumi dei prodotti di allevamento e di creare le condizioni per un ambiente migliore. Purtroppo non sono ammesse azioni non supportate da rigorosità scientifica, ma hai ragione se leggessi più libri (poi magari mi passi la lista) potrei suggerire soluzioni più adeguate … con quella dell’uomo frugiforo ci ho già provato ma gli agronomi si sono fatti una bella risata … dimmi te che gli devo fa …
Dal punto di vista personale io di carne, come ho già detto, ne consumo poca e niente, mi “avvicino” però più ai vegetariani che non ai vegani perché mi alimento dei prodotti derivati, come latte, formaggi (pochi) e uova ai quali per mia scelta non sono disposta a rinunciare. Quindi diciamo che operazioni di sensibilizzazione nei miei confronti non sarebbero neanche necessarie. Ma nonostante ciò non mi sognerei mai di imporre agli altri determinate scelte alimentari e soprattutto di mancargli di rispetto o di violentarli psicologicamente come è stato fatto con quel cartellone pubblicitario. Io ho molto rispetto sia per gli animali sia per l’ambiente ma moltissimo anche per l’uomo.
Giusto una parentesi …. da piccola mi capitò di trovare in cucina dei granchi in attesa di essere cucinati …. senza farmi vedere li presi ad uno ad uno e li portai sulla veranda … questi ancora vivi ovviamente si sono allontanati e sono stati trovati dai vicini dei piani superiori …. E ogni tanto ancora me lo ricordano. Li volevo salvare non capendo che comunque … lontano dal mare non sarebbero sopravvissuti :D .... e questa è solo una cosa delle tante che ho fatto ....
Un saluto e non te la prendere ….. magari chissà tra un secolo tutto sarà diverso :D
 
finora ho guardato e ascotato, pero' mi piacerebbe dire la mia; premetto che non ho letto libri e che sono solo mie considerazioni.
Quello che tu dici e' innegabile e vero, gli animali da macello fanno una vita che non e' degna nemmeno di essere considerata tale. Ma mi domando io, nessuno autorizza ad uccidere un'altro animale?!?!?...ma e' la natura; tutta la catena alimentare e' basata sul piu' forte che mangia il piu' debole...di quale autorizzazione avrei bisogno? "Ogni mattina, in Africa, una gazzella si sveglia, sa che deve correre più in fretta del leone o verrà uccisa. Ogni mattina, in Africa, un leone si sveglia, sa che deve correre più in fretta della gazzella, o morirà di fame"...insomma lo sa anche la gazzella :-P
In secondo luogo e' vero che l'uomo puo' vivere senza carne, anche questo e' innegabile, ma se l'unica ragione per la quale lo si fa e' preservare e rispettare la natura...allora penso che qualche cosa concettualmente non vada bene. Mi spiego meglio..... vivo in citta' mi riscaldo con il petrolio mi vesto con prodotti dello stesso, consumo carburanti..la mia civilta' distrugge tutto, praticamente siamo un cancro al delicato sistema "terra" se dovessi essere coerente dovrei smettere di fare tutto cio'?!?! Quindi devo rinunciare a mangiarmi una fiorentina ma posso farmi un sorvolo atlantico con un B747 o usare l'autostrada che ha spianato colline!?!?....che senso ha?!?!

Allora ben venga e tanto di cappello per chi fa delle scelte ponderate come la tua e decide di contribuire a modo suo per la salvaguardia dell'ambiente, ma certamente ben venga anche a chi ritiene con una differente obbiettivita' che determinate scelte sono inutili e altre non così "vergognose".
Per esempio io boicotto le fabbriche di gomme da masticare, perche' uccidono i pesci, gli uccellini e sporcano le città........ mica penso che chi le mangia e' un delinquente....forse solo un po' "stronzo" se le sputa a terra... :-P


Ps...... Saluti dalla gazzella..... :-P
 
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Deliziosa apprezzo il tuo ultimo commento più ponderato rispetto agli altri, rimaniamo d'accordo che gli estremismi non vanno bene...resta il fatto che io preferirei non nascere che nascere per vivere legato, costretto a mangiare e ucciso dopo poca vita che non è vita perché non ho mai potuto scorrazzare in un campo e vedere il cielo...X UNO...: la natura è natura ma come già detto in passati post non possiamo confrontarci con il leone e la gazzella, il leone uccide lo stretto necessario, noi umani uccidiamo miliardi di animali/anno ed impattiamo troppo sul pianeta, sprechiamo troppa sofferenza...spero tu possa capirmi...

In conclusione:
- dal punto di vista salutare e ambientale onnivori e vegetariani/vegani penso possano comprendersi...
- dal punto di vista etico il punto d'incontro sarà sempre troppo lontano...
 
Ric, tra un animale e noi c'è una diversa "consapevolezza" anche nella sofferenza...non puoi semplificare dicendo "io preferirei non nascere che nascere per vivere legato"....
Non puoi pensare che un vitello nel suo intimo possa affermare quello che tu affermi per te stesso....
Ovviamente, tutto ciò non vuol dire che un vitello è felice di vivere la vita che vive...intendiamoci...ma non possiamo nemmeno affermare che un vitello ha la stessa consapevolezza di un essere umano...
 
Deliziosa apprezzo il tuo ultimo commento più ponderato rispetto agli altri, rimaniamo d'accordo che gli estremismi non vanno bene...resta il fatto che io preferirei non nascere che nascere per vivere legato, costretto a mangiare e ucciso dopo poca vita che non è vita perché non ho mai potuto scorrazzare in un campo e vedere il cielo...X UNO...: la natura è natura ma come già detto in passati post non possiamo confrontarci con il leone e la gazzella, il leone uccide lo stretto necessario, noi umani uccidiamo miliardi di animali/anno ed impattiamo troppo sul pianeta, sprechiamo troppa sofferenza...spero tu possa capirmi...

In conclusione:
- dal punto di vista salutare e ambientale onnivori e vegetariani/vegani penso possano comprendersi...
- dal punto di vista etico il punto d'incontro sarà sempre troppo lontano...

Non penso che eticamente sia lontano il punto d'incontro; io lo capisco molto bene il tuo spirito.
Un conto pero' e' dire che io non mangio carne perche' non voglio essere compartecipe alla mattanza, e un conto e' fare passare il tutto come la soluzione a tutti i mali.
Continuo a distruggere il mondo vivendo agiato e nei ritmi della societa' moderna, ma non mangio carne per salvare gli animali......non ha senso per me..punti di vista.
Cioe' sei vegano e poi giri con un 2000 benzina, mi faccio la crociera, volo, mi illumino, mi scaldo..... con le conseguenze ambientali che si ripercuotono soprattutto sul mondo animale ben conosciute...allora ti dico..e che senso ha?

Non e' paragonarsi al Leone Ric, semplicemente tu parli di diritto che l'uomo si prende in modo illecito...invece e' la catena alimentare, e' la natura che da questo diritto.
E secondo me il consumo di carne nel mondo e' sotto le richieste....ci sono paesi ed economie in cui la carne non e' così dsponibile...quindi forse il leone uccide il minimo indispensabile, l'uomo sotto il minimo. Perche' l'indispensabile non lo fa l'idea tua, ma la cultura di un popolo......quasi niente e' indispensabile oggettivamente, ma soggetivamente lo puo' diventare. Il tuo non indispensabile, non per forza deve essere quello di tutti. Per esempio mica e' indispensabile avere 20 gradi a casa, per me si puo' stare benissimo con 15 e con il cappotto...... sai quanto co2 in meno si produce..... quindi RIC da domani spegni anche la caldaia se vuoi essere coerente, usa la bici, e illuminati a candele (fatte a mano con la cera d'ape).......

Io la vedo così, invece ti quoto in pieno se scegli solo di essere vegano per un sSOGGETTIVO rispetto nei confront degli animali e di boiccottaggio a quel sistema produttivo..... ma non fatemale passare come soluzione a tutti i mali, o come morale dovuta.
 
ma non possiamo nemmeno negarlo,,,,, semplicemente non lo sappiamo. Penso io

Uno, chiaro che non e' un motivo per farli vivere e morire in modo indegno, ma gli animali non hanno la consapevolezza di se' ne' del concetto di tempo / vita / morte.

Il migliore esempio e' che posti davanti ad uno specchio non si "riconoscono", ma ritengono di vedere un altro animale ;)

O gli studi fatti sui cani, i quali dimostrano la stessa ansieta' sia se il proprietario si allontana per dieci minuti o per due giorni. :cool:

Ognuno deve fare quello che puo', come dice la mia firma :rolleyes: , ma senza talebanismi....
 
Deliziosa apprezzo il tuo ultimo commento più ponderato rispetto agli altri, rimaniamo d'accordo che gli estremismi non vanno bene...

Solo una cosa, se poi vuoi dirmi che sono rompi e precisina accetto tranquillamente perché lo sono :D
Ma non è che prima stavo dicendo cose diverse… eh?
In sintesi, per meglio capire, non ritengo valide scientificamente le teorie che vengono divulgate dai veg e soprattutto non le ritengo applicabili alla realtà mondiale. Se mi dicono che tutti gli uomini dovrebbero nutrirsi di prodotti vegetali perché sono nati frugifori rispondo che ciò non è possibile. Può essere anche un bel sogno non uccidere più un animale, ma allo stato attuale è più un’utopia.
Sono invece a favore della riduzione nel consumo di carne ( con riferimento ai paesi occidentali ovviamente) tenuto conto che un eccesso di carne nell’alimentazione è sicuramente dannoso.
A livello personale non sono vegetariana, perché comunque la carne, anche se poca, la mangio, apprezzo chi sceglie di non mangiarne per nulla e lascio liberi gli altri (compresa me) di fare come meglio si sentono perché non sta a me decidere per loro.
Mi sentirei di consigliare di evitare gli eccessi ma eviterei in ogni caso di evocare immagini di animali uccisi o sofferenze varie, perché so già che ciascun uomo è comunque consapevole di ciò che fa e di ciò che mangia e comunque lo rispetto nelle sue scelte alimentari qualunque esse siano.
Adoro gli animali e abborrisco per le stragi inutili che a volte se ne fanno ... ma appunto come siamo rimasti d'accordo ... gli estremismi non vanno bene.
 
ma non possiamo nemmeno negarlo,,,,, semplicemente non lo sappiamo. Penso io

E questo Uno lo penso anche io.

Oggi ho visto un documentario sulla soja, alimento necessario alla crescita veloce di molti animali da allevamento.
Ogni anno vengono distrutti centinaia di km quadrati di foresta pluviale del Brasile per aumentarne la produzione. Un parroco del luogo sta lottando con tutto se stesso, per arginare questo scempio, ha ricevuto varie minacce di morte, e ogni volta che può, cerca di informare il suo popolo, che tra parentesi, di questa attività non ne coglie nemmeno i frutti lavorativi, infatti le società ivi impegnate portano gli operai da fuori.

Hanno mostrato degli allevamenti di bovini in Giappone. Sono dei capannoni costruiti su spianate collinari fatte a terrazza, dove gli animali non si possono muovere, vivono e dormono sui loro stessi escrementi, e a causa di ciò sviluppano malattie dovute allo stress e ai parassiti, che debbono essere curate con dosi massicce di antibiotici, che purtroppo, visto che vengono uccisi molto giovani, per poter produrre una carne più tenera, non riescono a smaltire.

Alcuni di voi hanno detto che se tutti diventassero vegetariani, alcuni animali rischierebbero l'estinzione.

Ricordate il film Visitors.
Ebbene immaginate uno scenario simile, horror fantascienza, dove gli extraterrestri fanno riprodurre le donne con l'inseminazione artificiale e poi prendono il neonato, essere inconsapevole, e se ne cibano.
Io, personalmente, vorrei estinguermi, piuttosto che subire un tale strazio.

Stiamo parlando del mondo animale e Lorena, giustamente, mi ha fatto notare che ci sono tragedie ben più dolorose e coinvolgenti che si riferiscono ai bambini.
La maggioranza degli uomini considera gli animali esseri inferiori. Che cosa dire di tutti quegli uomini che considerano inferiori i loro simili.
Tutti i giorni, nel sud della Cambogia, decine di bambini vengono venduti dai loro stessi genitori a trafficanti di organi, credendo di far la fortuna dei loro figli presso famiglie adottanti. E questo mercato lo alimentano uomini ricchi che sono disposti a pagare somme elevate pur di curare i loro bambini a scapito di creature povere ed indifese.

Io ho spiegato i motivi della mia decisione, nessuno nega che le abitudini alimentari dateci dai nostri genitori, siano ormai radicate in noi, che l'odore della carne cotta solletica molte narici, ma cercare di ridurne il consumo, rivolgendosi, ad esempio al allevamenti biologici, dove almeno l'animale, nel suo breve periodo di vita, conduce una vita dignitosa, potrebbe aiutare noi e loro.

Alessandra
 
Alessandra, quoto il 90% del tuo post, soprattutto l'ultima frase.
A mio parere, però, c'è un errore di fondo in quello che sostieni, e che trova soluzione proprio nella tua ultima frase (quella della vita dignitosa degli animali).
Nel tuo esempio sui Visitors, continui a parificare la consapevolezza umana con quella animale.
Se vale questa considerazione, e per me non vale, allora anche una vita "a tempo" in un luogo all'aperto come quella che sostieni (una vita breve ma dignitosa per l'animale...) sarebbe comunque inaccettabile se parificata a quella "umana".
Ma ci sarebbe una bella differenza tra la consapevolezza "umana" e quella animale anche in questo caso...l'uomo vivrebbe all'aperto con la consapevolezza di morire a breve....l'animale questo invece non lo sa.
Ecco perchè io preferisco gli allevamenti all'aperto piuttosto che quei capannoni angusti che tu citi (sono nato in campagna, e hanno fatto parte della mia infanzia, perlomeno come "paesaggio"), in questo concordo con te, ma proprio questo esempio mi porta a non parificare il "sentire" umano a quello animale.
In sintesi: finchè si parla di diminuire i consumi, far vivere gli animali in condizioni più accettabili etc. etc., concordo assolutamente.
Quando si afferma che non bisogna nemmeno allevarli per produrre reddito ed alimentazione, perchè hanno la nostra stessa consapevolezza, ed è come se uccidessimo "uno di noi", dico che si esagera...

Un saluto
 
Ultima modifica:
Felix, io ho assimilato la consapevolezza di un neonato, con quella dell'animale. E secondo me, questa ci sta tutta.

Gli scenziati hanno affermato che l'intelligenza di un cane è paritetica a quella di un bambino di 4 anni, quella di un gatto ad uno di 3 anni, quella di un cavallo o di un maiale ad uno di 2, quella di un bovino o di un ovino a quella di un bimbo di un anno.
Ho perso mia sorella a 4 anni e ricordo ogni singolo momento in modo molto nitido. I cani in Cina vengono mangiati, quanto saranno consapevoli del loro destino?

In quel programma di cui vi ho parlato prima hanno detto che oggi siamo 7 miliardi e nel 2050 saremo 9 miliardi di persone.

Credo che le risorse per la ricerca debbano essere assolutamente investite per riuscire a capire come sarà possibile sopravvivere.
 
Ultima modifica:
Alessandra, quoto il 90% del tuo post, soprattutto l'ultima frase.
A mio parere, però, c'è un errore di fondo in quello che sostieni, e che trova soluzione proprio nella tua ultima frase (quella della vita dignitosa degli animali).
Nel tuo esempio sui Visitors, continui a parificare la consapevolezza umana con quella animale.
Se vale questa considerazione, e per me non vale, allora anche una vita "a tempo" in un luogo all'aperto come quella che sostieni (una vita breve ma dignitosa per l'animale...) sarebbe comunque inaccettabile se parificata a quella "umana".
Ma ci sarebbe una bella differenza tra la consapevolezza "umana" e quella animale anche in questo caso...l'uomo vivrebbe all'aperto con la consapevolezza di morire a breve....l'animale questo invece non lo sa.
Ecco perchè io preferisco gli allevamenti all'aperto piuttosto che quei capannoni angusti che tu citi (sono nato in campagna, e hanno fatto parte della mia infanzia, perlomeno come "paesaggio"), in questo concordo con te, ma proprio questo esempio mi porta a non parificare il "sentire" umano a quello animale.
In sintesi: finchè si parla di diminuire i consumi, far vivere gli animali in condizioni più accettabili etc. etc., concordo assolutamente.
Quando si afferma che non bisogna nemmeno allevarli per produrre reddito ed alimentazione, perchè hanno la nostra stessa consapevolezza, ed è come se uccidessimo "uno di noi", dico che si esagera...

Un saluto

Felix.....io sinceramente non so se un animale ha le sensazioni legate alla morte o meno, pero' non avrebbe nemmeno lo spirito di sopravvivenza che invece e' ben radicato in tutti gli animali. Non penso siano al livello di un uomo, ma non escludo che capiscano........e spesso quando guardo un cane mi viene il dubbio che ne capisca piu' di tanti uomini.
Mangio carne perche' mi piace e perche' penso che l'essere vegetariano non abbia molto senso, ma non per questo non rispetto e non amo gli animali, e nel pensare ai macelli, che comunque considero una necessità, mi rattristo molto.
 
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