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Cancellazione tappa Santorini

Come già scritto precedentemente sembra che saltare, per alcune crociere, lo scalo di Santorini derivi da una decisione delle autorità dell'isola.
Sicuramente si aprirà un contenzioso e forse avremo notizie e chiarimenti. Forse è prematuro cercare colpevoli esclusivamente nella compagnia, anche le autorità un minimo di "colpa", vista la loro decisione, credo l'abbiano.
 
Come già scritto precedentemente sembra che saltare, per alcune crociere, lo scalo di Santorini derivi da una decisione delle autorità dell'isola.
Sicuramente si aprirà un contenzioso e forse avremo notizie e chiarimenti. Forse è prematuro cercare colpevoli esclusivamente nella compagnia, anche le autorità un minimo di "colpa", vista la loro decisione, credo l'abbiano.
Ma infatti la colpa della compagnia sta nell'atteggiamento passivo nei confronti dei clienti che hanno confermato l'itinerario nonostante questa grave pecca, considerando in alcune crociere anche il fatto di fare pochi porti, una bella alternativa potevano impegnarsi di più a tirarla fuori.
 
Lo prevede il contratto ( itinerario può variare in qualsiasi momento )
Certo ma la cosa che da fastidio è fare figli e figliastri, come puoi leggere nei post indietro su alcune partenze che già avevano più porti hai sostituito una destinazione con un altra, mentre su altre no, su altre ancora invece si ferma a Santorini senza problemi.....insomma fosse stato un problema generale sarebbe stato digerito meglio, così rimane decisamente di traverso e considerando come già scritto che uno fa questo viaggio come il viaggio di famiglia dell'anno, non mi pare proprio una bella cosa e una bella pubblicità in questo mondo così competitivo e concorrenziale.
 
Come già scritto precedentemente sembra che saltare, per alcune crociere, lo scalo di Santorini derivi da una decisione delle autorità dell'isola.
Sicuramente si aprirà un contenzioso e forse avremo notizie e chiarimenti. Forse è prematuro cercare colpevoli esclusivamente nella compagnia, anche le autorità un minimo di "colpa", vista la loro decisione, credo l'abbiano.
Perfettamente d'accordo, non abbiamo elementi tali da giudicare ....ti cito " Forse è prematuro cercare colpevoli esclusivamente nella compagnia, anche le autorità un minimo di colpa, vista la loro decisione, credo l'abbiano."
 
Credo che nel prossimo futuro molte città europee prenderanno decisioni simili, già se ne parlava da tempo ma ora il discorso viene ripreso con più insistenza e sull'onda green che l'unione europea sta seguendo, le voci sono più forti.
Di fatto quando si parla di qualcosa, spesso c'è del vero dietro.

In questo articolo di pochi giorni fa di quifinanza si riaffronta l'argomento dell'overtourism, sembra che anche Amsterdam, Barcellona, Marsiglia siano intenzionate a chiudere una parte dell'afflusso turistico.
In ogni caso, rimodulare un itinerario perchè il porto decide di chiudere l'accesso, non credo sia cosa facile. Di certo questo giochino non si replicherà in futuro e i contratti, immagino, saranno molto, molto più definiti.

 
Credo che nel prossimo futuro molte città europee prenderanno decisioni simili, già se ne parlava da tempo ma ora il discorso viene ripreso con più insistenza e sull'onda green che l'unione europea sta seguendo, le voci sono più forti.
Di fatto quando si parla di qualcosa, spesso c'è del vero dietro.

In questo articolo di pochi giorni fa di quifinanza si riaffronta l'argomento dell'overtourism, sembra che anche Amsterdam, Barcellona, Marsiglia siano intenzionate a chiudere una parte dell'afflusso turistico.
In ogni caso, rimodulare un itinerario perchè il porto decide di chiudere l'accesso, non credo sia cosa facile. Di certo questo giochino non si replicherà in futuro e i contratti, immagino, saranno molto, molto più definiti.

Certo che chiudere una città che vive di turismo e considerando che le crociere sbarcano migliaia di turisti, sarebbe come ammazzare due mondi, quello del terziario in città e quello delle compagnie di navigazione, secondo me invece faranno in modo di modulare meglio ed in anticipo gli itinerari e mi aspetto che escano fuori mete fino ad oggi poco battute, insomma potrebbero prenderla come un opportunità per modificare itinerari ormai vecchi di decenni e sempre uguali, soprattutto nel Mediterraneo.
Personalmente oggi sto dalla parte delle vittima del sistema e non ho potuto modificare niente nei tempi ristretti previsti, perchè non potevo cambiare periodo e le uniche alternative economiche erano itinerari conosciuti ormai a memoria. Quindi anche la modalità, nello specifico sono stato avvisato 2 mesi prima e dovevo cambiare entro 20 giorni dalla comunicazione, non sono per niente comode e dalla parte del cliente, e se le colpa fosse dell'autorità che ha avvisato con tempi così ristretti sarebbe da denunciare mentre se la compagnia ha dormito nell'avvisare i clienti sarebbe da bannare per i prossimi viaggi, insomma non può rimetterci solo il povero cliente che è l'unico che paga per un servizio e ne sta avendo in parte qualcosa di meno allo stesso prezzo e senza le dovute agevolazioni che dovrebbero competergli per ruolo, in un contratto di servizi in cui lui è l'attore protagonista che muove l'economia turistica e fa "campare" tutto il sistema.
 
Ultima modifica:
Spero che prendano la decisione di limitare le navi.
Spero che le compagnie trovino altre mete.
Spero che i governi se ne pentano e tornino sulle loro decisioni.
Spero, a quel punto, che lo compagnie gli facciano una bella pernacchia.

Tutto utopistico lo so, ma non sopporto questo sfruttare il turismo fino che ti serve e poi cestinarlo come carta straccia;
Secondo me queste città si stanno esaltando un po' troppo in quanto hanno aumentato negli ultimi 2 anni il turismo " classico " semplicemente perchè subito post covid non si poteva o non si voleva andare oltre oceano. Attenzione però, perchè il covid è finito e tirare troppo la corda è pericoloso.
 
Ci sono certe realtà che vivevano di turismo ancora prima che arrivassero le grandi navi da crociera .In questo ultimi anni le compagnie crocieristiche si sono triplicate se non di più, e con navi con Capienza di parecchie migliaia di persone. Nel caso di Santorini o Mykonos figuratavi 3/4 navi da 5/6 passeggeri oltre al turismo stanziale che sbarcano su queste piccole isole che baraonda ci potrebbero essere.
Per dirla in breve chiusura no! ma contingentata si!
A beneficio di tutti compresi noi crocieristi che ci lamentiamo quando scaliamo su queste isole... coda infinita alla funivia, stradine troppo affollate, non si può muovere da nessuna parte, code dappertutto.
 
Ci sono certe realtà che vivevano di turismo ancora prima che arrivassero le grandi navi da crociera .In questo ultimi anni le compagnie crocieristiche si sono triplicate se non di più, e con navi con Capienza di parecchie migliaia di persone. Nel caso di Santorini o Mykonos figuratavi 3/4 navi da 5/6 passeggeri oltre al turismo stanziale che sbarcano su queste piccole isole che baraonda ci potrebbero essere.
Per dirla in breve chiusura no! ma contingentata si!
A beneficio di tutti compresi noi crocieristi che ci lamentiamo quando scaliamo su queste isole... coda infinita alla funivia, stradine troppo affollate, non si può muovere da nessuna parte, code dappertutto.
Come ho già detto e argomentato sopra, per me è un concetto sbagliato, ma rispetto il tuo parere.
Sarei d'accordo se questo ragionamento fosse stato fatto prima, non dopo averne goduto e lucrato sul turista.
 
Il turismo in generale e a maggior ragione anche quello crocieristico, è andato via via crescendo. Sono anni che è stata varata questa normativa di contigentare laddove è necessario, le presenze. Santorini è una di queste località che come conformazione di accesso all'isola è sicuramente limitata: una sola funicolare che deve servire migliaia di persone. Pochi, se non due altri scali marittimi che non possono sopperire ad un numero crescente di persone. In passato le navi erano di media portata ma ora con navi a capienza più massiccia è doveroso fare un distinguo. Non si tratta di speculare sul turista, Santorini non lo ha mai fatto concedendo per poi togliere, ma di rendere al meglio la visita del turista stesso sull'isola. Provate per credere cosa sia stare in coda ore ed ore alla funicolare o sgomitare nei vicoli di Oia. Santorini non impedisce l'attracco a NESSUNO, chiede solo di cadenziare le presenze, non rifiuta nessuna nave anche in quelle giornate critiche, chiede solo di spostare se possibile l'orario di arrivo o di ripartenza in modo da esserci dei margini di interscambio tra arrivi e partenze. Leggendo poi ciò che qualcuno ha scritto lo si comprende bene senza schierarsi, come sempre si fa, contro provvedimenti che a mio parere sono leciti in quanto le Compagnie crocieristiche conoscono molto bene, si tratta semplicemente di programmare i propri passaggi per tempo senza ridursi all'ultimo.
 
Il turismo in generale e a maggior ragione anche quello crocieristico, è andato via via crescendo. Sono anni che è stata varata questa normativa di contigentare laddove è necessario, le presenze. Santorini è una di queste località che come conformazione di accesso all'isola è sicuramente limitata: una sola funicolare che deve servire migliaia di persone. Pochi, se non due altri scali marittimi che non possono sopperire ad un numero crescente di persone. In passato le navi erano di media portata ma ora con navi a capienza più massiccia è doveroso fare un distinguo. Non si tratta di speculare sul turista, Santorini non lo ha mai fatto concedendo per poi togliere, ma di rendere al meglio la visita del turista stesso sull'isola. Provate per credere cosa sia stare in coda ore ed ore alla funicolare o sgomitare nei vicoli di Oia. Santorini non impedisce l'attracco a NESSUNO, chiede solo di cadenziare le presenze, non rifiuta nessuna nave anche in quelle giornate critiche, chiede solo di spostare se possibile l'orario di arrivo o di ripartenza in modo da esserci dei margini di interscambio tra arrivi e partenze. Leggendo poi ciò che qualcuno ha scritto lo si comprende bene senza schierarsi, come sempre si fa, contro provvedimenti che a mio parere sono leciti in quanto le Compagnie crocieristiche conoscono molto bene, si tratta semplicemente di programmare i propri passaggi per tempo senza ridursi all'ultimo.
Non ho mai detto non sia lecito.
Ho detto di non essere d'accordo, e continuo a non esserlo.
Ovviamente tutto è lecito se permesso dalla legge, e non saranno queste norme ad impedire di visitare determinati posti ma resto in totale disaccordo :D
 
A Santorini ci sono stato in viaggio di nozze nel 2016 con neoRiviera. C’era anche un’altra nave ma non ricordo di che compagnia, ma so solo che era più capiente. Già così la situazione era abbastanza caotica sia a Oia che a Fira.
Ben vengano le limitazioni con lo scopo di rendere più vivibile l’isola e non per colpire indistintamente il settore crociere.
 
Probabilmente è giunto il momento per le compagnie di prendere in considerazione anche altre destinazioni, che ad oggi sono fuori o ai margini dei circuiti crocieristici. D'altra parte lo scorso anno in tantissimi si sono lamentati di come scendere a Santorini fosse stato un incubo a causa del numero eccessivo di persone presenti sull'isola. In fondo la Grecia è piena di isole bellissime e non c'è ragione perché vadano tutti a Santorini. Da ultimo visto che di si parlava di Opera penso che nel cambio con Rodi ci abbiano guadagnato perché è davvero bella.
 
Il fatto è che nella buona stagione il Mediterraneo si riempie di navi e sempre di dimensioni maggiori, con un numero esorbitante di passeggeri trasportati: non è facile gestire le esigenze di ciascuna compagnia con le logistiche portuali.
Le navi crescono, nessuno ne regola le dimensioni (Incom otS 259800 tsl 6 volte la Michelangelo, 8/9 volte l'Andrea Doria), mentre i porti son quelli che sono e prima che si adeguino passano anni, anche solo per rimodellare i fondali.
Più facile dirsi che farsi.
 
Il fatto è che nella buona stagione il Mediterraneo si riempie di navi e sempre di dimensioni maggiori, con un numero esorbitante di passeggeri trasportati: non è facile gestire le esigenze di ciascuna compagnia con le logistiche portuali.
Le navi crescono, nessuno ne regola le dimensioni (Incom otS 259800 tsl 6 volte la Michelangelo, 8/9 volte l'Andrea Doria), mentre i porti son quelli che sono e prima che si adeguino passano anni, anche solo per rimodellare i fondali.
Più facile dirsi che farsi.
Infatti a mio parere questo problema non si risolve adeguando le strutture portuali: ad eccezione degli home port, a cosa servirebbe un gran porto con diverse banchine e fondali adeguati se poi nel luogo specifico sbarcano contemporaneamente 15/20 mila crocieristi che andrebbero ad intasare la viabilità e le bellezze della località? Ovviamente non è il massimo della fruibilità, e anche le impressioni degli ospiti saranno di conseguenza, abbassando il livello di piacevolezza della visita.

Ben venga invece la diversificazione degli scali o degli orari di scalo, magari tramite accordi "gentlemen's agreement" tra le Compagnie, oppure agende un pò più "rigide" delle Autorità portuali, ma solo per il miglior andamento di tutto il sistema.
 
Certo Gabriele, tutti gli aspetti vanno analizzati e messi insieme. Ma il problema esiste: le navi non son grandi, sono oramai grandissime ed anche porti che fungono da Homeport sono talora difficili da raggiungere in caso di meteo "avverse". Vedi Genova, Marsiglia, Venezia senza contare quelli minori.
E quindi il problema assumerà difficoltà sempre maggiori, tra dimensioni e contestazioni.
 
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